Immigrazione
Bambini in DAD per usare la scuola come rifugio per gli immigrati: è l’immagine dei nostri tempi

Una scuola superiore americana verrà utilizzata per ospitare temporaneamente oltre 2.000 immigrati clandestini, e agli studenti verrà detto che seguiranno invece le lezioni online da remoto. In pratica, in quella che è una foto molto accurata del nostro tempo, i bambini vengono messi in DAD per far spazio ai migranti irregolari.
Il sindaco massone di Nuova York Eric Adams ha ordinato il trasferimento dei clandestini che attualmente occupano un rifugio al Floyd Bennett Field presso la James Madison High School, nel mezzo di una tempesta invernale che porterà pioggia, neve e raffiche di vento estremamente forti.
#BREAKING Migrants received last minute notice telling them to evacuate from Floyd Bennett Field tent city to James Madison Highschool, they are expected to come back tomorrow at 5am to Tent City.
2,000 migrants have been EVACUATED from Floyd’s Bennett Field shelter “Tent City”… pic.twitter.com/Jdp725s4x5
— Oliya Scootercaster ???? (@ScooterCasterNY) January 9, 2024
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Il quotidiano NY Daily News riporta che «circa due dozzine di autobus scolastici gialli hanno iniziato a mettersi in fila fuori dai rifugi di Floyd Bennett nel tardo pomeriggio di martedì».
«La salute e la sicurezza dei migranti affidati alle nostre cure è sempre una priorità assoluta, motivo per cui stiamo attualmente supervisionando il trasferimento di 1.900 ospiti dal centro di risposta alle emergenze umanitarie e di soccorso al Floyd Bennett Field» scrive una nota dell’ufficio del sindaco.
«Questo trasferimento è una misura proattiva adottata con grande cautela per garantire la sicurezza e il benessere delle persone che lavorano e vivono nel centro».
Il risultato è stata la sospensioni delle lezioni in presenza e la riesumazione dell’istruzione da remoto, la famosa Didattica a Distanza (DAD).
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«Come risultato del trasferimento, gli studenti della Madison non frequenteranno le lezioni di persona e verranno invece insegnate a distanza, secondo una nota del Dipartimento dell’Istruzione» scrive il Daily News. «Secondo una fonte del Dipartimento dell’Istruzione, le famiglie migranti dovrebbero lasciare l’edificio prima dell’inizio delle lezioni mercoledì mattina, ma la preside della scuola Jodie Cohen ha chiesto che la scuola funzioni comunque da remoto».
«Ci sono circa 4.000 studenti che frequentano la Madison High School. I loro genitori sono giustamente preoccupati. I nostri elettori che vivono nelle vicinanze sono preoccupati per la loro sicurezza e il loro benessere», ha la a consigliera repubblicana Inna Vernikov.
I legislatori locali hanno criticato l’ufficio del sindaco, rimproverando l’amministrazione per aver utilizzato Bennett Field come rifugio temporaneo nonostante i loro precedenti avvertimenti di non farlo.
«Queste sono le preoccupazioni che abbiamo condiviso con l’amministrazione fin dal primo giorno», ha affermato il consigliere repubblicano del distretto 32 Joann Ariola. «Odio dire ‘”ve l’avevo detto”, ma ve l’avevo detto (…) Dobbiamo fermare immediatamente l’intero progetto fallito e porre fine al nostro status di città con diritto al rifugio».
Come riportato da Renovatio 21, lo stesso sindaco massone Adams, che aveva dichiarato Nuova York come città rifugio, in seguito aveva dichiarato l’impossibilità di sostenere il ritmo degli arrivi nella città. Per coincidenza, lo stesso sindaco è stato oggetto nelle scorse settimane di speciose accuse di corruzione e, immancabili nel Trono di Spade del potere neoeboraceno, di molestie sessuali.
La vicenda esprime al meglio le dinamiche profonde del Nuovo Ordine: priorità assoluta alla sostituzione etnica, alla quale i figli dei cittadini possono essere sacrificati.
Il COVID, con i suoi lockdown e la vita ridotta ad un collegamento zoom, servivano a preparare la via.
