Immigrazione
Scontro con coltelli tra siriani e afgani alla stazione ferroviaria in Germania
Diverse persone sono rimaste ferite durante una rissa tra gruppi di uomini provenienti dalla Siria e dall’Afghanistan in una stazione ferroviaria in Germania, dicono le autorità.
L’incidente è avvenuto nella città di Schwenningen, nel Land tedesco del Baden-Württemberg, lo scorso 1° novembre, ma la polizia ha appena annunciato l’arresto di un sospetto siriano e ulteriori dettagli sul caso. Quella notte intorno alle 19 fazioni rivali di migranti si sono scontrate in una discussione in un cortile della stazione di transito di VS-Schwenningen.
Durante un successivo alterco fisico, un uomo siriano ha estratto un coltello e ha ferito un adolescente afghano. Un altro uomo siriano ha tentato di accoltellare un maschio afghano ma, secondo quanto riferito, non ha avuto successo. L’afghano ferito è stato curato in ospedale.
Diversi partecipanti furono rapidamente identificati dagli investigatori, ma non furono effettuati arresti fino a settimane dopo. La polizia tedesca ha recentemente annunciato che un maschio siriano di 31 anni è stato arrestato con l’accusa di lesioni personali pericolose provocate da un coltello. Al momento non sono stati effettuati altri arresti.
Le autorità ritengono che la rissa fosse collegata a un precedente scontro tra i gruppi avvenuto nella stessa stazione ferroviaria in agosto.
Secondo un rapporto governativo interno ottenuto dalla testata Bild quest’estate, la criminalità violenta negli impianti ferroviari è esplosa dall’inizio della crisi COVID e dei relativi blocchi e cambiamenti nei protocolli di polizia.
Cinque mesi fa si era avuto il caso di un ferroviere brutalmente massacrato da immigrati, con video ripreso da passeggeri del treno sconvolti.
Podróż pociągiem w ????????Niemczech
W #LauterBernsbach (Saksonia) 15-letni Afgańczyk zaatakował maszynistę. Młody mężczyzna wcześniej wszczął kłótnię z innym pasażerem. Nagranie świadka pokazuje skalę przemocy. Maszynista, chciał rozstrzygnąć spór między dwoma pasażerami????#Germany pic.twitter.com/Fbp62oGWNG— ???????? Antyfarmazon ???????????? (@ZaPLMundurem) July 6, 2023
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Sempre in fatto di violenza ferroviaria, a inizio anno fa, si consumava l’episodio del cittadino tedesco veniva gettato sui binari del treno da migranti siriani.
La Germania sta affrontando anche il problema delle bande di immigrati che distruggono i Bancomat, con un record di 500 sportelli automatici attaccati nel corso del 2022.
Nel frattempo il Paese appronta parcheggi solo per LGBT e immigrati – anche se a causa degli immigrati, diventano difficili le sfilate omosessualiste – , e si preoccupa, come nel caso del sindaco di Wuerzburg, della reputazione dei migranti quando un rifugiato somalo ha dato in escandescenze provocando la morte di tre donne.
Come riportato da Renovatio 21, il sindaco di un’altra città, Plauen ha lanciato l’allarme per l’aumento di criminalità e a causa dei migranti che dominano il centro cittadino, molestano i pedoni e commettono reati gravi, tra cui un caso di tentato omicidio colposo.
Di fatto, anche la piccola cittadina della Sassonia è ridotta ad una no-go zone. Tuttavia, a Duesseldorf è apparso il primo segnale in lingua araba,
La popolazione immigrata aveva dato il meglio di sé anche durante lo scorso capodanno a Berlino, con teppisti che sembravano farsi gioco dell’autorità.
La Germania è ancora traumatizzata dalla scoperta delle molestie sessuali collettive, e non solo nella Piazza del Duomo di Colonia, perpetrata da immigrati ai danni di donne tedesche: è la tahurrush gamea, il concetto di «stupro di massa» visto anche sotto il Duomo di Milano.
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Immagine di Okmijnuhb via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
Immigrazione
Le stazioni ferroviarie tedesche sono oramai no-go zone
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Immigrazione
«Allahu akbar» e investe i pedoni nell’isola francese
Cinque persone sono rimaste ferite, due in modo grave, dopo che mercoledì un uomo ha travolto con la propria auto pedoni e ciclisti sull’isola francese di Oléron, hanno comunicato le autorità locali. L’autista avrebbe urlato «Allahu Akbar» al momento dell’arresto.
L’aggressione, protrattasi per 35 minuti, si è consumata lungo le strade che uniscono i comuni di Dolus-d’Oléron e Saint-Pierre-d’Oléron, capoluogo dell’isola atlantica. Il ministro dell’Interno Laurent Nunez ha confermato che cinque pedoni e ciclisti sono stati investiti prima che il conducente venisse fermato.
La polizia ha neutralizzato il sospettato con un taser dopo che questi aveva dato fuoco al veicolo. All’interno dell’auto sono state rinvenute diverse bombole di gas, ha reso noto la procura di La Rochelle, precisando che l’uomo aveva ripetutamente gridato «Allahu Akbar» durante l’arresto.
La procura antiterrorismo francese non è coinvolta nell’indagine per tentato omicidio. Stando a quanto riportato dal quotidiano Le Parisien, il sospettato è un 35enne del villaggio di pescatori di La Cotinière, con precedenti per reati minori e legati alla droga, ma privo di collegamenti noti a gruppi terroristici organizzati. Avrebbe riferito agli inquirenti di essersi «auto-radicalizzato online» circa un mese fa – dichiarazione che gli investigatori stanno al momento verificando.
Secondo recenti notizie trapelate, sarebbe un francese europeo anarchico convertitosi all’islam
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Negli ultimi anni la Francia è stata teatro di numerosi attacchi con veicoli a motore. Il più letale risale al 2016, quando un estremista islamista ha falciato con un camion la folla in festa per la Bastiglia a Nizza, causando 86 morti e oltre 450 feriti prima di essere abbattuto dalla polizia.
Gli attacchi a base di grida «Allahu Akbar» sono oramai una costante in Europa e oltre.
Come riportato da Renovatio 21, solo tre mesi fa a Dublino si è avuto un accoltellatore allahukbarista. L’anno scorso un uomo ha fatto irruzione con machete in una stazione di polizia di Linz am Rhein, in Germania, col il trito grido islamista. Tre anni fa in Francia un marocchino ha decapitato il padre urlando «Allahu Akbar». Sempre in Francia, sempre tre anni fa, un allahuakbarista ha abbattuto un albero di natale.
Il grido allahuakbarico è stato udito, ovviamente, anche durante la rivolta delle banlieue del 2023.
Più significativo quando l’anno passato masse di immigrati siriani invasero i mercatini di Natale tedeschi gridando «Allahu akbar», in celebrazione della presa di Damasco da parte degli islamisti anti-Assad. Non è chiaro perché, se sono felici di questo esito politico, non tornino nel loro Paese (scherziamo, è a noi chiarissimo)
Al contempo, non è chiaro come gli europei riescano a farsi sputare in faccia in questo modo, persino a Natale. Scherziamo anche qui: sappiamo benissimo perché.
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Immagine di Cobber17 via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 3.0 Unported
Immigrazione
Trump: «La gente di Nuova York fuggirà dal comunismo»
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