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Pornhub comprata da un fondo chiamato «Ethical Capital»: i grandi risultati della finanza ESG

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Il colosso della pornografia online Pornhub è stato acquistato da un fondo di investimento canadese chiamato Ethical Capital partners, che significa «Capitale Etico e soci».

 

Il private equity Ethical Capital, sorto l’anno scorso, ha acquisito la società che controlla il sito pornografico, Mindgeek, comprando quindi anche l’altro grande sito per adulti Youporn. Assieme ad altri siti del genere, la società raggiunge più di 140 milioni di visitatori unici al giorno. Nel 2013, i siti di Mindgeek contenevano più dell’80% della pornografia in rete, fornendo quindi un fatturato che andava oltre il miliardo di dollari.

 

Si tratta del primo investimento di Ethical Capital, costituito da avvocati e investitori nel ramo della cannabis legale, un filone di business molto finanziato negli ultimi dieci anni. Tra i nomi conosciuti quello di un finanziere italo-canadese, di un rabbino e professore di diritto (che avrebbe seguito da avvocato casi di «lavoratori del sesso», nuova espressione orwelliana per il meretricio) e di un capo in pensione della polizia a cavallo canadese.

 

Nel sito di Ethical Capital Partners leggiamo del proposito dell’Ethics-first investing, cioè l’investire che mette l’etica al primo posto «cerchiamo opportunità di investimento in settori che richiedono una leadership etica basata su principi. Non evitiamo la complessità legale e normativa. Forniamo valore agli investitori dando priorità alla fiducia, alla sicurezza e alla conformità».

 

Il nuovo padrone del sito porno dichiara di voler migliorare la reputazione di Pornhub.

 

Pornhub era stato accusato per la possibile presenza di video che coinvolgevano minori, per la possibile pubblicazione di revenge porn sulla piattaforma, per la possibilità che alcuni video ritraessero violenze. Su tutto, il tema dell’autorizzazione delle persone riprese, che potrebbe mancare.

 

Dopo un editoriale del New York Times del 2020 intitolato «I bambini di Pornhub», la pressione sul sito aumentò al punto che Visa e Mastercard, sistemi di pagamento presumibilmente maggioritari per gli abbonamenti al sito, sospesero le transazioni verso la società.

 

La notizia ha fatto scalpore, ma si pone perfettamente nel solco degli ESG, i nuovi standard ecologici, sociali e di governance che l’ONU ora chiede a Nazioni e società private tramite cui vengono pure «classificate» le aziende.

 

Le politiche ESG sono state attaccate dal CEO di Saudi ARAMCO e da Elon Musk, padrone della Tesla, auto non inquinante par excellence, che ha definito gli ESG come «il diavolo incarnato». Nella classifica ESG Tesla sta molte posizioni dietro ai principali produttori di armamenti USA.

 

 

Una recente copertina di The Economist pure si scagliava contro gli ESG, definiti come «le tre lettere che non salveranno il mondo».  Tuttavia, pare possibile, a questo punto, che gli ESG possano passare tranquillamente per la pornografia.

 

Come riportato da Renovatio 21, è stato ipotizzato, a partire da fughe di notizie sul famoso laptop del figlio del presidente USA, Hunter Biden, che quest’ultimo caricasse filmati su Pornhub.

 

Ha colpito, come, a inizio conflitto ucraino, quando Pornhub già prendeva decisioni «etiche» come quella di lasciare la Russia, ci fossero laggiù persone in festa, come questo sacerdote ortodosso, che racconta di aver tanto pregato perché ciò avvenisse.

 

«Pornhub ha chiuso. Gesù, quanto abbiamo avuto bisogno di pregare perché fosse chiuso!»

 

 

 

 

 

Immagine di Marco Verch via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)

 

 

 

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Deputato morto promuove un candidato per il suo seggio sui social media

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Gli account sui social media del defunto deputato democratico dello Stato americano della Virginia Gerry Connolly hanno scioccato Internet questa settimana, apparentemente resuscitando il deputato per appoggiare il suo ex capo di gabinetto, James Walkinshaw, come candidato al suo posto. Lo riporta Axios.

 

Connolly aveva appoggiato Walkinshaw prima della sua morte, avvenuta a maggio, ma il suo nome è stato ripetutamente utilizzato nella campagna elettorale dopo la sua morte per promuovere il suo potenziale successore.

 

Tra queste rientrano le email di raccolta fondi inviate dalla campagna congressuale di Connolly per promuovere Walkinshaw e i collegamenti alla sua pagina ActBlue, sistema di donazioni pro Partito Democratico USA.

