Connettiti con Renovato 21

Spirito

Mons. Viganò: il piano di papa Francesco vuole «nuocere alle anime, screditare la Chiesa e offendere la Maestà di Dio»

Pubblicato

il

Renovatio 21 pubblica questa dichiarazione di monsignor Carlo Mario Viganò. Le opinioni degli scritti pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

DICHIARAZIONE

a proposito delle recenti risposte del Dicastero per la Dottrina della Fede a mons. José Negri, Vescovo di Santo Amaro (Brasile)

 

 

 

Hæc est autem scriptura, quæ digesta est:
Mane, Thecel, Phares. 

Dan 5, 25

 

Quando l’ultima dichiarazione di Jorge Mario Bergoglio non ha ancora finito di scandalizzare i fedeli e provocare divisione tra i Pastori, ecco aggiungersene una nuova, di medesimo segno, che apre un’altra ferita nel martoriato corpo della Chiesa.

 

Sono state recentemente pubblicate, con data del 31 Ottobre 2023, le Risposte ad alcune domande di S.E. Mons. José Negri, Vescovo di Santo Amaro in Brasile, circa la partecipazione al sacramento del battesimo e del matrimonio da parte di persone transessuali e di persone omoaffettive (qui).

 

Aldilà della definizione ipocrita di «persone omoaffettive» – quasi si potesse separare l’identità omosessuale dall’esercizio intrinsecamente peccaminoso della sessualità contro natura che la definisce – questo documento rappresenta un ulteriore allontanamento dalla dottrina cattolica, non solo per le domande cui accetta di rispondere, non tanto per le risposte che formula, ma anche e soprattutto per gli effetti che la sua interpretazione mediatica avranno presso i fedeli; una interpretazione che significativamente risulta coerente con il cosiddetto metodo induttivo teorizzato dallo stesso Bergoglio in un altro documento sullo studio della Sacra Teologia (qui).

 

Secondo questa teoria – condannata da Pio XII – occorre «partire dai diversi contesti e dalle situazioni concrete in cui le persone si trovano, lasciandosi seriamente interpellare dalla realtà, per diventare un discernimento dei segni dei tempi». Non a caso tutti i media, alla data di ieri, titolano «Il Vaticano apre a trans e gay», «Sì ai divorziati come padrini», «I trans potranno essere battezzati, svolta del Vaticano». 

Sostieni Renovatio 21

Il documento del Dicastero presieduto da Tucho Fernández – autore di Amoris lætitia e di Guariscimi con la tua bocca, l’arte di baciare (sic) – non è ovviamente mosso da zelo pastorale per le anime di chi vive in stato abituale e pubblico di peccato mortale perché si pentano e si convertano, ma dalla volontà di normalizzare i loro comportamenti, depennando la sodomia dai peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio, o lasciandone la condanna alla teoria e di fatto ammettendo chi la pratica non solo ai Sacramenti, ma anche a quelle funzioni – come il padrino di Battesimo e Cresima o il testimone di nozze – dalle quali la Chiesa ha sempre escluso coloro che con la propria condotta di vita contraddicono pubblicamente l’insegnamento di Nostro Signore.

 

Una funzione che, nel ruolo di padrino, diventa particolarmente eminente. Escludiamo quindi ogni possibile scusante, basata su un presunto fraintendimento delle parole di Bergoglio, anche perché il precedente del «Chi sono io per giudicare» valsogli la copertina della rivista LGBTQ The Advocate (qui) si era già dimostrato disastroso nei suoi effetti.

 

Effetti voluti allora, ribaditi con le ripetute dichiarazioni e interviste, confermati con l’ultimo documento vaticano. 

 

«Aprire un po’ di più le porte» è infatti la strategia di Bergoglio. Chi afferma che queste dichiarazioni inaudite siano frutto di improvvisazione e che non abbiano ripercussioni sul corpo ecclesiale si sbaglia o è in malafede. Esse partono da lontano – in questo caso dal 7 Dicembre 2014 – e dimostrano una pianificazione metodica, una intenzione dolosa e una pervicace volontà di nuocere alle anime, di screditare la Chiesa e di offendere la Maestà di Dio.

