Spirito
«Lo spingeremo allo scisma!»

Come la Rivoluzione, il post-Concilio ridefinisce il buon cittadino della Chiesa.
In una testimonianza pubblicata nel 2009, poco prima della sua morte, il vescovo Jacques Masson (1) (1937-2010) ha riferito che il suo vescovo, il vescovo Jacques Ménager, furioso per la sua collaborazione con l’opera di monsignor Lefebvre, aveva esclamato durante un’accesa intervista con lui nel 1971: «Monsignor Lefebvre è un integralista, ha fatto di tutto per sabotare il Concilio».
«Dice di essere fedele al Papa, ma disobbedisce a Paolo VI: si rifiuta di celebrare la Nuova Messa. Bene! Vedremo fin dove arriverà la sua fedeltà al Papa: faremo in modo che Papa Paolo VI proibisca la Messa di San Pio V: o obbedirà al Papa celebrando la Nuova Messa, o lo spingeremo allo scisma!»(2)
Monsignor Ménager fu vescovo ausiliare di Versailles, vescovo di Meaux, poi arcivescovo di Reims, presidente della Commissione francese «Giustizia e Pace» (!) dell’episcopato francese al momento della sua creazione nel 1967. L’aneddoto ha il merito di dimostrare che più si predica l’apertura e il dialogo, più si aprono le ostilità.
Soprattutto, illustra la tendenza post-conciliare a ridefinire il buon cattolico come qualcuno che è in linea con il progressismo rivoluzionario, proprio come i teorici della Rivoluzione del 1789 ridefinirono il cittadino (3) .
Iscriviti al canale Telegram
Così, monsignor Daniel Pézeril, vescovo ausiliare di Parigi, ha trovato il modo di dire al professor Jérôme Lejeune, venuto a chiedere ai vescovi sostegno nella sua lotta contro l’aborto, che era un «cattivo cristiano».
A proposito della Messa tradizionale, il celebre professore Andrea Grillo si è distinto di recente affermando che «Quelli che voi chiamate “tradizionalisti fedeli a Roma” sono in realtà persone che, per vari motivi, sono in rottura con Roma, e non in un rapporto di fedeltà» (4).
Questa esclusione dal campo dei cittadini ufficiali della Chiesa non ha nulla a che fare con la legalità. Avremo notato la contraddizione di Mons. Ménager che accusa Mons. Lefebvre di «disobbedire a Paolo VI» perché non celebra la nuova Messa, prima di rendersi conto che dovrà essere vietata… il che presuppone che sia autorizzata.
Ancor meno si preoccupa dello scopo della Chiesa, vale a dire la fede salvifica espressa nella predicazione della dottrina rivelata e nel culto liturgico vero e degno. Preoccuparsi delle accuse di scisma mosse dai «patrioti» della Nuova Messa significherebbe dare troppo credito allo scandalo farisaico (5).
Abate Nicolas Cadiet
FSSPX
NOTE
1) Il vescovo Jacques Masson (1937-2010) fu il primo direttore del seminario di Ecône, prima di dissociarsi dalla Fraternità nel 1974, deplorando un indurimento dei toni nei confronti di Roma.
2) La testimonianza completa (14 parti) di Mons. Masson è ancora disponibile su questo sito .
3) Vedi ad esempio Philippe Pichot-Bravard, La Rivoluzione francese , Via Romana, 2015.
4) https://blog.messainlatino.it/2024/06/intervista-al-prof-andrea-grillo-on.html
5) IIa IIae q.43 a.7.
Articolo previamente apparso su FSSPX.News
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Arte
Mons. Viganò offre la sua preghiera per il pittore Gasparro

La rappresentazione del martirio di San Simone di Trento risponde alla narrazione riportata negli atti processuali ed è confermata dagli studi di Ariele Toaff, in particolare da “Pasque di sangue”, pubblicato nel 2007.
Quanti accusano di antisemitismo i Cattolici che venerano… https://t.co/RQOVzgxvsI — Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) September 25, 2025
Sostieni Renovatio 21
«Nei secoli, specialmente nel Medio Evo, sono state dette le peggiori cose che si potevano dire riguardo agli ebrei: avvelenavamo i pozzi, noi bevevamo il sangue dei bambini cristiani… di tutto e di più… ciò è continuato sino all’Olocausto, i nazisti hanno detto le stesse cose» ha spiegato Netanyahu al canale della destra americana Newsmax, raccontando che ogni volta che queste cose sono state creduto ciò a portato a massacri, «culminando con il più grande massacro di tutti, l’Olocausto». Nel frattempo, nel mondo impazzano le accuse per l’uccisione di migliaia di bambini, per bombe o per fame, nella campagna militare israeliana a Gaza.🚨🇮🇱🇺🇸 BREAKING: NETANYAHU claims “ISRAEL did NOT ASSASSINATE Charlie Kirk”
What an odd thing for a world leader who is busy bombing 7 countries to say… pic.twitter.com/Nc6WMWENif — Jackson Hinkle 🇺🇸 (@jacksonhinklle) September 12, 2025
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Spirito
Vestizione e oblazione tra gli Oblati della Fraternità San Pio X

