Oligarcato
Soldati delle forze speciali proteggono Ghislaine Maxwell in prigione
Soldati delle operazioni speciali sono stati dispiegati per proteggere Ghislaine Maxwell in prigione, dopo che ha ricevuto una valanga di minacce di morte. Lo riporta il giornale neoeboraceno New York Sun.
«Ghislaine Maxwell, la storica amante e stretta collaboratrice di Jeffrey Epstein, ha ricevuto minacce di morte dopo il suo inaspettato trasferimento in un campo di prigionia di minima sicurezza a Bryan, in Texas, spingendo i funzionari penitenziari federali a chiamare le unità antiterrorismo e operazioni speciali del Bureau of Prisons per rafforzare considerevolmente la sicurezza nella struttura» scrive la testata di Manhattan.
«I membri della squadra di risposta alle operazioni speciali del BOP [Board of Prisons] hanno lavorato all’ingresso e al perimetro del campo di prigionia federale Bryan per monitorare le minacce esterne contro Maxwell», spiega il Sun, aggiungendo che il BOP ha anche schierato la sua unità antiterrorismo per monitorare le minacce provenienti dall’interno della prigione.
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Entrambe le squadre lavorano nella prigione da quando Maxwell vi è stato trasferito all’inizio del mese.
Maxwell, che sta attualmente scontando una pena detentiva di 20 anni per il suo ruolo nell’adescamento e nell’inganno di ragazze minorenni per il finanziere caduto in disgrazia Jeffrey Epstein, è stata trasferita da una prigione in Florida quando ha accettato di collaborare alle indagini in corso del Dipartimento di Giustizia (DoJ) su Epstein e i suoi soci.
Il dipartimento di Giustizia sta procedendo a desecretare i verbali della giuria relativi ai procedimenti penali contro Epstein e Maxwell. Secondo quanto depositato da Jay Clayton, procuratore degli Stati Uniti per il distretto meridionale di Nuova York, i reperti dei due casi devono essere «soggetti ad opportune espunzioni delle informazioni relative alle vittime e di altre informazioni identificative personali» prima di essere pubblicati.
«Dato che ci sono parti i cui nomi compaiono nelle prove presentate alla giuria ma non nelle trascrizioni delle stesse, il Governo si impegna a notificare a tali parti nella misura in cui i loro nomi compaiono nelle prove presentate alla giuria che non sono state ammesse pubblicamente al processo Maxwell (e non sono già state notificate in relazione alla richiesta di desecretazione delle trascrizioni delle prove presentate alla giuria)», ha scritto il Clayton.
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Il procuratore neoeboraceno, insieme al procuratore generale Pam Bondi e al vice procuratore generale Todd Blanche, ha chiesto a un giudice di Manhattan di posticipare la pubblicazione dei documenti a dopo il 14 agosto, per garantire che le parti in essi menzionate siano informate dell’imminente pubblicazione.
Il presidente Trump ha dovuto affrontare forti critiche, soprattutto da parte della base MAGA, per non aver fornito la piena divulgazione dei file Epstein da parte della sua amministrazione, promessa fatta in campagna elettorale.
Anche il direttore dell’FBI Kash Patel, il vicedirettore Dan Bongino e il procuratore generale Pam Bondi sono stati criticati per aver fatto marcia indietro sulle precedenti promesse e affermazioni relative ai fascicoli.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Oligarcato
Trump ordina un’indagine sui legami di Epstein con Bill Clinton
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Intelligenza Artificiale
Un trilione di dollari a Musk se piazza sul pianeta milioni di robot umanoidi: la sua «legione»?
Gli azionisti di Tesla hanno ratificato un pacchetto retributivo record per l’amministratore delegato Elon Musk, che potrebbe raggiungere i 1.000 miliardi di dollari nel prossimo decennio al raggiungimento di obiettivi estremamente ambiziosi.
Il piano prevede la concessione a Musk di circa 423,7 milioni di azioni in 12 tranche distinte, ciascuna vincolata al conseguimento di traguardi quali la consegna di 20 milioni di veicoli elettrici, l’attivazione di 1 milione di robotaxi e robot umanoidi e il raggiungimento di 400 miliardi di dollari di EBITDA e di una capitalizzazione di mercato di 8,5 trilioni di dollari.
La presidente di Tesla, Robyn Denholm, ha ammonito in una recente lettera agli azionisti che il rifiuto del piano rischierebbe di privare l’azienda del «tempo, del talento e della visione» di Musk.
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Sebbene oltre il 75% dei votanti abbia appoggiato l’accordo, persiste una forte opposizione istituzionale. Il fondo sovrano norvegese, principale investitore pensionistico in Tesla, ha respinto pubblicamente il pacchetto, citando timori di diluizione azionaria, «rischio legato a figure chiave» e indipendenza del consiglio di amministrazione.
Musk ha bollato i detrattori come «terroristi aziendali» e ha definito «stupidi» i consulenti per deleghe come Institutional Shareholder Services e Glass Lewis.
