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Bizzarria

Maniaco seminudo armato di motosega attacca casa di riposo per anziani

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La polizia dello Stato USA dell’Illinois ha sparato e ucciso domenica un uomo a torso nudo armato di motosega dopo che si era introdotto in una casa di cura locale. La polizia avrebbe colpito l’uomo con il taser dopo che aveva tentato di usare la motosega contro i residenti dell’edificio, ma quella misura non è stata un deterrente efficace.

 

Gli attacchi sono continuati dopo il taser finché uno degli ufficiali non ha sparato all’intruso. La bizzarra aggressione ha ferito alcuni residenti della struttura ma non ne ha ucciso nessuno.

 

Testimoni hanno riferito che il sospettato stava tentando di abbattere un albero nella proprietà di River Glen of St. Charles, una residenza assistita dell’Illinois, ed è riuscito a entrare nell’atrio poco prima dell’arrivo della polizia, ha affermato la città in un comunicato stampa.

 


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Gli ufficiali arrivati ​​hanno colpito il sospettato con il taser dopo che aveva tentato di «usare la motosega contro i residenti dell’edificio», si legge nella dichiarazione. Gli attacchi sarebbero continuati dopo il taser e uno degli ufficiali è stato costretto a sparare al sospettato.

 

«Una persona non autorizzata è entrata brevemente nella nostra comunità ed è stata rapidamente fermata dagli ufficiali intervenuti», si legge nella dichiarazione. «Siamo profondamente grati per la rapida azione del nostro team e delle forze dell’ordine. Vogliamo sottolineare che la nostra comunità è sicura e che tutti i residenti e i membri dello staff sono al sicuro. La sicurezza e l’incolumità dei nostri residenti e del nostro staff rimangono la nostra massima priorità. Stiamo lavorando a stretto contatto con le forze dell’ordine mentre continuano le indagini su questo incidente isolato».

 

Renovatio 21 ritiene l’incursione del pazzo armato di motosega una minaccia meno grave di quello che è capitato alle case di ripose durante il COVID.

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Bizzarria

Botte e paura al Polo Sud: ricercatore in una base antartica aggredisce e minaccia di uccidere un collega

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Un team di scienziati sudafricani asserragliato in una remota stazione di ricerca antartica ha chiesto «azioni immediate» dopo che un membro del team avrebbe aggredito fisicamente e minacciato di morte un collega.   La stazione Sanae IV si trova a circa 80 chilometri nell’entroterra e si trova sulla cima di una montagna che sporge da un ghiacciaio ed è completamente circondata da campi glaciali. Il team di ricerca di dieci membri è pronto a trascorrere almeno altri dieci mesi isolati da tutto. La base è quasi inaccessibile in inverno a causa delle condizioni meteorologiche estreme e del movimento del ghiaccio galleggiante.   La vicenda è stata riportata per la prima volta nel weekend dal quotidiano sudafricano Sunday Times, che ha pubblicato un’e-mail inviata da uno dei ricercatori della base. Il giornale ha omesso i nomi sia del membro del team presumibilmente indisciplinato sia del suo accusatore, che ha chiesto «azioni immediate» alle autorità.

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L’accusatore ha anche osservato che erano state sollevate «numerose preoccupazioni» sul presunto aggressore prima della partenza della nave rompighiaccio polare per rifornimenti e ricerche che aveva scaricato la squadra di svernamento lo scorso dicembre ed era salpata un mese dopo.   «Purtroppo, il suo comportamento è degenerato fino a un punto che è profondamente inquietante. In particolare, ha aggredito fisicamente [nome omesso], il che costituisce una grave violazione delle norme di sicurezza personale e del posto di lavoro», si legge nella lettera.   «Inoltre, ha minacciato di uccidere [nome omesso], creando un clima di paura e intimidazione. Sono ancora profondamente preoccupato per la mia sicurezza, chiedendomi costantemente se potrei diventare la prossima vittima», ha aggiunto.   Le autorità del Sudafrica hanno riconosciuto il problema, con il ministro dell’Ambiente Dion George che si è impegnato ad affrontarlo personalmente con i membri del team. George, tuttavia, è sembrato minimizzare la gravità della situazione.   «C’è stata una discussione verbale tra il caposquadra e questa persona. Poi è degenerata e poi quella persona ha aggredito fisicamente il capo», ha detto come citato dal Sunday Times. «Puoi immaginare com’è, è uno spazio ristretto e le persone hanno la febbre da cabina. Può essere molto disorientante».   In un commento separato, il ministro ha detto che stava «considerando delle opzioni» per affrontare la situazione senza elaborare esattamente cosa. «Un intervento è in atto. La persona che ha aggredito il caposquadra è pentita ed è stata rivalutata psicologicamente volontariamente», ha detto il funzionario riportato dal giornale britannico Guardian, rivelando che lo sfogo violento è stato provocato da un non specificato «compito dipendente dalle condizioni meteorologiche che ha richiesto un cambio di programma».   La storia ricorda da vicino un classico dell’horror firmato dal maestro John Carpenter, La Cosa (1982).   Al momento, tuttavia, non è emerso che l’individuo problematico sia un mostro alieno mutaforma.

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Bizzarria

Consigliere comunale «transdonna bisessuale» rimosso dopo la scoperta del suo account OnlyFans

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Il Consiglio comunale della città di Lynwood, nello Stato americano di Washington, potrebbe revocare il seggio del consigliere comunale Jessica Roberts dopo la scoperta che Roberts operava un account OnlyFans, piattaforma nota per consentire agli utenti «creatori» la distribuzione di materiale autopornografico.

