Politica
Legge marziale in Sud Corea
Il presidente della Corea del Sud Yoon Suk Yeol ha annunciato che revocherà la «legge marziale d’emergenza» poche ore dopo averla introdotta, in seguito al voto unanime del Parlamento contro la misura.
Lo Yoon ha fatto l’annuncio a sorpresa martedì, citando la minaccia delle «forze filo-nordcoreane» e accusando la maggioranza parlamentare di attività anti-stato.
President Yoon declares martial law in South Korea.
Takes control of government after opposition tried to impeach him.Never give up your guns. pic.twitter.com/AucpptA0f5
— Sara Rose 🇺🇸🌹 (@saras76) December 3, 2024
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Nel giro di poche ore, 190 legislatori che hanno potuto accedere all’edificio dell’Assemblea nazionale hanno votato all’unanimità per revocare il decreto. I militari hanno risposto che la legge marziale sarebbe rimasta in vigore «finché il presidente non avesse detto diversamente».
Poco dopo le 4 del mattino, ora locale, lo Yoon ha annunciato che avrebbe posto fine allo stato di emergenza.
Il leader del Partito Democratico all’opposizione, Lee Jae-myung, ha condannato la dichiarazione di Yoon definendola «incostituzionale» e ha invitato l’esercito e la polizia a riprendere le loro normali funzioni.
Come riportato da Renovatio 21, mesi fa il Lee fu accoltellato al collo in un attentato. Il politico, non nuovo a esperienze di sciopero della fame, è stato oggetto di mozioni di arresto negli anni passati.
La scorsa settimana il partito di Lee ha votato contro il bilancio 2025 di Yoon e ha chiesto che vengano avviate indagini su diversi scandali che coinvolgono la moglie del presidente e altri alti funzionari.
Secondo l’AP, il tasso di approvazione di Yoon è crollato negli ultimi mesi e lui ha avuto difficoltà a promuovere la sua agenda politica in un parlamento controllato dal partito avversario. Il presidente sudcoreano è entrato in carica nel 2022 ed è membro del conservatore Partito del Potere Popolare. L’opposizione proviene dal Partito Liberal Democratico, che ha combattuto i conservatori sul disegno di legge di bilancio dell’anno prossimo.
🇰🇷 Wild scenes from the parliament building in Seoul where military units were prevented from entering.
Soldiers of South Korea’s elite counterterrorism unit, fully equipped and armed, were unable to occupy the parliament building in Seoul and block it within 20 minutes before… pic.twitter.com/smRpWK79XE
— Paul Kikos 🌐 (@PKikos) December 3, 2024
Video footage from within National Assembly building in Seoul shows how legislative aides barricaded doors with couches, chairs and tables to prevent soldiers storming floor of parliament and arresting lawmakers
The soldiers were all heavily armed, it’s a miracle there was no… pic.twitter.com/ZqniSjZQxv
— Drew Pavlou 🇦🇺🇺🇸🇺🇦🇹🇼 (@DrewPavlou) December 3, 2024
Madness in Seoul South Korea after marital law was declared and quickly overturned (190-0) by parliament massive fights have broken out between the military and civilians 👀 pic.twitter.com/Ucsc3ST2d1
— clutch (@ClutchClippedit) December 3, 2024
🔥‼️ Armored vehicles on the streets of Seoul pic.twitter.com/EwyxyAno8X
— Peacemaker (@peacemaket71) December 3, 2024
Come riportato da Renovatio 21, due anni fa, appena salito al potere, il presidente Yoon aveva dichiarato la volontà di Seul di entrare nella «NATO globale». Nel 2022 la Corea del Sud è diventata il primo stato membro asiatico del Centro di eccellenza per la difesa informatica cooperativa (CCDCOE) della NATO. In pratica, Seoul è già fusa con gli atlantici per quando riguarda ciberarmi e hacking di Stato.
La Corea del Sud ha una lunga storia di dittatura militare, che ha ancora importanti cascami nella società e nella politica. L’anno scorso un uomo è stato mandato in prigione per aver scritto una poesia che elogiava la Corea del Nord.
Nelle scorse settimane Seul ha accusato il Nord Corea di prepararsi a far saltare in aria le strade del Paese.
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Come riportato da Renovatio 21, il sindaco di Seul Oh Se-hoon due mesi fa ha dichiarato che la Corea del Sud deve dotarsi di un deterrente nucleare per tenere sempre a bada il suo vicino settentrionale. Tuttavia, il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ha affermato che Seul non cerca di creare le proprie armi nucleari, ribadendo il suo impegno a raddoppiare gli sforzi per affinare una strategia di deterrenza nucleare con gli Stati Uniti, che hanno fornito a Seul un ombrello nucleare sin dagli anni Cinquanta.
Nelle scorse settimane palloni di spazzatura presumibilmente mandati da Pyongyang hanno colpito un palazzo governativo sudcoreano.
Come riportato da Renovatio 21 in settimana Kim ha dichiarato che la Corea del Nord sta divenendo una «superpotenza militare» nucleare.