 

L’attacco alla famiglia tradizionale e l’aperto appoggio delle unioni e ai comportamenti peccaminosi di concubinari, adulteri, omosessuali e transgender parte dal Sinodo sulla Famiglia, prova generale dell’attuale Sinodo sulla Sinodalità. Fu in concomitanza con quell’assise che Bergoglio volle concedere un’intervista al quotidiano argentino La Nacion, anticipando le mosse che oggi lo vediamo compiere e che nessuno dei Dubia cardinalizi è riuscito a scongiurare. 

 

«Che facciamo con loro [i divorziati risposati], che porta si può aprire? C’è un’inquietudine pastorale: allora gli andiamo a dare la comunione? Non è una soluzione dargli la comunione. Questo soltanto non è la soluzione, la soluzione è l’integrazione. Non sono scomunicati. Ma non possono essere padrini di battesimo, non possono leggere le letture a messa, non possono distribuire la comunione, non possono insegnare il catechismo, non possono fare sette cose, ho l’elenco lì. Se racconto questo, sembrerebbero scomunicati di fatto! Allora, aprire un po’ di più le porte. Perché non possono essere padrini? “No, guarda, che testimonianza vanno a dare al figlioccio?” La testimonianza di un uomo e una donna che dicano: “Guarda, caro, io mi sono sbagliato, sono scivolato su questo punto, ma credo che il Signore mi ami, voglio seguire Dio, il peccato non mi ha vinto, vado avanti”. Ma che testimonianza cristiana è questa? O se arriva uno di questi truffatori politici che abbiamo, corrotti, a fare da padrino ed è regolarmente sposato per la Chiesa, lei lo accetta? E che testimonianza va a dare al figlioccio? Testimonianza di corruzione?» (qui)

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

In queste parole, tanto fastidiose nella forma quanto ingannatrici nella sostanza, si racchiude il progetto eversivo di Bergoglio, che trova puntuale conferma nell’ultimo documento del Dicastero vaticano che ha sostituito nel nome e nelle funzioni la già compromessa Congregazione per la Dottrina della Fede; a capo del quale è stato nominato un individuo che non fa mistero della propria totale e assoluta identità di vedute col gesuita argentino (…).

 

La speciosità degli argomenti tradisce l’assoluta inconciliabilità tra quanto insegna il Magistero cattolico e ciò che vuole ottenere Bergoglio, in esecuzione agli ordini che gli sono stati impartiti da chi lo ha fatto eleggere. Non dimentichiamo che tra i risultati da ottenere con la rimozione di Benedetto XVI e la promozione di una «primavera della Chiesa» le mail di John Podesta elencavano appunto una modifica della Morale con l’introduzione della «parità di genere», ipocrita eufemismo dietro cui l’Agenda 2030 nasconde la normalizzazione del transessualismo, della sodomia e della pedofilia, oltre alla distruzione mediante il divorzio della famiglia naturale composta da uomo e donna. 

 

Basterebbe questo, agli occhi di una persona onesta e retta, per evitare con la massima attenzione ogni minima variazione – anche solo disciplinare – su questi temi che dovrebbero vedere la Chiesa Cattolica e il mondo globalista su posizioni diametralmente opposte e inconciliabili.

 

Se dunque un «papa» – espressione del più esasperato progressismo e apprezzato come tale dai nemici storici della Chiesa – decide di aprire la finestra di Overton sulla condanna della sodomia, del concubinato e del transessualismo, lo fa non solo a ragion veduta, ma con l’unico scopo di contraddire apertamente il Magistero e sovvertire nella sua essenza la missione della Gerarchia. 

 

Questo «aprire un po’ di più le porte», perché secondo Bergoglio «la soluzione è l’integrazione», è una dichiarazione di intenti di nove anni fa che oggi trova puntuale realizzazione, nel silenzio attonito del Sacro Collegio e dei Vescovi, anzi con la loro sostanziale approvazione.

 

Perché è facile piacere ai potenti della terra, a coloro che manovrano i governi e addirittura i vertici della Gerarchia per ottenere i loro scopi criminali. Molto meno facile affrontare con Fede e con coraggio il bonum certamen che da sempre la Chiesa combatte contro il Principe di questo mondo, per affermare con fierezza il Vangelo di Cristo e affrontare il martirio per difendere ciò che Egli ha ordinato ai suoi Pastori di insegnare fedelmente. 