 

Secondo quanto riportato, l’account descriveva il consigliere come «bisexual transwoman», cioè «donna trans bisessuale», che significa, ipotizziamo, un uomo che si pone come una donna ma che è orientato verso ambo i sessi. L’account ora sarebbe stato cancellato.

 

Il consigliere Derica Escamilla, che ha votato per Roberts, ha affermato: «non ne eravamo assolutamente a conoscenza», mettendo in discussione il processo di nomina «alla cieca». Il consigliere Patrick Decker ha aggiunto: «certamente non avevo idea delle opinioni di Jessica e non ritengo che tali opinioni e attività siano in linea con la gravità e la serietà del servizio alla gente di Lynnwood».

 

Secondo il sito di informazione My Northwest il consiglio comunale di Lynnwood si riunirà il 13 marzo per decidere se revocare la nomina di Roberts dopo le rivelazioni sulla sua vita personale.

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Roberts ha difeso la sua posizione, affermando: «Ciò non avrebbe avuto alcun impatto sulla mia capacità di svolgere il lavoro per cui ero stata nominata o sulla mia capacità di servire i miei colleghi residenti».

 

Roberts ha detto al Lynnwood Times di aver creato l’account OnlyFans per sicurezza e «un po’ di soldi extra», ma di averlo disattivato per evitare di sprecare «i soldi dei contribuenti o il tempo del Consiglio».

 

Il rapporto della politica americana con la pornografia si fa sempre più cospicuo. La candidata democrat della Virginia Susanna Gibson fu accusata di aver videotrasmesso in rete i rapporti sessuali tra lei e il marito. Il Washington Post, che aveva fatto emergere il caso, riferiva che la Gibson aveva trasmesso in streaming atti sessuali con il marito su una piattaforma chiamata Chaturbate e ha incoraggiato gli spettatori a pagare «mance» per richieste specifiche. Gibson ha affermato che le mance o «gettoni» erano nominali e che non ha mai guadagnato soldi dalla piattaforma, scrive ABC News.

 

In un’intervista con l’agenzia Associated Press, la Gibson ha detto che non si vergognava dei video originali trasmessi in streaming su Chaturbate. Ha detto che è stata una decisione presa «nel contesto del mio amorevole matrimonio». Dopo l’immenso scandalo, la candidata non si ritirò dalla corsa elettorale e – dato davvero interessante – perse di appena 1000 voti. Le battute si sprecarono: i democratici, un tempo, dicevano per difendere gli LGBT che la politica doveva stare lontana dalle camere da letto…

 

Nella bizzarria a questo Renovatio 21 ricorda, al di fuori della sfera dell’erotico, anche il fenomeno, molto democratico ed americano, dei candidati alle elezioni morti che vengono pure eletti.

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Immagine di SounderBruce via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International 

 

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Animali

Pescatore pesca pesce alieno

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Un pescatore russo, Roman Fedortsov, ha filmato una creatura dalle fattezze mai prima vedute e caricato online il filmato ritraente l’angosciante bestia degli abissi.   Si tratta di un essere grigiastro e vagamente sferico, che assomiglia diversamente alla testa di un alieno di quelli veduti nelle pellicole americane e in certi racconti di coloro che hanno avuto un incontro ravvicinato del III o IV tipo – gli extraterrestri detti, appunto, «i grigi».   Secondo il pescatore si trarrebbe di un pesce ventosa, una specie con pinne raggiate che può raggiungere una lunghezza di oltre 30 cm e vive nelle profondità.  

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La creatura di sapore lovecraftiano ha suscitato un certo scalpore tra gli utenti di Instagram, scrive il New York Post.   Taluni hanno affermato che era la prova dell’esistenza della vita extraplanetaria. «Quello è al 100% un alieno», ha dichiarato uno utente, mentre un altro, forse memore del film sugli USO (gli UFO sottomarini) The Abyss ha scritto: «Quello è l’animale domestico degli alieni che vivono sott’acqua». «Uccidilo e brucialo e non catturarne mai più uno!» ha consigliato un terzo. «Pescato a Chernobyl?», scrive uno. «Alieno o predatore?» commenta un altro.   Altri osservatori hanno paragonato il pesce a vari personaggi dotati di cranio dei media popolari, tra cui Megamind, gli alieni di Mars Attacks e il cattivo cervellone Krang della serie delle Tartarughe Ninja. Tuttavia, il corpo gonfio del pesce probabilmente non era causato da un cervelletto preternaturalmente grande, ma era piuttosto il risultato di rapidi cambiamenti di pressurizzazione durante il suo viaggio verso la superficie, scrive il giornale neoeboraceno.   Il Fedortsov ha già oltre 600 mila follower sul suo profilo Instagram e non è nuovo alle condivisioni di mostri marini finiti nelle sue reti.  

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All’inizio di questo mese, gli utenti TikTok della Generazione Z si sono commossi fino alle lacrime per la vicenda di una piccola rana pescatrice morta poco dopo essere risalita in superficie.   Come riportato da Renovatio 21, il mondo ittico e marino continua a stupire tra delfini perversi, pescegatti OGM con geni da alligatore, tra pesci bioibridi fatti con cellule cardiache sintetiche, orche assassine che irrorano di escrementi masse di umani, squali strafatti di cocaina, beluga accusati di essere spie russe, capodogli omosessuali stupratori, esseri blobbeschi degli abissi, balene antropofaghe, flatulenti e devastatrici.

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Immagine screenshot da Instagram
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