Bioetica
Resoconto della Conferenza di Renovatio 21 con il dott. Montanari a Modena

Modena, 2 dicembre 2017.
Presso l’Auditorium del Centro Casa Famiglia di Nazareth, a Modena, più di 300 persone si sono riunite per ascoltare la voce di una scienza priva di padroni e capace di tenere incollati alla poltrona, per oltre quattro ore, il pubblico: il Dott. Stefano Montanari, scienziato, ricercatore e direttore – insieme alla moglie Antonietta Gatti – del Laboratorio Nanodiagnostics di Modena.
La voce della scienza libera
Con una capacità sorprendente nel partire da molto lontano, e cioè dai problemi colossali che le nanoparticelle possono creare – e anzi creano già da tempo – sulla salute collettiva, il Dott. Montanari ha trattato in profondità temi scottanti senza mai ritrarsi. E questo a differenza di coloro i quali, parlando dai salotti fintamente democratici, dettano legge con discorsi vacui quanto insensati.
Dalle nanoparticelle nell’aria, dunque, alle nanoparticelle presenti in tanti farmaci fra i quali, ovviamente, i Santi Vaccini, canonizzati dalle Eminenze della Sanità pubblica e ministeriale, e perfino ecclesiastiche.
Nessuna chiacchiera fine a se stessa, nessuna opinione personale o soggettiva, ma tante dimostrazioni visibili ad occhio nudo delle ricerche condotte da decine e decine di anni da Gatti e Montanari. Metalli pesanti, Piombo, Alluminio, Silicio, Titanio – perfino Uranio. Formaldeide, neomicina e giù di antibiotici, fino ad arrivare alle linee cellulari animali e umane (cioè, fetali) presenti nella stragrande maggioranza dei vaccini obbligatori.
Il Quarto Reich biopolitico
Il Professore si è soffermato ad approfondire tutti gli aspetti di questo pensiero di regime che si fa scudo della legge dello Stato, votata da un parlamento illegittimo, e che ha preso distrutto ciò che restava della la sovranità familiare. e cioè il fondamento di una società degna di essere contemplata come Civile. No, lo Stato qui ha il “diritto” di decidere al posto della famiglia.
Non è abbastanza: questo Quarto Reich biopolitico sta ora adoperandosi per sovvertire e distruggere la sovranità biologica.
Nessuno può decidere per la salute della propria prole – o per la propria salute. Nessuno può obbiettare quando il farmaco ha contenuti aberranti. Non solo chimicamente, ma persino moralmente.
È oramai noto che una vasta quantità di vaccini è composta su linee di feti abortiti. Come ha insegnato il recente scandalo che ha coinvolto la multinazionale americana dell’aborto Planned Parenthood, i feti vengono risucchiati vivi con parto fatto oltre le 17 settimane, di modo che gli organi rimangano bene intatti, producendo una qualità migliore per i tessuti da vendere alla ricerca medico-farmaceutica. Anche di questo tema ha parlato il dott. Montanari, ricordando l’ipocrisia della libertà religiosa per cui un cattolico deve iniettare a suo figlio pezzi di bambino abortito (peccato supremo, sino a poco tempo fa, per il sentire cristiano), un musulmano o un ebreo pezzi di maiale (animale proibito delle due religioni, che viene utilizzato comunemente nella preparazione dei vaccini.
“Questo Quarto Reich biopolitico sta ora adoperandosi per sovvertire e distruggere la sovranità biologica”
A dar seguito a questi semplici dati e a queste nozioni è intervenuto anche Roberto Dal Bosco, scrittore e saggista, fondatore di Renovatio 21, la nascente Associazione che ha dato il via all’organizzazione dell’evento di Modena lo scorso sabato. Dal Bosco ha parlato dell’importanza di questa battaglia, della necessità di appellarsi all’obiezione di coscienza – quella vera – che deve essere affrontata da un punto di vista legale.
Renovatio 21 si è ripromessa fra le altre cose di organizzare presto un evento incentrato sui suddetti temi.
Tante domande, tante risposte
Durante il pomeriggio, si è avuto anche il piacere di entrare in collegamento telefonico con Nino Ferri, Presidente dell’Associazione Vita al Microscopio, co-organizzatrice della conferenza. Ferri oltre a ringraziare tutti i presenti, ha ribadito l’importanza della raccolta fondi per l’acquisto del microscopio necessario per il proseguo delle importantissime ricerche di Gatti e Montanari, anche e soprattutto sul tema delle leucemie a cui Montanari ha dedicato un lasso di tempo durante il suo intervento , e dove sono state fatte le ultime scoperte che fra qualche anno, se qualcuno non si opererà per insabbiare, faranno maturare i propri frutti.
