Connettiti con Renovato 21

Gender

Un altro aspirante stragista scolastico di dichiara transgender. Silenzio sui media

Pubblicato

il

Un ulteriore aspirante autore di strage scolastica, questa volta in Scozia, si identifica come «transgender». Un pattern oramai pienamente riconoscibile.

 

La diciottenne «Felix» Winter, una ragazza che si identifica come maschio, è stata condannata a sei anni di carcere dopo aver ammesso due capi d’imputazione durante un’udienza di febbraio: violazione della quiete pubblica e reato ai sensi del Terrorism Act. Entrambi i capi d’imputazione sono stati commessi tra giugno 2022 e luglio 2023, quando Winter aveva 15 e 16 anni, scrive LifeSite. Winter è di Kirknewton, nel West Lothian.

 

La Winter, che idolatrava i due adolescenti che perpetrarono la strage della Columbine High School nel 1999, costata la vita a 14 persone, fantasticava ripetutamente con gli altri di lanciare un «attacco apocalittico» con armi da fuoco e bombe. Come ha affermato il giudice dell’Alta Corte di Glasgow, Lord Arthurson, nella sua sentenza.

Sostieni Renovatio 21

La giustizia riferisce che alcune annotazioni nel suo diario fanno riferimento a sparatorie alla testa delle persone a scuola e in particolare a spari alle loro cervella. Nel gennaio 2023 ha dichiarato che la scuola era «un virus su questa terra» e che «tutti dovrebbero guardarmi come se fossi un dio migliore perché io [imprecazione] lo sono e lo dimostrerò presto [imprecazione]».

 

Tra febbraio e aprile 2023 ha scritto in un’annotazione che «il mio bisogno di uccidere sta peggiorando… tutto quello che [imprecazione] dovete fare è morire e presto lo farete».

 

Tra aprile e maggio 2023 ha scritto «le bombe esplodono nel momento di massima capienza della mensa, dove la maggior parte delle persone è seduta/in piedi» e «Voglio mettervi tutti in gabbia e spruzzarvi di gas lacrimogeno per poi bruciarvi».

 

Nel maggio 2023 ha descritto nel dettaglio il suo «piano finora», che prevede di lasciare armi nel bagagliaio di un’auto e nella scuola, di piazzare bombe destinate a esplodere alle 11:30, quando la scuola è al massimo della capienza, e di proteggere le uscite con lucchetti per biciclette. Si fa riferimento alle bombe a chiodo, alle bombe a tubo e alle bombe a propano.

 

Gli scritti pieni di rabbia di Winter, che presentano una somiglianza inquietante e notevole con il manifesto, a lungo per qualche ragione celato dalle autorità assieme a ulteriori 100GB di prove, di Audrey Hale, la stragista transessuale che uccise tre adulti e tre bambini di 9 anni in Tennessee nel 2023, documentano la sua discesa nel radicalismo e nella sete di sangue. La Winter aveva trascorso oltre 1.000 ore online con un gruppo neonazista su Discord; il giudice ha stimato che l’adolescente avesse trascorso circa due ore al giorno a comunicare con il gruppo.

 

Le crescenti dichiarazioni di Winter sul suo desiderio di violenza hanno suscitato allarme tra studenti e genitori ed è stata segnalata all’organismo antiterrorismo del Regno Unito, Prevent, come persona che rappresentava un rischio per la comunità in quattro occasioni diverse. È stata arrestata il 9 luglio 2023, dopo una vacanza in famiglia, ai sensi del Terrorism Act, e la polizia ha scoperto che stava studiando come costruire armi da fuoco e come preparare veleni. Come osservato dal giudice, Winter ha menzionato gli esplosivi anche ad altri studenti.

Aiuta Renovatio 21

L’identità «transgender» della Winter non è stata riconosciuta come un fattore che contribuisse al suo stato di disturbo mentale, sebbene l’avvocato difensore abbia forse inavvertitamente fatto riferimento a tale collegamento. «Shelagh McCall KC, la difesa, ha sostenuto un’alternativa comunitaria alla custodia cautelare, descrivendo Winter come affetto da problemi di salute mentale» scrive Scottish Legal News. «Ha anche sottolineato che l’uomo è transgender e ha chiesto al tribunale di tenerne conto durante la sentenza».

 

La BBC ha riferito che l’avvocato McCall ha chiesto clemenza sulla base dell’identità di genere confusa di Winter: «in una precedente udienza, l’avvocato di Winter ha affermato che l’adolescente era vulnerabile e una persona transgender e che questo avrebbe dovuto essere preso in considerazione».

