Spirito
Un sindaco francese si fa 750 chilometri in bicicletta per salvare una chiesa

Il caso non è certo banale, e per diversi motivi: il sindaco del comune di Bonnesvalyn (Aisne) ha intrapreso una pedalata di 750 chilometri in bicicletta tra Nizza e il Vaticano, con l’obiettivo di salvare la sua chiesa, alcuni dei quali diventano urgenti e quando la quota da pagare è troppo cara per le tasche del Comune.
Non è una novità che gli edifici religiosi siano minacciati in Francia: la Cappella dei Conti nel Gers, la Cappella di Gesù Maria nell’Aveyron, la Chiesa di Saint-Isle a Mayenne; ogni giorno si allunga l’elenco delle chiese minacciate di distruzione. Tanto da dare ragione a Roselyne Bachelot che voleva «radere al suolo certe chiese» che non presentano «nessun interesse notorio».
L’ex ministro aveva anche ricevuto una risposta da un amante delle vecchie pietre e della storia di Francia: «non posso essere d’accordo con l’idea di abbandonare le nostre chiese», ha spiegato Stéphane Bern in un’intervista a Famille chrétienne l’11 gennaio, 2023.
Questa figura di spicco della difesa del patrimonio ha ammesso che «se le chiese sono in così misere condizioni è a causa della scristianizzazione del nostro Paese. La chiesa del villaggio non è più una questione elettorale. (…) In un comune, preferiamo mettere i soldi per qualcos’altro. (…) Ma non vedo perché pagheremmo decine di milioni di euro per rinnovare le tubature del Centro Pompidou e perché allo stesso tempo non saremmo in grado di trovare qualche centinaio di migliaia di euro per una chiesa».
L’intervista prosegue con una bella affermazione: «la chiesa è molto spesso l’anima di un villaggio. Generalmente è anche il primo contatto dei bambini con la bellezza e con ciò che può elevare l’anima, sia che si sia cattolici o meno. L’abbandono o la distruzione di questi luoghi sacri priverebbe di questa esperienza. (…) Secondo la legge del 1905, spetta allo Stato occuparsene».
Il signor Bern conclude in modo ammirevole «ogni chiesa rappresenta la nostra storia, la nostra civiltà, i nostri punti di riferimento. È qualcosa che ci deve unire. La loro difesa è una questione di civiltà e soppeso le mie parole. Oggi la nostra società non è minacciata da un pericolo esterno ma dalla nostra stessa indifferenza! Non sopporto che una chiesa venga distrutta e penso che i francesi condividano questa sensazione. Ogni chiesa distrutta è un’ammissione di fallimento».
Un sindaco preoccupato per la sua chiesa
Da parte sua lo ha capito Stéphane Frère, sindaco del comune di Bonnesvalyn, piccolo villaggio dell’Aisne situato a 20 minuti da Château-Thierry. Ansioso di salvare una chiesa nella sua città, ha deciso di andare in bicicletta al Vaticano da Nizza. Sono 750 chilometri tra monti e valli.
L’obiettivo di questo viaggio: sensibilizzare i potenziali donatori per aiutare a finanziare i lavori di ristrutturazione della chiesa di Saint-Martin. Costruito nel XII secolo, l’edificio romanico è classificato monumento storico dal 1920. Ma viste le condizioni del tetto, si rendono necessari importanti lavori.
In totale, il conto ammonta a 700.000 euro. Il comune dovrà versare il 10% della somma, ovvero 70.000 euro: troppo per un paese di poco più di 200 abitanti. Lungi dallo scoraggiarsi, Stéphane Frère ha scommesso di muovere cielo e terra e di mobilitare i media grazie al suo «pellegrinaggio» per trovare i fondi necessari. Ha aperto una collezione sulla piattaforma Leetchi.
«Sono atletico! Ogni giorno percorro tra gli 80 e i 100 chilometri. Andrò in campeggio selvaggio o andrò nei campeggi comunali. Nelle grandi città, come Genova e Roma, passerò una notte in albergo», ha detto in un’intervista a Ouest-France.
