Spirito
Papa Francesco sta per togliere «appartamento e stipendio» al cardinale Burke?

Papa Francesco starebbe lavorando per sfrattare il cardinale Raymond Burke dal suo appartamento a Roma e togliergli lo stipendio, secondo fonti vaticane citate in un nuovo rapporto. La notizia, lanciata da un sito di matrice ciellina, ha fatto il giro del mondo
«Il cardinale Burke è mio nemico, quindi gli toglierò l’appartamento e lo stipendio», avrebbe detto il Papa, secondo la fonte vaticana del sito di origine ciellista, che dice di aver avuto conferma anche da altre fonti. I commenti riportati sono giunti nell’ambito dell’incontro del Papa con i capi della curia romana del 20 novembre.
Si tratterebbe di una misura senza precedenti nella storia ecclesiastica, che non ha basi canoniche, nell’arbitrio totale tipico del dispotismo – al punto che a molti dà da pensare alla somiglianza del papato dell’argentino con le dittature dell’America Latina.
Alla fine di febbraio, Papa Francesco ha gettato le basi per rimuovere i cardinali da Roma, ordinando loro di pagare tariffe standard, molto costose, per i loro alloggi dentro e intorno al Vaticano.
Citando i «crescenti impegni» della Santa Sede nei confronti della «Chiesa universale e dei bisognosi», Francesco ha invitato tutte le persone colpite «a fare un sacrificio straordinario». Ha così revocato l’alloggio gratuito a tariffa ridotta offerto ai cardinali e agli alti funzionari curiali indicati nel rescritto. La modifica si applica alle persone fisiche che risiedono in qualsiasi immobile di proprietà della curia o di qualsiasi ente regolato dagli statuti della Santa Sede delineati nel Consiglio dell’Economia.
Papa Francesco sarebbe personalmente responsabile di dispensare gli individui dagli effetti del rescritto. Quella mossa è stata ampiamente vista come un esercizio di potere e un avvertimento a tutti i cardinali di rimanere di fatto senza casa nel caso in cui si guadagnassero il dispiacere del Pontefice.
Il cardinale Burke è emerso come una figura chiave per molti durante i quasi 11 anni di pontificato di Papa Francesco. In particolare, ha firmato sia i dubia iniziali sull’enciclica Amoris Laetitia pubblicati nel 2016, sia poi i dubia del 2023 su questioni relative al Sinodo sulla sinodalità.
I media mainstream e gli organi di stampa cattolici eterodossi hanno costantemente diffamato il cardinale americano, a causa della sua dichiarazione di insegnamento cattolico che è spesso messo in contrapposizione con le dichiarazioni di Papa Francesco.
Più recentemente, il cardinale Burke ha continuato la sua precedente critica al progetto pluriennale del Papa, il Sinodo sulla sinodalità, scrivendo una prefazione a un libro che evidenziava i pericoli del sinodo. Il cardinale Burke ha fatto riferimento alla «sinodalità» come a un fronte per una «rivoluzione» che sta lavorando per alterare «radicalmente» la Chiesa cattolica in linea con una «ideologia contemporanea» che rifiuta gran parte dell’insegnamento della Chiesa.
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Nel novembre 2014, Papa Francesco ha rimosso il cardinale dalla sua carica di prefetto della Segnatura Apostolica, una mossa ampiamente vista come una punizione per le sue critiche ad elementi del pontificato di Francesco. Tuttavia, il cardinale Burke ha costantemente invitato i cattolici a pregare per Papa Francesco e ha altrettanto coerentemente affermato di ritenere Papa Francesco papa, sulla scia di argomentazioni che suggerivano che l’elezione di Francesco avrebbe potuto non essere valida.
Il prelato statunitense ha anche ripetutamente respinto l’affermazione secondo cui sta lavorando contro il Papa, o è un «nemico» di Francesco, affermando che i suoi interventi mirano a difendere il perenne insegnamento cattolico piuttosto che a opporsi al Papa.
Parlando alla vigilia della sessione del Sinodo di ottobre, e poche ore dopo la pubblicazione del testo dei dubia del Sinodo, il cardinale Burke ha descritto le azioni di lui e dei suoi colleghi firmatari: «Prima di tutto, dobbiamo riaffermare pubblicamente la nostra fede. In questo i Vescovi hanno il dovere di confermare i loro fratelli».
Ha osservato che i dubia, ampiamente presentati dai media come un attacco al Papa, «non riguardano la persona del Santo Padre. Esse, infatti, per loro natura sono espressione della doverosa venerazione verso l’Ufficio Petrino e il Successore di San Pietro», riporta LifeSite.
