Geopolitica
Israele uccide i tre figli del leader di Hamas e colpisce il convoglio umanitario dell’UNICEF
Il 10 aprile le forze israeliane hanno ucciso tre figli del capo del politburo di Hamas, Ismail Haniyeh, e anche quattro dei suoi nipoti.
In risposta, Basem Naim, funzionario di Hamas, ha detto ad Al Jazeera che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta minando ogni possibilità di un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza con questi omicidi.
Secondo Naim, Netanyahu «sta facendo di tutto per bloccare o minare ogni possibilità di raggiungere un accordo di cessate il fuoco». Naim ha detto che il primo ministro israeliano è attualmente sotto pressione da parte degli Stati Uniti, della comunità internazionale e dell’opinione pubblica israeliana, quindi sta «usando tutti gli altri sporchi trucchi, uccidendo bambini, mogli o leader».
BREAKING: This was the car carrying three sons and three grandchildren of Hamas Chief Ismail Haniyeh which was bombed by Israel. https://t.co/Xfed203RfE
— Khalissee (@Kahlissee) April 10, 2024
The sons of Ismail Haniyeh, one of Hamas’ leaders, just found out. Israel just proved once again – there is no where to hide, as I said yesterday.
— Vivid.🇮🇱 (@VividProwess) April 10, 2024
💔🇵🇸 The funeral prayer and burial of the sons and grandchildren of the head of Hamas' political Bureau Ismail Haniyeh. pic.twitter.com/HsYzEwOSAg
— Jackson Hinkle 🇺🇸 (@jacksonhinklle) April 12, 2024
BREAKING| Israel's military bombards a car in Al Shate' refugee camp in Gaza, killing three sons of Hamas' political bureau's leader Ismail Haniyyah as well as their children. pic.twitter.com/GtcpsXr8Oo
— Quds News Network (@QudsNen) April 10, 2024
Nelle scorse ore le forze di difesa israeliane (IDF) hanno colpito un altro convoglio umanitario, bombardando un gruppo di almeno tre camion dell’UNICEF che aspettavano in un punto di attesa vicino a un checkpoint, lungo il percorso tra il sud e il nord di Gaza. I camion sono tornati indietro.
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Per fortuna il raid non ha provocato morti.
La portavoce dell’UNICEF Tess Ingram era a bordo di uno dei veicoli e sta riportando ampiamente i dettagli ai media internazionali.
Come riportato da Renovatio 21, la scorsa settimana sette operatori umanitari, tra cui quattro stranieri, che fornivano pasti alla World Central Kitchen (WCK) sono stati uccisi in un «attacco mirato» da parte delle forze israeliane a Gaza.
Recenti video emersi in rete stanno facendo discutere in quanto mostrerebbero che le forze israeliani, con droni e altro, prenderebbero di mira civili indifesi. Per la guerra di Gaza qualcuno parla di «genocidio di massa robotico».
Le mosse dello Stato ebraico – e Gaza e in Siria – fanno pensare alla volontà non solo di sabotare ogni piano di pace, ma di scatenare una guerra regionale ad ampio spettro con l’Iran di modo da aver mano libera nel processo di pulizia della Palestina attualmente in corso.
Come riportato da Renovatio 21, un contrattacco dell’Iran potrebbe essere davvero imminente..
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Immagine screenshot da Twitter
Geopolitica
Le truppe americane lasceranno il Ciad
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Geopolitica
Missili Hezbollah contro basi israeliane
Hezbollah ha preso di mira diverse installazioni militari israeliane, inclusa una base critica di sorveglianza aerea sul Monte Meron, con una raffica di razzi e droni sabato, dopo che una serie di attacchi aerei israeliani avevano colpito il Libano meridionale all’inizio della giornata.
Decine di missili hanno colpito il Monte Meron, la vetta più alta del territorio israeliano al di fuori delle alture di Golan, nella tarda notte di sabato, secondo i video che circolano online. I quotidiani Times of Israel e Jerusalem Post scrivono tuttavia che le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno affermato che tutti i razzi sono stati «intercettati o caduti in aree aperte», senza che siano stati segnalati danni o vittime.
Il gruppo militante sciita libanese ha rivendicato l’attacco, affermando in una dichiarazione all’inizio di domenica che «in risposta agli attacchi del nemico israeliano contro i villaggi meridionali e le case civili» ha preso di mira «l’insediamento di Meron e gli insediamenti circostanti con dozzine di razzi Katyusha».
Il gruppo paramilitare islamico ha affermato di aver anche «lanciato un attacco complesso utilizzando droni esplosivi e missili guidati contro il quartier generale del comando militare di Al Manara e un raduno di forze del 51° battaglione della Brigata Golani», sabato scorso. L’IDF ha affermato di aver intercettato i proiettili in arrivo e di «aver colpito le fonti di fuoco» nell’area di confine libanese.
⚡️⭕️#LEBANON, Hezbollah :
The Israeli Meron air base and its surroundings are being subjected to the strongest targeting operation so far.
Iron dome seems to be absent, rockets are landing and there are reports of precise targeting on the base (probably ATGMS). pic.twitter.com/EvnavJ6BZP
— Middle East Observer (@ME_Observer_) April 27, 2024
⚡️ #Hezbollah statement :
In response to the #Israeli enemy’s attacks on the steadfast southern villages and civilian homes, especially the towns of Al-Qozah, Markaba, and Serbin, the Mujahideen of the Islamic Resistance bombed the Meron settlement and the surrounding… pic.twitter.com/om5HpMkXPQ
— Middle East Observer (@ME_Observer_) April 27, 2024
🔴 And then Hezbollah rockets hit Israel pic.twitter.com/bm0Fsrna6A
— S p r i n t e r F a c t o r y (@Sprinterfactory) April 27, 2024
Ieri l’aeronautica israeliana ha condotto una serie di attacchi aerei nei villaggi di Al-Quzah, Markaba e Sarbin, nel Libano meridionale, presumibilmente prendendo di mira le «infrastrutture terroristiche e militari» di Hezbollah. Venerdì l’IDF ha colpito anche diverse strutture a Kfarkela e Kfarchouba.
Secondo quanto riferito, gli attacchi israeliani hanno ucciso almeno tre persone, tra cui due combattenti di Hezbollah. I media libanesi hanno riferito che altre 11 persone, tra cui cittadini siriani, sono rimaste ferite negli attacchi.
Il gruppo armato sciita ha ripetutamente bombardato il suo vicino meridionale da quando è scoppiato il conflitto militare tra Israele e Hamas lo scorso ottobre. Anche la fondamentale base israeliana di sorveglianza aerea sul Monte Meron è stata attaccata in diverse occasioni. Hezbollah aveva precedentemente descritto la base come «l’unico centro amministrativo, di monitoraggio e di controllo aereo nel nord dell’entità usurpatrice [Israele]», senza il quale Israele non ha «alcuna alternativa praticabile».
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Geopolitica
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