Politica
30 democratici USA rompono inaspettatamente con la strategia della guerra totale NATO
Incredibile ma vero: deputati del Partito Democratico USA si smarcano dalla posizione guerrafondaia del partito e di tutto l’establishment americano, dai Repubblicani al Deep State dell’apparato militare-industriale.
A sorpresa, 30 membri del Caucus progressista dei Democratici alla Camera hanno inviato una lettera aperta al presidente USA Joe Biden, avviata dal presidente del Caucus Pramila Jayapal dello stato di Washington.
La lettera chiedeva al presidente, riferisce il Washington Post «di cambiare la sua strategia sulla guerra in Ucraina e portare avanti negoziati diretti con la Russia».
La lettera pubblica chiede al presidente una «spinta diplomatica proattiva, raddoppiando gli sforzi per cercare un quadro realistico per un cessate il fuoco». «L’alternativa alla diplomazia è la guerra di lunga durata, con le relative certezze e rischi catastrofici e inconoscibili». La missiva cita, inoltre, la carenza di cibo globale e l’inflazione incontrollata. La Casa Bianca ha risposto rapidamente, con il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby che ha espresso apprezzamento dell’amministrazione per le loro preoccupazioni, ma ha ripetuto il ritornello NATO secondo cui «Mister Zelens’kyj decide, perché è il suo Paese, che aspetto ha il successo e quando negoziare».
Il giornale della capitale USA sottolinea che è «la prima volta che membri di spicco del suo stesso partito lo hanno spinto a cambiare il suo approccio all’Ucraina».
L’emissione di questa lettera ha un contesto al di fuori della «politica elettorale» statunitense, come di solito riportato. Alcuni deputati come Alexandria Ocasio-Cortez, che passano per essere progressisti radicali, sono a favore dell’invio di armi all’Ucraina neonazista: alcuni dei suoi constituents, cioè persone della sua base elettorale, la hanno attaccata apertamente ad eventi pubblici. Stessa situazione per le altre deputate del gruppetto di liberal radicali che si fa chiamare «The Squad», di cui pure la Jayapal fa parte con la Ocasio Cortez e la somala Ilhan Omar.
«Il popolo americano nel suo insieme, pur non rendendolo pubblico, pensa chiaramente che gettare decine di miliardi e sistemi d’arma in Ucraina sia molto meno urgente che affrontare l’inflazione galoppante e altri problemi economici» scrive EIRN, che sottolinea come anche i cittadini europei stiano rendendo pubblica la loro avversione al sostegno di Kiev, con un numero crescente di manifestanti contro la guerra del governo e le politiche di sanzioni. «Il governo europeo più bellicoso è appena crollato nella vergogna della completa immoralità economica. I membri del Congresso degli Stati Uniti che non sono ciechi ideologi della guerra che imitano Catone il Vecchio, sono consapevoli della crescente opposizione in Europa alla tentazione della guerra nucleare del Regno Unito e dell’amministrazione Biden».
La coalizione armagheddonica che incrosta l’occidente potrebbe presentare le prime crepe.
Politica
Accusano Kennedy di avere un verme morto nel cervello. Mentre Facebook censura il video sulla sua vita
Robert F. Kennedy Jr. una volta pensava di avere un tumore al cervello, ma la macchia scura sulle scansioni si rivelò essere un verme parassita morto, ha riferito il New York Times citando documenti legali.
Il nipote del presidente John Fitzgerald Kennedy, che attualmente sta conducendo una campagna presidenziale indipendente, ha affermato di essere più giovane e più sano del presidente in carica Joe Biden e del suo principale rivale Donald Trump.
Nel 2010, tuttavia, RFK Jr. soffriva di «brain fog» (cioè «nebbia mentale», uno stato che previene la chiarezza di pensiero) e di perdita di memoria così grave che si rivolse ai migliori neurologi per un consiglio su un possibile tumore. Un medico di Nuova York, tuttavia, gli diede un’opinione diversa: si trattava di un parassita morto.
