Intelligenza Artificiale
Robotaxi dato alle fiamme da gruppo di persone: le immagini. San Francisco senza più freno alcuno
Un’auto a guida autonoma Waymo è stata presa di mira e incendiata deliberatamente da un gruppo di persone nella Chinatown di San Francisco lo scorso sabato sera.
L’incidente si iscrive in una crescente tendenza di ostilità nei confronti dei veicoli autonomi. I media locali NBC Bay Area hanno riportato che la Jaguar a guida autonoma stava viaggiando su Jackson Street, tra Stockton e Grant, intorno alle 21.00 ora locale, quando da 10 a 15 persone l’hanno attaccata.
I video su Twitter mostrano un gruppo di persone che vandalizzano l’auto a guida autonoma.
BREAKING: An autonomous Waymo vehicle is intentionally set on fire in Chinatown, according to SF Fire. Firefighters said they got reports around 10 people were involved.
Waymo said “a crowd surrounded and vandalized the vehicle, breaking the window and throwing a firework … pic.twitter.com/6QN2jTppRu
— Gia Vang (@Gia_Vang) February 11, 2024
L’azienda Waymo, che opera il robotaxi, ha detto che «una folla ha circondato e vandalizzato il veicolo, rompendo il finestrino e lanciando fuochi d’artificio».
happening NOW in SF. Waymo car vandalized & lit on fire 🤯@sfchronicle pic.twitter.com/OEZYFiy6mv
— Michael Vandi (@michael_vandi) February 11, 2024
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«Stiamo lavorando a stretto contatto con i funzionari locali della sicurezza per rispondere alla situazione», ha detto Waymo in una dichiarazione al San Francisco Standard. La startup ha aggiunto che l’auto non trasportava passeggeri al momento dell’incidente.
Il dipartimento dei pompieri della città californiana ha pubblicato foto drammatiche dell’atto vandalico, che ha ridotto in cenere l’automobile robotica.
Waymo Vehicle surrounded and then graffiti’d, windows were broken, and firework lit on fire inside the vehicle which ultimately caught the entire vehicle on fire. #SFFD
Photos by Séraphine Hossenlopp pic.twitter.com/aOTqL3Rk8V— SAN FRANCISCO FIRE DEPARTMENT MEDIA (@SFFDPIO) February 11, 2024
Ciò avviene dopo una serie di attacchi alle auto a guida autonoma in tutta l’area metropolitana retta da fanatici progressisti e dominata dalla criminalità.
Someone seen destroying a RoboTaxi in San Francisco this weekend.
What do you think, hero or villain?
🎥: @caterywta on IG pic.twitter.com/KTdwGKrgWF
— (((BrokeAssStuart))) (@BrokeAssStuart) September 11, 2023
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Non è chiaro se si sia trattato di un atto di vandalismo nel pieno stile dell’anarco-tirannia programmata per i centri urbani occidentali o se invece sia parte di una incipiente «crociata» contro l’Intelligenza Artificiale.
La scorsa estate i membri di Safe Street Rebels, un gruppo che sostiene che queste auto sono «inquinanti, pericolose e assassine», ha piazzato in segno di protesta coni segnalatici sul cofano delle auto senza conducente in tutta la città.
Week of Cone – Night One was a hit! Keep sending in your coning submissions 🦄 pic.twitter.com/c4KZLbFvhy
— Safe Street Rebel (@SafeStreetRebel) July 6, 2023
Come riportato da Renovatio 21, i servizi di taxi senza conducente sono già utilizzati dalla popolazione della città per incontri sessuali in movimento.
Il degrado della città californiana, dove le morti per overdose sono il triplo di quelle COVID e dove il goscismo più folle dei politici vuole fornire il «reddito di transessualanza» con documenti che prevedono 96 generi diversi, è oramai inarrestabile: una vera apocalisse zombie che, crediamo, è in realtà un quadro realistico di cosa succederà anche ai nostri nuclei urbani.
Tuttavia, è curioso che proprio il consiglio comunale di San Francisco, che ha depenalizzato il furto sotto il migliaio di dollari creando di fatto razzie continue che hanno fatto fuggire perfino le grandi catene di distribuzione, abbia votato affinché la polizia utilizzi robot killer.
