Geopolitica
Misteriosi incendi multipli colpiscono la Russia
Misteriosi incendi stanno colpendo strutture russe di rilevanza.
Un incendio di vaste proporzioni si sarebbe propagato in un centro di ricerca del ministero della Difesa presso la città di Tver’, a 180 chilometri a Nordovest . Vi sarebbero almeno 7 morti. Le cause sono ancora ignote, e per il momento le autorità russe non hanno fatto ipotesi pubbliche.
Russian military research facility in Tver on fire
Russia’s Ministry of Defence Aerospace Forces research facility caught on fire today at noon. At least two people died in the flames, and around 30 were wounded, according to TASS.
video was published on local vk page pic.twitter.com/qmkUrweb0F
— Novaya Gazeta. Europe (@novayagazeta_en) April 21, 2022
Update: 1 dead, 14 wounded in fire at military research facility in Tver, Russia pic.twitter.com/eZ7xW5dT1g
— Liveuamap (@Liveuamap) April 21, 2022
Secondo alcune fonti la struttura bruciata appartenente al segreto Istituto centrale di ricerca e sviluppo delle truppe di difesa aerospaziale.
Secondo il giornale britannico Telegraph, nell’edificio i russi stavano sviluppando nuovi missili balistici.
Poche ore dopo le fiamme di Tver’, un ulteriore incendio si è sviluppato nel più grande impianto chimico della Russia a Kineshma, a 380 chilometri Est di Mosca. 150 operai sono stati evacuati.
????BREAKING: Russia – Dmitrievsky Chemical Plant burned down today on the outskirts of Moscow. This is the largest Russian manufacturer of chemical solvents. Located 250 miles EAST of Moscow. We are beginning to see a pattern develop. pic.twitter.com/537LLI2JR7
— Igor Sushko (@igorsushko) April 21, 2022
L’impianto chimico Dmitrievskij produce solventi industriali. Anche qui, le cause dell’incendio rimangono oscure.
La Russia di recente ha combattuto una serie di incendi boschivi, principalmente in aree remote, inclusa la Siberia.
Interessante il fatto che il ministero della Difesa ucraino si sia sentito di fare comunicazioni sull’argomento. In un tweet, la Difesa di Kiev scrive:
«La corruzione e l’irresponsabilità in Russia hanno inferto un altro colpo insidioso ai suoi sforzi bellici. A Tver, un istituto di ricerca che sviluppa i missili russi Iskander e i sistemi per i bombardieri SU-27 e TU-160, che hanno distrutto le pacifiche città ucraine, è andato a fuoco».
Corruption and irresponsibility in russia has dealt another insidious blow to its war efforts. In Tver, a research institute that develops russia’s Iskander missiles and systems for SU-27 and TU-160 bombers, which have been destroying peaceful Ukrainian cities, has burned down.
— Defence of Ukraine (@DefenceU) April 21, 2022
Immagine da Twitter
Geopolitica
La Cina snobba il ministro degli Esteri tedesco
Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha dovuto cancellare un viaggio previsto in Cina dopo che Pechino si sarebbe rifiutata di organizzare incontri di alto livello con lui, secondo quanto riportato venerdì da diversi organi di stampa.
Il Wadephul sarebbe dovuto partire per Pechino domenica per discutere delle restrizioni cinesi sull’esportazione di terre rare e semiconduttori, oltre che del conflitto in Ucraina.
«Il viaggio non può essere effettuato al momento e sarà posticipato a data da destinarsi», ha dichiarato un portavoce del Ministero degli Esteri tedesco, citato da Politico. Il Wadephullo avrebbe dovuto incontrare il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, ma l’agenda prevedeva troppo pochi incontri di rilievo.
Secondo il tabloide germanico Bild, i due diplomatici terranno presto una conversazione telefonica.
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Questo intoppo diplomatico si inserisce in un contesto di crescenti tensioni commerciali tra Cina e Unione Europea. Nell’ultimo anno, Bruxelles e Pechino si sono scontrate sulla presunta sovrapproduzione industriale cinese, mentre la Cina accusa l’UE di protezionismo.
