Arte
«La Biotecnologia è Godzilla». Sul serio.
Siamo ricapitati, per isbaglio, su una canzone che era nota un milione di anni fa, o forse due, negli anni Novanta.
Si tratta di una canzone minore di un gruppo non indimenticabile tuttavia non dimenticato, i brasiliani Sepultura, con la u. Il sottogenere musicale in questione era chiamato all’epoca Death Metal, dove tali metallari carioca torreggiavano per brio e dischi venduti, esprimendo, invece che la solita ignoranza anticristica (c’erano pure quelle), testi ascrivibili a certo sentire di sinistra: occupazioni militari, imperialismo, violenze della polizia, etc.
La Biotecnologia è Godzilla. Un concetto diretto e ignorantissimo, epperò oggi quanto mai validato dalla tremenda realtà del 2020
Poi d’improvviso, in questo brevissimo pezzo sepolto nel loro disco più di successo, si mettono a trattare un tema che allora – era il 1994 – poteva suonare bizzarro, mentre oggi risulta quasi profetico: la biotecnologia.
La biotecnologia ha creato una minaccia orrenda e incontrollabile che flagella l’umanità senza che questa sia minimamente preparata a difendersi
La canzone – che oggi riteniamo inascoltabile, in ispecie nella sua versione live che qui Renovatio 21 subba qui per i suoi amati lettori – si intitola «Biotech is Godzilla».
La Biotecnologia è Godzilla. Un concetto diretto e ignorantissimo, epperò oggi quanto mai validato dalla tremenda realtà del 2020: la biotecnologia ha creato un mostro che ha massacrato intere città e distrutto Nazioni, la biotecnologia ha creato una minaccia orrenda e incontrollabile che flagella l’umanità senza che questa sia minimamente preparata a difendersi – anzi: sappiamo come, emerso dall’Oriente SARS-CoV-Godzilla, tanti umani oggi siano divenuti tacitamente suoi alleati sperando che continui la sua opera di indicibile distruzione.
Notevole il riferimento nel testo al Summit di Rio, ulteriore trampolino di lancio ONU del falso ambientalismo antinatalista (difendi l’ambiente, non fare figli) con annesso teorema farmaceutico, giustamente ricordato dalla canzone, che parla di una «febbre dell’oro genetico» che è una realtà non ancora esaurita: la genetica è per l’appunto un’economia estrattiva, comprendere i poteri curativi delle piante usate nei secoli dalle tradizioni, significa per la nuova medicina occidentale analizzare il gene e replicarlo magari in un neo-organismo OGM.
Sappiamo come, emerso dall’Oriente SARS-CoV-Godzilla, tanti umani oggi siano divenuti tacitamente suoi alleati sperando che continui la sua opera di indicibile distruzione
Bello e famigliare quando il cantante Max Cavalera gorgoglia di «mutazioni cucinate in laboratorio/esperimenti pazzi per soldi» e il verso definitivo «nuovi germi ed incidenti» (allusione chiara agli incidenti di laboratorio), più l’attacco alle multinazionali assassine e il riferimento a Cubatao, città brasiliana tormentata da un’inquinamento talmente persistente da aver prodotto generazioni di bambini anencefali.
Il finale che associa la Biotecnologia all’AIDS può sembrare superficialotto, certo, e andrebbe corretto.
Non «Biotech is AIDS», piuttosto «Polio Vaccine is AIDS».
Sono che anni che lasciamo politici e scienziati giuocare con Godzilla. Sono anni che lasciamo politici e scienziati iniettare Godzilla nel corpo dei nostri figli
Sono che anni che lasciamo politici e scienziati giuocare con Godzilla. Sono anni che lasciamo politici e scienziati iniettare Godzilla nel corpo dei nostri figli.
«Stop».
Immagine screenshot da YouTube
Arte
Partito l’ingresso ai concerti con identificazione facciale
La HYBE, un’azienda sudcoreana di intrattenimento musicale che gestisce grandi star asiatiche, ha annunciato di voler introdurre un sistema di riconoscimento facciale digitale per poter accedere agli eventi live dei propri artisti. Questo nuovo sistema chiamato Face Pass, verrà utilizzato per la prima volta in occasione dei due concerti che i TWS terranno i prossimi 14 e 16 febbraio presso l’Handball Gymnasium dell’Olympic Park di Seul.
