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Papa Francesco alla conferenza pro-LGBT: «sarò spiritualmente con tutti voi»

Papa Francesco ha nuovamente inviato una lettera autografa di sostegno al gesuita filo-omotransessualista padre James Martin, esprimendo la sua vicinanza alla conferenza pro-LGBT Outreach del sacerdote che si terrà questo fine settimana.
Poco prima dell’inizio della conferenza del 2024, tenutasi questo fine settimana alla Georgetown University, Outreach ha pubblicato la foto di una lettera scritta a mano da Papa Francesco a padre Martin, il fondatore del gruppo.
Inviato da Francesco l’11 luglio, il messaggio recita:
Caro fratello,
Grazie mille per la tua email.
Sono contento che il cardinale Gregory celebrerà la messa; sarò spiritualmente con lui e con tutti voi, uniti nella preghiera.
Grazie per aver pregato per me. Io faccio lo stesso per te.
Che Gesù ti benedica e che la Santa Vergine si prenda cura di te.
Fraternamente,
Francesco
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La lettera del Papa è arrivata in risposta a un messaggio inviatogli il 10 luglio da padre Martin, in cui gli chiedeva se il Pontefice avesse qualche messaggio da condividere con i partecipanti alla conferenza, come è divenuto consuetudine negli ultimi anni.
BREAKING: #PopeFrancis writes (once again) to Fr James Martin ahead of his lgbt @OutrchCatholic conference this weekend.
Francis says he “will be spiritually with him [Cdl Gregory, who is saying opening Mass] and with all of you, united in prayer.” pic.twitter.com/Nxi0lHoaSA
— Michael Haynes ???????? (@MLJHaynes) August 1, 2024
Accogliendo la lettera di Francesco, Martin ha detto a Outreach che «Siamo onorati dai saluti del Santo Padre e dalle sue promesse di preghiere e siamo grati per il suo impegno verso i cattolici LGBTQ nel corso degli anni. Pregheremo per le sue intenzioni questo fine settimana mentre ci riuniremo a Georgetown».
La conferenza Outreach di quest’anno si propone di riunire «laici LGBTQ, clero, studiosi, artisti, educatori, studenti e familiari per costruire una comunità, condividere le migliori pratiche e pregare insieme».
Il cardinale Wilton Gregory di DC e padre Martin saranno i principali celebranti e le due messe del fine settimana. I dibattiti pubblicizzati per i più di 300 partecipanti includono argomenti come «Ministero LGBTQ nelle parrocchie», «Raccontare storie LGBTQ cattoliche», «La Bibbia e l’omosessualità», «Ministero LGBTQ»,
«I cattolici transgender e la Chiesa», «Razza, intersezionalità e persone LGBTQ», «Genitori di bambini LGTBQ», «Le donne LGBTQ cattoliche e la Chiesa», «Doni di una vita di castità», «Outreach Outlook da Roma».
Outreach stesso opera «sotto gli auspici di America Media», che supervisiona la rivista dei gesuiti statunitensi America Magazine. «Il gruppo è frutto dell’ingegno di Martin e delle sue passate attività pro-LGBT, in quanto mira a diventare un centro di risorse globali “dove i leader della chiesa, sia clero che laici, possono incontrare i fedeli LGBTQ, nelle loro ‘gioie e speranze’ e ‘dolori e ansie’, nonché impegnarsi in un dialogo rispettoso”», scrive LifeSiteNews.
Fin dalla sua fondazione, Outreach ha potuto godere di uno stretto rapporto con Papa Francesco, dovuto principalmente all’amicizia personale tra Francesco e Martin.
In effetti, il papa ha inviato almeno cinque lettere di pubblico dominio a Martin e al gruppo Outreach in relazione alle conferenze LGBT da loro organizzate, anche se la prima, del 2021, è stata inviata prima del lancio ufficiale di Outreach.
Nel 2021, poco prima della conferenza LGBT online di Martin, Francesco scrisse al gesuita ringraziandolo per il suo «zelo pastorale» e per la «capacità di essere vicino alle persone, con quella vicinanza che aveva Gesù e che riflette la vicinanza di Dio».