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L’anomalia riscontrata nelle scansioni «è stata causata da un verme che è entrato nel mio cervello e ne ha mangiato una parte e poi è morto», ha detto Kennedy in una deposizione del 2012.
Negli stessi documenti, il Kennedy aveva detto che aveva «chiaramente» problemi cognitivi, inclusa la perdita di memoria a breve e lungo termine. In una successiva intervista al Times, tuttavia, li ha attribuiti all’avvelenamento da mercurio, causato dalla sua dieta ricca di pesce in quel momento.
Gli esami del sangue hanno rilevato livelli di mercurio 10 volte superiori a quelli considerati sicuri dalla Environmental Protection Agency (EPA) degli Stati Uniti, ha detto Kennedy, aggiungendo che si è completamente ripreso dopo essersi sottoposto a terapia chelante per rimuovere il metallo pesante dal suo corpo.
Secondo l’articolo del Times, la ciste contenente il verme morto è rimasta nel cervello di Kennedy e non ha richiesto cure, né ebbe alcun effetto collaterale. Ha detto che non sapeva che tipo di parassita potesse essere o come lo avesse contratto, anche se sospettava che fosse durante un viaggio nell’Asia meridionale.
Il documento del 2012 era relativo alla procedura di divorzio di Mary Richardson Kennedy, la seconda moglie. Kennedy sosteneva all’epoca che il suo potenziale di guadagno era stato diminuito a causa dei problemi cognitivi. La donna, madre dei primi quattro figli di RFK jr., si sarebbe impiccata nel 2010 dopo una battaglia con l’abuso di alcol e sostanze. L’autopsia ha rivelato la presenza di psicofarmaci antidepressivi nel sangue.
Kennedy ha parlato apertamente di un’altra evidente condizione un disturbo neurologico chiamato disfonia spasmodica che fa sì che la sua voce diventi rauca e tesa. Per migliorare la sua voce RFK ha fatto un’operazione laringoiatrica a base di titanio in Giappone. In un attacco vile citato ridendo dallo stesso Kennedy, un giornale ha scritto che la voce sarebbe invece una «voce da pipa di crack». Dopo l’assassinio del padre, Robert era diventato dipendente dalle droghe, ma, secondo la terminologia degli Alcolisti Anonimi, è considerato «sobrio» da decenni.
In recenti dichiarazioni, il Kennedy ha dichiarato che, dopo tanti anni passati con la malattia alla voce, si era reso conto, preparando un caso in tribunale, che la disfonia era tra gli effetti collaterali di un vaccino, che egli aveva assunto.
La campagna di Kennedy mercoledì ha confermato l’articolo del New York Times.
La stessa campagna sta affrontando ora la prospettiva di denunciare Meta, cioè Facebook, per la rimozione di un video sulla vita di Kennedy, narrato dall’attore Woody Harrelson, che spiegava in dettaglio le sue battaglie e le sue proposte per gli Stati Uniti.
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Il video è stato rimosso da Facebook.
Secondo quanto riferito dalla campagna Kennedy, vari utenti avrebbero segnalato l’impossibilità di condividere il video, ottenendo dalla piattaforma messaggi di natura diversa sull’infrazione degli standard della comunità, in alcuni casi relativamente anche all’incitazione della violenza.
Ancora una volta il New York Times ha raccolto la storia e chiesto a Facebook di commentare la decisione. La società di Mark Zuckerberg ha risposto che si trattava di un errore e che avrebbe rimediato.
American Values 2024, un cosiddetto «super PAC» a sostegno della candidatura presidenziale di Robert F. Kennedy Jr., ha quindi deciso di intentare una causa contro Meta.
«Meta Platforms sta sfacciatamente censurando i discorsi a sostegno del candidato presidenziale indipendente Robert F. Kennedy, Jr.», si leggerà nella denuncia civile, ha affermato il PAC in una dichiarazione inviata a Forbes.