In occasione della festa dei Sette Dolori della Madonna, festa patronale degli Oblati della Fraternità Sacerdotale San Pio X, si è svolta la vestizione dell’abito e una prima oblazione nella chiesa di Saint-Antoine a Monthey.
Il 15 settembre 2025 è stato un giorno di grande gioia per il Noviziato di Santa Teresa di Lavey: una novizia brasiliana ha fatto la sua prima oblazione, una suora austriaca ha indossato l’abito e altre oblate hanno rinnovato le loro oblate. Molti ospiti erano presenti per l’occasione.
Il secondo assistente della Società, padre Christian Bouchacourt, capo degli Oblati, ha partecipato alla cerimonia, celebrata da padre Johannes Regele, superiore del distretto Austriaco, assistito dai padri Michael Weigl ed Emmerich Jeindl. Erano presenti anche diversi altri sacerdoti, fratelli, Oblati provenienti da Polonia, Austria e Svizzera, nonché Suore della Società.
Nella sua omelia, padre Johannes Regele ha parlato della splendida vocazione degli Oblati, particolarmente legati alla Mater Dolorosa e molto vicini alla Croce, e quindi al Santo Sacrificio della Messa e ai sacerdoti. Questa è la loro grande missione per la Chiesa. Gli Oblati sono chiamati da Dio ad essere una benedizione per tutta la Chiesa, al servizio della Fraternità Sacerdotale San Pio X.
Sostieni Renovatio 21
Il predicatore ha paragonato il modo in cui i candidati rispondono alla loro vocazione alla storia di Abramo, spiegando che la chiamata di Dio è sempre una prova di fiducia, umiltà e coraggio. Abramo dovette abbandonarsi completamente alla grazia e alla guida di Dio. Fu chiamato a rimanere aperto a ciò che Dio voleva mostrargli.
Ha concluso con queste parole: «Potete essere strumenti deboli, ma Dio è infinitamente forte, e questo basta. Tutti noi, sacerdoti compresi, dobbiamo essere strumenti di Dio, non ostacoli o impedimenti. Camminiamo al passo con Dio e, soprattutto, rimaniamo sempre fedeli alla nostra vocazione. In questo modo, come Abramo, saremo una vera benedizione».
Dopo la Messa, è stato offerto un pranzo festivo agli ospiti e alle famiglie delle suore. Una presentazione fotografica ha mostrato la vita delle Oblate. La giornata si è conclusa con il canto dei Vespri e la Benedizione del Santissimo Sacramento.
Articolo previamente apparso su FSSPX.News
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine da FSSPX.News
Spirito
Prevost nomina arcivescovo un prelato legato a McCarrick

Sostieni Renovatio 21
Bp. Checchio has been appointed “coadjutor” for the Archdiocese of New Orleans. We are told from people who know him personally that he is a McCarrick protege. https://t.co/VXPJnKPTcm pic.twitter.com/yc2t4SZCaz
— Lepanto Institute (@LepantoInst) September 24, 2025
Aiuta Renovatio 21
“They tried to bury us. They forgot we were seeds.” Thanks to everyone who packed the room for a lecture on Jesus last night, which was moved after angry protests from hateful online groups. Thanks also Bishop Checchio for meeting with me before the talk. https://t.co/HOqQD6lJCr pic.twitter.com/v2SgpZKNLl
— James Martin, SJ (@JamesMartinSJ) February 16, 2018
Aiuta Renovatio 21
Oltre ai suoi incarichi diocesani, monsignor Checchio è tesoriere della Conferenza episcopale cattolica degli Stati Uniti (USCCB) dal 2022. Il vescovo ha conseguito una laurea in Filosofia presso l’Università di Scranton, Pennsylvania, un Master in Business Administration presso la La Salle University di Philadelphia e un Dottorato in Diritto Canonico e una laurea in Sacra Teologia presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino a Roma. In precedenza, è stato nominato cappellano di Sua Santità da papa Giovanni Paolo II nel 2000, conferendogli il titolo di monsignore, ed è stato nominato prelato d’onore da Papa Benedetto XVI nel 2011. L’arcidiocesi di New Orleans, che Checchio guiderà in futuro, è stata al centro di un enorme scandalo di abusi sessuali e ha recentemente offerto un risarcimento di ben 230 milioni di dollari alle vittime di abusi.Bishop Checchio celebrated a traditional Latin Mass for the faithful at the historic Shrine Chapel of the Blessed Sacrament in Raritan on Sunday, March 2nd.
📸: John Batkowski / @CathSpiritNJ pic.twitter.com/hipI6JYUTY — Diocese of Metuchen (@diocesemetuchen) March 3, 2025
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Cancro1 settimana fa
Impronta genetica del vaccino COVID nel DNA di un paziente oncologico: l’mRNA può integrarsi con il genoma umano
-
Misteri1 settimana fa
Storie, misteri ed orrori dal Mostro di Firenze ad Amanda Knox. Renovatio 21 intervista il giudice Mignini
-
Vaccini1 settimana fa
Documentario rivela lo studio bomba sul collegamento tra vaccino ed epidemia di malattie croniche
-
Pensiero2 settimane fa
Mons. Viganò: l’élite sovversiva ha infiltrato gli Stati
-
Senza categoria1 settimana fa
Papa Leone contro la Chiesa e i dogmi per LGBT e donne-prete: «Dobbiamo cambiare atteggiamento prima di cambiare dottrina»
-
Storia2 settimane fa
Netanyahu conferma – ancora una volta – che Israele non ha ucciso Charlie Kirk. E neanche San Simonino
-
Salute1 settimana fa
I malori della 38ª settimana 2025
-
Animali1 settimana fa
Le orche di Gibilterra affondano una barca a vela. È ora di dire basta