I fautori dell’accordo sottolineano che esso lega Musk a Tesla per almeno otto-dieci anni, allineando i suoi incentivi a quelli degli azionisti in una fase di espansione verso Intelligenza Artificiale, robotica e mobilità autonoma. Al contrario, i sostenitori della corporate governance avvertono che una remunerazione così elevata potrebbe costituire un precedente pericoloso.
Musk è attualmente la persona più ricca del mondo, con un patrimonio netto di 487,5 miliardi di dollari secondo Forbes. Il pacchetto potrebbe portare la sua quota nella società fino al 29% (dal 15% circa), sebbene il mancato raggiungimento degli obiettivi ridurrebbe sensibilmente il guadagno.
Il futurologo Peter Diamandis ha dichiarato in passato che il primo trilionario sarà un imprenditore spaziale; Elone Musk, pur essendolo, corre il rischio di diventare trilionario anche solo con i business terrestri.
Tuttavia bisogna sottolineare il ruolo che in questo progetto hanno i robot umanoidi. Musk recentemente si è spinto fino a prevedere che il robot Optimus e i veicoli di Tesla «avranno un ruolo importante» nella creazione di basi sulla Luna e su Marte. L’imprenditore ritiene che l’Optimus, che sarà in grado di svolgere mansioni domestiche ed industriali, sarà il più grande prodotto di tutti i tempi.
Dopo l’accettazione del pacchetto trilionario, Musk è stato visto danzare con uno dei suoi automi antropomorfi.
Tesla’s Optimus robots outperformed their fellow robot, Elon in dancing 😂pic.twitter.com/hLBnvZSPuL
— SMX 🇺🇸 (@iam_smx) November 6, 2025
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Riguardo alla questione degli androidi muskiani, Renovatio 21 torna a segnalare un dato specifico.
Nel corso della riunione plenaria di Tesla del primo trimestre del 2025, il CEO Elon Musk ha rivelato che l’azienda si sta preparando con l’obiettivo di iniziare la produzione degli Optimus quest’anno.
🚨ELON MUSK: “This year we hope to make about 5,000 Optimus robots…but even 5,000 robots is the size of a Roman legion FYI. That’s a scary thought, a legion of robots. I think we’ll literally build a legion of robots this year, and maybe 10 legions next year? It’s kind of a… pic.twitter.com/R992X5OA8r
— Autism Capital 🧩 (@AutismCapital) March 21, 2025
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«Quest’anno, speriamo di riuscire a produrre circa 5.000 robot Optimus », ha detto Musk agli investitori Tesla. «Tecnicamente puntiamo ad avere abbastanza componenti per produrne 10.000, forse 12.000, ma dato che si tratta di un prodotto completamente nuovo, con un design completamente nuovo, direi che ci riusciremo se riusciremo a raggiungere la metà dei 10.000 pezzi».
«Ma anche 5.000 robot, sono le dimensioni di una legione romana, per vostra informazione, il che è un pensiero un po’ spaventoso» ha continuato significativamente Elon. «Come un’intera legione di robot, direi “wow”. Ma penso che costruiremo letteralmente una legione, almeno una legione di robot quest’anno, e poi probabilmente 10 legioni l’anno prossimo. Penso che sia un’unità piuttosto interessante, sapete? Unità di legione. Quindi probabilmente 50.000 circa l’anno prossimo».
Il riferimento al concetto di legione e alla storia di Roma (passione nota dell’uomo più ricco del mondo) fa venire in mente altre considerazioni espresse dal Musk negli anni scorsi, peraltro proprio riguardo a Putin.
Quando tre anni fa ancora il suo networth era di circa 240 miliardi (ora è quasi il doppio) fu intervistato per un documentario della testata germanica Welt, dove corresse il giornalista che lo descriveva come l’uomo più ricco della Terra. «Io penso che Putin sia significativamente più ricco di me», alluse Elon. «Sì lo penso davvero. Io non posso andare ad invadere altri Paesi. Credo ci sia una vecchia citazione… forse da Crasso… non sei davvero ricco sino a che non puoi permetterti una legione».
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Ora Musk le legioni se le sta costruendo da sé: legioni di robot che possono combattere, pure nello spazio: il fatto che per primi su Marte arriveranno non gli uomini, ma gli umanoidi automatici di Elon Musk dovrebbe far riflettere, almeno un pochino.
Il personaggio, torna a ripetere Renovatio 21, potrebbe essere l’anticristo: e questo spiegherebbe il fatto che spesse volte vediamo il fascino di quel che fa. L’anticristo, dice la Scrittura, ingannerà tutti, e sarà servito da coloro «il cui nome non è scritto nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo» (Ap, 17,8)…
Che San Giovanni stia parlando di legioni di umanoidi robotici? Che stia parlando di esseri umani creati in provetta (altra specialità personale di Musk)?
Decisamente, questa storia è interessante – e probabilmente fondamentale per il nostro futuro.
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Immagine generata artificialmente
Oligarcato
Il principe Andrea d’Inghilterra privato dei titoli e sfrattato dalla residenza reale
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