Connettiti con Renovato 21

Militaria

La Cina ha una nuova arma ipersonica?

Pubblicato

il

 

Pechino smentisce ufficialmente quanto riportato dalla stampa mainstream in settimana: cioè che la Cina avrebbe sperimentato una nuova arma ipersonica costituita da un HGV (un veicolo planante) che raggiunge lo spazio per poi procedere intorno alla terra in maniera semi-orbitale e raggiungere, infine, il bersaglio.

 

Secondo quanto riportato, il primo test di lancio risalirebbe ad agosto, quando l’HGV sarebbe stato portato dal razzo spaziale Chang Zheng («Lunga Marcia») 2C per poi separarsi e picchiare verso il bersaglio, che sarebbe però stato fallito di circa trenta chilometri.

 

Si tratta di uno shift tecnologico non di poco conto: come scrive RID, «una volta messo a punto, rappresenterebbe un sistema d’arma di notevole valenza strategica».

 

«Una volta messo a punto, rappresenterebbe un sistema d’arma di notevole valenza strategica»

«Per caratteristiche prestazionali e strutturali, che gli consentono di dirigersi sul proprio obiettivo a velocità ipersoniche con elevate capacità manovranti anche durante la fase di rientro e seguendo una traiettoria non balistica tradizionale, un simile ordigno, di fatto, risulta estremamente difficile da contrastare – sia in termini di rilevamento che di intercettazione – essendo totalmente imprevedibile la sua direzione, provenienza e tempi d’impatto.

 

«Nel caso di missili balistici intercontinentali tradizionali o dei cosiddetti sistemi FOB (Fractional Orbital Bombardment) è possibile – seppur con difficoltà – effettuare proiezioni sulla traiettoria balistica e calcolare i possibili vettori d’intercetto, riuscendo a tracciare il missile durante la fase di navigazione suborbitale (la cosiddetta fase mid-course). Nel caso di un HGV tali stime risultano impossibili trattandosi, come detto, di un ordigno ipersonico manovrante che segue un’imprevedibile traiettoria planante e non di tipo balistico» scrive Portale Difesa.

 

Questo sistema permetterebbe altresì di seguire rotte suborbitali antartiche, dove, a differenza dell’Artico, le difese USA per i missili balistici sono scarse, fermo restando che l’apparato di intercetto missilistico USA rimane dedicato a missili avversari intercettabili con tecnologia cinetica eso-atmosferica, vettori con rotte tradizionali, traiettorie paraboliche e range ben conosciuti.

 

«Al momento, una reale difesa contro sistemi HGV è inesistente»

«Al momento, una reale difesa contro sistemi HGV è inesistente» scrive RID. «Al netto di tali considerazioni, l’eventuale disponibilità di un armamento simile dimostrerebbe una capacità di sviluppo di sistemi d’arma “non tradizionali” da parte cinese, fondamentalmente sconosciuta finora».

 

Un altro passo verso la fine della deterrenza balistica tra le superpotenze, e verso una nuova brinkmanship (la «politica del rischio» tipica della Guerra Fredda) che diventa ancora più pericolosa, imprevedibile, distruttiva.

 

Come riportato da Renovatio 21, la Cina questo mese aveva fatto parlare anche di un sistema di pilotaggio per droni capaci di arrivare a velocità supersoniche e poi atterrare.

 

«L’eventuale disponibilità di un armamento simile dimostrerebbe una capacità di sviluppo di sistemi d’arma “non tradizionali” da parte cinese, fondamentalmente sconosciuta finora»

Anche la Corea del Nord, da poco, parrebbe entrata nel club degli ipersonici.

 

La Russia avrebbe dimostrato pochi giorni fa di poter lanciare missili ipersonici dai sottomarini.

 

Gli USA paiono invece stranamente trasparenti rispetto ai loro fallimenti in materia. In settimana tuttavia era giunta notizia che sarebbe in campo la prima batteria di missili ipersonici, schierata, guarda caso, sul Pacifico.

 

 

 

 

Immagine di Xinghi junshi via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)

Continua a leggere

Militaria

Generale NATO fa una gaffe a base di stupro: licenziato

Pubblicato

il

Da

Il vice comandante della NATO per il supporto all’Ucraina è stato licenziato a causa di un’affermazione relativa allo stupro, rilasciata durante un incontro ad alto livello. Lo riporta il giornale tedesco Der Spiegel.