«Il Face Pass, che sarà utilizzato in parallelo alle modalità di accesso convenzionali, è basato sulle tecnologie offerte dall’app Toss e dalla piattaforma di ticketing Interpark Triple: registrando i propri dati biometrici prima degli show, sarà possibile accedere alle aree di concerto sfruttando varchi preferenziali, evitando le code per i controlli» leggiamo in un artico comparso su MusicBiz.
«Con una registrazione facciale una tantum, i fan possono entrare nei locali in modo semplice e comodo, migliorando la loro esperienza complessiva. Puntiamo a espandere questo servizio a livello globale per creare un ambiente confortevole in cui i fan di tutto il mondo possano godersi le esibizioni senza problemi», ha spiegato Kim Tae-ho, Chief Operating Officer di HYBE.
Fortunatamente la stampa locale ha sottolineato i dubbi sul versante della privacy, in quanto la gestione di questi dati biometrici è questione molto delicata e dare i propri dati così intimi e personali in mano ad un’azienda privata suscita qualche ragionevole perplessità.
Inoltre, come accaduto qualche mese fa, i siti di queste grandi agenzie, possono essere hackerati e i dati sensibili dei loro clienti possono finire in mano a chiunque, in barba alla riservatezza, come accaduto nel giugno scorso all’importante agenzia americana TicketMaster.
Il riconoscimento facciale e i dati biometrici, non sono cosa di oggi. Le multinazionali che detengono i diritti per i grandi eventi, come abbiamo appena letto, si stanno portando avanti in questo senso, dicendo al pubblico che con questa nuova tecnologia si eviteranno le tanto noiose file ai tornelli, senza poi però spiegare bene che fine fanno i nostri dati.
La cosiddetta pandemia COVID è stata prodromica in questo, tanto che, come riportato da Renovatio 21, già nei primissimi giorni dallo scoppio di questo virus, alcuni esperti di settore hanno detto che «l’identificazione biometrica può aiutare a verificare coloro che hanno già avuto l’infezione e garantire che i soggetti vulnerabili ricevano il vaccino quando verrà lanciato».
Tant’è che abbiamo assistito, dopo la riapertura al pubblico dei concerti e degli spettacoli in genere, l’accesso alle venues era vincolato alla scansione del tanto discusso greenpass. Infatti ai concerti si poteva accedere solo se si era marchiati con un qr code è che dimostrava lo stato di vaccinazione contro il COVID-19. Il «razzismo vaccinale» conquistò il rock, che in teoria era la musica trasgressiva per antonomasia.
Vogliamo ricordarci di come alcuni degli indomiti idoli del rock – compresi quelli nostrani – nell’era pandemica schernivano chi non la pensava come loro, chi nutriva qualche ragionevole dubbio sull’efficacia delle mascherine, sul beneficio incondizionato dei lockdown e sulla magia salvifica del «santo siero» anti-COVID. Tutti, in coro monofonico, lodarono il vaccino attraverso i propri canali social e finanche urlandolo ai propri concerti con quel fare spocchioso o di chi stava facendo la cosa giusta e doveva indottrinare i dissidenti.
A tutt’oggi, oramai lontani – si spera – dall’incubo pandemico, questa tecnologia rimane e viene implementata.
Sempre sulle colonne di Renovatio 21, pochi mesi fa scrivemmo che Visa, uno dei due maggiori processori di pagamento al mondo, sembra stia passando all’autenticazione basata su dati biometrici, almeno secondo un brevetto che ha richiesto. Se il brevetto di Visa – progettato, secondo la dichiarazione del colosso, per fornire «modelli biometrici per l’autenticazione che preserva la privacy» – fosse approvato e implementato, il risultato finale sarebbe la sostituzione dei PIN con l’identificazione biometrica.