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Il sito web della campagna elettorale di Connolly per il Congresso ora mostra una foto dei due uomini, insieme alla lettera di Connolly in cui appoggiava Walkinshaw prima della sua morte.

 

Gli account politici di Connolly su X e Facebook hanno pubblicato martedì post in cui si affermava: «Il voto anticipato inizia OGGI in VA-11» e si sottolineava che Connolly appoggiava Walkinshaw.

 

«Onoriamo questa eredità e votiamo per una leadership coraggiosa che lotterà per noi ogni giorno», diceva il post su X, con un collegamento al sito web di Walkinshaw e includendo la stessa foto trovata sul sito web di Connolly.

 

Oltre a Connolly, Walkinshaw gode del sostegno schiacciante dell’establishment politico democratico della Virginia, intendendo i vivi.

 

Non è nemmeno la prima volta quest’anno che i social media di un deputato democratico deceduto tornano inaspettatamente in vita. L’account del defunto deputato democratico texano Sylvester Turner su X aveva iniziato a seguire altri membri del Congresso e giornalisti nonostante la sua scomparsa avvenuta il mese prima.

 

Tuttavia, la politica statunitense ha offerto casi ancora più estremi di questo, come quello in cui gli elettori hanno votato, e fatto vincere, un defunto.

 

Come riportato da Renovatio 21, nel novembre 2022 il rappresentante della Pennsylvania Tony DeLuca ha vinto la sua corsa per il Congresso di Stato con una vittoria schiacciante, pur essendo defunto il mese prima all’età di 85 anni.

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Le vittorie postume non sono del tutto rare nella politica americana, con una che si è verificata sempre nel 2022 quando gli elettori di Palmhurst, in Texas, hanno scelto di rieleggere il loro sindaco deceduto, morto poco prima delle elezioni.

 

Il rappresentante dello Stato del North Dakota David Andahl ha anche vinto durante le primarie repubblicane del 2020 settimane dopo la sua morte, mentre il legislatore dello stato del Wyoming Roy Edwards è morto solo un giorno prima di vincere la gara elettorale lo stesso anno.

 

È quindi pensabile la grande democrazia americana è a un passo dalla Nord Corea, dove la mummia del fondatore della Nazione, il cosiddetto «grande leader» Kim Il-sung (1912-1994) ricopre il ruolo di «Presidente eterno della Repubblica Popolare Democratica di Corea». È possibile incontrare la mummia-presidente per l’eternità, nonché nonno del noto Kim Jong-un detto Ciccio Kim, in un mausoleo di Pyongyang, dove si è ricevuti da torme di prefiche di Stato urlanti (per l’eternità).

 

La differenza tra USA e Corea del Nord è, tuttavia, che i nordcoreani il morto non lo votano, gli americani continuano a farlo. Del resto, si tratta anche lì di una grande istituzione democratica: il nome del regime comunista di Pyongyang è «Repubblica Popolare Democratica di Corea», in pratica tre sinonimi del concetto di «democrazia» nel nome dello Stato.

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Immagine di AFGE via Flickr pubblicata su licenza CC BY 2.0

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Immagini dall’esplosione di un magazzino di fuochi di artificio

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Un magazzino di fuochi di artificio è l’ultimo dei luoghi in cui dovrebbe scoppiare un incendio. Tuttavia, in tanti probabilmente sperano in un raro evento simile per vedere che effetto fa. Ebbene, stavolta sono stati accontentati.   Un incendio e un’esplosione in un magazzino di fuochi d’artificio in California sono stati ripresi in diretta televisiva martedì, e le immagini drammatiche dell’incendio si sono diffuse sui social media.   L’esplosione è avvenuta durante una trasmissione serale in diretta da KCRA, affiliata alla NBC di Sacramento. Un video ripreso da un elicottero ha mostrato del fumo bianco che si alzava dal tetto dell’edificio mentre i giornalisti raccontavano la scena. Pochi istanti dopo, i fuochi d’artificio conservati all’interno si sono incendiati, trasformandosi in un’enorme palla di fuoco e lanciando fuochi d’artificio in aria.     La troupe di KCRA, che trasmetteva da terra nella comunità di Esparto, ha dichiarato di aver dovuto mettersi al riparo quando l’esplosione ha colpito l’area. I detriti volanti hanno innescato diversi incendi localizzati su circa 80 acri (32 ettari) prima che i vigili del fuoco riuscissero a contenerne la propagazione, secondo i vigili del fuoco locali. Sono state disposte evacuazioni obbligatorie nelle aree circostanti.   L’emittente locale CBS Sacramento ha intervistato alcune persone che hanno dichiarato di avere familiari che potrebbero essere stati all’interno della struttura durante l’incidente. Le forze dell’ordine non hanno ancora confermato se ci siano stati feriti o vittime.  

