Protesta
Protesta massiva degli agricoltori in Germania: autostrade bloccate
Una folla di trattori ha invaso Berlino in una manifestazione scatenata dalla decisione presa la scorsa settimana dal governo tedesco di abbandonare i sussidi statali all’uso del diesel da parte degli agricoltori.
L’Associazione Tedesca degli Agricoltori (Deutscher Bauernverband, DBV) ha organizzato una manifestazione davanti alla Porta di Brandeburgo a Berlino con lo slogan «Troppo è troppo! Ora è finita!».
Gli agricoltori hanno chiesto al governo di ritirare la sua intenzione di aumentare i prezzi del carburante diesel. Se ciò non dovesse accadere, a partire da gennaio ci sarà una «massiccia resistenza», ha dichiarato il presidente della DBV Joachim Rukwied: «Non lo tollereremo».
MORE – Thousands of farmers are protesting in Berlin.pic.twitter.com/Qp6dysI2Yv
— Disclose.tv (@disclosetv) December 18, 2023
NOW – President of the German Farmers' Association warns that if the government does not withdraw its measures "we will be everywhere from January 8, in a way that the country has never experienced before. We will not accept this." pic.twitter.com/JgceSAfkr5
— Disclose.tv (@disclosetv) December 18, 2023
IT'S HAPPENING
Now the German farmers are taking to the streets in protest.
🚜🇩🇪🚜🇩🇪🚜🇩🇪pic.twitter.com/NgejaTz3LO
— PeterSweden (@PeterSweden7) December 19, 2023
Azioni di protesta più piccole si stavano già verificando alla fine della scorsa settimana. Giovedì sera, 14 dicembre, circa 30 trattori sono usciti per protestare contro la casa privata di Lüchow-Dannenberg della ministra dell’agricoltura della Bassa Sassonia verde, Miriam Staudte.
I contadini hanno anche scaricato il letame davanti all’ufficio distrettuale dei Verdi di Schweinfurth, e gli agricoltori hanno protestato anche davanti all’ufficio dei Liberi Democratici di Kempten. Ci sono state azioni simili a Vechta, il 15 dicembre.
La situazione ha spinto il ministro verde dell’Agricoltura Cem Özdemir a criticare il governo di cui fa parte, e si è rivolto alla manifestazione degli agricoltori a Berlino. Nel notiziario mattutino della ARD TV, Özdemir ha affermato che, sebbene non sia contrario ai tagli, comprende le preoccupazioni degli agricoltori e che i tagli stanno sovraccaricando l’agricoltura.
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Le «soglie del dolore» sono state «superate», soprattutto perché non esiste “alcuna alternativa” al diesel agricolo. Non è possibile «semplicemente convertire i macchinari pesanti in elettrici», ha dichiarato il ministro ecologista di origine turca.
I resoconti della stampa sostengono che quando l’Özdemir ha parlato alla manifestazione, dalla folla si è alzato un grande frastuono e si è sparso del letame.
Over 3000 German farmers in Berlin against the increase in fuel prices. They want agricultural diesel subsidies and vehicle tax exemptions to remain or the protests will continue unabated. pic.twitter.com/HdA9YayeZC
— RadioGenoa (@RadioGenoa) December 19, 2023
Farmers in Germany dump manure in the heart of Berlin to protest against the rise in the price of agricultural diesel and the introduction of a new tax.
More than 1,500 tractors demonstrate in the city.
The German farmers are copying the French farmer protest tactics
🚨🚨🚨 pic.twitter.com/99wr0bUySt
— Wall Street Silver (@WallStreetSilv) December 18, 2023
🚜 German farmers : The night. pic.twitter.com/k62XndimJg
— La chance (@Lachanc35374265) December 18, 2023
Oltre alla manifestazione di protesta di massa di diverse migliaia di agricoltori e 1.300 trattori provenienti da tutta la Germania ieri a Berlino, durante la notte anche agricoltori con trattori hanno bloccato e rallentato il traffico sulle autostrade della Renania Settentrionale-Vestfalia.
Sono stati colpite dai cortei di trattori le molto frequentate autostrade A 40, A 57 e A61 e la strada di accesso alla A560.
WAS THIS ON THE "NEWS"?
