Spirito
Bergoglio rimuove personalmente il vescovo americano che si è opposto a vaccini e divieto della Messa tradizionale
Papa Francesco ha rimosso monsignor Joseph Strickland dal suo ruolo di pastore e vescovo della diocesi di Tyler, Texas.
Lo scioccante annuncio shock è arrivato tramite il bollettino quotidiano della Santa Sede, l’11 novembre. Si legge semplicemente, al termine della pagina:
«Il Santo Padre ha sollevato dal governo pastorale della Diocesi di Tyler (U.S.A.) S.E. Mons. Joseph E. Strickland e ha nominato il Vescovo di Austin, S.E. Mons. Joe Vásquez, come Amministratore Apostolico della Diocesi resasi vacante».
Al vescovo Strickland era stato chiesto formalmente di dimettersi da Papa Francesco, in una richiesta pervenuta tramite il nunzio apostolico cardinale Cristophe Pierre. Strickland ha rifiutato questa richiesta, ma ora – su ordine diretto del Papa – sta lasciando la sua sede diocesana.
Secondo il canone 416 del diritto canonico, una sede diocesana è normalmente resa vacante dal vescovo che si dimette, si trasferisce, muore o gli viene comunicata una «privazione» dal Papa. La possibilità del Papa di rimuovere un vescovo diocesano non è esente da molte restrizioni: egli può, infatti, soltanto impartire una «privazione» al vescovo che esercita il suo ufficio seguendo i confini precisi e rigorosi del diritto canonico.
LifeSiteNews scrive che canonisti come Edward Peters sottolineano che i commenti al canone 416 «considerano la “privazione” dell’ufficio di un vescovo come possibile solo a fronte della colpevolezza di crimini ecclesiastici (ad esempio, azioni canonicamente illegali riguardo ai beni ecclesiastici, contra cc. 1377 o 1389)».
Sostieni Renovatio 21
Peters nota che il Papa non sembra avere il potere di «rimuovere» un vescovo ai sensi del canone 416, ma che una «privazione» è effettivamente possibile. «Mentre la “rimozione” è un modo generale per perdere l’ufficio ecclesiastico (cc. 184, 192-195 ) che non implica necessariamente una condotta canonicamente criminale, la “rimozione” dall’ufficio episcopale non sembra, in senso stretto, possibile ai sensi del canone 416, solo la privazione ( c. 196 ) sembra possibile, e tale azione implica la colpa per crimini ecclesiastici».
La mossa sorprendente di Francesco va contro uno dei vescovi più schietti e vocali degli Stati Uniti, che ha ottenuto un notevole sostegno sia dall’interno che dall’esterno della sua diocesi per la sua promozione dell’insegnamento cattolico tradizionale.
Strickland e la sua diocesi sono stati oggetto di grande attenzione da parte dei media cattolici da quando è stato rivelato che era oggetto di una visita apostolica nel giugno 2023. La sua visita è stata condotta da due vescovi in pensione: il vescovo Dennis Sullivan di Camden, New Jersey, e l’ex vescovo Gerald Kicanas di Tucson, Arizona. La scelta di questi due nomi aveva generato controversie presso i cattolici conservatori americani,
Il vescovo Strickland ieri mattina ha rilasciato una breve dichiarazione a John-Henry Westen di LifeSiteNews:
«Ribadisco tutte le cose che sono state elencate come lamentele contro di me. So di non aver implementato la Traditionis Custodes [il decreto di Papa Francesco che limita la Messa latina tradizionale, ndr] perché non posso far morire di fame una parte del mio gregge».
«Lo rifarei allo stesso modo. Mi sento molto in pace nel Signore e nella Verità per la quale Egli è morto».
Nell’ultimo anno era emerso che Bergoglio stava per chiedere a Strickland di dimettersi.
Come riportato da Renovatio 21, monsignor Strickland era stato difeso in questi mesi dal cardinale Gerhard Mueller e dal vescovo ausiliare di Astana Athanasius Schneider. L’arcivescovo Carlo Maria Viganò aveva incoraggiato il prelato texano parlando dell’«essere vescovi sino al punto dell’eroismo».
Aiuta Renovatio 21
I lettori di Renovatio 21 conoscono Strickland per l’intransigenza mostrata dal prelato nei confronti dei vaccini ottenuti da linee cellulari di feto abortito.
