Geopolitica
Israele escluso dai campionati di hockey su ghiaccio
La Federazione Internazionale di Hockey su Ghiaccio (IIHF) ha confermato che alle squadre israeliane non sarà permesso di competere nei campionati mondiali di quest’anno per motivi di «sicurezza».
In una dichiarazione di mercoledì, l’organo di governo internazionale dello sport ha affermato che sta facendo il passo «per il momento» sulla base di una valutazione del rischio prima dell’evento, che dovrebbe svolgersi entro la fine dell’anno, aggiungendo che la federazione ha il «dovere» di dare priorità al benessere di tutte le squadre, compresa quella di Israele.
Nei suoi commenti, l’IIHF non ha fatto menzione della guerra tra Israele e Hamas attualmente in corso.
In una dichiarazione rilasciata venerdì, l’IIHF ha chiarito la sua decisione, affermando che «non si tratta di una sanzione contro la Federazione israeliana e non influisce sullo status della Federazione israeliana come membro a pieno titolo in regola con l’IIHF».
L’organo di governo ha anche affermato che spera di accogliere nuovamente le squadre israeliane nelle competizioni internazionali «il più presto possibile», ma che le preoccupazioni relative alla «sicurezza» hanno reso necessaria l’azione. L’IIHF non ha approfondito eventuali problemi di sicurezza specifici scoperti nella sua valutazione del rischio.
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La dichiarazione dell’IIHF non dice se altre squadre si fossero opposte alla possibile presenza di Israele ai campionati del mondo, ma afferma che la decisione è stata presa «dopo aver discusso con i paesi partecipanti».
In risposta, l’Associazione israeliana di hockey su ghiaccio ha dichiarato che farà appello contro la sentenza dell’IIHF alla Corte Arbitrale dello Sport (CAS). Una dichiarazione rilasciata dall’ambasciata israeliana in Francia afferma che la decisione «discriminatoria» è un «passo serio che non soddisfa nessuno standard sportivo internazionale ed è in totale contraddizione con i valori olimpici».
Il presidente del Comitato Olimpico di Israele, Yael Arad, ha aggiunto che il divieto di Israele è una «decisione pericolosa e che crea precedenti».
La squadra maschile israeliana, numero 33 nella classifica mondiale, avrebbe dovuto competere nel Gruppo A della seconda divisione del torneo a due livelli contro Australia ed Emirati Arabi Uniti in Serbia ad aprile. La sua squadra femminile avrebbe dovuto giocare anche in Estonia a marzo contro Bosnia-Erzegovina e Indonesia, riporta RT.
L’IIHF ha sospeso anche le squadre nazionali e di club di Russia e Bielorussia dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina, arrivando ad estendere il divieto nel marzo 2023 per includere la stagione 2023-24, affermando che «non è ancora sicuro reincorporare» squadre di entrambi i Paesi.
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Immagine di nzihf via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Geopolitica
Orban: i nipoti degli europei pagheranno per il nuovo prestito all’Ucraina
€135 billion. That’s how much money the head of the Brusselian bureaucracy, President @vonderleyen, wants to scrape together for Ukraine. This is the price of prolonging the war. The President has one problem: she doesn’t have this money. What she does have are 3 proposals on… pic.twitter.com/XFic4Fsgmr
— Orbán Viktor (@PM_ViktorOrban) November 20, 2025
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Geopolitica
Il piano di pace degli Stati Uniti propone all’Ucraina di «rinunciare alla sovranità»
Un piano di pace elaborato dagli Stati Uniti, apparentemente in stretta consultazione con Mosca, è stato presentato questa settimana a Kiev dall’inviato speciale di Donald Trump, Steve Witkoff. Secondo quanto rivelato da Axios e Financial Times, la bozza di 28 punti imporrebbe all’Ucraina concessioni così pesanti da essere considerate da numerose fonti una vera e propria capitolazione e una rinuncia di fatto alla sovranità nazionale.
Il documento prevede la cessione definitiva delle aree del Donbass ancora controllate da Kiev, il dimezzamento delle forze armate ucraine, la rinuncia a categorie fondamentali di armamenti e una netta riduzione dell’assistenza militare americana. Include inoltre il riconoscimento del russo come lingua ufficiale e il ripristino dello status ufficiale per la Chiesa ortodossa ucraina legata al Patriarcato di Mosca, repressa dall’attuale governo Zelens’kyj.
Lo Witkoff avrebbe chiesto esplicitamente al presidente ucraino – che ieri ha incontrato un alto ufficiale statunitense – di accettare questi termini.
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Mosca non ha né confermato né smentito l’esistenza del piano. Il portavoce Dmitrij Peskov ha dichiarato che non c’è «nulla di nuovo» rispetto ai colloqui già intercorsi tra Putin e Trump in Alaska, mentre il negoziatore russo Kirill Dmitriev ha sottolineato ad Axios che la posizione russa «è stata davvero ascoltata» e che l’intesa va ben oltre un semplice cessate il fuoco.
Un funzionario della Casa Bianca ha riferito a Politico che l’accordo potrebbe essere finalizzato entro la fine del mese, o addirittura già nel corso di questa settimana.
I dirigenti russi continuano a ribadire che qualsiasi soluzione duratura dovrà garantire la neutralità permanente dell’Ucraina, la sua esclusione definitiva dalla NATO, la smilitarizzazione, la denazificazione e il riconoscimento dell’attuale realtà territoriale.
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Immagine di Le Commissaire via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
Geopolitica
Gli USA stanno segretamente elaborando con la Russia un nuovo piano di pace per l’Ucraina
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Mosca ha ribadito che un accordo stabile deve salvaguardare le sue priorità in termini di sicurezza. Dmitriev si è detto «moderatamente fiducioso» sulla bozza americana, notando: «Abbiamo l’impressione che la prospettiva russa sia stata finalmente presa in considerazione».Understand Witkoff-Yermak talks tomorrow in Turkey called off. Witkoff might not have been aware of the scandal he was walking into when agreeing the meeting, I’m told.
— Oliver Carroll (@olliecarroll) November 18, 2025
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