Geopolitica
Lo staff della Casa Bianca vede Netanyahu come un «pazzo»

L’amministrazione del presidente statunitense Donald Trump considera sempre più il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu un «pazzo» che indebolisce gli sforzi diplomatici di Washington in Medio Oriente. Lo riporta la testata statunitense Axios.
La scorsa settimana Israele ha condotto attacchi aerei contro le forze governative siriane e il quartier generale militare a Damasco in risposta ai sanguinosi scontri tra le comunità druse e beduine nella Siria meridionale. Il cessate il fuoco annunciato sabato sembra reggere.
«Dopo diversi giorni sanguinosi nella provincia di Suwayda, le Forze di sicurezza interna sono riuscite a calmare la situazione dopo il loro dispiegamento nelle aree settentrionali e occidentali», ha scritto su X il ministro degli Interni siriano Anas Khattab.
Nonostante la tregua, i funzionari statunitensi sono diventati «significativamente più allarmati» dal comportamento e dalle politiche di Netanyahu, ha riferito domenica Axios, citando fonti a conoscenza della questione.
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«Bibi si è comportato come un pazzo. Bombarda tutto in continuazione», ha dichiarato un funzionario della Casa Bianca, citato dall’agenzia di stampa. «Questo potrebbe indebolire ciò che Trump sta cercando di fare».
«Al presidente non piace accendere la televisione e vedere bombe sganciate su un Paese in cui sta cercando la pace e ha fatto un annuncio monumentale per aiutare la ricostruzione», ha aggiunto il funzionario.
Lunedì, la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha confermato che Trump «è stato colto di sorpresa» sia dagli attacchi in Siria che dal recente attacco israeliano all’unica chiesa cattolica di Gaza. «In entrambi i casi, il presidente ha chiamato rapidamente il primo ministro per porre rimedio a queste situazioni», ha dichiarato Leavitt.
Giovedì, l’ufficio di Netanyahu ha dichiarato di essere «profondamente rammaricato» per l’attacco alla chiesa della Sacra Famiglia, che ha causato la morte di tre persone, e si è impegnato a indagare sull’incidente. Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno affermato che gli attacchi in Siria avevano lo scopo di proteggere la popolazione drusa dalle atrocità.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Geopolitica
La Tunisia dice che la Flottilla è presa di mira in un «attacco deliberato»

El barco “Alma”, parte de la Flotilla Global Sumud que zarpó con activistas y ayuda humanitaria para Gaza, es el navío que fue alcanzado por un dron en aguas tunecinas la noche del martes, según el grupo.
Video: Global Sumud Flotilla/AFP pic.twitter.com/7EKCkaBmwt — NMás (@nmas) September 10, 2025
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“The main boat belonging to the Global Sumud Flotilla (GSF), known as the “Family Boat”, has been damaged by what the participants claim to be a drone while in Tunisian waters.” pic.twitter.com/pKA08JwpCR
— Steephill. Truth to the Battlefield. (@BcSteephill) September 9, 2025
Qualcosa questa mattina ha colpito la nave della Global Sumud Flotilla “Family”, si crede sia un drone, le autorità tunisine smentiscono, alle 10.00 la Flottilla terrà una conferenza stampa. Gli organizzatori hanno dichiarato che le intimidazioni non li fermeranno! pic.twitter.com/5HlwSP9Z0n
— Gianni Lini (@GianniLini) September 9, 2025
Kapal The Family dari Flotilla dibom idf saat masih di perairan Tunisia. Kapal ini ditumpangi Greta Thunberg. Semuanya selamat. pic.twitter.com/WByLJKPNtW
— Yasmina (@TunggalWar51509) September 8, 2025
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Geopolitica
La Von der Leyen vole che l’UE rimuova il diritto di veto dei singoli Paesi sulla politica estera

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha richiesto l’eliminazione dell’unanimità nel processo decisionale di politica estera dell’UE, sottolineando la necessità per l’Unione di agire più rapidamente su sanzioni, aiuti militari e altre misure.
Nel suo discorso annuale sullo stato dell’Unione al Parlamento europeo di mercoledì, von der Leyen ha dichiarato che è arrivato il momento di «liberarsi dalle catene dell’unanimità» e di adottare il voto a maggioranza qualificata in alcuni settori della politica estera.
Con l’attuale sistema, tutti i 27 Stati membri devono essere d’accordo per approvare le decisioni. La Von der Leyen ha sostenuto che questo meccanismo ha rallentato la risposta dell’UE alle crisi e ha affermato che il voto a maggioranza eviterebbe che singoli governi possano bloccare azioni sostenute dalla maggioranza.
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Le sue parole hanno immediatamente suscitato l’opposizione di Slovacchia e Ungheria, che hanno entrambe minacciato di utilizzare il diritto di veto per bloccare politiche considerate dannose per i loro interessi nazionali. Il premier slovacco Robert Fico ha avvertito che l’abolizione del diritto di veto «segnerebbe la fine del blocco» e potrebbe persino essere «il precursore di un enorme conflitto militare».
Il premier ungherese Viktor Orbán ha definito la proposta di Bruxelles come un’iniziativa di «burocrati» e ha sostenuto che abbandonare il consenso minerebbe la sovranità, rischiando di trascinare gli Stati membri in guerre contro la loro volontà. Ha previsto che l’UE non sopravvivrà un altro decennio senza riforme strutturali e senza un disimpegno dalla guerra in Ucraina.
La settimana scorsa Ursula aveva accusato la Russia di aver disturbato il GPS del suo aereo, vicenda poi smentita da parte bulgara e dal sito Flightradar24.
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Come riportato da Renovatio 21, pochi giorni prima la Von der Leyen aveva definito Putin «un predatore».
Come riportato da Renovatio 21, la Von der Leyen due mesi fa aveva accusato la combo costituita da Putin e no-vax come mandanti del voto di sfiducia che l’ha interessata nella vicenda dei messaggini al capo di Pfizer Albert Bourla per le forniture di sieri mRNA (peraltro specialità del marito) cancellati e spariti per sempre.
La Von der Leyen chiede un ingresso accelerato di Kiev in Europa, a cui si oppone il premier ungherese Vittorio Orban sostenendo che ciò trascinerebbe in guerra l’intero blocco.
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Immagine di European Commission via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International
Geopolitica
Charlie Kirk una volta si era chiesto se se l’Ucraina avrebbe cercato di ucciderlo

.@charliekirk11 on Volodymyr Zelenskyy: “The gangster is coming back to extort more American politicians to try to get us further into a no-win war.” pic.twitter.com/AF53AP67rB
— Human Events (@HumanEvents) September 15, 2023
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