I grandi filantropi non perdono occasione di cavalcare l’onda di questi cambiamenti e sponsorizzano la ricerca e l’implemento di un sistema globale di identificazione. La Bill and Melinda Gates Foundation ha promesso 1,27 miliardi di dollari per gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, con 200 milioni di dollari destinati direttamente alla creazione di un sistema di identificazione digitale globale invasivo.
Il pacchetto da 200 milioni di dollari sarà utilizzato per creare un’infrastruttura che «comprende strumenti come sistemi di pagamento interoperabili, ID digitale, sistemi di condivisione dei dati e database di stato civile» che afferma per rendere i Paesi «più resilienti a crisi come carenza di cibo, minacce per la salute pubblica e cambiamenti climatici, nonché per aiutare nella pandemia e nella ripresa economica».
Aiuta Renovatio 21
Come già scritto su Renovatio 21, documenti delle Nazioni Unite sostengono non solo l’introduzione dell’ID digitale, ma la sua connessione ai conti bancari dei cittadini. «Gli ID digitali collegati a conti bancari o di denaro mobile possono migliorare l’erogazione della copertura di protezione sociale e servire a raggiungere meglio i beneficiari ammissibili. Le tecnologie digitali possono aiutare a ridurre perdite, errori e costi nella progettazione dei programmi di protezione sociale» scrive il rapporto, parlando di «un futuro digitale aperto, libero, sicuro e incentrato sull’uomo».
Gli Stati Uniti, con l’uscente amministrazione Biden, stava redigendo un ordine esecutivo affinché i governi federali e statali accelerino l’adozione dell’identità digitale e sviluppino un sistema di identità online uniforme, gestito dal governo, per verificare l’identità e l’età e accedere ai siti web e ai servizi pubblici.
Questo sistema di identificazione digitale potrebbe funzionare con l’uso di scansioni biometriche come il riconoscimento facciale per «aiutare a verificare meglio l’identità online».
Francesco Rondolini
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Arte
I Soundgarden assumono una cantante nera obesa che si lancia dal palco, ma nessuno la sorregge
Sostieni Renovatio 21
Nei video in circolazione si sente la Shepherd esclamare «Sapevo di essere troppo pesante per voi figli di puttana…» mentre qualcuno tentava di metterla in piedi dopo il suo imbarazzante precipitare verso la nuda terra. Poi la cantante è tornata barcollante sul palco, stordita. L’errore di calcolo della Shepherda è stato di fisica elementare, nota Zerohedge, «unito al fatto che la maggior parte dei fan dei Soundgarden ha ormai 50 anni e si è rapidamente spostata per evitare un altro costoso viaggio dal chiropratico». «Probabilmente ha lasciato al suolo un dente» scrive amaro un commentatore di YouTube sotto il video che riprende l’intero concerto, che di per sé non è parso troppo memorabile. Quello del tuffo sulla folla che finisce a terra è un evento raro, ma capitato. La sua comicità è stata riprodotta dall’attore bideniano Jack Black nella pellicola School of Rock ()The new sassy overweight Soundgarden singer tried to crowdsurf but the crowd wasn’t into it and let her faceplant pic.twitter.com/vwj1IJ3OfT
— Jack Poso 🇺🇸 (@JackPosobiec) January 3, 2025
Aiuta Renovatio 21
Il triste concerto, con la cantante obesa ferita dalla sua hybris e dalla gravità terrestre, tuttavia appare più rassicurante di altri: qui sappiamo perfettamente che da dove viene il male che colpisce il musicista, mentre in tantissimi altri casi, ampiamente riportati da Renovatio 21, malori improvvisi colpiscono sul palco, talvolta cagionando la morte. Anche lì, a pensarci bene, c’è un grande segno di decadenza del rock, che da musica sedicente «ribelle» è diventata frusto megafono del conformismo e della propaganda politica, biopolitica dello Stato moderno: Renovatio 21 ha spesso ricordato quante band, quanti grandi nomi della musica hanno non solo raccomandato la vaccinazione, ma impedito a non vaccinati di accedere ai concerti. Come nel caso dei Foo Fighters, un ulteriore nome che discende dall’età dell’oro del grunge (il cantante e chitarrista Dave Grohl era batterista dei Nirvana, altro grande capofila della musica promanante da Seattle), il cui percussionista è morto improvvisamente a 50 anni mentre era in tour in Sud America: il loro spettacoli erano rigorosamente proibiti ai non sierati.Soundgarden replaced Chris Cornell with Shaina Shepherd…a singer and community organizer. If only they had another female option that had close ties to the band’s legacy itself and possessed stellar vocals…one can only dream…oh wait.. Toni Cornell. pic.twitter.com/j3G0Ncpf50
— Johnny St.Pete (@JohnMcCloy) January 3, 2025
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Arte
Giovane cantante australiana abbandonata dalla sua etichetta discografiche per i testi contro Big Pharma, guerra e corruzione
Una cantante australiana sarebbe stata cacciata dalla sua etichetta a causa di testi che criticavano le grandi aziende farmaceutiche che traggono profitto dalla pandemia globale, dalla corruzione politica, dalle guerre straniere e altro ancora.
