Politica
Sacerdote licenzia chierichetto per foto con politico AfD
Un prete cattolico bavarese ha allontanato un chierichetto che prestava servizio nella sua chiesa per nove anni, a causa di una foto scattata con un politico del partito di destra Alternativa per la Germania (AfD). Lo ha affermato la famiglia del giovane, ripresa dalla stampa tedesca.
L’AfD è arrivato secondo alle elezioni federali di febbraio, ottenendo il 20,8% dei voti, in aumento rispetto al 10,4% del 2021. Nonostante il crescente sostegno, il partito anti-immigrazione rimane ostracizzato dagli altri principali partiti del Paese e viene solitamente etichettato come «estrema destra» da funzionari e media.
Il giovane ha scattato una foto con Maximilian Krah dell’AfD, ora membro del Bundestag, durante un evento del partito prima delle elezioni e in seguito l’ha condivisa sui social media, ha riferito giovedì Passauer Neue Presse, citando una lettera aperta pubblicata dalla sua famiglia.
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Dopo che l’immagine è apparsa online, il sacerdote di una chiesa nel distretto di Regen in Baviera ha invitato il chierichetto per una conversazione che, secondo la famiglia, assomigliava a un «interrogatorio».
Secondo la lettera aperta, durante lo scambio di battute il sacerdote ha definito il giovane «nazista» e ha insistito sul fatto che un cristiano non può condividere le posizioni dell’AfD.
La famiglia ha affermato che il pastore ha chiesto al ragazzo: «se pensi come un nazista, parli come un nazista, agisci come un nazista, non sei un nazista?»
Gli ha quindi dato un opuscolo intitolato «il nazionalismo etnico e il cristianesimo sono incompatibili», in cui si diceva: «se sei abbastanza coraggioso, allora leggilo», diceva la lettera.
La famiglia ha insistito sul fatto che il giovane non è un sostenitore dell’AfD e che prima delle elezioni aveva partecipato a eventi di campagna elettorale di vari partiti a causa di un interesse generale per la politica.
Il licenziamento è stato uno shock per il giovane, che è molto religioso e stava pensando di diventare lui stesso prete, si legge nella lettera. «Dalla fine di gennaio, il mondo di nostro figlio e anche di tutta la nostra famiglia è andato in pezzi».
La diocesi cattolica di Passau in Baviera ha confermato il «licenziamento» del chierichetto. La diocesi ha affermato in una dichiarazione di sostenere «un ordine di base libero e democratico», ma è anche interessata a mantenere «il dialogo con le persone che simpatizzano per posizioni politiche problematiche».
Al giovane è stato più volte offerto di tornare al suo incarico di chierichetto, ma la sua famiglia non ha ancora accettato le proposte, si legge nella dichiarazione.
La chiesa cattolica tedesca, impelagata nella gioiosa simonìa della kirchensteuer (una tassa religiosa prevista dallo Stato, che rende la Conferenza Episcopale Tedesca ricchissima, tanto che investe in editori di libri erotici ed esoterici) è quella che sta offrendo al cattolicesimo modernista l’esperimento pilota del «cammino sinodale», dove in nome dell’inclusione ogni gerarchia è fatta saltare.
L’inclusione, a quanto sembra, non riguarda tutti-tutti.
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Immagine di H.Helmlechner via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Politica
L’Ucraina vuole che l’Occidente paghi le elezioni
President Zelenskyy confirms Ukraine’s readiness for elections and calls on Parliament to prepare changes to the Constitution and laws. However, three basic questions must be solved first.
No missiles or drones can fly during the vote. The only realistic path is a ceasefire.… — Михайло Подоляк (@Podolyak_M) December 12, 2025
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Politica
Brigitta Macron contro le femministe: «stupide stronze»
La moglie del presidente francese Emmanuel Macron, Brigitte, ha provocato un’ondata di indignazione dopo aver definito le manifestanti femministe «salles connes», cioè «stupide stronze».
All’inizio di questa settimana è emerso un video (poi cancellato) in cui la first lady francese, domenica scorsa, chiacchierava in privato nel backstage con l’attore e comico ebreo sefardita Ary Abittan, in passato accusato di stupro. L’artista 51enne era in tournée per la prima volta dopo che i giudici istruttori avevano archiviato il caso per mancanza di prove.
La sera precedente, il collettivo femminista Nous Toutes («Tutte noi») aveva fatto irruzione nel suo spettacolo di cabaret: alcune attiviste, con maschere raffiguranti il volto dell’attore e la scritta «stupratore», si erano alzate in mezzo al pubblico gridando «Abittan stupratore» prima di essere accompagnate fuori.
Nel video trapelato, Abittan scherza sul fatto di sentirsi ancora nervoso, probabilmente temendo il ritorno delle manifestanti. Si sente chiaramente Brigitte Macron rispondere in tono scherzoso: «Se ci sono delle stupide stronze, le cacceremo via».
Martedì un portavoce dell’Eliseo ha spiegato che la first lady stava solo cercando di tranquillizzare l’attore e che il suo commento era diretto unicamente ai metodi radicali usati per interrompere lo spettacolo.
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Nonostante la precisazione, le reazioni sono state immediate e trasversali: politici di tutti gli schieramenti, attivisti e personalità del mondo del cinema hanno condannato le parole.
La segretaria nazionale dei Verdi, Marine Tondelier, le ha definite «estremamente gravi»; la senatrice LR Agnès Evren le ha giudicate «profondamente sessiste». Persino l’ex presidente François Hollande ha criticato la scelta lessicale della first lady. L’attrice Judith Godrèche, divenuta simbolo della lotta contro le violenze sessuali nel cinema francese dopo aver denunciato abusi subiti da minorenne, ha chiesto la fine di questi comportamenti nel settore culturale e ha pubblicato un breve messaggio su Instagram contro le dichiarazioni di Brigitte Macron. Il collettivo Nous Toutes ha poi trasformato la frase in un hashtag virale sui social.
Brigitta Macron era già finita al centro dell’attenzione nei mesi scorsi per una lunga vicenda giudiziaria legata alle teorie complottiste che la descrivono come transgender. Una sentenza di quest’anno ha condannato e multato le due donne che avevano diffuso la falsa notizia, riaccendendo il dibattito sulle molestie online contro le figure pubbliche.
Il caso aveva avuto risonanza internazionale dopo che la commentatrice americana Candace Owens ne aveva ripreso le accuse, per poi dichiarare che i Macron avessero ordinato il suo assassinio.
Come riportato da Renovatio 21, Macron aveva chiesto personalmente a Trump di intercedere con la Owens per farla smettere di parlare dell’incredibile teoria per cui la Brigitta sarebbe nata uomo.
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Immagine di Mélanie Praquin via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Politica
Trump: Zelens’kyj deve indire le elezioni
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