 

Sia Scottish Legal News che la BBC hanno identificato Winter come un uomo, nonostante la recente sentenza della Corte Suprema del Regno Unito; le foto allegate mostrano chiaramente una giovane donna. Anche altre testate hanno erroneamente identificato Winter come uomo. Nessuno dei reportage mainstream ha cercato di esaminare il collegamento tra i disturbi mentali di Winter, la sua salute mentale generale e la sua decisione di identificarsi come “uomo”, nonostante il fatto che sia ovviamente rilevante sia per il comportamento di Winter che per l’esito del caso.

 

Sebbene raramente venga trattato dalla stampa, la violenza transgender è diventata comune negli ultimi dieci anni. Fortunatamente, la Winter è stata identificata e arrestata prima che potesse perpetrare il tipo di tragedia che si è verificata alla Covenant Christian School quando Audrey Hale, che si identificava come uomo, ha aperto il fuoco sul personale e sui bambini, compiendo l’orrenda strage, preceduta simbolicamente da una raffica di mitra contro la vetrata che rappresentava Adamo nella chiesa della scuola presbiteriana.

 

La quantità di adolescenti con confusione di genere che tramano o compiono stragi casuali inizia a far emergere un pattern concreto, al punto che alcuni osservatori parlano di «trans-terrorismo».

 

A febbraio Trinity Shockley, una diciottenne trans che ha scelto di farsi chiamare «Jamie» è stata accusata di cospirazione per commettere omicidio e due reati di terrorismo per aver pianificato una strage massiva alla Mooresville High School, nello Stato americano dell’Indiana.

 

Era probabilmente legato al transessualismo Colt Gray, il quattordicenne che ha ucciso due insegnanti e due compagni di scuola nella sua scuola superiore in Georgia la scorsa estate. Anche lui aveva utilizzato la piattaforma Discord per esprimere il suo desiderio di commettere una sparatoria a scuola, citando le problematiche delle persone transgender.

 

Anche il Gray aveva il culto degli stragisti scolastici: «l’account faceva riferimento ad Adam Lanza, l’assassino stragista della scuola elementare Sandy Hook, e in post separati condivideva il desiderio di prendere di mira una scuola elementare ed esprimeva frustrazione per l’accettazione delle persone transgender», si leggeva nel servizio della CNN.

 

Qualche commentatore americano, ai tempi della strage di Nashville ad opera della transessuale Audrey Hale (che ha ucciso in una scuola elementari due bambini piccoli e due adulti), aveva lanciato, confortato da qualche numero, la provocazione sui social media: c’è un nuovo gruppo demografico da identificare come ceto in rapida crescita di tiratori di massa pro capite: la comunità transgender. «La demografia pro capite di sparatori di massa in più rapida crescita nella storia umana è la comunità trans» aveva scritto un utente su Twitter.

 

I numeri dei casi recenti non mentono: il tiratore di Colorado Springs si identificava come «non binario». Il tiratore di Denver si identificava come trans. Il tiratore di Aberdeen si identificava come trans. L’assassino di Nashville si identificava come trans. «Una cosa è MOLTO chiara: il moderno movimento trans sta trasformando gli attivisti in terroristi» aveva scritto su Twitter Benny Johnson.

Aiuta Renovatio 21

Gli squilibri psichici che possono portare l’uso di ormoni transessualizzanti e magari di psicofarmaci SSRI o simili sono noti, ma qualcuno suggerisce anche di possibili ramificazioni psicotraumatiche della chirurgia.

 

Come riportato da Renovatio 21, poco dopo la sparatoria di Nashville, era stato indetto negli USA un Trans Day of Vengeance, un «giorno della vendetta trans», poi annullato. La comunità trans è percorsa di appelli degli attivisti ad armarsi.

 

Nel 2023 si è registrato un periodo di crescente tensione con numerose occupazioni di campidogli degli Stati USA per protestare le leggi che proibiscono le mutilazioni sessuali pediatriche della chirurgia gender.

 

Da allora abbiamo assistito ad una crescita di episodi di violenza transgender con rissebotte pubbliche e pure omicidi efferati.

 

La trans-violenza è realtà: lo Stato moderno, tuttavia, continua nel supporto istituzionale alla transessualizzazione della medicina e delle giovani generazioni.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


 

Continua a leggere

Gender

La prima donna primo ministro del Giappone si oppone al «matrimonio» omosessuale

Pubblicato

il

Da

La nuova prima ministra giapponese, Sanae Takaichi, prima donna a ricoprire questa carica, si oppone al «matrimonio» omosessuale.   Takaichi, insediatasi martedì, ha espresso durante un dibattito elettorale dello scorso mese la sua contrarietà al «matrimonio» omosessuale, pur definendo «giusta» una relazione omosessuale, secondo il sito di informazione LGBT Them.   Nel 2023, durante una riunione della commissione bilancio del governo, ha descritto la legalizzazione del «matrimonio» omosessuale come una «questione estremamente complessa», citando un articolo della costituzione giapponese che definisce il matrimonio come basato sul «consenso reciproco di entrambi i sessi».   Le posizioni di Takaichi sul «matrimonio» omosessuale, non legale in Giappone, sono in contrasto con l’opinione pubblica del Paese, prevalentemente laica. Un sondaggio Pew del 2023 ha rilevato che circa il 70% dei giapponesi sostiene il «matrimonio» omosessuale, il tasso di approvazione più alto tra i Paesi asiatici analizzati.   Diverse città e località giapponesi emettono «certificati di unione» per le coppie omosessuali. Ad esempio, nel 2015 il distretto di Shibuya a Tokyo ha approvato una normativa che riconosce le coppie omosessuali «come partner equivalenti a quelli sposati per legge».