La cantante Iyah May afferma che la sua canzone, Karmageddon, che tocca anche il tema della cancel culture (cioè la tendenza ad eliminare totalmente voci sgradite dal discorso pubblico), ha ironicamente portato alla sua stessa cancellazione, con il suo manager che ha rescisso il suo contratto per il suo rifiuto di cambiare il testo.
«Il mio manager ha rescisso il nostro contratto perché non volevo cambiare il testo di questa canzone», ha scritto la May su Instagram il mese scorso.
Meet Iyah May.
She is an Australian based singer who just lost a contract with her management company because she refused to change these lyrics.
It’s amazing! 🙏🏼 pic.twitter.com/wnTLKCalY4
— Ryan Fournier (@RyanAFournier) December 30, 2024
«Vorrei che questa storia non fosse vera, ma lo è. Ero titubante nel condividere questa informazione, ma più condivido questa canzone, più mi rendo conto di non essere l’unica a provare questa sensazione», ha spiegato la May in un altro post.
«Il mio manager non era d’accordo con il testo della mia canzone e si è rifiutato di lavorare con me e supportarmi finché non avessi cambiato il testo», ha dichiarato May in un successivo aggiornamento di Instagram, aggiungendo, «quindi ho detto “ciao”».
Il testo della canzone Karmageddon recita:
Virus artificiale guarda milioni di persone morire / Il più grande profitto delle loro vite
Ecco l’inflazione, questo è il tuo premio / Questo è Karmageddon
Accendi le notizie e mangia le loro bugie / Kim o Kanye scelgono una parte
Cultura della cancellazione, che atmosfera / Questo è Karmageddon
Le aziende giurano di non mentire mai / I politici corrotti a vita
Più che una guerra, è un genocidio / Questo è Karmageddon
Secondo la May, nonostante la separazione dall’etichetta, la sua canzone ha iniziato a riscuotere successo, anche grazie al cosiddetto effetto Streisand (cioè l’aumento di popolarità successivo ad un tentativo di censura) che apparentemente ha contribuito a rafforzarla.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da YouTube
-
Morte cerebrale1 settimana fa
Malori e predazioni degli organi: continua la strage operata dalla «Morte Cerebrale»
-
Pensiero1 settimana fa
«Chiesa parallela e contraffatta»: Mel Gibson cita Viganò nel podcast più seguito della Terra. Poi parla di Pachamama, medicina e sacrifici umani
-
Gender7 giorni fa
Educazione sessuale: la farsa e la vergogna
-
Salute7 giorni fa
I malori della 2ª settimana 2025
-
Linee cellulari2 settimane fa
Tucker Carlson scopre che i vaccini sono fatti con feti abortiti. L’antica battaglia di Renovatio 21 è viva
-
Spirito1 settimana fa
Partita la messa «in comunione con la delegata episcopale»
-
Salute2 settimane fa
I malori della 1ª settimana 2025
-
Spirito2 settimane fa
«La Rivoluzione, matrice satanica di questo mondo ribelle e ostile al Verbo Incarnato». Omelia di mons. Viganò nell’Ottava del Santissimo Natale