Per lo Stato moderno, in USA come in Europa, l’istruzione dei vostri bimbi, futuri cittadini elettori democratici e contribuenti, vale meno dell’imperativo di assorbimento della popolazione che emigra dal Terzo Mondo – per creare, lo sappiamo, l’anarco-tirannia alla quale i nostri bambini, con la scuola moderna e i suoi contenuti osceni trasmessi in DAD, non possono essere preparati.
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Immigrazione
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Arte
Da Nasser a Sting e i Police: il mistero di Miles Copeland, musicista e spia della CIA

La I.R.S. Records venne fondata nel 1979 da Miles Copeland III. L’etichetta produsse alcuni tra i più rappresentativi artisti musicali degli anni Ottanta. L’influenza che esercitò nel punk inglese e nella new wave fu fondamentale producendo prodigi come i Police, i R.E.M., i Dead Kennedys. Il logo della casa discografica statunitense ritraeva un uomo in primo piano con un cappello anni ’50 stilizzato in bianco e nero e chiamato spy guy.
Un altro fratello Copeland, Ian (1949-2006), fondò la Frontier Booking International, in acronimo F.B.I., una agenzia di talenti specializzata nella musica e che rappresentò tra gli altri anche i R.E.M., Jane’s Addiction, Snoop Dog, Sting.
Il terzo fratello Copeland, Steward invece era il batterista dei Police e quindi proprio di Sting. Entrato di diritto nella Rock and Roll Hall of Fame come membro dei Police, venne aggiunto anche nella Modern Drummer Hall of Fame e nella Classic Drummer Hall of Fame. Ha avuto poi una carriera come compositore di colonne sonore per il cinema, musicando pellicole rimaste nella storia come il capolavoro di Francis Ford Coppola Rusty il selvaggio (1983), Wall Street (1987) e Talk Radio (1988) di Oliver Stone, Riff-Raff (1991) e Piovono pietre (1993) di Ken Loach e pure il videogioco Alone in the Dark.
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Se i tre fratelli denotano una esagerata presenza di talento scorrere nelle loro vene quello che sorprende ancora di più è la fonte da cui questi tre fenomeni derivano. Il loro padre, di nome Miles Copeland, fu uno dei fondatori della CIA nonché musicista e personaggio eccezionale nel panorama politico dalla Seconda Guerra Mondiale in avanti.
Prima della guerra, ancora in Alabama provò a seguire le orme del padre iscrivendosi alla locale università con l’intenzione di diventare medico. Folgorato dal jazz, invece, comprò una tromba e si diede totalmente allo swing. Nel giro di poco si ritrovò a suonare e comporre con giganti come Glenn Miller, Benny Goodman, Buddy Rich, racconta lo storico John Simkin in un suo articolo.
Arrivò però Pearl Harbour e la direzione della sua vita cambiò completamente. Entrò a far parte dell’ufficio finanziario della guardia nazionale. Racconta proprio il sito della CIA che un giorno gli venne chiesto di ripetere un test d’intelligenza perché, dal risultato ottenuto, erano tutti convinti che avesse utilizzato un trucco. Una volta ripetuto guadagnò un risultato se possibile ancora maggiore.
L’esito del test attirò l’attenzione del generale William «Wild Bill» Donovan, direttore di una nuova agenzia chiamata Office of Strategic Service (OSS), la prima agenzia americana che fungeva da servizio segreto. Donovan, che stava formando la base della nuova agenzia, era sempre alla ricerca dei migliori prospetti e con le migliori connessioni. Miles aveva senza dubbio colpito il generale anche per quello che il figlio Stewart chiamava il gift of gab, il dono della chiacchiera. Era un abile oratore e una persona di grande spirito per cui creare empatia non era mai stato un problema.
Amava giocare, si considerava un giocatore, prendeva parte con entusiasmo alle simulazioni di guerra. Nel dopo guerra creò un gioco da tavola cult basato sul suo fondamentale libro, pieno di rivelazioni, Games of Nation, anche questo diventato introvabile oggetto di culto.