Pur senza nominarlo, Bergoglio aveva attaccato pubblicamente Burke nel volo di ritorno dal viaggio apostolico di Mongolia, quando aveva dichiarato che i critici del Sinodo non difendono «la vera dottrina cattolica».
Se le notizie dovessero rivelarsi vere e il cardinale Burke venisse sfrattato con la forza dal Pontefice, ciò invierà un messaggio diretto all’intero collegio cardinalizio e all’episcopato mondiale su fino a che punto il Papa si spingerà contro chiunque sia ritenuto non in linea con i suoi desideri.
La notizia del possibile sfratto del cardinale Burke arriva poco dopo la rimozione personale del vescovo di Tyler Joseph Strickland da parte del Papa, in una mossa che è stata descritta come contraria al diritto canonico e dovuta al fatto che l’insegnamento della fede del vescovo Strickland non era approvato da Roma.
Come riportato da Renovatio 21, durante il viaggio aereo, sorvolando la Repubblica Popolare Cinese, il papa ha mandato due messaggi di benedizione a Xi Jinping. La sottomissione del Vaticano a Pechino, forse frutto di ricatti indicibili, si è manifestato apertamente con la nomina del vescovo di Shanghai, scelta dal potere comunista cinese senza consultarsi con la Santa Sede, come gli Accordi-sino vaticani (di per sé già infami e traditori) prevederebbero.
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Ciò porta Bergoglio ad essere in totale antitesi con Burke anche sul tema Cina: come riportato da Renovatio 21, durante una recente messa in Wisconsin, il cardinale americano ha tuonato con veemenza contro i comunisti cinesi che si sono «ribellati a Dio» e hanno «perseguitato crudelmente» i cattolici.
In un’omelia a Lacrosse (Wisconsin) per la festa di Nostra Signora di Guadalupe, il cardinale americano Raymond Leo Burke mette in guardia riguardo al pericolo costituito da «alcune forze» che stanno utilizzando la copertura di COVID-19 per promuovere la «paura» e attaccare la libertà e la famiglia, così da far avanzare il «Grande Reset».
Ascoltando questa predica è possibile capire subito l’abisso che separa Burke da Bergoglio.
Non possiamo poi tralasciare i ricordi personali che abbiamo del porporato americano.
Il cardinale Burke nel marzo 2019 partecipò al convegno di Roma organizzato da Renovatio 21 «Fede, Scienza e coscienza» che verteva sul tema di vaccini e linee cellulari da feto abortito.
Il video, bizzarramente, non è stato ancora cancellato da YouTube – ma assicuriamo che potrebbe esserlo presto.
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Negli scorsi anni il cardinale, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, e si era espresso in modo molto netto sull’uso di cellule da feto abortito nella produzione dei vaccini.
Mesi prima, nell’ambito dell’organizzazione del convegno, il cardinale aveva ricevuto in udienza Renovatio 21 nel suo appartamento di in via della Conciliazione, del quale non ricordiamo il lusso, ma i tanti libri, e i devoti sacerdoti che vi lavoravano e la cappella dove abbiamo pregato con il cardinale.
Per il cardinale, e ai suoi collaboratori, diciamo ora un’altra preghiera.
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Immagine di Pufui Pc Pifpef I via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported; immagine modificata
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Papa Leone ribadisce la condanna della Chiesa contro l’usura: «corruzione del cuore umano»

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Spirito
La sinodalità come sovversione. Mons. Viganò con i Figli del Santissimo Redentore

Renovatio 21 pubblica questa dichiarazione dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò. La lettera di ripudio della chiesa sinodale da parte della comunità dei Figli del Santissimo Rendentore è stata pubblicata pochi giorni fa.
«Tolle Missam, tolle Ecclesiam»
Dichiarazione dell’Arcivescovo Carlo Maria Viganò a proposito della Comunità religiosa dei Figli del Santissimo Redentore
Verrà il giorno,
in cui non si sopporterà più la sana dottrina,
ma, per il prurito di udire qualcosa di nuovo,
gli uomini si circonderanno di maestri
secondo le proprie voglie,
rifiutando di dare ascolto alla verità.
2 Tim 4, 3
Pochi giorni or sono, dopo diciassette anni di tensioni con il Vaticano e con il vescovo di Christchurch in Nuova Zelanda, culminate con un ordine di espulsione dalla Diocesi confermato con un decreto dalla Santa Sede, la Comunità dei Redentoristi Transalpini ha diramato una Lettera Aperta nella quale denuncia i principali errori della chiesa conciliare-sinodale, la sua aperta ostilità nei riguardi della Messa Apostolica e le malversazioni di cui i Figli del Santissimo Redentore sono stati oggetto. Nella Lettera Aperta i padri Redentoristi affermano che «si è spezzata la catena di comando» all’interno della Gerarchia: «Quando un superiore si allontana dalla propria obbedienza a Cristo Re, il suo comando non è più il braccio di Cristo, ma il gesto di un uomo. (IIa IIæ, q. 104, a. 5)».