Il papa ha descritto la difesa LGBT di Martin come un’imitazione dello «stile di Dio».
L’iniziativa Outreach è stata lanciata il 1° maggio 2022 e solo pochi giorni dopo Francesco aveva risposto a una lettera inviatagli da Martin, in cui sosteneva che una Chiesa «selettiva» è «una setta» e denunciava quello che lui definiva il «rifiuto» della Chiesa nei confronti dei «cattolici LGBT».
Francesco ha condannato il «rifiuto della Chiesa», dicendo che per i cosiddetti individui LGBT «vorrei che lo riconoscessero non come “il rifiuto della Chiesa”, ma invece come “persone nella Chiesa”. La Chiesa è una madre e chiama insieme tutti i suoi figli».
Dopo la conferenza Outreach di giugno 2022, Francesco aveva scritto di nuovo a Martin nell’agosto 2022 dopo che il sacerdote gesuita aveva inviato al Pontefice i dettagli sull’evento del 2022. Francesco ha lodato Martin per «aver lavorato nella cultura dell’incontro», che, disse, «accorcia le distanze e ci arricchisce con le nostre differenze, proprio come fece Gesù».
Poi, per l’evento del 2023, Bergoglio ha continuato la prassi consolidata inviando un’altra lettera scritta a mano. Ha ringraziato Martin «per tutto il bene che stai facendo», e ha anche espresso la sua vicinanza a tutti i partecipanti alla conferenza.
Martin ha incontrato Francesco privatamente in diverse occasioni ed è stato personalmente selezionato dal Papa per partecipare all’attuale Sinodo sulla sinodalità. È anche un membro nominato dal Papa del Dicastero per le comunicazioni.
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Il favore di Martin presso Papa Francesco si accompagna al suo storico record di promozione dell’ideologia LGBT in dissenso con l’insegnamento cattolico. Il sacerdote gesuita è descritto come «probabilmente l’attivista più importante» nella Chiesa per le questioni LGBT.
«Il suo curriculum include anche la promozione di immagini tratte da una serie di opere blasfeme dell’artista omosessuale Douglas Blanchard e la descrizione del fatto che vedere Dio come un uomo sia “dannoso”. Martin ha inoltre promosso le unioni omosessuali e ha chiesto alle persone apertamente omosessuali di baciarsi durante il segno della pace alla messa del Novus Ordo» scrive LifeSite.
Come riportato da Renovatio 21, di recente è emersa una fotografia in cui si vedeva il gesuita Martin accanto ad uno stendardo in cui la Vergine Maria era adornata con l’arcobaleno LGBT.
Bergoglio negli anni non hai smesso di portarlo in palmo di mano, spendendosi in pubblici elogi per il più noto sacerdote filo-LGBT del mondo.
Come riportato da Renovatio 21, lo scorso novembre Bergoglio aveva dapprima concesso un’udienza privata al Martin, per poi elogiarlo pubblicamente durante l’assemblea plenaria del Dicastero per le comunicazioni vaticane. Il gesuita filo-omofilo era stato quindi alle masse di ragazzi, tra musica techno sparata da sacerdoti DJ e pissidi Ikea, durante la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona.
Un anno fa, il Martin aveva dichiarato in pratica che la dottrina del catechismo sull’omosessualità uccide, in quanto porterebbe taluni alla morte per suicidio. Il papa la scorsa estate gli scrisse una lettera di incoraggiamento: «Vi incoraggio a continuare a lavorare sulla cultura dell’incontro, che accorcia le distanze e ci arricchisce delle nostre differenze, come ha fatto Gesù, che si è fatto vicino a tutti».
Il gesuita impartì la prima benedizione omosessuata, come secondo nuove istruzioni del Dicastero per la Dottrina della Fede sotto Tucho Fernandez, a poche ore dalla pubblicazione del documento Fiducia Supplicans.
Nel frattempo continua il silenzio dell’amico stretto del gesuita Martin, il gesuita Bergoglio sulla blasfemia transgenderra offerta in mondovisione alle Olimpiadi.