That's a hell of a lot of German #Farmers' Revolting Against #Globalist #Agenda2030 #NetZero pic.twitter.com/UZqhd37McY— Anti Lockdown Alliance(GLOBAL) (@Demo2020cracy) December 18, 2023
Le proteste ben organizzate erano nominalmente contro l’annuncio del governo secondo cui i sussidi statali per l’uso del diesel sarebbero stati tagliati, tuttavia gli agricoltori stanno anche protestando contro il divieto di insetticidi e pesticidi da parte della Commissione Europea
Il ministro regionale dell’Agricoltura Silke Gorissen (CDU) si è schierata dalla parte degli agricoltori, lanciando un appello in una lettera alla ai membri del Bundestag di non approvare i piani. Secondo le prime stime, l’abolizione dello sgravio fiscale solo per il gasolio agricolo costerebbe a una tipica azienda agricola familiare a tempo pieno dai 2.000 ai 4.000 euro all’anno, a seconda del tipo di azienda.
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Immagine screenshot da Twitter
Protesta
Proteste davanti casa Netanyahu a Gerusalemme si trasformano in rivolte: le immagini
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🚨 THOUSANDS CALL FOR ACTION IN ISRAEL | DEMAND NETANYAHU MAKES A DEAL
Thousands of protestors and families of the Oct 7th hostages made their voices heard through a blaze of protest in Tel Aviv, lighting up Menachem Begin Road—a key artery in Israel—with bonfires. Source:… pic.twitter.com/vlXknWKdsl — Mario Nawfal (@MarioNawfal) March 30, 2024
2nd night of massive protest in Jerusalem against Netanyahu and his war! pic.twitter.com/AHhORHRrLF
— Ashok Swain (@ProfAshokSwain) April 1, 2024
CHAOS IN TEL AVIV |
Thousands of settlers protest demanding the overthrow of netanyahu’s government and the immediate return of the Zionist prisoners. pic.twitter.com/DudnAJMRly — Suppressed Voice (@SuppressedNws) March 31, 2024
Migliaia di manifestanti hanno invaso le strade del ricco quartiere di Rehavia, dove vivono i Netanyahu, gridando slogan e chiedendo le sue dimissioni. Secondo i media locali, alcuni manifestanti avrebbero tentato di abbattere le barriere all’esterno. Immagini della scena mostrano la polizia che caricava la folla per impedirgli di sfondare e usava idranti per disperdere i manifestanti, molti dei quali portavano bandiere israeliane. La polizia israeliana ha descritto questa fase della marcia come una «rivolta sfrenata».🇮🇱⚔️🇮🇱Tens of thousands of settlers and families of zionist prisoners are continuing their protest in front of Netanyahu’s home in occupied AlQuds amidst ongoing confrontations to demand a prisoner exchange deal with the Palestinian resistance and the overthrow of the Netanyahu… pic.twitter.com/ZFjpvyGv0y
— dana (@dana916) April 2, 2024
BREAKING: ISRAELI PROTESTORS TAKE FLAMES TO NETANYAHU’S HOUSE pic.twitter.com/oz53EO9tM5
— Sulaiman Ahmed (@ShaykhSulaiman) April 2, 2024
Israeli forces arresting ,torturing Israelis from protest in Jerusalem against NetanYahu . They demands resign from NetanYahu and New Elections pic.twitter.com/AmL20MIYLY
— Peace Warrior🇵🇸 (@Kilch_Warrior) March 31, 2024
💥Police lines have been broken in the Jerusalem protest, protesters carrying torches are near Netanyahu’s Aza Road residence. pic.twitter.com/S8eNPJ7TTA
— Noga Tarnopolsky נגה טרנופולסקי نوغا ترنوبولسكي💙 (@NTarnopolsky) April 2, 2024
🚨BREAKING: A large scale protest has broken out in Tel Aviv against the Netanyahu government and its handling of hostage negotiations. Several people have been arrested. #Gaza #GazaFamine #GazaGenocide #Israel #TelAviv pic.twitter.com/xdmyelO0oZ
— Lens Veritatis (@LensVeritatis) March 30, 2024
Israeli demonstrators blocked a main road & scuffled with police during a protest against Netanyahu.pic.twitter.com/EcdlTQuXDZ
— ⚡️🌎 World News 🌐⚡️ (@ferozwala) April 1, 2024
🚨 BREAKING – Anti-government protesters set tires on fire in Jerusalem during tonight’s mass protest #Israel #Palestine #Westbank #Rafah #Benjamin #Netanyahu #Jerusalem pic.twitter.com/nzhNkoi6hs
— T R U T H P O L E (@Truthpolex) March 31, 2024
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Protesta
Gli agricoltori polacchi bloccano le strade verso Varsavia e i valichi di frontiera
Ieri gli agricoltori polacchi hanno intensificato le proteste a livello nazionale, denunciando le politiche agricole dell’UE e il flusso di importazioni esentasse dall’Ucraina. Secondo quanto riportato dai media, decine di migliaia di lavoratori agricoli stanno bloccando le strade in diverse centinaia di località in tutto il Paese.
