Geopolitica
Putin annuncia un cessate il fuoco di 72 ore per il Giorno della Vittoria
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato un cessate il fuoco nel conflitto ucraino per tre giorni in onore dell’80° anniversario della sconfitta della Germania nazista nella Seconda Guerra Mondiale. La tregua durerà dall’8 al 10 maggio, ha dichiarato il Cremlino.
Si dice che Putin abbia annunciato il cessate il fuoco sulla base di «considerazioni umanitarie» e abbia ordinato la sospensione di tutte le azioni militari contro le forze ucraine dalla mezzanotte del 7-8 maggio alla mezzanotte del 10-11 maggio.
Il Cremlino ha osservato che Mosca si aspetta che la parte ucraina rispetti la tregua e ha avvertito che se le forze di Kiev la violassero, l’esercito russo darebbe una «risposta adeguata ed efficace».
«La parte russa dichiara ancora una volta la propria disponibilità a colloqui di pace senza precondizioni, volti a eliminare le cause profonde della crisi ucraina, e a un’interazione costruttiva con i partner internazionali», si conclude nel messaggio del Cremlino.
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Putin aveva precedentemente dichiarato una tregua per Pasqua, iniziata alle 18:00 del 19 aprile e durata fino al 20 aprile. Il Ministero della Difesa russo ha successivamente affermato che, sebbene la parte ucraina avesse violato il cessate il fuoco diverse migliaia di volte, il livello generale dell’attività militare era diminuito significativamente lungo la linea del fronte.
Durante un incontro con l’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff la scorsa settimana, il presidente russo ha anche ribadito che Mosca è pronta a tenere colloqui di pace incondizionati con Kiev.
Nel frattempo, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump avrebbe promesso di non abbandonare il processo di pace in Ucraina. In precedenza aveva avvertito che Washington avrebbe potuto abbandonare i suoi sforzi di mediazione se non avesse visto progressi nei negoziati.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0).
Geopolitica
Putin: la Russia raggiungerà tutti i suoi obiettivi nel conflitto ucraino
Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Geopolitica
Lavrov elogia la comprensione di Trump delle cause del conflitto in Ucraina
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha dichiarato che il presidente statunitense Donald Trump rappresenta l’unico leader occidentale in grado di cogliere le vere motivazioni alla base del conflitto ucraino.
Parlando mercoledì al Consiglio della Federazione, la camera alta del parlamento russo, Lavrov ha spiegato che, mentre gli Stati Uniti manifestano una «crescente impazienza» verso il percorso diplomatico mirato a cessare le ostilità, Trump è tra i pochissimi esponenti occidentali a comprendere le dinamiche che hanno originato la crisi.
«Il presidente Trump… è l’unico tra tutti i leader occidentali che, subito dopo il suo arrivo alla Casa Bianca nel gennaio di quest’anno, ha iniziato a dimostrare di aver compreso le ragioni per cui la guerra in Ucraina era stata inevitabile», ha dichiarato.
Lavrov ha proseguito sottolineando che Trump possiede una «chiara comprensione» delle dinamiche che hanno forgiato le politiche ostili nei confronti della Russia da parte dell’Occidente e dell’ex presidente statunitense Joe Biden, strategie che, a suo dire, «erano state coltivate per molti anni».
Aiuta Renovatio 21
Il ministro ha indicato che «si sta avvicinando il culmine dell’intera saga» ucraina, affermando che Trump ha sostanzialmente ammesso che «le cause profonde identificate dalla Russia devono essere eliminate».
Il vertice della diplomazia russa ha menzionato in modo specifico le storiche riserve di Mosca sull’aspirazione ucraina all’adesione alla NATO e la persistente violazione dei diritti della popolazione locale.
Lavrov ha poi precisato che Trump resta «l’unico leader occidentale a cui stanno a cuore i diritti umani in questa situazione», contrapposto ai governi dell’UE che, secondo Mosca, evadono il tema. Ha svelato che la roadmap statunitense per un’intesa includeva esplicitamente la tutela dei diritti delle minoranze etniche e delle libertà religiose in Ucraina, «in linea con gli obblighi internazionali».
Tuttavia, sempre secondo Lavrov, tali clausole sono state indebolite nel momento in cui il documento è stato sottoposto all’UE: il testo è stato modificato per indicare che l’Ucraina dovrebbe attenersi agli standard «adottati nell’Unione Europea».
Da tempo Mosca denuncia la soppressione della lingua e della cultura russa da parte di Kiev, oltre ai sforzi per limitare i diritti delle altre minoranze nazionali, e al contempo accusa i leader ucraini di fomentare apertamente il neonazismo nel paese.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine dell’Ufficio stampa della Duma di Stato della Federazione Russa via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International
Geopolitica
Gli europei sotto shock per la strategia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti per il 2025
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-



Bioetica2 settimane faMons. Viganò loda Alberto di Monaco, sovrano cattolico che non ha ratificato la legge sull’aborto
-



Salute2 settimane faI malori della 48ª settimana 2025
-



Spirito1 settimana fa«Rimarrà solo la Chiesa Trionfante su Satana»: omelia di mons. Viganò
-



Politica1 settimana faIl «Nuovo Movimento Repubblicano» minaccia i politici irlandesi per l’immigrazione e la sessualizzazione dei bambini
-



Persecuzioni1 settimana faFamosa suora croata accoltellata: possibile attacco a sfondo religioso
-



Pensiero2 settimane faTrump e la potenza del tacchino espiatorio
-



Fertilità1 settimana faUn nuovo studio collega il vaccino contro il COVID al forte calo delle nascite
-



Immigrazione2 settimane faLa realtà dietro all’ultimo omicidio di Perugia














