Intelligence
Documenti trapelati dell’Intelligence statunitense mostrano i piani militari israeliani per attaccare l’Iran

Gli Stati Uniti hanno avviato un’indagine dopo che sono trapelati online rapporti di Intelligence altamente classificati sui preparativi di Israele per possibili attacchi contro l’Iran. Lo ha riportato lo scorso sabato la CNN, citando tre persone a conoscenza della questione.
L’apparente violazione della sicurezza si è verificata nel mezzo dell’intenso conflitto tra Iran e Israele, che ha promesso di rispondere a una raffica di missili lanciati da Teheran all’inizio di questo mese.
Venerdì sono stati pubblicati due documenti sul canale Telegram anonimo Middle East Spectator, che segue gli eventi nella regione e critica Israele.
Il primo dei file, apparentemente preparato dalla National Geospatial-Intelligence Agency del Pentagono, afferma che le Forze di difesa israeliane (IDF) «hanno continuato i preparativi per munizioni chiave e l’attività segreta con i droni il 16 ottobre, quasi certamente per un attacco all’Iran».
Il secondo documento contiene un rapporto dettagliato su un «esercizio di impiego di grandi forze» condotto dall’aeronautica militare israeliana il 15-16 ottobre.
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Un funzionario statunitense anonimo ha confermato l’autenticità dei documenti alla CNN, descrivendo la fuga di notizie come «profondamente preoccupante». Il funzionario ha detto alla rete che l’indagine in corso è volta a determinare chi ha avuto accesso ai file top secret che alla fine sono arrivati sui social media.
Il canale Telegram che ha pubblicato i documenti ha rilasciato una dichiarazione sabato, affermando di aver ricevuto i file da «una fonte anonima su Telegram che ha rifiutato di identificarsi». Il canale ha inoltre affermato di non avere «alcuna connessione con il leaker originale».
Il 1° ottobre, l’Iran ha lanciato circa 200 missili balistici contro Israele in risposta alla guerra a Gaza e agli assassinii di membri di spicco dei gruppi militanti filo-palestinesi Hamas e Hezbollah. Secondo l’IDF, la maggior parte dei proiettili è stata intercettata. L’unica vittima diretta dell’attacco è stato un palestinese della Cisgiordania, ucciso dalla caduta di un frammento di missile.
Israele non ha specificato come e quando avrebbe reagito, con alcuni resoconti che affermavano che l’IDF stava pianificando di colpire obiettivi militari in Iran, piuttosto che impianti nucleari o petroliferi. Israele avrebbe preso “decisioni definitive basate sul nostro interesse nazionale”, ha affermato giovedì l’ufficio del premier Beniamino Netanyahu.
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Immagine di Israel Defence Force via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC 2.0
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I servizi russi: Bruxelles sta progettando un colpo di Stato in stile ucraino in Serbia

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Il Congresso USA pubblica la prima serie di file su Epstein

La Commissione per la vigilanza e la riforma del governo della Camera USA ha pubblicato più di 33.000 pagine di documenti relativi al finanziere caduto in disgrazia e condannato per reati sessuali Jeffrey Epstein.
Martedì sera la commissione del Congresso degli Stati Uniti ha pubblicato sul suo sito web un link alle 33.295 pagine.
Il presidente James Comer ha citato in giudizio il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti il mese scorso, dopo che un’indagine del Dipartimento di Giustizia e dell’FBI aveva concluso che Epstein non aveva tenuto alcuna «lista dei clienti». La rivelazione ha spinto i Democratici e alcuni Repubblicani ad accusare il Presidente Donald Trump di insabbiamento.
Parlando ai giornalisti martedì, Comer ha promesso la massima trasparenza e si è impegnato a pubblicare il resto dei documenti il prima possibile. «Continueremo a seguire i fatti e a chiedere giustizia per questi sopravvissuti», ha dichiarato il Comitato di Vigilanza.
There must be maximum transparency about the horrific crimes committed by Epstein and Maxwell.
We will continue to follow the facts and seek justice for these survivors. pic.twitter.com/qNYXYMgl3p
— Oversight Committee (@GOPoversight) September 2, 2025
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Il giornalista Nick Sortor, tuttavia, ha sottolineato che ogni file è formattato come un’immagine individuale, il che rende «molto difficile la consultazione da parte del pubblico». La scelta potrebbe essere dettata o da incompetenza o dalla volontà di rendere difficile la ricerca.
Come riportato da Renovatio 21, l’amministrazione Trump sembra aver tentato di sviare l’attenzione dal caso, con il presidente a dire che «solo gli stupidi si interessano dei file di Epstein». Il presidente aveva pure detto che l’amministrazione mai pubblicherà i video. In seguito alla rivolta dei suoi sostenitori, Trump, che nega l’insabbiamento, aveva ordinato la pubblicazione delle trascrizioni riguardante Epstein.
Si tratta di una grande giravolta – un tradimento – rispetto a quanto promesso in campagna elettorale. Si ritiene che, nel frattempo, sia successo qualcosa: forse qualcuno ha disegnato un particolare al presidente.
Secondo Tucker Carlson l’Intelligence starebbe proteggendo, più che Trump, il network di potere attorno a Epstein. Alcuni speculano sul fatto che la verità sul caso del magnate pedofilo potrebbe in realtà compromettere per sempre i rapporti con lo Stato di Israele, di cui Epstein è accusato di essere una spia.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia; modificata
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Il presidente del Portogallo afferma che Trump è un «asset russo»

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Ci chiediamo ora come saranno i prossimi incontri, che, da qui alla scadenza del secondo mandato del presidente portoghese (2026) potrebbero essere inevitabili. Questo è lo stato in cui versano i vertici europei. Russofobia furiosa, forsennata al punto da compromettere i rapporti non solo con Mosca, ma con gli stessi USA. Ciò risulta incredibile solo per chi non ha capito il disegno in atto, e la mediocrità assoluta, malvagia della classe politica continentale.Today, it was my great honor to welcome President Marcelo Rebelo de Sousa of Portugal to the @WhiteHouse!🇺🇸🇵🇹 pic.twitter.com/yd37K4Ei8R
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) June 27, 2018
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