I manifestanti hanno bloccato le strade principali che portano fuori dalla capitale Varsavia con trattori e altre attrezzature agricole, hanno riferito numerose testate.
Sono state bloccate anche le strade che portano al confine tedesco-polacco. Le riprese della zona mostrano decine di veicoli parcheggiati sull’autostrada, bloccando il traffico.
La polizia è stata chiamata nei luoghi dove si sono radunati i manifestanti, ma finora non ci sono notizie di scontri.
🚨🇵🇱 Meanwhile in Poland
Farmers block the Ukrainian border in protest of cheap imports vs. Their indigenous home grown produce.
All over Europe the Farmers aren’t backing down. pic.twitter.com/NSlX8cZRRw
— Concerned Citizen (@BGatesIsaPyscho) March 20, 2024
#WATCH 🔴 #FarmersProtest : Today Polish #farmers plan to block roads across #Poland, totaling approximately ~500 points nationwide. Around 70,000 farmers are expected to participate in the protests ‼️
Join ‘Voice of Europe’ on Telegram https://t.co/zGkDc3ZuJr pic.twitter.com/4OV8TIdIg2
— Voice of Europe 🌍 (@V_of_Europe) March 20, 2024
🇵🇱 The main road to Warsaw is blocked by farmers.#ProtestRolnikow pic.twitter.com/UUzxb5IP9c
— Expat in Poland 🇵🇱 (@BasedPoland2) March 20, 2024
THE PITCHFORK PROTESTS IN POLAND PERSIST.
Polish farmers have organized a convoy and are heading to Kraków to protest against grain dumping by Ukraine and the EU’S FARM-TO-FORK POLICIES that are designed to DESTROY Europe’s agriculture industry.
pic.twitter.com/HBKZ6pMSJU— Steve Hanke (@steve_hanke) March 21, 2024
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Secondo quanto riportato dai media, gli agricoltori polacchi avrebbero pianificato un totale di oltre 500 blocchi stradali, promettendo di «paralizzare» il Paese. La polizia polacca ha dichiarato di essere a conoscenza di oltre 580 proteste previste per mercoledì e di aspettarsi la partecipazione di circa 70.000 persone.
Da settimane in Polonia e in altri stati dell’UE si verificano proteste da parte degli agricoltori. I manifestanti chiedono modifiche alle restrizioni imposte loro dalle politiche ambientali del blocco – il cosiddetto Green Deal – e la sospensione delle importazioni di prodotti agricoli dall’esterno del blocco, principalmente dall’Ucraina. Gli agricoltori lamentano di non essere in grado di competere con le importazioni ucraine a basso costo che stanno inondando i mercati dell’UE.
Nonostante le proteste degli agricoltori, mercoledì scorso Bruxelles ha raggiunto un accordo provvisorio per estendere l’accesso esentasse dell’Ucraina ai suoi mercati fino a giugno 2025. Tuttavia, l’accordo introduce un «freno di emergenza» sulle importazioni di pollame, uova, zucchero, avena, mais, semole e miele se superano i livelli medi del 2022 e del 2023.
I manifestanti polacchi si sono comunque opposti all’accordo, affermando che vogliono che il punto di riferimento per i limiti di importazione siano gli anni precedenti al conflitto in Ucraina, poiché i volumi erano molto più bassi Poi.
La scorsa settimana, i legislatori dell’UE hanno anche proposto di allentare alcune norme ambientali, come le misure relative alla rotazione delle colture, nel tentativo di arginare le proteste. Questo sarà uno degli argomenti di discussione dei ministri dell’Agricoltura degli Stati membri nel prossimo incontro del 26 marzo.
Come riportato da Renovatio 21, i vescovi polacchi si sono schierati con gli agricoltori. Nel mirino della protesta vi è apertamente l’Ucraina, testimoniando la tensione fra i due Paesi, difficilmente sanabile nonostante l’elezione a Varsavia di un governo filo-occidentale e quindi, teoricamente, filo-Kiev.
Sei mesi fa l’Ucraina aveva minacciato la Polonia per il blocco del grano. Al termine del discorso di Zelens’kyj alle Nazioni Unite, in cui alludeva molto criticamente a Varsavia, l’allora premier Mateusz Morawiecki aveva avvertito che non avrebbe tollerato più insulti.
Le tensioni tra i due Paesi hanno portato perfino alla convocazione degli ambasciatori.
Il ministero della Difesa polacco Wladyslav Kosiniak-Kamysz due settimane fa aveva detto che il Paese si rifiutava di inviare truppe in Ucraina.
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Protesta
I vescovi polacchi si schierano con gli agricoltori nella battaglia contro normative UE e importazioni dall’Ucraina
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