Aiuta Renovatio 21

Una seria analisi del documento del Dicastero per la Dottrina della Fede non può e non deve limitarsi alla confutazione delle singole proposizioni eretiche, perché finirebbe con l’assecondare il metodo subdolo con cui esse sono state pensate e redatte: occorre al contrario considerare gli effetti immediati e a lungo termine, tenendo conto di come le Risposte si collocano rispetto ad altre dichiarazioni precedenti e soprattutto alla mens che le orienta verso una unica, chiarissima e inequivocabile direzione.

 

L’affermazione di Bergoglio nell’intervista a Elisabetta Piquè, «La soluzione è l’integrazione», è rivelatrice di questa mens dolosa ed eversiva, che rende il suo autore non solo gravemente responsabile dinanzi a Dio delle offese e dei peccati che provocherà e della dannazione eterna a cui condannerà chi li compie, ma che mostra anche la indegnità e l’ostilità del gesuita argentino a ricoprire la funzione di Romano Pontefice e Pastore universale del Gregge del Signore. 

 

Inimicus Ecclesiæ, ho detto nel mio intervento sul vizio di consenso. Un nemico che agisce con coerenza e premeditazione nel compiere l’esatto opposto di ciò che ci si attende dal Vicario di Cristo e dal Successore del Principe degli Apostoli. 

 

Dobbiamo confrontarci con una realtà dolorosa e terribile: Bergoglio si pone come ostile ai Cattolici fedeli al Magistero – che deride, condanna ed emargina – e complice di chi contraddice apertamente ciò che la Chiesa insegna immutabilmente da duemila anni.

 

Non solo: egli vuole condurre i buoni Cattolici – e con essi i pochi Vescovi e sacerdoti che ancora professano la Fede nella sua integrità – a separarsi dalla setta che ha infiltrato e invaso la Chiesa, provocandoli con sfrontata arroganza perché si sentano scandalizzati ed offesi.

 

L’inclusività a cui si ispira Bergoglio nella sua opera demolitrice è l’esatto opposto di quanto ci ha insegnato Nostro Signore, che nella parabola del banchetto di nozze (Mt 22, 1-14) non lascia dubbi circa la necessità di indossare la veste della Grazia per potervi essere ammessi. In quel passo evangelico il signore che trova un invitato senza veste lo fa legare dai suoi servi e gettare nelle tenebre esteriori, dov’è pianto e stridore di denti (ibid., 13).

 

Le parole del Salvatore «Sarete miei amici se farete quello che vi comando», (Gv 15, 14) o «Non chi dice “Signore, Signore”, ma chi fa la volontà del Padre mio entrerà nel Regno dei Cieli» (Mt 7, 21) non danno adito a equivoci, e il fatto che un «papa» osi contraddirle è di una gravità inaudita che non può essere in alcun modo tollerata, per il bene delle anime e per l’offesa a Dio.

 

Oggi ci troviamo dinanzi al paradosso di un autoproclamato «padrone» della Chiesa – perché come tale agisce Bergoglio – che caccia dal banchetto chi ha la veste nuziale e vi ammette indiscriminatamente tutti gli altri. Ma se la «chiesa» di Bergoglio non vuole i Cattolici, come può dirsi «cattolica»? Se chi esercita la propria autorità di “papa” lo fa contro l’autorità di Cristo, come può essere considerato Suo vicario? 

 

Alla National Gallery di Londra è conservato uno splendido dipinto di Rembrandt, realizzato nel 1636: il festino di Baldassarre, che riprende il racconto del profeta Daniele (Dan 5). Il re babilonese Baldassarre, in pieno assedio da parte del re di Persia Ciro il Grande, aveva organizzato un sontuoso banchetto a corte, usando per le libagioni i vasi sacri del Tempio sottratti come bottino da Nabucodonosor. In quell’occasione, dinanzi a tutti gli ospiti e ai dignitari, apparve una mano che scrisse sulla parete della sala reale, di fronte al candelabro (Dan 5, 5) delle parole incomprensibili.

 

Fu Daniele a interpretare quelle parole oscure, Mane, Thecel, Phares (Dan 5, 25): 

 

Mane: Dio ha computato il tuo regno e gli ha posto fine.
Thecel: tu sei stato pesato sulle bilance e sei stato trovato mancante.
Phares: il tuo regno è diviso e dato ai Medi e ai Persiani
 (Dan 5, 26-28).