«Preferisco morire piuttosto che beneficiare di qualsiasi prodotto che utilizzi un bambino abortito» aveva dichiarato a inizio 2022, quando la campagna vaccinale mondiale e i sistemi di sottomissione alla siringa genica, come il green pass, impazzavano.
Monsignor Strickland aveva cominciato a parlare di rifiuto del vaccino fatto con linee cellulari di feto abortito ancora a inizio 2020, quando si era lontani dalla realizzazione dei vaccini ora in distribuzione globale.
Come riportato da Renovatio 21, nel 2020 fa il vescovo texano aveva dichiarato su Twitter:
«Rinnovo la mia richiesta di rifiutare qualsiasi vaccino sviluppato utilizzando bambini abortiti (…) anche se ha avuto origine decenni fa, significa ancora che la vita di un bambino era finita prima che nascesse e quindi il suo corpo era usato come pezzi di ricambio (…) Tragicamente, le persone non sono a conoscenza o hanno scelto di chiudere un occhio sui progressi della scienza medica che consentono lo sviluppo di vaccini con l’uso all’ingrosso di corpi di bambini abortiti».
In una puntata del The Bishop Strickland Show il vescovo texano, mai pago nell’attaccare i «vaccini» COVID contaminati dall’aborto, ha evidenziato anche il fallimento dei vescovi, incapaci di compiere il loro dovere di opporsi agli obblighi totalitari di vaccinazione vaccinazioni.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Peytonlow via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
Spirito
«Chaos Antichristi in regno Antichristi». Omelia di Mons. Viganò nella Domenica di Pentecoste
Noi T’imploriam! Placabile Spirto, discendi ancora, A’ tuoi cultor propizio, Propizio a chi T’ignora; Scendi e ricrea; rianima I cor nel dubbio estinti; E sia divina ai vinti Mercede il vincitor.
Manzoni, La Pentecoste, vv. 89-96
La devozione popolare celebra questo giorno solenne con il nome di «Pasqua delle rose», a ricordo dell’antica usanza di simboleggiare con una cascata di petali di rosa la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli e su Maria Santissima. È così simile alla Pasqua, che nella Vigilia di Pentecoste veniva solennemente amministrato il Santo Battesimo a coloro che non avevano potuto esservi rigenerati durante la Veglia del Sabato Santo, e come la Pasqua ebraica era figura della Pasqua cristiana, così la Pentecoste ebraica – in cui si celebrava la promulgazione dei Dieci Comandamenti dopo sette settimane dalla fuga dall’Egitto – era figura della nuova Pentecoste, questa volta estesa a tutti i popoli. Nella Pasqua il κόσμος si inchina alla Maestà di Cristo Re e Pontefice, per quem omnia facta sunt; nella Pentecoste la creazione rende omaggio allo Spirito Creatore, al Creator Spiritus che nella sua potenza rinnova la faccia della terra. Nella Pasqua si compiono le promesse messianiche dell’Antica Legge; nella Pentecoste sono le promesse del Messia stesso che si realizzano nel Suo Corpo Mistico, la Santa Chiesa, la Madre de’ Santi – come la chiama Manzoni nel celebre inno sacro.Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Spirito
Solo due ordinazioni nelle diocesi di tutta l’ex DDR
Quest’anno ci saranno solo due ordinazioni per le cinque diocesi dell’ex Germania dell’Est. Entrambi riguardano vocazioni tardive. Tre diocesi non avranno nuovi sacerdoti quest’anno.
Quest’anno verranno ordinati due sacerdoti in tutta l’ex Germania dell’Est. È quanto rivela la Catholic Information Agency (KNA). L’anno scorso sono stati ordinati tre sacerdoti, rispetto ai sette del 2020.
Da tempo in Germania si avverte il calo delle ordinazioni sacerdotali. Le ultime statistiche della Conferenza Episcopale Tedesca (DBK) mostrano un totale di 45 ordinazioni sacerdotali nelle 27 diocesi tedesche nel 2022. Ma la carenza è particolarmente evidente in quelle situate nel territorio dell’ex DDR.
Tra i due futuri ordinamenti, Martin Hohmann, 45 anni, originario dell’Assia, si è convertito dal protestantesimo al cattolicesimo all’età di 34 anni. L’altro futuro sacerdote, Harald Frank, 49 anni, sarà ordinato a Berlino. Quest’anno non ci sarà alcuna ordinazione sacerdotale nelle diocesi di Magdeburgo, Dresda-Meißen e Görlitz.
