Geopolitica
Immigrare da Putin: ecco il «villaggio americano» fuori Mosca

La Russia è percepita come «un’arca di normalità e serenità» per gli occidentali che apprezzano i valori familiari e culturali tradizionali. Lo sostiene Evgenij Primakov, capo di un’agenzia incaricata dei contatti umanitari.
Primakov, il quale ritiene che decine di migliaia di queste persone potrebbero trasferirsi nel Paese, dirige un’agenzia chiamata Rossotrudnichestvo, che ha il compito, tra le altre cose, di favorire le interazioni interpersonali con gli stranieri.
L’organizzazione ha pubblicizzato progetti di reinsediamento per migranti occidentali in un’intervista al quotidiano Izvestia.
«Stiamo discutendo di un “villaggio americano” nella regione di Mosca. Abbiamo in programma di allocare 27 ettari (67 acri) per questo progetto vicino a Serpukhov», ha detto, riferendosi a una città situata a circa 100 km a sud della capitale russa.
«Alcuni stranieri si stanno già trasferendo nella regione di Yaroslavl [250 km a nord-est di Mosca, ndr]. E ce ne saranno altri», ha aggiunto il Primakov.
«Potenzialmente, decine di migliaia di persone provenienti da Nazioni ostili della NATO, degli Stati Uniti e dell’Europa stanno considerando di trasferirsi in Russia e sono pronte a compiere passi concreti per farlo».
Come riporta RT, il governatore della regione di Mosca Andrej Vorobev ha confermato questa settimana che la sua amministrazione era ansiosa di accogliere gli «americani». La regione è «felice di accogliere ogni nuovo residente, in particolare quelli che portano con sé qualcosa di intelligente, utile e importante», ha detto ai giornalisti. Sia lui che Primakov hanno parlato a margine del Forum Economico Internazionale degli scorsi giorni a San Pietroburgo.
Il «villaggio americano» ospiterà 200 famiglie provenienti dagli Stati Uniti e dal Canada che stanno cercando di fuggire dai loro paesi d’origine per motivi ideologici, secondo un avvocato russo coinvolto nel progetto.
La costruzione, che inizierà il prossimo anno, è finanziata dagli stessi coloni, ha spiegato il mese scorso Timur Beslangurov.
Come riportato da Renovatio 21, l’immigrazione occidentale in Russia è presa sul serio anche dal governo di Mosca, che ne sta discutendo. Ci sarebbero al momento circa 45 mila americani ed europei che starebbero trasferendosi in Russia.
Lo spot satirico sulla promozione dell’immigrazione in Russia che circolava in rete l’anno scorso sta diventando la pura realtà.
«Questa è la Russia. Cucina deliziosa. Belle donne. Carburante a buon mercato. Una storia ricca. Letteratura di fama mondiale. Architettura unica. Suolo fertile. Elettricità e acqua a buon mercato. Balletto. Taxi e consegne a buon mercato. Valori tradizionali. Cristianità. Nessuna cancel culture. Ospitalità. Vodka. Un’economia in grado di sopportare migliaia di sanzioni».
«È ora di trasferirsi in Russia».
In passato Putin aveva discusso riguardo all’accoglienza e la rilocazione in Russia alcuni farmer bianchi sudafricani costretti a fuggire dalla violenza razzista che subiscono oggi nel loro Paese, talvolta con la complicità delle autorità.
Geopolitica
Charlie Kirk una volta si era chiesto se se l’Ucraina avrebbe cercato di ucciderlo