 

Dinanzi alla contemplazione della passio Ecclesiæ per mano di Bergoglio e dei suoi complici, possiamo sperare e pregare che quanti non hanno creduto dinanzi alla silenziosa azione del Bene possano convertirsi per l’inquietante evidenza di ciò che gli si oppone. Prima che sia troppo tardi. 

 

+ Carlo Maria Viganò

arcivescovo

 

9 Novembre 2023
In Dedicatione Basilicæ Ss.mi Salvatoris

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21



Renovatio 21 offre questo testo di Monsignor Viganò per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

 

Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia

Spirito

La messa tradizionale nuovamente autorizzata in San Pietro

Pubblicato

il

Da

Durante il 14° Pellegrinaggio ad Petri Sedem, organizzato dal Coetus Internationalis Summorum Pontificum, che si terrà a Roma e in Vaticano dal 24 al 26 ottobre, il Cardinale Raymond Leo Burke celebrerà una Messa pontificale secondo il rito tridentino presso l’Altare della Cattedra della Basilica di San Pietro sabato 25 ottobre.   Il presidente del Coetus Internationalis Summorum Pontificum ha annunciato l’autorizzazione di questa celebrazione, che fa parte del calendario degli eventi del pellegrinaggio, che da oltre un decennio riunisce fedeli provenienti da diversi Paesi attorno alla liturgia tradizionale latina.   Questo pellegrinaggio è stato fondato nel 2012. Negli ultimi anni, aveva subito le conseguenze delle restrizioni imposte dal motu proprio Traditionis Custodes di papa Francesco, che limitava l’uso della Messa tradizionale, una limitazione che aveva influenzato l’organizzazione del pellegrinaggio.   È tuttavia gratificante che, per la prima volta dall’entrata in vigore del Traditionis Custodes, la celebrazione della Messa tradizionale sia autorizzata presso l’altare della Cattedra di San Pietro nella Basilica Vaticana, mentre il rito tridentino era stato praticamente vietato. Questo va certamente attribuito a Papa Leone XIV, senza dubbio su richiesta del Cardinale Burke.

Sostieni Renovatio 21

Durante i primi pellegrinaggi ad Petri Sedem, la Messa tridentina veniva celebrata liberamente nella Basilica di San Pietro. Tuttavia, già nel marzo 2021, la Segreteria di Stato aveva vietato le Messe private secondo il rito tradizionale, autorizzandole solo nella piccola Cappella Clementina.   Dopo la pubblicazione di Traditionis Custodes, i pellegrinaggi non furono autorizzati a celebrare nella Basilica Vaticana per l’anno 2022, un divieto che fu mantenuto negli anni successivi. I pellegrini dovettero invece recarsi nella Chiesa della Trinità dei Pellegrini o al Pantheon. Quest’anno il divieto verrà revocato.   Speriamo che questo episodio non sia isolato, ma che le restrizioni assolutamente ingiuste, del tutto contrarie alla tradizione e al diritto, che gravano sulla celebrazione del cosiddetto Rito di San Pio V, vengano completamente revocate e che il rito tradizionale possa essere celebrato liberamente da tutti i sacerdoti che lo desiderano. Questo è ciò che la Fraternità Sacerdotale San Pio X ha sempre chiesto.   Sarebbe bene, a partire da Roma, che le direttive della Segreteria di Stato venissero abolite, che il rito tradizionale non fosse più confinato in una piccola cappella della Basilica Vaticana, ma che riacquistasse il suo giusto posto all’interno di questa basilica, che, va ricordato, è stata costruita per esso.   Articolo previamente apparso su FSSPX.News

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine di Steven Zucker via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-SA 2.0  
Continua a leggere

Spirito

Trump posta gli auguri della Madonna in occasione dell’8 settembre

Pubblicato

il

Da

Il presidente Donald Trump, la mattina della festa della Natività della Beata Vergine Maria, Madre di Dio, ha pubblicato «Buon compleanno Maria, Regina della Pace!»

 

Il post sui social media di Trump includeva anche un’immagine della statua della Regina della Pace che si trova nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma.

 

La statua in marmo, commissionata da Papa Benedetto XV in segno di ringraziamento per la fine della prima guerra mondiale, reca l’iscrizione «Ave Regina Pacis».

 


La Chiesa cattolica celebra la festa della Natività della Beata Vergine Maria l’8 settembre, esattamente nove mesi dopo la solennità dell’Immacolata Concezione, l’8 dicembre.