 

A febbraio, il maggiore generale Hartmut Renk disse a un raduno: «Se lo stupro è inevitabile, rilassatevi e godetevelo».

 

Secondo quanto riportato dal quotidiano, in seguito a una denuncia formale da parte di un’ufficiale britannica, Renk ha ammesso di aver fatto il commento, ma lo avrebbe usato in modo sarcastico per motivare la sua squadra.

 

Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius e il generale Carsten Breuer, capo delle forze armate tedesche, hanno supervisionato un’indagine, in seguito alla quale il ministro ha rimosso Renk dal suo incarico nella NATO, ha annullato la sua prevista promozione a un ruolo negli Stati Uniti e ha avviato un procedimento disciplinare.

Sostieni Renovatio 21

Ora, secondo quanto riferito, il generale a due stelle rischia il pensionamento anticipato.

 

La NATO si è impegnata pubblicamente a combattere la violenza sessuale nei conflitti e nel 2020 ha adottato una politica di tolleranza zero. Ogni membro del blocco è tenuto a indagare sulle condotte scorrette e ad adottare misure disciplinari o legali nei confronti del proprio personale.

 

Nonostante questa politica, sono stati ampiamente denunciati casi di molestie sessuali tra i ranghi della NATO, compresi episodi che hanno coinvolto ufficiali di alto rango. Una revisione della NATO del 2024 ha evidenziato molestie sessuali persistenti e ha chiesto un cambiamento culturale all’interno delle istituzioni militari.

 

Le dimissioni di Renk giungono mentre il nuovo cancelliere tedesco Friedrich Merz si è impegnato a riformare le forze armate del Paese, a ripristinarne la credibilità e ad aumentare significativamente la spesa militare, con lo slogan della sua campagna: «La Germania è tornata».

 

L’ex comandante di alto rango ha iniziato la sua carriera militare nel 1982 ed è stato dispiegato sia in Kosovo che in Afghanistan. Di recente ha lavorato alla fornitura di armi e addestramento a Kiev attraverso il programma NATO di Assistenza alla Sicurezza e Addestramento per l’Ucraina (NSATU).

 

Il generale Renk paga per una battuta, ma in altri eserciti NATO succede ben di peggio.

 

Come riportato da Renovatio 21, nel 2022 un battaglione del reggimento paracadutisti d’élite dell’esercito britannico non fu schierato alle esercitazioni NATO in Bosnia e Kosovo perché i soldati erano stati accusati di aver scatenato un’orgia in caserma. Il caso riporta alla mente le vicende nella caserma di polizia di Bruxelles (peraltro città della NATO) dopo gli attentati islamici che sconvolsero Parigi nel novembre 2015.

 

In un altro caso divenuto noto, reclute dell’esercito di sua maestà sarebbero state obbligate a «cerimonie di iniziazione» con prostitute kenyote.

 

Altri scandali recenti hanno interessato la Marina britannica: ecco il caso dell’anno passato del capitano di sottomarino nucleare britannico licenziato per pornografia.

 

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia

Continua a leggere

Militaria

Difese aeree si spostano da Israele all’Ucraina

Pubblicato

il

Da

Un sistema di difesa aerea Patriot, precedentemente basato in Israele, sarà inviato in Ucraina dopo essere stato ristrutturato. Lo riporta il New York Times, raccogliendo dichiarazione degli ultimi giorni di quattro attuali ed ex funzionari degli Stati Uniti.   Secondo quanto trapelato gli alleati occidentali stanno discutendo la logistica della fornitura di un altro sistema di difesa aerea Patriot da parte della Germania o della Grecia.   I funzionari anonimi hanno rifiutato di descrivere il punto di vista del presidente Trump sulla decisione di trasferire altri sistemi Patriot all’Ucraina.

