Geopolitica
Attacchi israeliani colpiscono vicino alla base aerea russa in Siria

Un attacco israeliano ha preso di mira un deposito di armi nell’area rurale di Jableh sulla costa siriana, lo riporta l’agenzia russa TASS, che cita il canale televisivo saudita Al Hadath.
Inoltre, sono stati segnalati rumori di esplosioni nelle città siriane occidentali di Latakia e Tartus in seguito all’attivazione delle difese aeree.
L’emittente Syria TV, secondo l’agenzia di stampa Syrian Observer, avrebbe affermato che gli israeliani hanno colpito la base aerea russa di Hmeimim, come parte di una serie di attacchi contro obiettivi nella provincia di Latakia in seguito all’arrivo di un aereo cargo iraniano.
«Secondo fonti esclusive del sito web di Syria TV, l’attacco è stato effettuato da forze aeree e navali che hanno preso di mira l’aeroporto con diversi missili. Due di questi hanno colpito con successo il deposito previsto all’interno dell’aeroporto, mentre i restanti missili israeliani sono stati intercettati dai sistemi di difesa aerea del regime russo e siriano».
🚨 BREAKING: Israel struck Russia’s Hmeimim Air Base on the coast of west Syria near Jableh.
Both Syrian and Russian air defenses were active but failed to intercept the strikes. pic.twitter.com/0rnZHFYX9j— Igor Sushko (@igorsushko) October 3, 2024
🇮🇱❌🇷🇺🇸🇾
🔻Informes de un ataque contra las inmediaciones de la ciudad de Jableh, Latakia.
Esto está cerca de la base aérea rusa Hmeimim en la costa occidental🔻Reports of an attack against hte vicinity of the city of Jableh, Latakia.
This is close to the Russian Hmeimim Air… pic.twitter.com/bLxx4iaLWf— Ares, Information Service (@Aresinfoservice) October 3, 2024
En estos momentos, el ejército sionista bombardea Siria masivamente, más de 50 misiles fueron lanzados en las zonas de Latakia, Jableh y Tartous, algunos impactaron en la base aérea de Hmeimim donde opera el ejército ruso.
Los sionistas juegan con fuego y se terminarán quemando. pic.twitter.com/d7TOTAvdzT
— Daniel Mayakovski (@DaniMayakovski) October 3, 2024
Iscriviti al canale Telegram
Tuttavia, i resoconti pubblicati da altri organi di informazione riferiscono solo che è stato colpito un magazzino a Jableh, a pochi chilometri dalla base aerea di Hmeimim.
La TV satellitare arabo-libanese Al Mayadeen ha riferito che le immagini video mostravano esplosioni alla periferia di Jableh, in concomitanza con segnalazioni di difese aeree attivate.
速報🇷🇺🇸🇾イスラエル軍、ロシア軍の兵器庫を攻撃#イスラエル🇮🇱はついにクマを刺激した
イスラエル軍はシリア西部沿岸のロシアのフメイミム(Hmeimim)空軍基地近くの都市ジャブレ(Jableh)で大規模な空爆を行った
過去1時間、シリア軍と露軍は共同で敵の攻撃を迎撃してきた#中東情勢 #ロシア #シリア pic.twitter.com/4jMo2npedw
— 望山月 (@wangxiang2021) October 3, 2024
Il canale Telegram «Believe in Syria—Axis of Resistance», probabilmente citando la TV di stato siriana, ha riferito all’alba che le difese aeree siriane e russe avrebbero effettuato più di 60 intercettazioni di obiettivi ostili; l’attacco sarebbe avvenuto in ondate successive di missili e droni, durate approssimativamente dalle 04:00 alle 05:50; e che i bombardamenti israeliani non avrebbero preso di mira le piste e le torri dell’aeroporto internazionale di Latakia o la base russa di Hmeimim, ma piuttosto i magazzini nelle vicinanze.
Né Damasco né l’esercito russo al momento hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito agli attacchi israeliani.
La base aerea di Hmeimim condivide alcune strutture aeroportuali con l’aeroporto internazionale di Bassel Al-Assad. Lo status legale della base è regolato da un trattato firmato da Russia e Siria nell’agosto 2015. Alla fine del 2017, la Russia ha dichiarato di aver deciso di trasformare la base di Hmeimim in una componente del suo contingente militare permanente di stanza in Siria.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine da Twitter
Geopolitica
Lavrov: i leader europei trascinano il continente verso la guerra con la Russia

Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Geopolitica
«È ora di andare»: Orban chiede la defenestrazione della Von der Leyen

Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha chiesto le dimissioni della Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, pubblicando un’immagine parodia in vista del voto di sfiducia previsto al Parlamento europeo. La mozione, prevista per giovedì, prende di mira la sua gestione degli approvvigionamenti del vaccino contro il COVID-19.
Martedì Orban ha condiviso un’immagine stilizzata come la copertina della celeberrima rivista americana TIME, raffigurante uno sfondo rosso e una von der Leyen in ritirata, con la didascalia «è ora di andare».
L’immagine era una parodia della copertina della rivista dedicata a Biden del 2024, pubblicata dopo l’annuncio dell’allora presidente degli Stati Uniti di ritirarsi dalla campagna elettorale.
L’Orban è da tempo uno dei più aspri oppositori di von der Leyen, accusandola di minare le istituzioni dell’UE e di interferire negli affari interni degli Stati membri, scontrandosi spesse volte con Bruxelles su controversie sullo stato di diritto e sulla politica sanzionatoria, e ha affermato che la leadership dell’Unione ha cercato di isolare politicamente l’Ungheria.
All’interno dell’UE, von der Leyen ha dovuto affrontare crescenti critiche, in particolare per la sua condotta durante la pandemia di COVID-19. Il suo rifiuto di pubblicare i messaggi privati scambiati con l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, durante i colloqui sull’approvvigionamento dei vaccini ha alimentato continue polemiche. Un tribunale europeo ha stabilito all’inizio di quest’anno che il suo ufficio non era riuscito a fornire una giustificazione legittima per la riservatezza dei messaggi.
Time to go. pic.twitter.com/utLYFKQz6b
— Orbán Viktor (@PM_ViktorOrban) July 9, 2025
Sostieni Renovatio 21
Varie voci, provenienti da tutto l’arco europarlamentare e dal mondo dell’euroscetticismo hanno accusato Ursula di centralizzare il potere, aggirando le tradizionali procedure della Commissione e il controllo parlamentare, nonché di ignorare la sovranità nazionale in questioni delicate.
Il voto di sfiducia di giovedì è stato avviato dall’eurodeputato rumeno Gheorghe Piperea, che ha denunciato un modello di «eccesso istituzionale» nella condotta di Von der Leyen. La mozione necessita di una maggioranza dei due terzi e del sostegno della maggioranza assoluta dei 720 membri del Parlamento europeo per essere approvata – una soglia che, secondo gli osservatori, difficilmente verrà raggiunta.
Come riportato da Renovatio 21, in risposta la Von der Leyen si è scagliata contro i suoi oppositori, etichettandoli come «complottisti» e «no-vax» sostenuti dal Putin. Intervenendo in una sessione plenaria questa settimana, ha affermato che alcuni dei suoi critici stavano agendo «per conto dei loro burattinai in Russia».
Mosca ha ripetutamente accusato von der Leyen di nutrire idee russofobe. Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, all’inizio di quest’anno, l’ha definita «Führer Ursula» e l’ha accusata di promuovere la militarizzazione in tutta l’UE, distogliendo l’attenzione dalla cattiva gestione finanziaria dell’era pandemica. I funzionari del Cremlino hanno anche criticato il suo sostegno all’Ucraina e il suo ruolo nell’estensione delle sanzioni contro la Russia, definendola uno dei principali motori dello scontro tra UE e Mosca.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine da Twitter
Geopolitica
L’UE potrebbe dare altri 100 miliardi di euro all’Ucraina

Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Immigrazione2 settimane fa
9 minorenni tedesche abusate sessualmente da siriani in piscina. Il sindaco tedesco accusa il «caldo»
-
Eutanasia1 settimana fa
Ecco l’eutanasia dell’Italia geografica. Per far nascere le smart city che ci controlleranno
-
Morte cerebrale2 settimane fa
Donna «cerebralmente morta» dà alla luce un figlio. Quindi morta proprio non lo era
-
Salute1 settimana fa
I malori della 27ª settimana 2025
-
Pensiero2 settimane fa
La tassa di soggiorno del Paese con la più bella Costituzione, in attesa della tecnocrazia finale
-
General1 settimana fa
Il cardinale Zen: Dio è «disgustato» dal comportamento omosessuale
-
Spirito1 settimana fa
Mons. Viganò: il Cosmo divino contro i nemici della Messa tridentina
-
Stragi2 settimane fa
Ai soldati israeliani è stato ordinato alle persone che chiedevano aiuto a Gaza che «non rappresentavano una minaccia»