 

Nelle elezioni presidenziali dello scorso anno, il 55% dei cattolici statunitensi ha votato per Trump.

 

Nel 2020, Trump ha superato il cattolico Joe Biden con un margine del 50% contro il 49%. Tra il 2020 e il 2024, durante l’amministrazione Biden, il 7% degli elettori cattolici ha cambiato la propria affiliazione politica da democratica a repubblicana.

 

Come riportato da Renovatio 21, l’anno passato Trump aveva pubblicato sui social la preghiera di San Michele Arcangelo, spingendo molti a dire che era «più cattolico dei vescovi».

 

Due settimane fa Trump ha dichiarato di voler andare in paradiso.

 

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine da Twitter

Continua a leggere

Spirito

Mons. Viganò reagisce alla pellegrinaggio romano omotransessualista

Pubblicato

il

Da

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha reagito al recente pellegrinaggio delle organizzazione LGBT a Roma per il giubileo citando le visioni della Beata Caterina Emmerich, datate 1820.   «Vidi una strana chiesa che veniva costruita contro ogni regola… Non c’erano angeli a vigilare sulle operazioni di costruzione. In quella chiesa non c’era niente che venisse dall’alto… C’erano solo divisioni e caos. Si tratta probabilmente di una chiesa di umana creazione, che segue l’ultima moda…»   «Vidi cose deplorevoli: stavano giocando d’azzardo, bevendo e parlando in chiesa; stavano anche corteggiando le donne. Ogni sorta di abomini vi venivano perpetrati. I sacerdoti permettevano tutto e dicevano la Messa con molta irriverenza. Vidi che pochi di loro erano ancora pii, e solo pochi avevano una sana visione delle cose. Tutte queste cose diedero tanta tristezza»  

Sostieni Renovatio 21

«Poi vidi che tutto ciò che riguardava il Protestantesimo stava prendendo gradualmente il sopravvento e la religione cattolica stava precipitando in una completa decadenza. La maggior parte dei sacerdoti erano attratti dalle dottrine seducenti ma false di giovani insegnanti, e tutti loro contribuivano all’opera di distruzione. In quei giorni, la Fede cadrà molto in basso, e sarà preservata solo in alcuni posti, in poche case e in poche famiglie che Dio ha protetto dai disastri e dalle guerre»   «Stavano costruendo una chiesa grande, strana, e stravagante. Tutti dovevano essere ammessi in essa per essere uniti ed avere uguali diritti: evangelici, cattolici e sette di ogni denominazione»   «Ho visto di nuovo la strana grande chiesa. Non c’era niente di santo in essa. Ho visto anche un movimento guidato da ecclesiastici a cui contribuivano angeli, santi ed altri cristiani. C’era qualcosa di orgoglioso, presuntuoso e violento in tutto ciò, ed essi sembravano avere molto successo.»   «Vidi quanto sarebbero state nefaste le conseguenze di questa falsa chiesa. L’ho veduta aumentare di dimensioni; eretici di ogni tipo venivano nella città [di Roma]. Il clero locale diventava tiepido, e vidi una grande oscurità… Allora la visione sembrò estendersi da ogni parte. Intere comunità cattoliche erano oppresse, assediate, confinate e private della loro libertà. Vidi molte chiese che venivano chiuse, dappertutto grandi sofferenze, guerre e spargimento di sangue. Una plebaglia selvaggia e ignorante si dava ad azioni violente. Ma tutto ciò non durò a lungo»   «Ho avuto un’altra visione della grande tribolazione. Mi sembrava che si pretendesse dal clero una concessione che non poteva essere accordata. Vidi molti sacerdoti anziani, specialmente uno, che piangevano amaramente. Anche alcuni più giovani stavano piangendo. Ma altri (e i tiepidi erano fra questi) facevano senza alcuna obiezione ciò che gli veniva chiesto. Era come se la gente si stesse dividendo in due fazioni».  