Tanto anche lo spazio dedicato alle domande, alle quali Montanari ha risposto con la precisione e la chiarezza che lo contraddistinguono, permettendo a tutti, compresi i non addetti ai lavori, di capire gli argomenti e i problemi legati al tema delle vaccinazioni, che oggidì vengono imposte a tutti i genitori indistintamente . Questo sì, è stato ricordato, è un vero «effetto gregge» dei nostri tempi.
Riassumere e la portata degli argomenti in poche righe sarebbe impossibile, perciò preferiamo ricordare a tutti che il video della intera conferenza è già presente sulla pagina Facebook di Renovatio 21, condivisa anche da Vita al Microscopio. Presto, tecnologia permettendo, si potrà trovare anche il video sul nostro canale YouTube con una definizione e una qualità audio-video ancora migliore rispetto a quella della diretta.
Una battaglia per il Bene e per il Vero
Le conferenze del Prof. Montanari speriamo possano proseguire con questo slancio, così da far conoscere a tutti ciò che una ricerca priva di interessi politici e finanziari ha scoperto nel corso degli anni; tuttavia, ciò che più deve importare, non sono tanto le conferenze, quanto piuttosto le ricerche scientifiche: inutile lamentarsi se si tralascia di sostenere ciò che può creare una svolta epocale. I partecipanti di sabato hanno dimostrato con grande intelligenza di capire l’enormità degli argomenti trattati, l’importanza degli studi fatti, e, dunque, sono stati generosi con la causa del microscopio ma anche con loro se stessi (perché, repetita iuvant, di cose che servono a noi si tratta). Di questo li ringraziamo di cuore.
Ci auguriamo che su questa scia si possa continuare, non soffermandosi ad un impegno sporadico e circoscritto ad una determinata situazione, ma che di impegno fisso si tratti, magari rinunciando a qualcosa per votarsi ad una battaglia, quella sì, davvero eroica. Una battaglia per il Bene e il Vero.
Ancora una volta, soprattutto dopo la conferenza di Montanari a Modena, è necessario ricordare che sta solo a noi, ora, scegliere da che parte stare.
Se rimane valido il motto ovidiano (e poi paolino) «Video meliora proboque, deteriora sequor» («vedo il meglio e l’approvo, ma faccio il peggio»), è bene che ognuno di noi si rafforzi per fare delle scelte nette, coerenti e in grado di perseguire la Verità. «La carne è debole», dice il proverbio. E proprio la carne – la nostra, e quella dei nostri figli – è ora sotto attacco.
Cristiano Lugli
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Ambiente
Studi sui metodi per testare le sostanze chimiche della pillola abortiva nelle riserve idriche

I funzionari governativi USA stanno valutando se sia possibile sviluppare metodi per rilevare le sostanze chimiche contenute nella pillola abortiva nelle riserve idriche degli Stati Uniti, in seguito all’iniziativa del gruppo Students for Life. Lo riporta LifeSite.
Quest’estate, i funzionari dell’Agenzia per la Protezione Ambientale americana (EPA) hanno incaricato gli scienziati di determinare se fosse possibile sviluppare metodi per rilevare tracce di pillole abortive nelle acque reflue. Sebbene al momento non esistano metodi approvati dall’EPA, è possibile svilupparne di nuovi, hanno recentemente dichiarato al New York Times due fonti anonime.
La divulgazione fa seguito alla richiesta di 25 membri repubblicani del Congresso USA che hanno chiesto all’EPA di indagare sulla questione.
«Esistono metodi approvati dall’EPA per rilevare il mifepristone e i suoi metaboliti attivi nelle riserve idriche?», chiedevano i deputati in una lettera del 18 giugno. «In caso contrario, quali risorse sono necessarie per sviluppare questi metodi di analisi?»
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I legislatori hanno osservato che il mifepristone è un «potente bloccante del progesterone» che altera l’equilibrio ormonale e potrebbe «potenzialmente interferire con la fertilità di una persona, indipendentemente dal sesso».