Il sindaco ha appena ottenuto dal parroco due incarichi all’anno nella chiesa… ma vorrebbe anche che ci fosse un museo dedicato al tiro con l’arco. Dettaglio piccante, Stéphane Frère è iscritto al partito La France Insoumise…
Articolo previamente apparso su FSSPX.news.
Immagine di Faberventi via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unported (CC BY-SA 3.0)
Spirito
Mons. Viganò: la chiesa conciliare-sinodale schierata con i nemici della Chiesa cattolica

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha affidato alla piattaforma social X un commento sul «World Meeting of Human Fraternity» organizzato dalla Diocesi di Roma, un appuntamento, giunto alla terza edizione, promosso dalla Basilica di San Pietro e da una fondazione che si chiama come la famigerata enciclica bergogliana Fratelli Tutti.
«Trovo a dir poco inconcepibile che, dinanzi all’evidenza del colpo di stato globalista nelle nazioni occidentali e alla aperta ostilità a Cristo e alla Sua Chiesa dell’élite globalista, la chiesa conciliare-sinodale insista ancora a schierarsi con i nemici della Chiesa Cattolica, ratificando le loro imposture climatiche, sanitarie, sociali e belliche» scrive monsignore.
Trovo a dir poco inconcepibile che, dinanzi all’evidenza del colpo di stato globalista nelle nazioni occidentali e alla aperta ostilità a Cristo e alla Sua Chiesa dell’élite globalista, la chiesa conciliare-sinodale insista ancora a schierarsi con i nemici della Chiesa Cattolica,… pic.twitter.com/dX03GnWp0S
— Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) September 10, 2025
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«Dinanzi all’evidenza dei disordini e della criminalità causati dall’immigrazione, perora l’accoglienza e coopera all’islamizzazione delle nazioni cristiane. Dinanzi alla dissoluzione morale dei giovani, si fa promotrice dell’ideologia LGBTQ+».
«Dinanzi al cinismo utilitarista dell’eutanasia e dell’aborto, alla predazione degli organi e alla manipolazione genetica, legittima i sieri sperimentali fatti con tessuti ricavati da feti abortiti».
«Dinanzi alle speculazioni dell’alta finanza usuraia e ai controlli dell’identità digitale e della valuta elettronica, installa i pos in chiesa per i pagamenti elettronici».
«Questa non è ingenuità, né sprovvedutezza: è deliberata cooperazione al Male, secondo un ben preciso copione sotto un’unica regia» tuona Viganò.
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Spirito
Migliaia alla processione del Concilio dei Santi di Mosca

🇷🇺☦️ WATCH: Over 40,000 Orthodox Christians March Through Moscow!
People are Carrying Flags of Jesus and the Virgin Mary with a Powerful Message: “God Is With Us” pic.twitter.com/QXdynDNXD0 — Mario ZNA (@MarioBojic) September 7, 2025
Thousands of Orthodox believers gather at Moscow’s Cathedral of Christ the Savior for the annual Cross Procession pic.twitter.com/esM3bv63TQ
— Uncensored News (@Uncensorednewsw) September 7, 2025
🙏 Believers gathered at the Cathedral of Christ the Savior awaiting the all-Moscow cross procession. – FRWL pic.twitter.com/9wOdWiRt0W
— Zlatti71 (@Zlatti_71) September 7, 2025
A vast crowd joined the great Cross Procession in Moscow, led by the Russian Orthodox Church
God bless 🇷🇺 Russia — a nation of spirit and destiny, carrying hope for a truly multipolar world pic.twitter.com/w0iRasluTP — Bebo BRICS (@BeboBrics) September 7, 2025
The Russians are coming!