Aiuta Renovatio 21

«Vidi un’apparizione della Madre di Dio, che disse che la tribolazione sarebbe stata molto grande. Aggiunse che queste persone devono pregare ferventemente…Devono pregare soprattutto perché la chiesa delle tenebre abbandoni Roma»   «Vidi la Chiesa di San Pietro: era stata distrutta ad eccezione del presbiterio e dell’altare maggiore».   «Vedo altri martiri, non ora ma in futuro… Vidi le sette segrete minare spietatamente la grande Chiesa. Vicino ad esse vidi una bestia orribile che saliva dal mare. (Ap 13,1). In tutto il mondo le persone buone e devote, e specialmente il clero, erano vessate, oppresse e messe in prigione».   Le visioni della beata sono state varie volte riprese negli ultimi anni.   Come riportato in un vecchio articolo pubblicato da Renovatio 21, la beata Anna Caterina Emmerick, suora tedesca, nacque il 250 anni fa, l’8 settembre 1774, a Coesfeld, e il 9 febbraio si è commemorato il 200° anniversario della sua morte a Dülmen, in Vestfalia. Un ventennio fa papa Giovanni Paolo II la beatificò, evidenziando nell’omelia del 3 ottobre 2004 come la mistica avesse vissuto e sofferto nella propria carne «il dolore amaro di nostro Signore Gesù Cristo».   La monaca agostiniana ricevette le stimmate dopo il suo tempo nel convento di Agnetenberg, chiuso nel 1811 a causa della secolarizzazione. Accolta nella casa parrocchiale di Dülmen, incontrò lo scrittore Clemens Brentano, che per cinque anni la visitò quotidianamente per trascrivere le sue visioni, poi pubblicate.   La sua opera principale, L’amara passione di Nostro Signore Gesù Cristo, narra in dettaglio gli eventi della Passione e della morte di Cristo. Queste visioni ispirarono Mel Gibson per il film La passione di Cristo.   Tuttavia, Anna Caterina non vide solo le sofferenze di Cristo di 2000 anni fa, ma anche quelle del Suo Corpo Mistico, la Chiesa, nel presente. Nelle sue visioni, descrisse profezie sul futuro della Chiesa, includendo con chiarezza l’attacco della massoneria, sia dall’esterno che dall’interno.   «Lo stato dell’intera Chiesa le fu mostrato, come sempre in tali visioni, nell’immagine della Chiesa di San Pietro, e della setta segreta che si ramificava in tutto il mondo in una guerra ininterrotta di distruzione contro di essa come regno dell’anticristo. La setta riceve la sua firma dalla bestia apocalittica che, essendo sorta dal mare, dimora con essa e la spinge a combattere contro il gregge di Cristo».   «Spesso giaceva in mezzo a loro mentre lavoravano; andavano anche da lei nella caverna dove a volte si nascondeva. Durante questo periodo, vidi molte persone buone e pie e specialmente ecclesiastici torturati, imprigionati e oppressi qua e là in tutto il mondo, e avevo la sensazione che un giorno sarebbero diventati nuovi martiri». Il piano ostile portò gli «abortisti a entrare nella chiesa con la bestia».

