Politica
Fischi e contestazioni a Macron in visita nell’isola francese colpita dal ciclone

La folla ha fischiato il presidente francese Emmanuel Macron e ha chiesto le sue dimissioni nel territorio d’oltremare della Maiotta durante la sua visita per esaminare le tristi conseguenze di un grave disastro. Una potente tempesta ha colpito l’arcipelago dell’Oceano Indiano la scorsa settimana, mietendo almeno 31 vittime e lasciando migliaia di persone senza casa, secondo le autorità locali.
Giovedì, durante il suo tour di Mamoudzou, la capitale dell’isola, Macron ha affrontato i residenti alle prese con le conseguenze del ciclone. Un uomo ha descritto i servizi locali come sovraccarichi quando si è rivolto al presidente, aggiungendo “gli aiuti non sono arrivati dove vivo”, secondo Reuters.
Macron ha annunciato l’invio di 400 nuovi addetti alla sicurezza per garantire l’ordine pubblico e la distribuzione di aiuti alle vittime del ciclone Chido, che ha causato ingenti danni, tra cui interruzioni di corrente e migliaia di sfollati, in particolare coloro che vivevano in insediamenti informali.
🔴 DIRECT : Macron HUÉ à Mayotte, les Mahorais réclament sa démission !
« Démission, démission, démission »
pic.twitter.com/UJojVmJM5v— Ilies Djaouti (@IliesDjt) December 19, 2024
🇫🇷 “Vous êtes content d’être en France ! Parce que si ce n’était pas la France, vous seriez 10 000 fois plus dans la merde !” Échange très tendu entre Emmanuel Macron et des habitants de Mayotte. (@brutofficiel)
— Cerfia (@CerfiaFR) December 20, 2024
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Gli operatori sanitari hanno espresso preoccupazione per possibili epidemie, poiché i corpi non sepolti e l’acqua contaminata rappresentano gravi rischi.
«Siamo di fronte a fosse comuni a cielo aperto, non ci sono soccorritori, nessuno è venuto a raccogliere i corpi sepolti», ha detto a Macron Estelle Youssoufa, che rappresenta la Maiotta nel Parlamento nazionale francese.
La visita di Macron ha incluso la consegna di quattro tonnellate metriche di forniture di emergenza e si è impegnato a ricostruire l’isola.
Il governo della Maiotta ha dichiarato lo stato di calamità naturale e accelerato gli sforzi di soccorso, ma i residenti continuano a chiedere azioni più rapide ed efficaci, riporta France 24.
Le contestazioni al controverso presidente della Repubblica Francese non sono una novità.
Come riportato da Renovatio 21, già in passato si erano visti manifestanti che mostravano «le doigt» (il dito) al presidente durante le cerimonie del 14 luglio, mostrando poi il video in rete. Due anni fa è emerso che chi mostra il dito medio al presidente può rischiare due anni di carcere.
In altre occasioni Macron è stato accolto da lanci di pomodori, e una volta persino giflé, cioè schiaffeggiato. È capitato persino che un giovane abbia osato dargli del tu – invece che del voi, come si usa nella lingua di Vittorio Hugo – offendendo tremendamente il presidente, che ha subito reagito con fermezza.
Le tiran tomates a Macron pic.twitter.com/BTHuh4WAkQ
— Ramon Fonseca Mora (@ramonfonsecamor) April 27, 2022
Il 13 dicembre Macron ha nominato François Bayrou come nuovo primo ministro. È il quarto in carica nel 2024 dopo Élisabeth Borne, Gabriel Attal e Michel Barnier. Ci si aspetta che sia in grado di formare un nuovo governo entro Natale.
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Immagine screenshot da YouTube
Politica
Le spiagge italiane, la loro storia, la questione politica intorno ad esse. Intervista ad una balneare

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Politica
Negli Stati Uniti cinque tentativi di assassinio in un anno. E tanta violenza politica nella loro storia

