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Giubileo della Fraternità San Pio X a Roma

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È in preparazione il Giubileo della Fraternità Sacerdotale San Pio X, annunciato per il 20 agosto. Ricordiamo che, in occasione del Giubileo dell’Anno Santo 2025, la Casa Generalizia della Fraternità San Pio X organizza un pellegrinaggio internazionale al quale sono invitati tutti i seminari, i distretti e le case autonome, nonché i fedeli.

 

Il pellegrinaggio avrà luogo mercoledì 20 agosto 2025. La giornata inizierà con la recita del rosario a Colle Oppio, seguita dalla Messa solenne, celebrata alle ore 9.30 nello stesso luogo. Al termine della messa verrà servito un picnic sul posto.

 

Nel pomeriggio, alle ore 14:00, inizierà la processione verso la Basilica di San Giovanni in Laterano e i pellegrini entreranno attraverso la Porta Santa.

 

Per motivi di sicurezza, chi desidera partecipare all’evento del 20 agosto dovrà registrarsi utilizzando un apposito modulo. Le iscrizioni si apriranno in primavera secondo i termini e le condizioni che saranno specificati di seguito.

 

Per ricevere maggiori informazioni e aggiornamenti sul pellegrinaggio, vi invitiamo ad iscrivervi alla newsletter sul sito ufficiale del Giubileo all’indirizzo: https://iubilaeumfsspx.org

 

 

Un video di presentazione

 

 

Articolo previamente apparso su FSSPX.News

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Immagine screenshot da YouTube

 

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Comunicato della FSSPX sulla morte di papa Francesco

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Comunicato della Fraternità Sacerdotale San Pio X in occasione della scomparsa di Papa Francesco.   La Fraternità Sacerdotale San Pio X apprende con grande tristezza la notizia della scomparsa di Sua Santità Papa Francesco, all’età di 88 anni, dopo un pontificato di dodici anni.   Unita al lutto della Chiesa, raccomanda il defunto Papa alla misericordia di Dio e invita tutti i membri e i fedeli della Fraternità a pregare per il riposo della sua anima.   R.I.P.   Articolo previamente apparso su FSSPX.News

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Di cosa è morto Bergoglio?

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La morte di papa Francesco è stata annunciata dal cardinale texano Ferrel, camerlengo, lunedì mattina – giorno di Pasqua dell’Angelo anche detto Pasquetta – con a fianco il segretario di Stato cardinale Pietro Parolin. La denuncia del decesso tuttavia è stato trasmesso dalla sala stampa della Santa Sede alle 20 di lunedì.

 

Secondo quanto comunicato, il professor Andrea Arcangeli, direttore della Direzione di Sanità e Igiene vaticana, ha certificato la morte di Bergoglio per «ictus cerebri, coma, collasso cardiocircolatorio irreversibile».

 

Il medico papale ha continuato spiegando che si trattava di un «soggetto affetto da pregresso episodio di insufficienza respiratoria acuta in polmonite bilaterale multimicrobica multiple; ipertensione arteriosa diabete tipo II».

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Il Bergoglio aveva 88 anni, e negli ultimi tempi aveva passato ben cinque settimane al Policlinico Gemelli di Roma, lottando contro una grave polmonite bilaterale – caso potenzialmente mortale – tornando al Sacro Palazzo verso la fine di marzo.

 

L’argentino ha sofferto per tutta la vita di una malattia polmonare cronica, al punto che in gioventù si era dovuto procedere con l’asportazione di parte del polmone destro.

 

La bara di Bergoglio è ora stata portata nella cappella di Santa Marta.

 

Come riportato due anni fa, Bergoglio fu ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma per un problema iatrogeno, ossia indotto da precedenti scelte mediche: «Laparocele incarcerato», anche detto «ernia incisionale», conseguente ad operazioni chirurgiche a cui si era sottoposto in passato.

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Immagine di Finizio via Wikimedia pubblicata su licenza CC BY-SA 2.0

 

 

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Mattarella ricorda il papa più amico della presidenza del Paese che ne occupa il palazzo e le città

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È arrivato immediatamente il messaggio di cordoglio del presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, addirittura in versione di compìto videomessaggio.   «Ho appreso con grande dolore personale la notizia della morte di Papa Francesco, avvertendo il grave vuoto che si crea con il venire meno del punto di riferimento che per me ha sempre rappresentato» dichiara il presidente, con la sua immancabile pronunzia. «La morte di Papa Francesco suscita dolore e commozione tra gli italiani e in tutto il mondo».   «Il suo insegnamento ha richiamato al messaggio evangelico, alla solidarietà tra gli uomini, al dovere di vicinanza ai più deboli, alla cooperazione internazionale, alla pace nell’umanità. La riconoscenza nei suoi confronti va tradotta con la responsabilità di adoperarsi, come lui ha costantemente fatto, per questi obiettivi».  

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I critici possono notare che protezione dei più deboli, cooperazione tra Paesi e Pace sono quanto di più distante dalle politiche attualmente auspicate dalle élite al governo dell’Occidente, che sembrano invece spingere verso la guerra contro la Russia e l’immiserimento della propria popolazione ridotta alla crisi energetica nonché alla crisi sociale indotta dall’immigrazione massiva.   Tuttavia Renovatio 21 vuole più semplicemente, a differenza degli altri giornali, ricordare la storia: Mattarella registra il suo videomessaggio dal Palazzo che fu del papa, chiamato ai tempi Palazzo Apostolico del Quirinale o Palazzo Papale del Quirinale, passato ad essere quindi residenza dei re paramassonici che fecero il cosiddetto «Risorgimento» per essere trasmesso, infine, alla Repubblica con i relativi cascami monarchici visibili nella presidenza.   La stessa città di Roma è pensata, secondo un sentire cattolico vivo fino a pochi decenni fa, come oggetto di occupazione: la città del papa è dal 1870 in mano a poteri che il papato lo hanno avversato.   Come riportato da Renovatio 21, la tranquillità di Bergoglio verso l’istituzione italiana (e i suoi significati occulti, vorremmo dire), si vide in chiarezza quando egli visitò il Senato italiano per la cremazione – concetto un tempo totalmente inaccettabile per i cattolici, e promosso calorosamente dai massoni – dell’ex presidente Napolitano, pure chiamato per qualche motivo «Re Giorgio», dichiarato dai diffusori di fake news come possibile figlio biologico di Umberto II.   Il nuovo papato, sembrò, accettava in toto l’Italia che le fu nemica giurata, e le cui istituzioni di fatto non sono cambiate.   L’allineamento di Bergoglio con Mattarella e l’establishment italiano è risalente. Salta agli occhi, specie a chi ha subito la persecuzione biotica degli anni scorsi, la comune posizione sui vaccini, dichiarati «atto d’amore» dal Bergoglio (che obbligò tutti i dipendenti vaticani a sierarsi) e celebrati ancora pochi giorni fa dal presidente della Repubblica premiando, contro ogni logica di riconciliazione nazionale, il virologo Roberto Burioni.

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Immagine della Presidenza della Repubblica Italiana via Wikimedia; fonte Quirinale.it
       
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