Sostieni Renovatio 21

Un ex funzionario della Casa Bianca ha affermato che l’amministrazione Biden aveva concluso l’accordo con Israele a settembre, prima delle elezioni vinte da Trump. Il Dipartimento della Difesa ha dichiarato in un comunicato di «continuare a fornire equipaggiamento all’Ucraina da pacchetti precedentemente autorizzati”» riferendosi ad armamenti prelevati dagli inventari esistenti e da nuovi acquisti.   La consegna, di cui non era stata data notizia in precedenza, avviene mentre la Russia intensifica i suoi attacchi contro l’Ucraina, tra cui l’attacco missilistico del 24 aprile su Kiev, che è stato il più mortale dall’estate scorsa.   Un anno fa, gli alleati hanno faticato a soddisfare la richiesta del presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj di sette sistemi Patriot. Sebbene l’Ucraina ne abbia ora otto, solo sei sono funzionanti. Gli altri due sono in fase di ristrutturazione, ha affermato un funzionario statunitense. Con quello israeliano e uno tedesco o greco, l’Ucraina avrebbe un totale di 10 sistemi Patriot, principalmente per proteggere la capitale, Kiev.   Sabato, lo Zelens’kyj ha detto ai giornalisti a Kiev che l’accordo sui minerali potrebbe comportare l’invio da parte degli Stati Uniti di più sistemi di difesa aerea.   In base alle norme statunitensi sull’esportazione di apparecchiature di difesa sensibili, gli Stati Uniti devono approvare qualsiasi trasferimento di sistemi missilistici Patriot di fabbricazione americana all’Ucraina, anche se provenienti da altri Paesi. I sistemi sono rari e il loro dispiegamento è spesso un gioco di prestigio tra le zone calde del mondo, per capire quale crisi globale li richieda maggiormente per difendere truppe, basi e alleati statunitensi.   Trump ha fatto della fine della guerra un obiettivo fondamentale della politica estera statunitense, ma allo stesso tempo ha capovolto completamente questa politica. Sebbene la Russia abbia iniziato la guerra, Trump ha spesso espresso ammirazione per il suo presidente, Vladimir Putin, e ha adottato alcuni punti di vista russi, come ad esempio affermare che l’Ucraina non dovrebbe poter aderire alla NATO e che l’Ucraina è stata in qualche modo responsabile della guerra nonostante l’invasione.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

Dall’inizio della guerra, Zelens’kyj ha ripetutamente richiesto più sistemi Patriot, affermando che erano essenziali per la difesa del suo Paese. Ogni sistema terra-aria Patriot è costituito da una batteria con un potente sistema radar e lanciatori mobili che sparano missili per intercettare i proiettili in arrivo.   Gli Stati Uniti hanno inviato per la prima volta un sistema Patriot in Ucraina nell’aprile 2023. Già a gennaio 2024 si registrava una carenza di missili.   Da quando è entrato in carica, Trump ha pubblicamente ignorato le richieste di Zelens’kyj di acquistare altri Patriots, che l’ucraino si è recentemente offerto di comprare. Quando gli è stato chiesto della richiesta di Zelens’kyj di acquistare Patriots quasi tre settimane fa, Trump ha affermato che il leader di Kiev era «sempre alla ricerca di missili».   Ma la Russia ha intensificato i suoi attacchi contro le città ucraine, tra cui un attacco con drone esplosivo su Kiev domenica, che ha ferito 11 persone, da quando gli Stati Uniti hanno iniziato a promuovere colloqui di pace a febbraio.   Il 24 aprile, un missile balistico russo ha ucciso 13 persone e ne ha ferite quasi 90 a Kiev. L’attacco ha dimostrato in modo lampante come la Russia possa sopraffare i sistemi Patriot, spesso inviando una raffica di droni e missili quasi simultaneamente. Quasi 70 missili, inclusi quelli balistici, e circa 150 droni d’attacco hanno preso di mira città in tutta l’Ucraina quella notte, sebbene Kiev sia stata colpita più duramente.   La sera successiva, Zelens’kyj aveva rinnovato la sua offerta per l’acquisto dei Patriot. «Siamo pronti ad acquistare il numero necessario di sistemi Patriot per il nostro Paese», aveva dichiarato nel suo discorso serale. «Non si tratta di beneficenza».   Mercoledì, Stati Uniti e Ucraina hanno firmato l’accordo sui minerali. Pur non menzionando esplicitamente garanzie di sicurezza per l’Ucraina, l’accordo garantisce la possibilità di spedizioni di armi americane all’Ucraina qualora non si raggiunga un accordo di pace con la Russia.   Sebbene l’Ucraina stia ancora ricevendo armi autorizzate da Biden, si prevede che tali forniture termineranno quest’estate.   La costruzione dei sistemi Patriot è costata almeno 1 miliardo di dollari e il loro funzionamento ha richiesto l’impiego di circa 90 soldati.