Dopo l’annullamento della sentenza Roe v. Wade, Students for Life aveva rilanciato una campagna per indagare sulle tracce di pillole abortive e sui resti fetali nelle acque reflue. Il gruppo ha affermato che il mifepristone e i resti fetali potrebbero potenzialmente danneggiare gli esseri umani, gli animali e l’ambiente.
Nel novembre 2022, i dipendenti di Students for Life si sono lamentati del fatto che le agenzie governative non controllassero le acque reflue per individuare eventuali sostanze chimiche contenute nelle pillole abortive e hanno deciso di assumere i propri «studenti investigatori» per analizzare l’acqua.
La campagna era fallita sotto l’amministrazione Biden. Nella primavera del 2024, undici membri del Congresso, tra cui il senatore Marco Rubio della Florida, attuale Segretario di Stato, scrissero all’EPA chiedendo in che modo il crescente uso di pillole abortive potesse influire sull’approvvigionamento idrico.
Secondo due funzionari, l’EPA ha scoperto di non aver condotto alcuna ricerca precedente sull’argomento, ma non ha avviato alcuna nuova indagine correlata.
Kristan Hawkins, presidente di Students for Life, ha annunciato venerdì: «tre presidenti democratici hanno promosso in modo sconsiderato l’uso della pillola abortiva chimica. Ora l’EPA sta finalmente indagando sull’inquinamento causato dalla pillola abortiva».
«Ogni anno oltre 50 tonnellate di sangue e tessuti contaminati chimicamente finiscono nei nostri corsi d’acqua», ha continuato su X. «Spetta al presidente Trump e al suo team ripulire questo disastro».
A giugno un rapporto pubblicato da Liberty Counsel Action indicava che più di 40 tonnellate di resti di feti abortiti e sottoprodotti della pillola abortiva sono infiltrati nelle riserve idriche americane.
«Come altri farmaci noti per causare effetti avversi sul nostro ecosistema, il mifepristone forma metaboliti attivi», spiega il rapporto di 86 pagine. «Questi metaboliti possono mantenere gli effetti terapeutici del mifepristone anche dopo essere stati escreti dagli esseri umani e contaminati dagli impianti di trattamento delle acque reflue (WWTP), la maggior parte dei quali non è progettata per rimuoverli».
Non si tratta della prima volta che vengono lanciati gli allarmi sull’inquinamento dei fiumi da parte della pillola abortiva RU486, detta anche «pesticida umano».
Come riportato da Renovatio 21, le acque di tutto il mondo sono inquinate da fortemente dalla pillola anticoncenzionale, un potente steroide usato dalle donne per rendersi sterili, che viene escreto con l’orina con effetto devastante sui fiumi e sulla fauna ittica. In particolare, vi è l’idea che la pillola starebbe facendo diventare i pesci transessuali.
Danni non dissimili sono stati rilevati per gli psicofarmaci, con studi sui pesci di fiume resi «codardi e nervosi».
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Nonostante i ripetuti allarmi sul danno ambientale dalla pillola, le amministrazioni di tutto il mondo – votate, in teoria, all’ecologia e alla Dea Gaia – continuano con programmi devastatori, come quello approvato lo scorso anno a Nuova York di distribuire ai topi della metropoli sostanze anticoncezionali. A ben guardare, non si trova un solo ambientalista a parlare di questa sconvolgente forma di inquinamento, ben più tremenda di quello delle auto a combustibile fossile.
Ad ogni modo, come Renovatio 21 ripeterà sempre, l’inquinamento più spiritualmente e materialmente distruttore è quello dei feti che con l’aborto chimico vengono espulsi nel water e spediti via sciacquone direttamente nelle fogne, dove verranno divorati da topi, pesci, insetti, anfibi e altri animali del sottosuolo.
Su questo non solo non si trovano ambientalisti a protestare: mancano, completamente, anche i cattolici.
Come riportato da Renovatio 21, l’OMS poche settimane fa ha aggiunto la pillola figlicida alla lista dei «medicinali essenziali». Il segretario della Salute USA Robert Kennedy jr. aveva promesso una «revisione completa» del farmaco di morte (gli sarebbe stato chiesto dallo stesso Trump) ma negli scorsi giorni esso è stato approvato dall’ente regolatore FDA.