La crisi dell’Autorità nella Chiesa Cattolica è ormai palese. Nel piano degli eversori, essa deve condurre alla dissoluzione del corpo ecclesiale, per sostituire la Chiesa Cattolica Apostolica Romana con un surrogato di origine umana e di ispirazione massonica. Strumento principale di questo sovvertimento è la sinodalità, ossia l’applicazione dei principi rivoluzionari della democrazia e della rappresentatività popolare ad una istituzione di origine divina che il suo Fondatore Gesù Cristo ha voluto monarchica e gerarchica. In questo modo, spezzato il vincolo di obbedienza a Dio, l’Autorità diventa assoluta e tirannica, non dovendo rispondere delle proprie decisioni né a Nostro Signore Gesù Cristo né al popolo cristiano.
«Tolle Missam, tolle Ecclesiam»
Take away the Mass,
you destroy the Church!A few days ago, after seventeen years of tensions with the Vatican and with the Bishop of Christchurch in New Zealand, culminating in an order of expulsion from the Diocese confirmed by a decree from… pic.twitter.com/EEOX5GdHsP
— Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) October 18, 2025
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Questa rivoluzione permette di manipolare i fedeli e far loro credere che le innovazioni e le eresie introdotte dalla Gerarchia siano richieste dalla base, mentre in realtà sono imposte da una lobby di deviati nella Fede e nella Morale.
Non posso che lodare il coraggio di questi Redentoristi, la cui denuncia si aggiunge alle altre che con sempre maggiore frequenza mostrano lo scandalo e il grande malessere del Clero e del popolo di Dio nei riguardi di una Gerarchia ribelle e apostata. Non siamo più all’ecumenismo conciliare verso le sette acattoliche (pur condannato dai Pontefici fino a Pio XII), ma all’accettazione e alla legittimazione di tutte le false religioni e idolatrie, e dei punti programmatici dell’Agenda globalista (pansessualismo LGBTQ+, immigrazionismo, ecologismo), ai quali la «chiesa sinodale» è totalmente allineata.
Questa crisi ha è di natura teologica e non canonica. Essa riguarda lo smantellamento sistematico della perenne Tradizione della Chiesa Cattolica Apostolica Romana e la dissoluzione del Depositum Fidei: è dunque con argomenti teologici che può essere affrontata. Giudicare i singoli casi individualmente alla luce del Diritto Canonico, senza correlarli tra loro nel contesto più vasto di un’azione eversiva pianificata da decenni e attuata con la cooperazione attiva e consapevole di gran parte dell’Episcopato, non fa che dare riconoscimento ufficiale ad un’Autorità deviata e deviante, a usurpatori che si avvalgono del potere di cui si sono impadroniti contro la volontà di Nostro Signore Gesù Cristo, Capo del Corpo Mistico, ai danni dei Fedeli, per scopi opposti a quelli che Nostro Signore ha stabilito per la Sua Chiesa.
Esorto i Figli del Santissimo Redentore e i loro fedeli con le parole di San Pietro: Resistete forti nella fede, sapendo che le medesime sofferenze affliggono i vostri fratelli sparsi nel mondo (Pt 5, 9). La Fondazione Exsurge Domine – con la quale i Redentoristi Transalpini hanno già relazioni di fraterna amicizia – io stesso come arcivescovo e successore degli Apostoli; insieme ai Chierici della Fraternità della Familia Christi, anch’essi perseguitati e «cancellati» dalla «chiesa bergogliana»; insieme ai tanti Sacerdoti e Religiosi sparsi nel mondo che seguo stabilmente, assicuriamo loro il nostro pieno sostegno, nella latitanza e nel silenzio complice dei Pastori pavidi e codardi.
Poiché sta scritto: Se questi taceranno, grideranno le pietre (Lc 19, 40).
+ Carlo Maria Viganò
Arcivescovo
17 Ottobre MMXXV
S.ctæ Margaritæ Mariæ Virg.
NOTE
1) Togliete la Messa, distruggete la Chiesa. È una citazione di Martin Lutero tratta dal suo libello De abroganda missa privata Martini Lutheri sententia del 1522.
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Papa Leone XIII sarebbe pronto a sciogliere l’Opus Dei

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