Protesta
Proteste massive contro Netanyahu per gli ostaggi
La sera di sabato 7 settembre, ha segnato la più grande protesta mai registrata nella storia israeliana, non solo dal 7 ottobre, ma mai vista.
Gli organizzatori dell’evento hanno affermato che c’erano 500.000 persone all’evento principale a Tel Aviv e altri 250.000 ad altri eventi in tutto il Paese.
La manifestazione è stata uno sforzo congiunto tra l’Hostage Families Forum e le proteste antigovernative che si oppongono al Primo Ministro Netanyahu e chiedono nuove elezioni.
Tonight, more than 750,000 Israelis, are on the streets of israel calling for the immediate release of all hostages and the immediate impeachment of @Netanyahu and his messianic corrupted government.
This is the largest protest in the history of Israel.#BringThemHome#EndTheWar… pic.twitter.com/GmVnPIuGIZ— Ami Dror 🇮🇱 עמי דרור (@AmiDror) September 7, 2024
An estimated 750,000 #Israelis have taken to the streets in one of Israel’s biggest-ever protests as they demanded that the government of Prime Minister #BenjaminNetanyahu strike a deal to free remaining captives in #Gaza.#PoliticalUprising pic.twitter.com/lInRb4C96n
— Political Uprising (@Political_Up) September 8, 2024
Questa è stata la prima volta che i due gruppi si sono uniti e rappresenta una crescente frustrazione all’interno della società israeliana nei confronti delle politiche di guerra e distruzione condotte dal governo Netanyahu.
Come riportato da Renovatio 21, le proteste contro il governo israeliano vanno aumentando nel Paese.
Proteste massive contro il governo Netanyahu si erano avute anche l’anno scorso, ben prima della guerra di Gaza, quando era prevista una pesante riforma del sistema giudiziario dello Stato Ebraico.
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Immagine screenshot da Twitter
Protesta
Ancora rivolte per il caro vita nei territori francesi d’oltremare: repressione e coprifuoco
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🚨En Martinique la colère du peuple monte les #responsables du chaos ne sont pas présent la #police n’arrive pas à calmer la #situation désastreuse 🎥@christine_kelly pic.twitter.com/KOrCq4NyUm
— 🕊️Myriam🕊️Sauvons L’humanité🕊️@CelebritesSM🕊 (@Resistance_SM) October 11, 2024
Les députés de la Martinique ainsi que quelques élus avaient pourtant mis en garde l’état sur la gravité de déployer une compagnie de CRS sur le territoire. Et croire que la répression materais toute velléité… résultat la Martinique brûle de partout ! pic.twitter.com/husyUTzBaU
— Vayan Doubout (@vayandoubout) October 10, 2024
La Martinique est en feu mais aucuns grand média métropolitain n’en parle et pas un seul mot de Macron… pic.twitter.com/XzsDVIAAZb
— 🍂 (@liilystarlost) October 11, 2024
#Martinique 🔵 Total soutien à nos camarades et à tous les services de l’État engagés lors des violences urbaines en Martinique.#NotreEngagementVotreSécurité 📸 Gnd S. Maillot EGM Bellac 44/2 #Gendarmerie pic.twitter.com/zk0gf5czNF
— Gendarmerie nationale (@Gendarmerie) October 10, 2024
🔴Un commissariat brûlé à Cavaillon. Préfet, procureur, maire ..Sur place.
🔴Un bâtiment de la gendarmerie incendié en Martinique …Que nenni. L’outre-mer est-elle encore en France? pic.twitter.com/4dr4IAR6qn — Christine KELLY (@christine_kelly) October 10, 2024
Je suis silencieux mais je suis tout ce qu’il se passe en Martinique…
Les images de CRS8, des snipers etc… envoyés en Martinique pour faire du sale me foutent le seum 😡 Force à mon peuple 🇲🇶🙏🏾 CONTRE LA VIE CHÈRE !!!!! pic.twitter.com/A1fEfDs5FV — Baloo (@imjustbaloo) October 10, 2024
Sur un barrage érigé par la population du Carbet dans le cadre de la mobilisation contre la vie chère en Martinique. Tout ce passait bien entre rires et chansons.
Quand soudain les forces armées ont fait usage de gaz lacrymogène pour des raisons que nous ignorons pour l’heure pic.twitter.com/hlVOoPkapA — Vayan Doubout (@vayandoubout) October 9, 2024
Les barrages et incendies se multiplient en #Martinique, aggravés par l’arrivée des CRS 8. Conséquences du refus de négocier sur les prix des produits mais aussi de l’agression des meneurs de ce combat légitime. Trop profitation ! le peuple dit non ! pic.twitter.com/NgyOsdMhk6
— L.P (@LaurencePh07) October 10, 2024
Clashes broke out this evening in the French overseas territory of Martinique due to the high cost of living. The Carbet gendarmerie brigade has been set on fire, as well as the main port during the ongoing unrest. pic.twitter.com/tBrCN1OVuL
— War Watch (@WarWatchs) October 10, 2024
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Protesta
Protesta tedesca contro l’invio di armi ad Israele e Ucraina
Migliaia di persone sono scese in piazza a Berlino per protestare contro le forniture di armi all’Ucraina e a Israele, esprimendo al contempo preoccupazione per una possibile escalation nucleare.
La manifestazione, organizzata da vari gruppi pro-pace e di sinistra, è iniziata giovedì, in coincidenza con il Giorno dell’Unità tedesca, che celebra l’unificazione della Germania Ovest con la Germania Est comunista nel 1990.
I manifestanti portavano striscioni con i messaggi «Pace», «Mai più guerra» e «Diplomazia al posto delle granate», con alcuni messaggi che esprimevano solidarietà con i palestinesi e chiedevano la «fine del terrore dell’occupazione», in un apparente riferimento all’operazione di terra di Israele a Gaza.