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

La mistica descrisse molto chiaramente la giustapposizione delle due chiese: «ora mi è stato anche mostrato il paragone tra quel papa e questo e tra quel tempio e questo». Le è stato «detto e mostrato quanto debole nel numero e nel sostegno» l’uno fosse, «ma quanto forte nella volontà, avendo rovesciato così tanti dei».   Tuttavia, guardava all’altro con grande devozione, per cui «egli aveva l’unico vero Dio e l’unica vera devozione dissolti in così tanti dei e false devozioni» consentendo il falso tempio. Ciò portò all’adorazione di «mille idoli», ma non fu dato alcun posto al Signore. (4)   Nella descrizione, alla falsa chiesa venne dato un nome inequivocabile:   «Ho visto anche quanto sarebbero state gravi le conseguenze di questa chiesa post-cristiana. L’ho vista crescere, ho visto molti eretici di ogni rango trasferirsi nella città. (…) Ho avuto di nuovo l’immagine di come la chiesa di San Pietro sarebbe stata sistematicamente demolita dalla setta segreta e anche demolita dalle tempeste».
La Emmerick vide l’impronta diabolica della chiesa successiva in una dimensione sconvolgente:   «Questa chiesa è piena di feci, di nulla, di piattezza e di notte. (…) È tutto vuoto concetto. I muri sono ripidi, è vuoto. Una sedia è un altare. Su un tavolo c’è un teschio, coperto, tra le luci. A volte è scoperto; nelle loro consacrazioni hanno bisogno di semplici spade. È tutto malvagio da cima a fondo, la comunità degli empi. Non posso dirvi quanto siano abominevoli, corrotte e vane tutte le loro attività, che molti di loro non conoscono nemmeno. Vogliono diventare un corpo in qualcosa di diverso dal Signore».   La mistica riconobbe questa spirale discendente fino alle ultime conseguenze, sottolineando che ciò che era pericoloso nell’agenda era «l’apparente innocenza» e l’innocuità ostentata per nascondere malizia, errore, bugie e ipocrisia.   «Nacque un corpo, una comunità separata dal corpo di Gesù, la Chiesa, una dopo-chiesa senza salvezza, il cui segreto è di non avere segreti, e perciò la sua attività è ovunque temporale, finita, arrogante, autoindulgente e quindi corrotta e (…) che conduce al disastro». (6)   Alla suora prescelta venne mostrato fino a che punto sarebbe arrivata la devastazione della chiesa: «riguardava solo il pavimento e il retro, il resto è stato tutto distrutto dalla setta segreta e dagli stessi ministri della chiesa».   La Beata Emmerick vide i «Dodici», che riconobbe come i «nuovi apostoli». «Portarono la chiesa in un altro luogo, e fu come se diversi palazzi crollassero davanti a loro come campi di grano».   La Emmerick fu profondamente colpita dall’entità della devastazione: «Quando vidi la chiesa di San Pietro nel suo stato di demolizione e come così tanti ecclesiastici stavano lavorando all’opera di distruzione, senza che nessuno di loro volesse farlo pubblicamente davanti agli altri, fui così rattristata che gridai con veemenza a Gesù di avere pietà di me».  
Il Signore le diede la risposta alla sua supplica:   «E vidi il mio Sposo celeste davanti a me, come un giovane, e parlò a lungo con me. Disse anche che questo trasporto della Chiesa significava che apparentemente sarebbe affondata completamente, ma che si sarebbe appoggiata a questi portatori e sarebbe emersa di nuovo da loro; anche se fosse rimasto un solo cattolico, la Chiesa avrebbe potuto trionfare di nuovo, perché non era fondata nelle menti e nei consigli degli uomini. Ora mi mostrò come non mancassero mai persone che pregavano e soffrivano per la Chiesa. Mi mostrò tutto ciò che aveva sofferto per la Chiesa, e come aveva dato forza ai meriti e alle fatiche dei martiri, e come avrebbe sofferto di nuovo tutto se avesse potuto ancora soffrire. Mi mostrò anche in innumerevoli immagini tutte le miserabili vicende dei cristiani e del clero in cerchi sempre più ampi attraverso il mondo intero fino alla mia patria e mi ammonì di perseverare nella preghiera e nella sofferenza. Era un’immagine indescrivibilmente grande e triste che è impossibile esprimere. Mi fu anche mostrato che non c’erano quasi più cristiani anziani». (7)

Aiuta Renovatio 21

Tuttavia, nella sua più grande miseria, Anne Catherine Emmerick vide l’avvicinarsi della salvezza. Vide «una grande croce splendente in cielo, sulla quale pendeva il Salvatore, dalle cui ferite si diffondevano sul mondo fasci di raggi splendenti. (…) La chiesa ne fu completamente illuminata, e attraverso questo splendore vidi la maggior parte delle anime entrare nel Signore».   La beata suora riconobbe la posizione di rilievo della Beata Madre nel piano di salvezza del Redentore:   «Vidi anche un cuore rosso e luminoso sospeso nel cielo, dal quale un raggio bianco si dipartiva nella ferita del costato, e dal quale un altro raggio si diffondeva sulla Chiesa e su molte regioni; e questi raggi attiravano molte anime, che entravano nel costato di Gesù attraverso il cuore e il raggio di luce. Mi fu detto che questo cuore era Maria». (8)   Così, la vittoria alla fine della battaglia apocalittica è accompagnata da uno straordinario intervento della Beata Vergine e Regina Celeste. Il mistico vide la «donna maestosa camminare attraverso la grande piazza antistante la chiesa. Aveva stretto il suo ampio mantello con entrambe le braccia e fluttuava silenziosamente verso l’alto.   Stava sulla cupola e stendeva il suo mantello su tutto lo spazio della chiesa, che brillava come l’oro»  

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine screenshot da Twitter
Continua a leggere

Più popolari