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Immagine screenshot da YouTube
Politica
Il processo Trump è stato rinviato a data da destinarsi
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Politica
Alti funzionari maltesi accusati di corruzione
Un certo numero di ex e attuali funzionari di alto rango del governo di Malta sono stati accusati di corruzione per uno scandalo sulla privatizzazione di ospedali, ha riferito mercoledì l’agenzia di stampa AFP.
Le accuse contro l’ex premier Joseph Muscat, l’attuale vice primo ministro Chris Fearne e il governatore della banca centrale dell’UE, Edward Scicluna, sono state depositate lunedì, ha detto l’AFP, citando i documenti che aveva ottenuto.
Il Muscat, che è stato primo ministro di Malta tra il 2013 e il 2020, sarebbe stato accusato di aver accettato tangenti, corruzione in uffici pubblici e riciclaggio di denaro.
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La giornalista maltese Daphne Caruana Galizia, che aveva pubblicato ampie indagini sugli accordi di privatizzazione dell’amministrazione di Muscat, è stata assassinata nel 2017. Le conseguenze politiche dell’omicidio hanno costretto Muscat a dimettersi alla fine del 2019.
Fearne e Scicluna sono stati accusati di frode, appropriazione indebita e guadagno fraudolento, ha riferito l’AFP.
Le accuse sono il risultato di un’indagine che risale alla decisione del 2015 del governo laburista di Muscat di trasferire la gestione di tre ospedali pubblici nella nazione insulare del Mediterraneo a una società privata. L’azienda ha successivamente venduto la concessione alla rete ospedaliera statunitense Steward. Lunedì la catena privata ha presentato istanza di protezione dalla bancarotta, mettendo in vendita tutti i 31 suoi ospedali statunitensi.
L’anno scorso un tribunale maltese annullò la privatizzazione dopo che l’accordo era stato contestato dall’opposizione. La corte ha affermato di aver trovato prove di comportamento fraudolento. Una corte d’appello ha successivamente confermato la sentenza a causa della «collusione» tra le società e gli alti funzionari governativi.
Secondo l’AFP, anche il ministro della Sanità e il capo dello staff di Muscat sono stati accusati di corruzione e riciclaggio di denaro.
Lunedì il primo ministro maltese Robert Abela ha messo in dubbio l’integrità dell’inchiesta. I media locali lo hanno citato sostenendo che i risultati dell’indagine erano stati programmati per danneggiare le prospettive del suo partito laburista in vista delle elezioni di giugno per il Parlamento europeo.
Martedì Muscat si è rivolto a Facebook per affermare che le autorità «hanno deciso di diffamarlo» «senza nemmeno interrogarlo». Mercoledì Fearne ha anche affermato di «non essersi mai allontanato dal violare la legge».
Malta è classificata come una «democrazia imperfetta» nell’indice di percezione della corruzione di Transparency International. Ha ottenuto 51 punti su 100 per il 2023 su una scala da 0 (altamente corrotto) a 100 (molto pulito), scrive RT.
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Come noto, l’inchiesta maltese è detonata proprio a pochi giorni dalle elezioni europee, una tempistica non dissimile a quella che ha portato pochi giorni fa all’arresto del governatore della Liguria Giovanni Toti.
L’UE non è estranea agli scandali di corruzione. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è attualmente indagata per corruzione in relazione all’acquisto di vaccini Pfizer COVID-19 durante la pandemia di coronavirus.
Il governatore della Banca Nazionale Slovacca e membro del Consiglio direttivo della Banca centrale dell’UE, Peter Kazimir, si è difeso da accuse di corruzione.
L’ex governatore della Banca Centrale Lettone Ilmars Rimsevics è stato condannato a sei anni di carcere per corruzione a dicembre.
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Immagine di European Council via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic
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