“No to war – lay down your arms”: Thousands of people took to the streets in Berlin on German Unity Day to take part in a peace demonstration
The demonstration is being held in protest of the deployment of American missiles in Germany, the war in Ukraine and the Middle East. pic.twitter.com/MtGX4APUpf
— MIB 63 (Truth Seeker) (@mib_63) October 3, 2024
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Diversi dimostranti sono stati visti sventolare bandiere russe e palestinesi. Uno striscione mostrava una bandiera russa, ucraina e tedesca con la parola «amicizia» sotto, mentre un altro denunciava Olaf Scholz come «cancelliere della bomba».
Gli organizzatori hanno dichiarato che hanno preso parte più di 40.000 persone, mentre la polizia ha detto che si trattava di «cinque cifre basse», secondo Deutsche Welle. Le forze dell’ordine hanno detto che le proteste si sono svolte senza incidenti di rilievo.
Sahra Wagenknecht, leader del suo partito di recente formazione ma in forte ascesa Sahra Wagenknecht Alliance (BSW), era tra i partecipanti di alto profilo.
Rivolgendosi alla folla, ha sottolineato la necessità di colloqui con il presidente russo Vladimir Putin per risolvere il conflitto in Ucraina. «Trovo così fastidioso quando le persone ci attaccano sempre con la loro grande morale dicendo che non puoi parlare con Putin per motivi morali», ha detto.
La Wagenknecht ha poi attaccato duramente il governo tedesco per aver seguito l’esempio degli Stati Uniti in politica estera e ha messo in guardia contro l’impiego di missili americani a medio raggio nel Paese.
La politica tedesca anche affrontato la guerra tra Israele e Hamas, dicendo: «chiunque rimanga in silenzio sui terribili crimini di guerra a Gaza… non ditemi che siete moralisti. Questa è ipocrisia. Deve essere finalmente fatta finire questa terribile guerra».
La Germania costituisce uno dei maggiori donatori all’Ucraina, inviando carri armati, sistemi di difesa aerea e di artiglieria, nonché altre armi.
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Come riportato da Renovatio 21, tre mesi fa era emerso che Berlino aveva segretamente mandato a Kiev un ulteriore «enorme pacchetto di armi», dopo che per mesi aveva promesso un aumento «massiccio» degli aiuti per l’Ucraina. L’anno scorso si era detto che i tedeschi stavano preparando aiuti per 2,7 miliardi di euro.
Il ministro degli Esteri Annalena Baerbock del partito dei Verdi, partito ora in enorme crisi che la Wagenknecht definisce come il partito degli incompetenti e dei guerrafondai – era arrivata a dichiarare che avrebbe sostenuto l’ucraina anche contro la volontà dei suoi stessi elettori. La stessa Baerbock, che all’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa aveva implicitamente dichiarato guerra alla Federazione Russa, più tardi si sarebbe fatta insultare pubblicamente dal ministro degli Esteri ucraino Kuleba riguardo l’invio di missili Taurus.
Berlino esporta pure una notevole quantità di materiale bellico in Israele. Il mese scorso, diversi organi di informazione hanno riferito che le esportazioni di armi tedesche erano state ridotte per timore che potessero violare il diritto umanitario.
Come riportato da Renovatio 21, cinque mesi fa l’ambasciatore tedesco presso l’Autorità Palestinese è stato braccato da una folla inferocita e costretto a fuggire durante una visita all’Università di Birzeit in Cisgiordania.
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Protesta
Rivolte nel territorio d’oltremare francese della Martinica
Bientôt la Loi Martiale…
Un couvre-feu a été instauré en Martinique sur fond d’émeutes Les manifestations ont commencé il y a plusieurs jours en raison d’une forte augmentation des prix des denrées alimentaires. pic.twitter.com/DfMkg5E4VC — Magali Robin // média mag (@MagaliRobi51564) September 20, 2024
🔴 Les violences urbaines ont repris hier soir en Martinique, indique une source policière à @Valeurs. Barrages, véhicules en feu, tirs visant des policiers… Le climat est insurrectionnel. Lundi soir, six policiers ont été blessés aux jambes par des plombs à Fort de France. pic.twitter.com/dGMtEX2xCV
— Amaury Brelet (@AmauryBrelet) September 18, 2024
After more than a week of protests against rising prices that turned into riots, French authorities have imposed a curfew on the island of Martinique pic.twitter.com/YBUJL7Qwgq
— S p r i n t e r (@SprinterFamily) September 19, 2024
Nouvelle soirée de tensions en Martinique, plusieurs barrages et incendies malgré le couvre feu en vigueur depuis ce mercredi. pic.twitter.com/dNBPPoh2Pt
— CLPRESS / Agence de presse (@CLPRESSFR) September 20, 2024
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Proteste simili hanno colpito la Martinica e altri territori d’oltremare negli ultimi anni, molte delle quali alimentate dalla rabbia per l’aumento del costo della vita. Secondo l’ultimo rapporto dell’Istituto nazionale di statistica e studi economici (INSEE), nel 2022, i prezzi dei prodotti alimentari in Martinica e in altri territori francesi d’oltremare erano più alti del 40% rispetto alla Francia. Come riportato da Renovatio 21, proteste con scioperi si ebbero sull’isola anche nel 2021 quando la popolazione protestò contro il lockdown COVID.An overnight curfew has been put into effect in Fort-de-France, Martinique after another night of unrest that saw a McDonald’s go up in flames. Protests over the rising cost of living have been ongoing since the beginning of September. pic.twitter.com/bfoBFjC5Ol
— 3jane.tv (@3janetv) September 19, 2024
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