Bizzarria
Puzzola dei cartoni accusata di incitare allo stupro
Pepé la moffetta, personaggio dei cartoni Warner Bros è nei guai: è accusato di incitamento alla stupro, se non di essere lui stesso uno stupratore.
Proprio così: sulla puzzola dei Looney Tunes gravano accuse tremende. L’editorialista del New York Times Charles Blow ha recentemente sostenuto in un articolo e in una serie di tweet come Pepé la puzzola «abbia normalizzato la cultura dello stupro».
Pepé la moffetta, personaggio dei cartoni Warner Bros è nei guai: è accusato di incitamento alla stupro, se non di essere lui stesso uno stupratore
Sabato ha twittato una delle scene incriminanti: «Vediamo. Afferra / bacia ripetutamente una ragazza / uno sconosciuto, senza consenso e contro la sua volontà. Lei lotta con forza per allontanarsi da lui, ma lui non la rilascia. porta per impedirle di scappare».
RW blogs are mad bc I said Pepe Le Pew added to rape culture. Let’s see.
1. He grabs/kisses a girl/stranger, repeatedly, w/o consent and against her will.
2. She struggles mightily to get away from him, but he won’t release her
3. He locks a door to prevent her from escaping. pic.twitter.com/CbLCldLwvR— Charles M. Blow (@CharlesMBlow) March 6, 2021
La ragazza in questione sarebbe una povera gatta, presente in molti cartoni di Pepé, che il mefitide dall’accento francese scambia per sua simile, procedendo quindi a un corteggiamento molto insistente, fatto di bacini e carinerie.
Vi sono episodi in cui la gatta ricambia la moffetta, tentando addirittura di profumarlo segretamente, per poi però soccombere al disgusto della di lui vera natura di creatura puzzolente
Come hanno puntualizzato alcuni utenti, vi sono episodi in cui la gatta ricambia la moffetta, tentando addirittura di profumarlo segretamente, per poi però soccombere al disgusto della di lui vera natura di creatura puzzolente.
5. He doesn’t even know WTF he’s talking about. They’ve been multiple times in which Penolope the cat Loves Him. But He smelled Like what he was. A skunk. pic.twitter.com/hXI0KShYsQ
— ScarletEmber (@Nightdragonx1) March 6, 2021
Niente può fermare il neopuritanesimo fondamentalista della sinistra americana (e mondiale)
Ma niente può fermare il neopuritanesimo fondamentalista della sinistra americana (e mondiale).
In un altro tweet separato, il giornalista del NYT ha continuato: «Questo ha aiutato a insegnare ai ragazzi che “no” non significava davvero no, che faceva parte del “gioco”, la linea di partenza di una lotta per il potere. Ha insegnato a superare le strnue e pure fisiche obiezioni di una donna era una cosa normale, adorabile, divertente. Non davano nemmeno alla donna la capacità di parlare».
La polemica arriva dopo negli USA sono stati banditi (e perfino purgati dagli scambi su eBay) ben 6 libri di Dr. Seuss, prolifico autore di libri per bambini divenuti classici, come il noto Grinch. Il Dr. Seuss, che ha vissuto da liberal riempiendo di concetti di uguaglianza i suoi racconti, ora è accusato di essere razzista. Ne segue la sua cancellazione da scuole, ibrerie, biblioteche, scaffali elettronici.
Renovatio 21 si permette, semmai di notare che l’aspetto precipuamente problematico della storia tra Pepé la puzzola e la povera gatta è la possibilità di un accoppiamento interspecifico
«Il razzismo deve essere esorcizzato dalla cultura, inclusa, o forse soprattutto, dalla cultura dei bambini – ha scritto la penna del New York Times già nemica della puzzola stupratrice – Insegnare a un bambino ad odiare o vergognarsi di se stesso è un peccato contro la sua innocenza e il peso contro le sue possibilità». Il Bow ammette poi di aver «esultato» quando ha sentito la notizia che sei libri del Dr. Seuss sono stati ritirati dal suo editore a causa di «immagini razziste e insensibili».