All’inizio di questo mese, Pechino ha rafforzato le restrizioni sull’esportazione di minerali strategici con applicazioni militari, una mossa che potrebbe aggravare le difficoltà del settore automobilistico europeo.
La Germania è stata particolarmente colpita dal deterioramento del clima commerciale.
Come riportato da Renovatio 21, la Volkswagen sospenderà la produzione in alcuni stabilimenti chiave la prossima settimana a causa della carenza di semiconduttori, dovuta al sequestro da parte dei Paesi Bassi del produttore cinese di chip Nexperia, motivato da rischi per la sicurezza tecnologica dell’UE. In risposta, Pechino ha bloccato le esportazioni di chip Nexperia dalla Cina, causando una riduzione delle scorte che potrebbe portare a ulteriori chiusure temporanee di stabilimenti Volkswagen e colpire altre case automobilistiche, secondo il quotidiano.
Venerdì, il ministro dell’economia Katherina Reiche ha annunciato che Berlino presenterà una protesta diplomatica contro Pechino per il blocco delle spedizioni di semiconduttori, sottolineando la forte dipendenza della Germania dai componenti cinesi.
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Immagine di UK Government via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Geopolitica
Vance in Israele critica la «stupida trovata politica»: il voto di sovranità sulla Cisgiordania è stato un «insulto» da parte della Knesset
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Geopolitica
Trump minaccia di togliere i fondi a Israele se annette la Cisgiordania
Israele «perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti» in caso di annessione della Giudea e della Samaria, nome con cui lo Stato Ebraico chiama la Cisgiordania, ha detto il presidente USA Donald Trump.
Trump ha replicato a un disegno di legge controverso presentato da esponenti dell’opposizione di destra alla Knesset, il parlamento israeliano, che prevede l’annessione del territorio conteso come reazione al terrorismo palestinese.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu, sostenitore degli insediamenti ebraici in quell’area, si oppone al provvedimento, poiché rischierebbe di allontanare gli Stati arabi e musulmani aderenti agli Accordi di Abramo e al cessate il fuoco di Gaza.
Netanyahu ha criticato aspramente il disegno di legge, accusando i promotori di opposizione di una «provocazione» deliberata in concomitanza con la visita del vicepresidente statunitense J.D. Vance. (Lo stesso Vance ha qualificato il disegno di legge come un «insulto» personale)
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«I commenti pubblicati giovedì dalla rivista TIME sono stati espressi da Trump durante un’intervista del 15 ottobre, prima dell’approvazione preliminare alla Knesset di mercoledì – contro il volere del primo ministro – di un disegno di legge che estenderebbe la sovranità israeliana a tutti gli insediamenti della Cisgiordania» ha scritto il quotidiano israeliano Times of Israel.
Evidenziando l’impazienza dell’amministrazione verso tali iniziative, il vicepresidente di Trump, J.D. Vance, ha dichiarato giovedì, lasciando Israele, che il voto del giorno precedente lo aveva «offeso» ed era stato «molto stupido».
«Non accadrà. Non accadrà», ha affermato Trump a TIME, in riferimento all’annessione. «Non accadrà perché ho dato la mia parola ai Paesi arabi. E non potete farlo ora. Abbiamo avuto un grande sostegno arabo. Non accadrà perché ho dato la mia parola ai paesi arabi. Non accadrà. Israele perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti se ciò accadesse».
Vance ha precisato che gli era stato descritto come una «trovata politica» e «puramente simbolica», ma ha aggiunto: «Si tratta di una trovata politica molto stupida, e personalmente la considero un insulto».
Gli Emirati Arabi Uniti, che hanno guidato i Paesi arabi e musulmani negli Accordi di Abramo, si oppongono da tempo all’annessione della Cisgiordania, sostenendo che renderebbe vani i futuri negoziati di pace nella regione.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
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