Iscriviti al canale Telegram

Inoltre, l’anno scorso un’Alta corte giapponese ha stabilito che il divieto del codice civile sul «matrimonio» omosessuale viola il principio costituzionale contro la discriminazione basata su «razza, credo, sesso, status sociale o origine familiare». Tuttavia, le Alte corti giapponesi non possono abrogare il divieto, rendendo la sentenza simbolica.   Paradossalmente, nonostante sia la prima donna a capo del governo giapponese, l’amministrazione di Takaichi è stata criticata dalla sinistra come un ostacolo per la «parità di genere» e i «diritti delle minoranze sessuali». L’emittente pubblica americana PBS News l’ha definita «non femminista».   Takaichi sostiene la successione esclusivamente maschile della famiglia imperiale, che ha un ruolo cerimoniale, e si oppone alla possibilità per le coppie sposate di mantenere cognomi separati, sostenendo che ciò potrebbe «minare la struttura sociale basata sulle unità familiari». Tuttavia, non insiste sul fatto che la donna debba adottare il cognome del marito. Curiosamente, il marito di Takaichi, il politico LDP Taku Yamamoto, ha preso il suo cognome quando si sono risposati, per cui ora legalmente si chiama Taky Takaichi   «La nascita della prima donna primo ministro giapponese è storica, ma (Takaichi) rappresenta un’ombra per la parità di genere e i diritti delle minoranze sessuali», ha dichiarato a PBS Soshi Matsuoka, attivista LGBT. «Le opinioni di Takaichi su genere e sessualità sono estremamente conservatrici e potrebbero costituire un grave ostacolo per i diritti, in particolare per le minoranze sessuali».   Il Giappone resta uno dei pochi Paesi sviluppati, insieme a Paesi come Corea del Sud e Repubblica Ceca, a non aver legalizzato il «matrimonio» omosessuale.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine di 内閣広報室|Cabinet Public Affairs Office via Wikimedia pubblicata su licenza Attribution 4.0 International
   
Continua a leggere

Gender

Il Parlamento austriaco vieta il linguaggio «inclusivo di genere» nelle sue comunicazioni ufficiali

Pubblicato

il

Da

Il presidente del Parlamento austriaco ha vietato l’uso del cosiddetto linguaggio «inclusivo di genere» nelle comunicazioni ufficiali dell’organo legislativo.

 

Walter Rosenkranz, presidente del Nationalrat (Consiglio nazionale, la Camera bassa del Parlamento austriaco), ha recentemente annunciato che il Parlamento tornerà a utilizzare la forma maschile generica delle parole o, in alternativa, la forma maschile e femminile insieme, come nell’espressione «Gentili signore e signori» («Sehr geehrte Damen und Herren»).

 

In precedenza, il Parlamento di Vienna aveva adottato una variante ideologica che prevedeva l’inserimento di lettere maiuscole interne, due punti, asterischi o barre all’interno di sostantivi per includere persone di generi diversi, compresi coloro che si identificano come «transgender».

 

Questo adattamento linguistico, promosso da attivisti di sinistra in molte istituzioni austriache e tedesche, è estraneo alla lingua tedesca scritta. L’Associazione per la Lingua Tedesca ha più volte criticato questo linguaggio «inclusivo di genere», definendolo una «lingua ideologica» che «viola le regole ortografiche vigenti» e cerca di «rieducare» i cittadini. I sondaggi indicano che l’80-90% dei tedeschi rifiuta questo linguaggio ideologico.

Sostieni Renovatio 21

«Come istituzione governativa, dobbiamo rispettare le regole stabilite dal Consiglio per l’ortografia tedesca, l’unica istituzione riconosciuta dal governo», ha dichiarato Rosenkranz al quotidiano austriaco Krone. «Nel 2021, il Parlamento ha anche stabilito una base giuridica nel Piano di promozione delle donne. Voglio che le persone si attengano a questo e non inventino una propria lingua. Perché la vera uguaglianza si ottiene attraverso l’istruzione, le pari opportunità e il rispetto, non con i segni di punteggiatura».