Renovatio 21 si permette, semmai di notare che l’aspetto precipuamente problematico della storia tra Pepé la puzzola e la povera gatta è la possibilità di un accoppiamento interspecifico: razze diverse di animali non sono fatte per stare insieme biologicamente.
Ci rendiamo conto, tuttavia, che anche questa posizione oggi è in discussione. Nel 2012, l’ora onorevole Carlo Sibilia del M5S proponeva di «Discutere una legge che dia la possibilità agli omosessuali di contrarre matrimonio (o unioni civili) , a sposarsi in più di due persone e la possibilità di contrarre matrimonio (o unioni civili) anche tra specie diverse purché consensienti» (sic).
Nel 2012, l’ora onorevole Carlo Sibilia del M5S proponeva di «Discutere una legge che dia la possibilità agli omosessuali di contrarre matrimonio (o unioni civili) , a sposarsi in più di due persone e la possibilità di contrarre matrimonio (o unioni civili) anche tra specie diverse purché consensienti»
L’esponente grillino metteva (sgrammaticamente) insieme la questione delle unioni omosessuali con la poligamia e la zoogamia (cioè, la bestialità) purché i contraenti del coniugio siano d’accordo: «Pecora Bianca, vuoi tu prendere Ernesto come tuo sposo» «mbeeeeeeeh». Ci immaginiamo la scena più o meno così, e non sappiamo se il Sibilia sia arrivato a figurarsela così.
Ora Sibilia è stato confermato sottosegretario al Ministero degli Interni.
Potrebbe, a questo punto, vedere se fosse mai possibile mandare i pompieri – di cui alacramente si è occupato al Ministero – a spegnere l’incendio che coinvolge Pepé la puzzola. Pepé avrebbe con certezza appoggiato il suo progetto di legge per il «matrimonio (o unione civile) anche tra specie diverse». Sul consenso della gatta ci sta lavorando.
Animali
Trafficante di droga latitante catturato mentre passeggiava con un delfino morto
La polizia russa ha arrestato un sospettato di traffico di droga di 40 anni, dopo che è stato visto dalle telecamere a circuito chiuso mentre trasportava con disinvoltura quello che è stato descritto come un «delfino morto» nella località di Sochi sul Mar Nero.
Un bizzarro video che circola online mostra l’uomo, che era su una lista di ricercati, mentre trasporta il cetaceo defunto nel suo appartamento.
La polizia locale ha detto giovedì che dopo aver esaminato il filmato, ha identificato l’uomo come un fuggitivo della regione di Mosca, ricercato con l’accusa di traffico di droga.
A russian man wanted for drug dealing was caught after walking down the streets with a dead dolphin. pic.twitter.com/sSEPZ3Qjg3
— BroSINT 69™ (@osint_69) April 26, 2024
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La polizia russa ha descritto l’animale come un «delfino morto», anche se i filmati suggeriscono che in realtà si trattasse di una focena, una piccola specie di balena imparentata più con i beluga e i narvali che con i delfini.
L’animale era già morto quando il sospettato lo ha trovato sulla spiaggia, ha osservato la polizia, senza spiegare perché avesse deciso di portarlo con sé.
Il sospettato è stato preso in custodia nella sua residenza nella cittadina balneare di Adler, appena a sud di Sochi. Tra breve sarà consegnato alle autorità della regione di Mosca per affrontare l’accusa di traffico di droga in quantità eccezionalmente elevate. Se ritenuto colpevole, rischia tra i 15 e i 20 anni dietro le sbarre.
Come riportato da Renovatio 21, il traffico di droga e le grandi creature marine si sono incrociati in un’altra storia di questi tempi, quella degli squali strafatti di cocaina a causa dei carichi criminali finiti in mare.