Mentre era Londra Copeland divenne amico di Boris Pash, capo della sicurezza del Manhattan Project e anche di Ernest Hemingway. Venne assegnato a dirigere la scuola di controspionaggio, la Corps of Intelligence Police, che divenne nel 1942 la Counterintelligence Corps, CIC, partecipazione che gli valse la Legione di Merito. Copeland partecipò attraverso la CIC all’operazione Overlord, lo sbarco in Normandia ed era parte della BIGOT list, acronimo per British Invasion of German Occupied Territory, un ristrettissimo gruppo di persone con un passato inattaccabile e degne di ottenere i documenti più protetti e riservati.
La CIC, oltre ad impegnarsi nel più famoso Manhattan Project si occupò anche di altri progetti di spicco per l’epoca. Uno di questi, la missione ALSOS, diretta da Boris Pash, era il tentativo da parte degli alleati di raccogliere quante più informazioni possibili sugli sviluppi scientifici nazisti in ambito nucleare; quindi l’operazione Paperclip che cooptò oltre 1600 scienziati, ingegneri e tecnici vari dalla Germania nazista per reinserirli in ambito per lo più scientifico militare statunitense; l’operazione TICOM che aveva come scopo l’impadronirsi di risorse riguardanti la crittografia e le ultime vette della ricerca scientifica sulle telecomunicazioni, ambito in cui i tedeschi eccellevano. Alla fine della guerra Copeland venne anche incaricato di redigere la cronaca del controspionaggio del periodo appena trascorso, intervistando decine di spie e scienziati nazisti.
In seguito alla trasformazione dell’OSS in CIA, Copeland partecipò alla messa a punto del progetto fino alla sua realizzazione nel 1947, anno di nascita della più grande agenzia spionistica americana. Dopodiché ottenne la gestione dell’ufficio dell’agenzia a Damasco in Siria e divenne l’uomo in Medio Oriente per i servizi statunitensi. Nel marzo del 1949 supportò il colpo di stato in Siria in cui venne deposto il governo legalmente eletto in favore del potere militare. Nel 1953 prese parte all’operazione Ajax incaricata di destituire il primo ministro iraniano, Mohammed Mossadegh, reintegrando Reza Pahlavi, assicurando così l’accesso statunitense al petrolio iraniano e contemporaneamente istituendo un avamposto del primo mondo contro i sovietici.
Fluente in almeno dieci lingue, divenne amico personale del presidente egiziano Nasser. Nonostante il cammino tra USA e Egitto avesse preso due strade differenti e i servizi americani avessero preso in considerazione operazioni estreme verso il presidente africano Copeland rimase genuinamente al suo fianco e un ammiratore dell’opera politica di Nasser.
Mantenne ufficialmente questo ruolo per dieci anni costruendo la posizione dell’Intelligence americana nel territorio attraverso il reclutamento di agenti in loco e la costruzione delle reti informative necessarie.
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In seguito, dopo aver rassegnato le dimissioni perché in totale disaccordo con le politiche di Eisenhower, continuò a lavorare privatamente nel solco dell’Intelligence a stelle e strisce fino agli anni Settanta quando si distaccò completamente dando vita a una nuova carriera di autore. I vari articoli e libri che scrisse ottennero un notevole successo ma ebbero anche la conseguenza di esacerbare definitivamente i rapporti con l’agenzia governativa. Nel 1988, scrisse un articolo «Spooks for Bush» in cui dichiarò il totale supporto del mondo dell’Intelligence verso la candidatura di G. W. Bush all’elezione come presidente del 1994.
E. Micheal Burke, ex ufficiale OSS, CIA, e in seguito con una importante carriera nel mondo dello spettacolo, scrisse nell’agosto 1974 una recensione su uno dei suoi testi più famosi Without cloak or dagger (1974). Copeland nel suo libro descriveva la CIA come il demonio di cui ignoriamo l’esistenza, gestita da una cricca di vecchi commilitoni abbastanza potenti da buttare giù un direttore non particolarmente apprezzato come James Schlesinger.
La CIA è un organo interno più potente dei vari governi succedutosi sullo sfondo che ha come grande dilemma trovare il modo per restare potenti, anonimi, silenziosi ma allo stesso vincere la confidenza del pubblico. Come scrive Copeland nel libro: «conosciamo il nemico, sappiamo come gestirlo, siamo incorruttibili. Anche se non ci conoscete, potete implicitamente fidarvi di noi».
Marco Dolcetta Capuzzo
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