The largest procession in Moscow since 1918 is underway. pic.twitter.com/Bj823DtiFh — Bernadette 🏴🇮🇪🇷🇺🇵🇸 (@BDooher) September 7, 2025
❗️150,000 civilians take part in a patriotic Russian Orthodox march in Moscow. 🙏🇷🇺☦️ pic.twitter.com/hRwX7uHPOU
— cvetko35 (@cvetko35) September 7, 2025
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Spirito
Lourdes, i famosi carretti saranno sostituiti

In occasione del 140° anniversario dell’Hospitalité di Nostra Signora di Lourdes, il santuario mariano ha annunciato il rinnovo delle sue emblematiche «auto blu», che dall’inizio del XX secolo sono parte integrante del paesaggio e del patrimonio del santuario.
Un comunicato stampa del Santuario riporta le parole di Daniel Pezet, presidente dell’Hospitalité Notre-Dame de Lourdes, ricordando innanzitutto che «dall’inizio del XX secolo , le auto blu permettono ai pellegrini malati, stanchi o disabili di partecipare ai pellegrinaggi al Santuario di Lourdes».
Daniel Pezet spiega poi che questi veicoli sono stati sviluppati negli anni ’60 dalla società Aumon. La versione attuale rappresenta una flotta di diverse centinaia di veicoli che hanno accompagnato generazioni di pellegrini.
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Tuttavia, un utilizzo così elevato, nonostante gli sforzi del personale ospedaliero per mantenere i veicoli in buone condizioni e l’aggiunta di un impianto frenante nel 2012, non impedisce che alcuni veicoli si trovino in uno stato di degrado avanzato, il che solleva una questione di sicurezza, ma anche di comfort per gli utenti. Diventa quindi necessario rinnovare il parco auto «blu».
Sono stati identificati pochi veicoli che soddisfano questo requisito. Il veicolo attuale rimane il miglior riferimento. Alcuni veicoli come barelle, sedie a rotelle e tricicli possono soddisfare parte del bisogno, ma l’architettura e il legame che si crea tra il pellegrino e il suo accompagnatore rimangono unici.
L’Hospitalité Notre-Dame de Lourdes ha quindi deciso di affidare all’azienda bigourdan Milc (Made In Le Coin), con sede a La Barthe-de-Neste (Alti Pirenei), lo sviluppo e la prototipazione di una nuova auto blu.
L’azienda produce biciclette, veicoli elettrici, carrelli per il trasporto e dispositivi per persone con disabilità. Potrà quindi mettere a frutto la propria competenza in soluzioni di mobilità adattata, garantendo un design funzionale e su misura per le esigenze del santuario.
L’azienda sta attualmente sviluppando due prototipi, che saranno testati alla fine del 2025, dopo un lavoro di osservazione diretta da parte dei suoi ingegneri per comprendere come vengono utilizzati i carri durante i pellegrinaggi.
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Il design manterrà l’essenza del modello attuale, preservandone l’architettura: due grandi ruote posteriori, una piccola ruota anteriore, un tendalino pieghevole e un timone metallico per la trazione manuale, che può ospitare un passeggero adulto e favorisce un legame speciale tra il pellegrino e il suo compagno.
Sebbene non siano state rivelate specifiche tecniche dettagliate, l’esperienza di Milc suggerisce miglioramenti significativi. In termini di sicurezza, si prevedono freni ottimizzati (oltre al sistema del 2012, finanziato dall’Ordine di Malta) e possibili sistemi antiribaltamento.
In termini di comfort, sono previsti sedili più ergonomici, sospensioni migliorate e una migliore protezione dal sole e dalla pioggia. I materiali potrebbero includere alluminio o compositi leggeri e resistenti, in linea con l’esperienza di Milc nella mobilità adattata, ma la trazione rimarrà manuale per preservare l’aspetto umano del servizio.
Il colore azzurro, che evoca la Vergine Maria, sarà mantenuto, così come le dimensioni approssimative (1,5 m di lunghezza e 0,8 m di larghezza, secondo il modello attuale). Il numero di unità che saranno prodotte non è stato specificato, ma il budget, definito «enorme», sarà finanziato da donazioni di privati, associazioni e strutture ricettive, come da tradizione del santuario.
Articolo previamente apparso su FSSPX.News
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Immagine di Andy Hay via Flickr pubblicata su licenza CC BY 2.0
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