È noto che cetacei sono stati addestrati per fini militari, al punto che vi è un beluga in Norvegia sospettato di essere una spia russa. È possibile che le organizzazioni criminali utilizzino i mammiferi marini per i loro loschi piani?
Ci chiediamo quindi: che anche la focena morta del Mar Nero fosse direttamente coinvolta in uno schema di narcotraffico?
Dopo le nefandezze viste in questi ultimi mesi da parte di orche, delfini e balenotteri, niente ci potrebbe ancora stupire.
Anzi diciamo pure che non vi sarebbe nessuna sorpresa a scoprire che la bestia marina era in realtà il vero capo del traffico criminale.
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Bizzarria
Accademici della Nuova Guinea attaccano Biden per i discorsi sullo zio cannibalizzato
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Bizzarria
Donna trasporta cadavere in banca per avere un prestito
Una donna in Brasile è stata presa in custodia dopo aver trasportato il cadavere di un uomo anziano in una banca, sostenendo che era suo zio e che avrebbe firmato un prestito, secondo quanto riferito dai giornali locali, che citano la polizia locale.
Erika de Souza Vieira Nunes, che affermava di essere la nipote e badante del 68enne Paulo Roberto Braga, martedì ha portato il cadavere in una banca in un sobborgo di Rio e ha detto al cassiere che l’uomo voleva un prestito di 17.000 reais (circa 3000 euro).
Lei teneva una penna e spostava la mano in avanti senza ottenere alcuna risposta, come mostra il filmato della telecamera di sicurezza della banca.
«Zio, stai ascoltando? Devi firmare», avrebbe detto, suggerendo di firmare per lui. «Firma, così non mi fai più venire il mal di testa, non ne posso più», aggiunse la donna, afferrando da dietro il collo dell’uomo con la mano.
«Non penso che stia bene. Non ha un bell’aspetto», ha osservato diffidente un dipendente, con Nunes che ha risposto «Non dice niente, è fatto così».
🇧🇷 #Brasil
📹 A woman in Brasil brought her dead uncle to the bank in order to take credit in the name of dead man.
Bank clerks realized the situation and called the police. pic.twitter.com/D2CDMRizNS
— Journalite (@journaIite) April 17, 2024
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Poi si è rivolta al defunto: «Se non stai bene, ti porto in ospedale».
Il personale della banca si è insospettito poiché la testa dell’uomo continuava a cadere all’indietro e hanno chiamato la polizia. che hanno arrestato sul posto la donna. La Nunes è stata accusata di frode. Il cadavere è stato portato all’obitorio.
«Sapeva che era morto… era morto da almeno due ore», ha detto mercoledì l’ufficiale investigativo, Fabio Luiz Souza, al programma di notizie Bom Dia Rio. «Non mi sono mai imbattuto in una storia come questa in 22 anni», ha aggiunto il poliziotto, il quale ha riferito che segni visibili di livor mortis (la decolorazione del corpo nei cadaveri) non lasciano dubbi sullo stato del Braga.
Successivamente è stato stabilito che Braga era morto diverse ore prima del suo viaggio in banca. La polizia ha detto che esaminerà le circostanze della morte dell’uomo e cercherà di determinare se Nunes è effettivamente sua nipote e se altre persone sono state coinvolte nel presunto tentativo di commettere una frode bancaria.
La vicenda fa pensare ad una pellicola di fine anni Ottanta oramai dimenticata, Weekend at Bernie’s (in italiano Weekend con il morto), dove una coppia di amici, sorpresi dalla morte improvvisa del loro ricco ospite, cominciano a portarlo in giro fingendo che sia ancora vivo.
In molti usano la trama del film per descrivere la situazione della Casa Bianca sotto Joe Biden, il quale, peraltro ha appena raccontato una poderosa balla a base proprio di uno zio morto, in questo caso mangiato da cannibali guineani.
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