Si tratta, decisamente, di un papa contrario alla «frociaggine». Renovatio 21 infatti ci aveva creduto subito.
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Immagine screenshot da YouTube
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Candace Owens dice che Trump le ha detto di smettere di parlare di Brigitte Macron

La celebre commentatrice statunitense Candace Owens ha affermato la scorsa settimana che il presidente americano Donald Trump le ha chiesto personalmente di smettere di parlare della moglie del presidente francese Emmanuel Macron, Brigitte, che Owens ha precedentemente affermato essere un uomo, dopo che le era stato detto che Macron aveva sollevato l’argomento durante la discussione sui colloqui di pace tra Russia e Ucraina. Lo riporta LifeSite.
La settimana scorsa durante una trasmissione in diretta del suo podcast Candace, Owens ha raccontato come il 24 febbraio un’amica le abbia detto che qualcuno «molto in alto» alla Casa Bianca le aveva chiesto di smettere di parlare di Brigitte Macron, sulla quale aveva svolto ricerche approfondite per la sua serie Becoming Brigitte. Nella serie di podcast la Owens dà voce a giornalisti che ritengono che la première dame francese sia nata come uomo.
Per tali incredibili affermazioni, la Owens ha già ricevuto più lettere dai legali dei Macron.
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La Owens afferma di aver inizialmente rifiutato la richiesta di tacere, insistendo sul suo diritto alla «libertà di parola». Quando, a quanto pare, avrebbe richiamato l’amica per discutere ulteriormente della questione, le è stato detto che Macron stava «bloccando i negoziati per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina» finché Owens non avesse smesso di parlarne.
All’inizio di quest’anno, la Owens aveva dichiarato di aver ricevuto una lettera da uno studio legale che rappresentava Emmanuel e Brigitte Macron, che sostanzialmente, dice, avrebbe funto da «minaccia legale». Secondo quanto raccontato dalla giovane giornalista madre di quattro figli, la lettera affermerebbe che «la signora Macron non vi deve la prova di essere, e di essere sempre stata, una donna».
La Owens dice di aver notato, poco prima di ricevere la chiamata dalla sua amica il 24 febbraio, che Macron quel giorno si trovava a Washington e che aveva lasciato la Casa Bianca solo poche ore prima. Disse all’amica che avrebbe riflettuto e pregato per la richiesta. All’epoca avrebbe anche detto al marito, il cattolico britannico George Farmer, che «nessuno avrebbe mai creduto» a quello che era appena successo.
Poco dopo, la Owens ha raccontato di aver ricevuto una chiamata da un membro dello staff della Casa Bianca che le ha detto di «fare semplicemente quello che dice il presidente» riguardo a Brigitte. Candace racconta di essere rimasta infastidita da quello che ha descritto come l’atteggiamento «pomposo» del membro dello staff. «Non avrebbe potuto essere… più arrogante», ha detto riferendosi alla persona che aveva chiamato.
L’opinionista cattolica ha poi dichiarato di aver deciso di contattare Tucker Carlson per chiedere consiglio, che le avrebbe detto, in sostanza: «alla fine, la verità è ciò che conta, ma se potessi porre fine alla guerra tra Ucraina e Russia, lo farei».
«Non vuoi che il sangue dei cristiani sia sulla tua coscienza, ma anche la libertà di parola è importante» le avrebbe consigliato il Carlson. «Dovresti dire che lo farai, “finché…”, ma a un certo punto devi informare la gente di quanto accaduto».
Candace racconta di aver quindi ricevuto una telefonata dal presidente Trump in persona. Il presidente sarebbe subito entrato nella questione, dicendole: «sto negoziando… questa persona vuole questo e quest’altra vuole quest’altro… e non hai idea di quanto sia complicato portare a termine uno di questi accordi».
Secondo la Owensa, Trump ha continuato a raccontarle di come, mentre accompagnava Macron alla sua auto durante la sua recente visita alla Casa Bianca, il presidente francese gli avesse chiesto se conoscesse Candace, e poi lui gli avesse chiesto di «smettere di parlare» di sua «moglie».