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Bioetica
Aborto, il governo spagnuolo chiede la lista degli obiettori di coscienza

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Bioetica
Falso allarme bomba in una chiesa cattolica prima della Marcia antiabortista di Vienna

Un ordigno finto è stato collocato in una chiesa prima della Marcia per la Vita a Vienna, con l’intento di intimorire i sostenitori del movimento antiabortista. Lo riporta LifeSite.
Il 4 ottobre, in preparazione della Marcia per la Vita nella capitale austriaca, il vescovo Klaus Küng ha officiato una messa per i nascituri nella Karlskirche, la chiesa dedicata a San Carlo Borromeo, una delle principali di Vienna.
I fedeli hanno scoperto due dispositivi che sembravano emettere segnali esplosivi: una sveglia che produceva un forte ticchettio all’interno di una borsa e un’altra borsa con una luce lampeggiante.
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Le forze speciali di polizia sono intervenute per mettere in sicurezza e analizzare gli oggetti sospetti, dando successivamente il via libera. È in corso un’indagine per identificare i responsabili. Secondo i funzionari della Direzione per la Sicurezza e l’Intelligence dello Stato (DSN), l’azione mirava a provocare panico di massa.
Gli organizzatori della Marcia per la Vita hanno suggerito che l’atto potrebbe essere attribuito a gruppi di estrema sinistra Antifa, che ogni anno organizzano contro-proteste alla marcia e hanno spesso inviato minacce di violenza ai pro-life.
«Il gruppo terrorista Antifa con le sue minacce di violenza e le sue finte bombe non ci spaventa, ma è un esempio lampante di una brutta escalation», ha dichiarato Felicitas Trachta, presidente della Marcia per la Vita Austria. «Mentre gli attivisti pro-life erano disposti al dialogo, amichevolmente e ad esprimere apertamente la loro posizione nelle strade, gli estremisti di sinistra stanno diventando sempre più sgradevoli ed estremisti. Stiamo contrastando tutto questo con ancora più determinazione, la nostra gioia di vivere e la nostra volontà di cambiare».
Un gruppo di estrema sinistra aveva pubblicato su Instagram, prima della marcia, un’immagine della Karlskirche in fiamme con la didascalia: «Fai soffrire i fondamentalisti!» Come riportato dal quotidiano austriaco Exxpress, estremisti di sinistra hanno scritto con il gesso una minaccia di morte vicino alla Karlskirche, che recitava: «1. Kirk 2. You».
Si tratta di un chiaro riferimento all’assassinio di Charlie Kirk, noto per le sue posizioni pro-life, e di una minaccia rivolta ai partecipanti alla marcia come prossimi bersagli.
Jan Ledóchowski, politico del Partito Popolare Austriaco (ÖVP) e presidente del Centro di informazione per la protezione dei cristiani, ha commentato la falsa minaccia di bomba: «Condanniamo fermamente questo tentativo di intimidire persone innocenti e violare il diritto alla libertà di riunione. La scoperta di questa falsa bomba segna una nuova, spaventosa escalation di ostilità verso i cristiani. Sono sinceramente preoccupato per ciò che potrebbe accadere in seguito».
Durante la marcia, membri di Antifa hanno seguito i pro-life con cori e slogan anticristiani e blasfemi. Molti dei contro-manifestanti di estrema sinistra indossavano maschere e abiti neri, alcuni con corna e costumi da diavolo. La Marcia per la Vita è stata protetta da una significativa presenza di polizia.
La portavoce federale del Partito della Libertà (FPÖ), Lisa Schuch-Gubik, ha dichiarato: «Gli incidenti avvenuti durante una funzione religiosa per la vita nascente, in vista della “Marcia per la vita”, rappresentano un attacco alla libertà religiosa e alle persone che si battono pacificamente per la vita».
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«Mentre numerose persone e famiglie pregavano per la protezione della vita nella chiesa di San Carlo, questa funzione è stata apparentemente deliberatamente minacciata e interrotta. Questo dimostra quanta ostilità anticristiana si stia già diffondendo nel nostro Paese», ha aggiunto.
«Non dobbiamo tollerare questo odio verso i cristiani in Austria!», ha denunciato.
Secondo gli organizzatori, circa 3.000 persone hanno partecipato alla Marcia per la Vita del 4 ottobre, tra cui diversi politici dell’ÖVP e dell’FPÖ, oltre ai vescovi cattolici Klaus Küng, Stephan Turnovsky e Franz Scharl.
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Immagine di Diego Delso via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
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