Le altre due diocesi situate nell’ex territorio della DDR, che riceveranno ciascuna un sacerdote, sono Berlino e Amburgo.
Sostieni Renovatio 21
La Chiesa nell’ex Germania dell’Est
La Chiesa nel territorio dell’ex DDR comprende cinque diocesi: l’arcidiocesi di Amburgo con 121 parrocchie e circa 400.000 fedeli; l’arcidiocesi di Berlino con 94 parrocchie e anch’essa circa 400mila fedeli; la diocesi di Dresda-Meißen con 97 parrocchie e circa 140.000 battezzati; la diocesi di Magdeburgo comprende 44 parrocchie e conta 78.000 battezzati: infine la diocesi di Görlitz conta solo 17 parrocchie e 30.000 fedeli.
Tuttavia, i cittadini dell’ex Repubblica Democratica Tedesca sono apparentemente i meno religiosi del mondo. In un sondaggio del 2012, realizzato in 30 paesi di cultura cristiana, e pubblicato su Die Welt : il 59% dei tedeschi degli ex länder orientali afferma di non aver mai creduto in Dio, contro il 9,2% della Germania occidentale.
Dopo 40 anni di dittatura comunista, il 72,6% degli intervistati di età compresa tra i 38 ei 47 anni dichiara di essere ateo da sempre. Ma il 71,6% dichiara di non aver mai creduto in Dio tra i giovani sotto i 28 anni, che erano ancora bambini, o non ancora nati al momento della caduta del Muro.
I giovani tedeschi dell’ex DDR sono quindi increduli quanto i loro anziani. La scomparsa della Germania comunista non ha quindi causato il declino dell’ateismo. «Se la Germania dell’Est oggi è un paese di missione, allora la parola cristiana non si scontra principalmente con le altre religioni, ma con un ambiente religioso stabile», spiega il professore di teologia Eberhard Tiefensee a Die Welt.
Il passato comunista dei territori della Germania orientale non è senza dubbio l’unica spiegazione di questo tasso record di ateismo. La secolarizzazione che seguì all’eresia protestante e soprattutto al Kulturkampf, aveva già prodotto perdite che sotto il giogo marxista non fecero altro che aggravarsi.
La situazione di emergenza riconosciuta da mons. Bätzing
Mons. Georg Bätzing, presidente della Conferenza episcopale tedesca, ha dichiarato a Leben jezt, commento riportato da katholisch.de: «Viviamo in un Paese di missione quando vediamo che meno della metà dei cittadini tedeschi appartiene ancora a denominazioni cristiane».
Il vescovo di Limburgo, però, sembra ancora convinto che l’unica via d’uscita da questa situazione sia attraverso il Cammino sinodale o un approccio simile…
Articolo previamente apparso su FSSPX.news.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di dronepicr via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Spirito
Il conservatorismo è davvero «suicida»: per una volta, mons. Viganò dà ragione a Bergoglio
L’avete sentito: «Un conservatore è qualcuno che si aggrappa a qualcosa e non vuole vedere oltre. È un atteggiamento suicida… chiudersi in una scatola dogmatica».
Per una volta Bergoglio ha perfettamente ragione: il conservatorismo vuole “conservare” le apparenze esteriori… pic.twitter.com/CsMAA725Ch — Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) May 17, 2024
Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Cancro5 giorni fa
I vaccini COVID sono «sostanzialmente un omicidio»: parla il maggior oncologo giapponese
-
Cancro2 settimane fa
Finestra di Overton mRNA e turbocancro: il pubblico è pronto per la verità sui vaccini COVID?
-
Comunicati2 settimane fa
L’idra dalle cinquecento teste. Elogio dei refusi di Renovatio 21
-
Pensiero6 giorni fa
Sterminio e «matrice satanica del piano globalista»: Mons. Viganò invita a «guardare oltre» la farsa psicopandemica
-
Salute1 settimana fa
I malori della 19ª settimana 2024
-
Animali2 settimane fa
Gorilla vaccinato muore improvvisamente per attacco cardiaco
-
Controllo delle nascite1 settimana fa
Oligarcato e Necrocultura: il capo di BlackRock elogia la depopolazione e la sostituzione degli umani con le macchine
-
Sanità7 giorni fa
Il Trattato Pandemico OMS mira a «menomare e uccidere» e a «stabilire un governo mondiale»: parla il medico kenyota che lottò contro i vaccini sterilizzanti