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Diversi residenti locali hanno raccontato alla CBS Sacramento che le loro finestre hanno tremato a causa di almeno due distinte esplosioni; alcuni hanno affermato che le esplosioni hanno scosso le loro case come un terremoto. La causa dell’incendio e dell’esplosione non è ancora stata confermata e sono in corso le indagini. Si dice che la struttura sia autorizzata a immagazzinare e distribuire fuochi d’artificio.   L’incidente si è verificato pochi giorni prima della festività del 4 luglio, in cui l’uso dei fuochi d’artificio aumenta in tutti gli Stati Uniti. Cinque anni addietro, per la festività, il comune di Los Angeles chiuse le spiagge e bandì i fuochi artificiali. Questo è quello che accadde.     Sono situazioni che abbiamo spesso veduto in pandemia, perfino in Olanda: nulla può tenere lontana la popolazione dal fuoco artificiale se è la festa giusta.   Siamo ad ogni modo lontani dalle cronache partenopee della notte di San Silvestro e dal commercio di esplosivi caratteristici (tra cui spicca, a distanza di anni, «o’ pallone ‘è Maradòna») illegalissimi e distruttori che alligna nella zona del Napoletano.

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Uomo batte il record per il tempo trascorso più a lungo sepolto nella neve

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Il powerlifter agonista svizzero Elias Meyer ha battuto il record mondiale per il tempo più lungo trascorso a diretto contatto con tutto il corpo sulla neve. Il Guinness è stato raggiunto nell’aprile dell’anno scorso tra le fredde colline silvestri di Andermatt, in Isvizzera.

 

Nessuno era mai riuscito a resistere a resistere due ore, Meyer – indossando solo un paio di mutande boxer – ha raggiunto le due ore e sette minuti, segnando un margine non indifferente sul precedente record. La temperatura al momento della performance del pesista elvetico era di 3°C.

 

L’atleta ha dichiarato di voler dimostrare agli altri che «il corpo è capace di cose incredibili», così l’anno scorso ha studiato il tempo più lungo trascorso a diretto contatto con la neve con tutto il corpo.

 


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Il Meyerber ha così scoperto è che non è mai stato registrato un essere umano che abbia trascorso più di due ore immerso nudo in un ambiente così gelido: il tentativo più recente, effettuato in Polonia Valerjan Romanvoskinel 2022, è durato 1:45:02.

 

«Durante tutto il tentativo, Elias sembrava quasi che dormisse su un letto di neve: a faccia in giù, con la testa appoggiata sull’asciugamano, chiudeva gli occhi e si perdeva nei suoi pensieri, forse contemplando il suo imminente titolo da record (o quanto incredibilmente avesse freddo)» scrive il sito dei Guinnessi.

 

 

«La neve pesante mi schiacciava, facendomi male a spalle e gomiti. Forse anche tu senti un cubetto di ghiaccio tagliente sulla schiena, senza possibilità di fare nulla, puoi solo essere grato, grato per tutto», ha scritto il powerlifterro in un post su Instagram dopo aver vinto il titolo.

 

 

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Sebbene gli esseri umani possano adattarsi al freddo e persino allenarsi a tollerare meglio le temperature rigide, durante queste sfide sussiste comunque il rischio di ipotermia. Per questo motivo, Elias si è assicurato di avere un ospedale e una squadra di emergenza nelle vicinanze, oltre ad osservatori che monitorassero costantemente la sua temperatura corporea interna e la sua salute.

 

In occidente, nel frattempo, proliferano le storie sui benefizi che deriverrebbero da immersioni e docce nell’acqua gelida, anche a livello quotidiano – un’attività che sarebbero un toccasana per l’organismo, e pure lipolitica (cioè, dimagrante). Alcune figure abbienti, come Cristiano Ronaldo e l’imprenditore socialista (cioè, attivo sui social) Gianluca Vacchi, con uno stuolo di altri VIPpi, hanno dichiarato di utilizzare sistemi di «criosauna» – ossia dispositivi che, grazie all’azoto liquido, raffreddano per breve periodo il corpo umano.

 

La diffusione di idee sulla salubrità di trattamenti a base di freddo è andata di pari passo con l’ascesa ddi Wim Hof, personaggio olandese anche lui detentore di un record guinnesso di nuoto in acqua ghiacciata e per una mezza maratona sulla neve fatta scalzo. Lo Hof gira per l’Europa, con puntate anche nel Nord Italia, per evangelizzare la popolazione sulla bellezza delle abluzioni in acqua freddissima, organizzando corsi specifici.

 

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