Trump avrebbe detto durante la loro telefonata che Brigitte è «vecchia, questo la sta davvero, davvero colpendo», prima di aggiungere: «l’ho vista da vicino e mi sembra una donna».
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La Owens avrebbe spiegato a Trump che l’aspetto di Brigitte è dovuto al fatto che si rivolge a un «medico straordinario» specializzato in interventi chirurgici per transgender. Candace gli avrebbe anche detto di non essere «molto soddisfatta della richiesta», insistendo rispettosamente sul fatto che non era «colpa» sua se Macron aveva sposato un uomo.
Trump avrebbe risposto: «siamo davvero vicini a concludere questa cosa», riferendosi ai negoziati di pace tra Ucraina e Russia. «È stato davvero facile lavorare con Macron».
La giornalista ha affermato che, sebbene Trump non le abbia detto specificamente che Macron aveva minacciato di ostacolare i negoziati di pace, le ha detto che lui e Macron avevano discusso della guerra tra Russia e Ucraina «tutto il giorno» e che lui stava cercando di negoziare un accordo di pace.
Owens avrebbe detto a Trump di essere disposta a smettere di parlare di Brigitte a breve termine, ma ha chiarito di aspettarsi che entro pochi mesi avrebbe potuto tornare a parlare di Brigitte. Inizialmente Trump si sarebbe mostrato aperto a questo compromesso, ma poi avrebbe insistito sulla necessità di poter collaborare con Macron «a lungo termine». Pertanto, la chiamata si sarebbe conclusa in un vicolo cieco.
Commentando la sua interazione con Trump, la Candazza ha rincarato la dose nel suo podcast chiedendo a Emmanuel Macron di «dimettersi» dalla carica di presidente della Repubblica Francese.
«Non c’è esempio più grande della mancanza di moralità di un leader» che minacciare di bloccare i negoziati di pace e «lasciare morire la gente» finché un podcaster non smetterà di parlare di sua moglie, ha affermato.
«Sono terrorizzati. Perché ovviamente tutto quello che ho scoperto è vero. La finzione non ti farebbe fare una cosa del genere», ha continuato Owens.
La Owens afferma di credere che la reazione provocata dai suoi commenti non sia semplicemente una risposta ai suoi tentativi di denunciare la possibilità che Brigitte sia un uomo, ma piuttosto che coinvolga una rete di eventi «profondamente sinistra» che coinvolge una rete mondiale di persone, aggiungendo di avere sentore che dietro la richiesta di smettere di parlare della coppia ci sia qualcuno più potente dei Macron.
Come chiarito nei suoi podcasti, Candace ipotizza che esista una setta pedofila al potere – non necessariamente confinata a un solo paese, ma che esiste anche in Francia – il che, secondo lei, spiega la reazione negativa alle narrazioni di cui ha parlato nel suo podcast.
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In uno degli ultimi episodi, la Owens ha celebrato il fatto che Macron è tornato a parlare con Putin dopo tre anni, attribuendosi una parte del merito, ma dicendo al contempo che quello era il segnale per cui poteva, come da accordi con Trump, riprendere a parlare della questione Brigitte.
Candace ha dichiarato di aver più volte reiterato il suo invito alla prima dama di Francia ad essere intervistata per mettere a tacere ogni dubbio, ma la risposta degli avvocati della coppia presidenziale (ultimamente sulle cronache per un supposto litigio con manata in faccia visti sull’aereo che li portava in Vietnam) è stata quella di dire che la moglie di Macron non deve provare niente.
Ancora un anno fa Macron aveva respinto pubblicamente le voci sul sesso della moglie.
Come riportato da Renovatio 21, la giornalista francese che sosteneva che la Macron fosse un uomo cinque mesi fa ha chiesto asilo in Russia. L’anno scorso un tribunale francese aveva multato due donne che sostenevano la tesi di Brigitta nata maschio.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
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Vescovo spagnuolo neo-nominato aveva dichiarato pubblicamente di sostenere le «benedizioni» omosessuali

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