La tensione alle stelle tra le Coree, e dentro le Coree, è – dopo Ucraina, Siria, Gaza, Georgia etc. – l’ennesimo regalo che ci fa la fine della demente presidenza di Joe Biden.
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Politica
Arrestato il presidente del Sud Corea
WAR: South Korean military protecting President Yoon from arrest by civilian police. The 200 v 2000 standoff puts the US in a diffficult situation. Do we protect the democratically elected president or the opposition party trying to remove him?
h/t @visegrad24 pic.twitter.com/lSMpSXKCDR — @amuse (@amuse) January 15, 2025
More and more protesters are gathering near the presidential residence in South Korea in an attempt to stop 2000+ police officers trying to arrest President Yoon.
The president is protected by a military unit of around 200 soldiers. The Stop the Steal movement is growing 🇰🇷 pic.twitter.com/nPQdIaR0Op — Visegrád 24 (@visegrad24) January 14, 2025
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Politica
Il NATO-scettico, COVID-scettico, «filorusso barboncino di Putin» Milanovic stravince le elezioni presidenziali in Croazia
Il presidente croato in carica, Zoran Milanovic, noto per la sua posizione critica nei confronti dell’UE e della NATO e per la sua opposizione agli aiuti occidentali all’Ucraina, si è assicurato un secondo mandato con una schiacciante vittoria elettorale.
Milanovic ha ottenuto il 74,68% dei voti al ballottaggio presidenziale di domenica, sconfiggendo nettamente il suo rivale del partito al governo, l’Unione Democratica Croata (HDZ), Dragan Primorac, ha affermato lunedì la Commissione elettorale statale del Paese.
Secondo quanto riportato dalla commissione, circa il 45% dei circa 3,5 milioni di elettori registrati ha partecipato alle elezioni.
«È un messaggio plebiscitario del popolo croato rivolto a tutti coloro che dovrebbero ascoltarlo, e chiedo loro di ascoltarlo», ha affermato Milanovic nel suo discorso della vittoria.
Milanovic ha costantemente criticato il sostegno di Zagabria all’Ucraina, descrivendo il conflitto come una guerra per procura della NATO contro la Russia. L’anno scorso, ha esercitato la sua autorità presidenziale come capo delle forze armate del paese per bloccare l’impiego di cinque ufficiali croati nella missione NATO in Germania, sottolineando che intende essere «un partecipante paritario nelle questioni di politica estera… In materia di difesa e sicurezza, fungerò da Comandante in Capo, non come un pari, ma come l’autorità di grado più alto, perché questo è ciò che stabilisce la Costituzione».
Il primo ministro croato Andrej Plenkovic aveva precedentemente definito Milanovic «filo-russo» e «il barboncino di Putin», sostenendo che rappresentava una minaccia per la democrazia e la reputazione internazionale della Croazia.
Milanovic ha respinto queste accuse, affermando che la sua preoccupazione principale era quella di impedire che la Croazia rimanesse coinvolta nel conflitto ucraino.
Dopo l’escalation tra Mosca e Kiev nel febbraio 2022, il governo croato ha fornito all’Ucraina 300 milioni di euro in aiuti militari, tra cui la consegna di carri armati e veicoli da combattimento per la fanteria.
Milanovic, che ha assunto la carica presidenziale nel 2020, ha guadagnato notorietà sia nell’UE che nella NATO andando contro la vulgata convenzionale su molte questioni. A giugno, aveva affermato che lo slogan «Slava Ukraini» («gloria all’Ucraina») ripetuto da molti funzionari occidentali non è diverso da quello degli alleati croati dei nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, che ha denunciato come dannoso per l’immagine della Croazia.
All’inizio di quest’anno, Milanovic aveva insistito sul fatto che la Croazia non era in guerra con la Russia e aveva criticato la decisione tedesca di inviare carri armati in Ucraina, criticando quindi il trattamento riservato dall’UE a Stati membri come Polonia e Ungheria e ha accusato Bruxelles di trattare la Croazia come un bambino «ritardato». Il presidente croato aveva in seguito dichiarato che la «dichiarazione di guerra» proferita dal ministro tedesco al Consiglio d’Europa costituiva una follia.
A fine 2022 il Milanovic aveva dichiarato che questa era una guerra degli USA condotta sulle spalle degli ucraini. Negli stessi giorni, la Croazia ha rifiutato di aderire alla missione di sostegno UE per l’Ucraina; lo stesso presidente prima della deflagrazione del conflitto aveva accusato Londra per le tensioni che stavano per esplodere in Ucraina.
Milanovic ha affermato che proteggerà la Croazia dall’essere trascinata nella guerra di qualcun altro. Una posizione più volte ribadite in questi mesi.
Come riportato da Renovatio 21, durante il bienni pandemico il vertice dello Stato croato ne aveva avute anche per i media che spingevano per il vaccino a tutti i costi.
Di recente, il Milanovic si era espresso contro il bombardamento israeliano dei civili di Gaza, dichiarando che si era molto oltre l’autodifesa.
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Immagine di European Council via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-ND 2.0
Politica
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