Un altro dettaglio che parla del futuro inquietante che attende tutti noi?
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Immagine da Twitter
Intelligenza Artificiale
Il CEO di OpenAI accusato di essere «megalomane»
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Arte
«Un insulto alla vita stessa»: Hayao Miyazaki contro l’Intelligenza Artificiale
Ha ripreso a circolare in rete un video in cui il genio dell’animazione mondiale premio Oscar Hayao Miyazaki ad una presentazione di un software di Intelligenza Artificiale visiva raggela tutti definendola «un insulto alla vita stessa».
Il filmato, che risale a diversi anni fa, mostra il maestro nipponico ad un meeting in cui gli viene presentato un filmato generato dagli algoritmi. I giovani della società di telecomunicazione e media Dwango presentano al Miyazaki – non esattamente conosciuto per le sue capacità diplomatiche (chiedere a Hideaki Anno) – mostrano di essere in grado di far fare al computer una scena in cui una figura vagamente antropomorfa cammina sulla testa.
Dopo aver ricordato di quando andava a trovare tutti i giorni un amico disabile, il Miyazaki si irrigidisce. si dice quindi «davvero disgustato».
Un apocalittico Hayao Miyazaki contro l’Intelligenza Artificiale. Video di diversi anni fa, subbato da Renovatio 21 pic.twitter.com/0BWnLwFcte
— Renovatio 21 (@21_renovatio) May 27, 2024
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«Chiunque ha fatto questo non ha alcuna cognizione del dolore. È davvero spiacevole» continua il premio Oscar. «Potete fare cose orribili se volete, ma non ci voglio avere niente a che fare».
«È un orrendo insulto alla vita» tuona il genio.
Il produttore dello studio Ghibli Toshio Suzuki a questo punto chiede ai giovani tecnologi «qual è il vostro vero fine». Uno – non quello che aveva fatto la presentazione fino a un secondo prima col sorriso sulle labbra – risponde che vogliono creare «una macchina che disegni film come fanno gli esseri umani».
Il filmato finisce con Miyazaki che borbotta: «ho paura che la fine del mondo sia vicina».
Chi conosce l’opera del maestro – che per qualche ragione non è ancora stato nominato Ningen Kokuho cioè «tesoro nazionale vivente», titolo monumentale che il governo nipponico assegna ai suoi irripetibili artisti (della calligrafia, del teatro kabuki, delle tanti arti in cui il Sol Levante eccelle) – sa bene che la fine del mondo è, in effetti, qualcosa alla quale egli ha pensato, forte anche della sua esperienza personale di bambino cresciuto tra le macerie fumanti delle città giapponesi bombardate dagli americani fino alla nuclearizzazione.
Molti italiani della generazione nata tra gli anni Settanta e Ottana ricordano la serie Conan, di cui Miyazaki non può vantare, per qualche ragione di diritti supponiamo, la produzione (al Ghibli Museum, incantevole casetta fuori Tokyo che da luogo dove si lavorava alacremente ai film è diventato museo miyazakiano, Conan è del tutto assente). La storia, tratta dal romanzo dello scrittore di fantascienza statunitense Alexander Key (1904-1979) The Incredible Tide (tradotto in italiano come Conan il ragazzo del futuro), narrava di un modo post-apocalittico dove le città sono state sommerse dopo una guerra immane scatenata dalle tecnologie distruttive.
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Tuttavia, se pensiamo all’Intelligenza Artificiale e alla fine del mondo, può venirci in mente una scena, un po’ accennata, su cui verte l’ulteriore capolavoro miyazakiano Nausicaa della Valle del Vento (1984). Nel mondo descritto dal film – anche qui post-apoc – una guerra ha azzerato la civiltà e sconvolto l’ecosistema terrestre. A perpetrarla gli Dei Guerrieri, detti anche Guerrieri Invincibili, titanici androidi biologici in grado di sparare raggi termonucleari.
«Gli esseri umani hanno perduto la fiducia in loro stessi» dice amaramente Miyazaki alla fine del filmato.
Tutto vero.
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Immagine: robot da Laputa Il Castello nel cielo presente sul tetto del Ghibli Museum a Mitaka, Tokyo
Immagine di Tokyo Times via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic
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