Iscriviti al canale Telegram

I dati raccolti dai ricercatori dell’International Institute for Strategic Studies di Londra suggeriscono che circa 186 sistemi Patriot siano operativi in ​​tutto il mondo. Gli Stati Uniti ne possiedono circa un terzo e ne hanno inviati molti all’estero per proteggere gli alleati in Europa, Asia e Medio Oriente.   Diverse decine di Patriot sono stati inviati nella regione indo-pacifica a causa delle minacce provenienti dalla Cina e dalla Corea del Nord, anche se di recente gli Stati Uniti ne hanno trasferito almeno uno in Medio Oriente per salvaguardare Israele. Gli alleati europei possiedono circa 40 sistemi, compresi gli otto ora in Ucraina.   Il nono Patriot, proveniente da Israele e in fase di revisione per l’Ucraina, è un modello più vecchio, secondo due funzionari statunitensi. La sua consegna all’Ucraina è prevista entro l’estate. Germania e Grecia possiedono complessivamente circa 15 sistemi Patriot, secondo i dati dell’istituto internazionale.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia  
   
Continua a leggere

Militaria

La Russia respinge l’incursione ucraina nel Kursk

Pubblicato

il

Da

Due tentativi delle forze ucraine di attraversare il confine nella regione russa di Kursk sono stati sventati. Lo riporta il ministero della Difesa di Mosca.

 

Le truppe di Kiev hanno tentato di portare a termine le incursioni nonostante il presidente russo Vladimir Putin avesse annunciato un cessate il fuoco di 72 ore in occasione del Giorno della Vittoria, dalla mezzanotte del 7-8 maggio alla mezzanotte del 10-11 maggio, ha osservato il ministero in una dichiarazione rilasciata giovedì.

 

Un altro importante assalto ucraino alle posizioni russe ha avuto luogo nei pressi della città di Dzerzhinsk (conosciuta come Toretsk in Ucraina), si legge nella dichiarazione.

 

Dall’inizio del periodo di tregua dichiarato, le forze di Kiev hanno attaccato complessivamente 488 volte, tra cui 173 attacchi con artiglieria, carri armati e mortai, quattro utilizzi di lanciarazzi multipli e circa 300 attacchi con droni FPV, ha aggiunto.

 

 

Sostieni Renovatio 21

«Le azioni deliberatamente distruttive della parte ucraina contro la Russia confermano la volontà del regime di Kiev di impedire una soluzione pacifica del conflitto ucraino», ha sottolineato il ministero.

 

Dopo la mezzanotte, le forze russe hanno cessato completamente le ostilità e sono rimaste sulle linee e sulle posizioni precedentemente occupate, in conformità con l’ordine del presidente, si legge nella dichiarazione.

 

«L’esercito russo osserva rigorosamente il cessate il fuoco. In particolare, non vengono effettuati attacchi aerei, missilistici, di artiglieria e droni», ha sottolineato.

 

Le truppe del Paese stanno solo fornendo una «reazione di rappresaglia» alle violazioni della tregua da parte dell’Ucraina, ha aggiunto il ministero.

 

Nell’annunciare il cessate il fuoco la scorsa settimana, Putin lo ha descritto come un gesto umanitario per celebrare l’80° anniversario della vittoria sovietica sulla Germania nazista, che potrebbe anche fungere da catalizzatore per «l’avvio di negoziati diretti con Kiev senza precondizioni».

 

Tuttavia, il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj si è rifiutato di sostenerla, definendola una manovra russa e un «tentativo di manipolazione». Kiev ha invece intensificato gli attacchi con droni sul territorio russo, con il Ministero della Difesa che ha segnalato mercoledì l’abbattimento di un numero record di 524 droni.

 

Mosca ha insistito sul fatto che avrebbe mantenuto la decisione di introdurre una tregua per il Giorno della Vittoria nonostante le provocazioni di Kiev.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine screenshot da Twitter

Continua a leggere

Più popolari