 

«Il Parlamento è un luogo di democrazia, non di esperimenti linguistici», ha aggiunto. «Torniamo a una lingua che rispecchia lo spirito della Costituzione austriaca: universalmente comprensibile, oggettiva e inclusiva nel senso più autentico».

 

«Non a caso, il Bundestag tedesco e il Consiglio nazionale svizzero, così come quasi tutti i media stampati, non utilizzano un linguaggio neutro rispetto al genere», ha sottolineato il Presidente del Parlamento.

 

Le linee guida non si applicano ai discorsi tenuti nel Consiglio nazionale né ai testi presentati dai parlamentari, che, in virtù del loro mandato, sono liberi di redigere i propri documenti come preferiscono.

 

Rosenkranz, primo Presidente del Consiglio Nazionale austriaco nominato dal Partito della Libertà (FPÖ) è stato eletto dopo che l’FPÖ è diventato il partito più votato alle elezioni nazionali del 2024. Tuttavia, pur avendo ottenuto il maggior numero di voti, l’FPÖ non fa parte della coalizione di governo, poiché non dispone della maggioranza assoluta necessaria e gli altri partiti hanno rifiutato di allearsi con esso.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine di Gryffindor via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported

Continua a leggere

Gender

Il transgenderismo è in declino tra i giovani americani: «una moda in declino»

Pubblicato

il

Da

Un recente rapporto indica un calo nell’identificazione transgender tra i giovani americani, dopo il picco registrato durante l’amministrazione Biden.   Il rapporto, intitolato «The Decline of Trans and Queer Identity among Young Americans», redatto dal professor Eric Kaufmann, analizza i dati di studenti universitari negli Stati Uniti attraverso sette fonti.   I risultati mostrano che l’identificazione transgender è scesa a circa la metà rispetto al massimo raggiunto nel 2023, passando dal 7% al 4%.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

Tra il 2024 e il 2025, meno studenti universitari del primo anno si sono identificati come «trans o queer» rispetto agli studenti dell’ultimo anno, invertendo la tendenza osservata nel 2022-2023.   Anche l’identificazione come «non binario» (né uomo né donna) è diminuita della metà in tre delle cinque fonti di dati dello studio. L’identificazione eterosessuale è in aumento, pur rimanendo inferiore rispetto al 2020, mentre quella gay e lesbica è rimasta stabile.   «Questo suggerisce che la non conformità di genere/sessuale continuerà a diminuire», ha scritto Kaufmann su X, commentando i risultati, definendo l’identità transgender e queer una «moda» ormai in declino.   «Il calo delle persone trans e queer sembra simile allo svanire di una tendenza», ha affermato, sottolineando che tale cambiamento è avvenuto indipendentemente dalle variazioni nelle convinzioni politiche o nell’uso dei social media, ma con un ruolo significativo del miglioramento della salute mentale.   «Gli studenti meno ansiosi e, soprattutto, meno depressi [sono] associati a una minore percentuale di identificazioni trans, queer o bisessuali», ha aggiunto.   Come riportato da Renovatio 21, gennaio, il presidente Trump – che prima di rientrare alla Casa Bianca aveva promesso di fermare la «follia transgender» dal primo giorno della sua presidenza –ha firmato un ordine esecutivo per vietare al governo federale di finanziare o promuovere la transizione di genere nei minori. «Questa pericolosa tendenza sarà una macchia nella storia della nostra nazione e deve finire», ha dichiarato.   Sono seguiti interventi dell’amministrazione Trump contro il reclutamento di trans nell’esercito (nonché la cacciata dei già recluati) e la partecipazione di transessuali maschi alle gare sportive delle donne. «la guerra allo sport femminile è finita» ha dichiarato il presidente americano.

Iscriviti al canale Telegram

Secondo il Williams Institute, il 76% delle persone transgender (circa 2,8 milioni) ha meno di 35 anni, di cui il 25% (724.000) è tra i 13 e i 17 anni. Il rapporto evidenzia che la composizione razziale delle persone transgender riflette quella degli Stati Uniti. Circa un terzo si identifica come donna, un terzo come uomo e un terzo come non binario.   Dal 2022, il Williams Institute stima che il numero di persone transgender sia cresciuto da 1,6 milioni a 2,8 milioni, un aumento del 75% in tre anni.   Come riportato da Renovatio 21, due anni fa uno studio dell’ente americano Public Religion Research Institute (PRRI) aveva rivelato che più di un americano su quattro (28%) di età compresa tra 18 e 25 anni, nota come Generazione Z, si è identificato come LGBT.   La «moda» ora può essere finita. Tuttavia, ci chiediamo: quale ne è stato il prezzo?   Quanti ragazzi castrati per sempre? Quante ragazze mutilate dei seni? Quanti adolescenti intossicati di steroidi sintetici? Quante famiglie lacerate e distrutte?

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
   
     
Continua a leggere

Più popolari