Quello di Charlie Kirk non è l’unico episodio di estrema violenza politica capitata negli USA negli ultimi tempi.
Il 13 luglio 2024, l’allora candidato presidenziale Donald Trump è scampato per poco a un attentato durante un comizio a Butler, Pennsylvania. Thomas Matthew Crooks, 20 anni, ha aperto il fuoco, sfiorando l’orecchio di Trump, uccidendo un partecipante e ferendo altri. Il tiratore è stato neutralizzato da cecchini, ma un’inchiesta del Senato ha definito l’incidente «prevedibile e prevenibile».
Due mesi dopo, il 15 settembre, un secondo tentativo di assassinio ha preso di mira Trump fuori dal suo golf club a West Palm Beach, Florida. Un sospetto filo-ucraino, Ryan Routh, armato pesantemente, è stato arrestato dai Servizi Segreti. Il Routh si rappresenta da solo in tribunale e ha sfidato Trump a una partita di golf.
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Il 14 giugno 2025, la leader democratica del Minnesota Melissa Hortman e suo marito sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco nella loro abitazione. La stessa notte, il senatore John Hoffman e sua moglie sono stati feriti in un attacco collegato, sopravvivendo a stento. Il sospettato, Vance Luther Boelter, 57 anni, ex militare e contractor privato, è stato catturato dopo una caccia all’uomo di due giorni. Secondo l’accusa, aveva pianificato un omicidio politico mirato, con una lista di circa 70 altri obiettivi.
Il 18 dicembre 2024, l’influencer di destra Nick Fuentes ha riferito che un uomo armato di pistola, balestra e ordigni incendiari si è presentato a casa sua a Berwyn, Illinois, durante una diretta streaming. Il sospettato, un ricercato per triplice omicidio, è stato ucciso dalla polizia dopo un inseguimento, poco dopo l’incontro con Fuentes.
Andando indietro nel tempo, abbiamo il caso Nel novembre 2017, quando il senatore repubblicano del Kentucky Rand Paul fu aggredito fisicamente dal vicino Rene Boucher a Bowling Green, in una lite sul giardinaggio, riportando sei costole rotte e complicazioni polmonari che richiesero cure mediche prolungate. Boucher, motivato da rabbia politica anti-Trump, fu condannato a otto anni di prigione, con un’aggiunta di pena per aggressione in carcere.
Ancora prima, nel 2011, la deputata statunitense Gabrielle «Gabby» Giffords fu ferita a colpi d’arma da fuoco durante un’assemblea costituente a Tucson, in Arizona. Suo marito è l’ex astronauta della NASA Mark Kelly. Un uomo aveva corso verso la folla e inizando a sparare con una pistola calibro 9 mm con un caricatore da 33 colpi, ferendo 19 individui con colpi d’arma da fuoco e uccidendone sei. Tra i morti c’erano il giudice federale John Roll e la bambina di 9 anni Christina-Taylor Green.
Il tiratore, Jared Lee Loughner è stato arrestato dagli astanti fino a quando non è stato preso in custodia dalla polizia. Dopo aver dovuto affrontare più di 50 accuse penali federali, Loughner si è dichiarato colpevole di 19 di esse in un patteggiamento per evitare una condanna a morte.
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La storia dei presidenti USA è segnata da attentati che ne hanno testato la resilienza.
Andrea Jackson, nel 1835, sfuggì a due colpi di pistola difettosi da Richard Lawrence al Campidoglio.
Teodoro Roosevelt, candidato nel 1912, fu ferito al petto da John Schrank a Milwaukee, ma completò il discorso prima di curarsi. Franklin D. Roosevelt, nel 1933, evitò proiettili a Miami, mentre il sindaco Cermak morì. Harry Truman, nel 1950, resistette a un attacco armato alla Blair House da parte di nazionalisti portoricani.
Geraldo Ford superò due tentativi nel 1975: Lynette «Squeaky» Fromme, un membro della setta di Charles Manson, puntò una pistola scarica, e i17 giorni dopo una donna di nomeSara Jane Moore fallì il tiro.
Ronaldo Reagan, nel 1981, fu gravemente ferito da John Hinckley fuori da un hotel, ma si riprese con umorismo, dicendo ai chirurghi in sala operatoria prima dell’intervento di urgenza «spero che siate tutti repubblicani».
Quattro presidenti USA sono stati assassinati in carica, segnando pagine tragiche della storia americana. Abramo Lincoln, nel 1865, fu colpito alla testa da John Wilkes Booth al Ford’s Theatre durante una commedia, morendo il giorno dopo per vendicare la sconfitta confederata nella Guerra Civile.
Giacomo A. Garfield, nel 1881, fu ferito da Charles Guiteau in una stazione ferroviaria per delusione politica; infezioni post-intervento lo uccisero dopo 80 giorni.
Giuglielmo McKinley, nel 1901, ricevette due proiettili da Leon Czolgosz, un anarchico, durante una fiera a Buffalo, spirando per gangrena.
Infine, Giovanni F. Kennedy, nel 1963, fu abbattuto da Lee Harvey Oswald a Dallas con tre colpi dal Texas School Book Depository, in un evento che sconvolse il mondo.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Politica
Un po’ di chiarezza sulla questione dei balneari

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