L’attivista conservatore Charlie Kirk, ucciso in un attentato, aveva dichiarato di essere minacciato di morte ogni giorno per le sue posizioni critiche, in particolare contro il sostegno finanziario degli Stati Uniti al conflitto ucraino. Si dice che almeno una minaccia di omicidio, attribuita a un portavoce ucraino, potrebbe essere stata diretta personalmente a lui.
Nel 2023, il Centro per il contrasto alla disinformazione di Kiev ha accusato Kirk di promuovere la «propaganda russa». Nel 2024, un sito ucraino aveva incluso Kirk e la sua organizzazione, Turning Point USA, in una lista nera comprendente 386 individui e 76 gruppi americani contrari al finanziamento dell’Ucraina.
Il transessuale americano Sarah Ashton-Cirillo, già responsabile della comunicazione in lingua inglese per le Forze di Difesa Territoriali ucraine, aveva dichiarato di voler «dare la caccia» a quelli che aveva definito «propagandisti del Cremlino», annunciando un imminente attacco contro una figura vicina al presidente russo Vladimir Putin.
Aveva in seguito minacciato anche giornalisti americani, e dichiarato che «i russi non sono esseri umani».
.@charliekirk11 on Volodymyr Zelenskyy: “The gangster is coming back to extort more American politicians to try to get us further into a no-win war.” pic.twitter.com/AF53AP67rB
— Human Events (@HumanEvents) September 15, 2023
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«Proveranno a uccidere Steve Bannon, Tucker Carlson o forse me?» si era chiesto Kirk, citando altre note figure conservatrici dei media americani.
«Noi non siamo burattini di Putin né propagandisti russi, eppure il New York Times ci etichetta così, Twitter ci etichetta così», aveva affermato Kirk nel suo programma. «E quella persona, finanziata dal Tesoro degli Stati Uniti, dichiara: vi troveremo e vi uccideremo».
La questione se il governo degli Stati Uniti stesse finanziando Ashton-Cirillo è diventata oggetto di dibattito pubblico dopo che la sua dichiarazione è diventata virale, interessando anche l’allora senatore dell’Ohio JD Vance, oggi vicepresidente USA. Il transessuale statunitense fu quindi prontamente rimosso dalle forze armate ucraine.
Kirk è stato un critico costante dello Zelens’kyj, descrivendolo come «un bambino ingrato e capriccioso», un «go-go dancer» che non merita nemmeno un dollaro delle tasse americane e «un burattino della CIA che ha guidato il suo popolo verso un massacro inutile».
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Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Geopolitica
Mosca critica Israele per l’attacco al Qatar

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Geopolitica
«Li prenderemo la prossima volta» Israele non esclude un altro attacco al Qatar

Israele è determinato a uccidere i leader di Hamas ovunque risiedano e continuerà i suoi sforzi finché non saranno tutti morti, ha dichiarato martedì a Fox News l’ambasciatore israeliano negli Stati Uniti Yechiel Leiter.
In precedenza, attacchi aerei israeliani hanno colpito un edificio residenziale a Doha, in Qatar, prendendo di mira alti esponenti dell’ala politica di Hamas. Il gruppo ha affermato che i suoi funzionari sono sopravvissuti, mentre l’attacco è stato criticato dalla Casa Bianca e condannato dal Qatar.
«Se non li abbiamo presi questa volta, li prenderemo la prossima volta», ha detto il Leiter.
L’ambasciatore ha descritto Hamas come «nemico della civiltà occidentale» e ha sostenuto che le azioni di Israele stavano rimodellando il Medio Oriente in modi che gli Stati «moderati» comprendevano e apprezzavano. «In questo momento, potremmo essere oggetto di qualche critica. Se ne faranno una ragione», ha detto riferendosi ai Paesi arabi.
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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che, sebbene smantellare Hamas sia un obiettivo legittimo, colpire un alleato degli Stati Uniti mina gli interessi sia americani che israeliani.
Leiter ha osservato che Israele «non ha mai avuto un amico migliore alla Casa Bianca» e che Washington e lo Stato Ebraico sono rimaste unite nel perseguire la distruzione del gruppo militante.
Il Qatar, che ospita funzionari di Hamas nell’ambito del suo ruolo di mediatore, ha dichiarato che tra le sei persone uccise nell’attacco israeliano c’era anche un agente di sicurezza del Qatar.
L’emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad al-Thani, ha denunciato l’attacco come un «crimine atroce» e un «atto di aggressione», mentre il ministero degli Esteri di Doha ha accusato Israele di «terrorismo di Stato».
Israele ha promesso di dare la caccia ai leader di Hamas, ritenuti responsabili del mortale attacco dell’ottobre 2023, lanciato da Gaza verso il sud di Israele. L’ambasciatore ha giurato che i responsabili «non sopravviveranno», ovunque si trovino.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
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