Geopolitica
Il segretario di Stato: gli USA in «contatto diretto» con i jihadisti a Damasco
Washington mantiene contatti diretti con il gruppo islamista che ha avuto un ruolo determinante nel rovesciamento del governo del presidente Bashar Assad in Siria, ha affermato il segretario di Stato americano Antony Blinken.
Hayat Tahrir al-Sham (HTS) ha guidato una coalizione di gruppi armati che ha conquistato Damasco l’8 dicembre, costringendo Assad all’esilio in Russia.
HTS è stata fondata tramite la fusione di diversi gruppi jihadisti, tra cui il Fronte Al-Nusra, una propaggine di al-Qaeda in Siria. Il capo di HTS Ahmed al-Shaara, meglio conosciuto come Abu Mohammad al-Julani (o al-Jolani, o al-Golani), in precedenza aveva guidato Al-Nusra.
HTS è considerata un’organizzazione terroristica negli Stati Uniti e continua a offrire una ricompensa di 10 milioni di dollari per l’aiuto nella cattura di al-Julani.
We remain committed to bringing leading AQS figures in HTS to justice. #Syria pic.twitter.com/R8evqffWum
— U.S. Embassy Syria (@USEmbassySyria) May 15, 2017
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Blinken ha riconosciuto i contatti con HTS durante una conferenza stampa ad Aqaba, in Giordania, sabato. Quando gli è stato chiesto se gli USA hanno comunicato con il gruppo che ora detiene il potere a Damasco, Blinken ha risposto: «sì, siamo stati in contatto con HTS e con altre parti». In seguito ha chiarito: «Questo è un contatto diretto, sì».
Blinken ha ribadito che Washington spera che le nuove autorità «producano un governo inclusivo e rappresentativo», in cui «i diritti di tutti i siriani, comprese le minoranze e le donne, debbano essere rispettati».
Ha aggiunto che tutte le parti dovrebbero impedire una rinascita dell’ISIS e di altri gruppi terroristici, descrivendo le Forze democratiche siriane (SDF) guidate dai curdi e sostenute dagli americani come «un gruppo che svolge un ruolo fondamentale nel perseguire tale missione».
Al-Julani ha fatto degli sforzi per rilanciare il suo gruppo come una forza più moderata, sostenendo che le sue opinioni si sono evolute. Durante l’offensiva lampo dell’opposizione contro le forze governative, ha promesso di proteggere le minoranze etniche e religiose della Siria, tra cui cristiani e curdi.
Tuttavia, da allora sono emersi online diversi video atroci di vari gruppi anti-Assad che giustiziavano prigionieri di guerra e civili.
🔴 “The New Syria”
Al-Nusra Front gangs are tying people to the backs of cars, dragging them through the streets, and lynching them. pic.twitter.com/BByWqVotdE
— Delil Zilan (@DelilZilan) December 10, 2024
Come riportato da Renovatio 21, il lavoro di lavaggio del Jolani è già iniziato sulla CNN e sulla stampa mainstream, dove capita che sia descritto con il grottesco ossimoro di «terrorista moderato». Anche sulla stampa inglese è partita l’allucinante propaganda dei «jihadisti favorevoli alla diversità».
Nel frattempo, anche la Russia ha ammesso contatti con il nuovo potere siriano, con cui dovrà discutere delle basi navali presenti sul suo territorio.
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Geopolitica
La Cina snobba il ministro degli Esteri tedesco
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Geopolitica
Vance in Israele critica la «stupida trovata politica»: il voto di sovranità sulla Cisgiordania è stato un «insulto» da parte della Knesset
La proposta di applicare la sovranità israeliana sulla Cisgiordania occupata, considerata da molti come un’equivalente all’annessione totale del territorio palestinese, ha suscitato una forte condanna internazionale, incluso un netto dissenso da parte degli Stati Uniti.
Il disegno di legge ha superato di stretta misura la sua lettura preliminare martedì, con 25 voti a favore e 24 contrari nella Knesset, composta da 120 membri. La proposta passerà ora alla Commissione Affari Esteri e Difesa per ulteriori discussioni.
Una dichiarazione parlamentare afferma che l’obiettivo del provvedimento è «estendere la sovranità dello Stato di Israele ai territori di Giudea e Samaria (Cisgiordania)».
Il momento del voto è stato significativo e provocatorio, poiché è coinciso con la visita in Israele del vicepresidente J.D. Vance, impegnato in discussioni sul cessate il fuoco a Gaza e sul centro di coordinamento gestito dalle truppe statunitensi e dai loro alleati, incaricato di supervisionare la transizione di Gaza dal controllo di Hamas. Vance ha percepito la tempistica del voto come un gesto intenzionale, accogliendolo con disappunto.
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Anche il Segretario di Stato Marco Rubio, in visita in Israele questa settimana, ha espresso critiche prima di lasciare il Paese mercoledì, dichiarando che il disegno di legge sull’annessione «non è qualcosa che appoggeremmo».
«Riteniamo che possa rappresentare una minaccia per l’accordo di pace», ha detto Rubio, in linea con la promozione della pace in Medio Oriente sostenuta ripetutamente da Trump. «Potrebbe rivelarsi controproducente». Vance ha ribadito che «la Cisgiordania non sarà annessa da Israele» e che l’amministrazione Trump «non ne è stata affatto soddisfatta», sottolineando la posizione ufficiale.
Vance, considerato il favorito per la prossima candidatura presidenziale repubblicana dopo Trump, probabilmente ricorderà questo episodio come un momento frustrante e forse irrispettoso, specialmente in un contesto in cui la destra americana appare sempre più divisa sulla politica verso Israele.
Si dice che il primo ministro Netanyahu non sia favorevole a spingere per un programma di sovranità, guidato principalmente da politici oltranzisti legati ai coloni. In una recente dichiarazione, il Likud ha definito il voto «un’ulteriore provocazione dell’opposizione volta a compromettere i nostri rapporti con gli Stati Uniti».
«La vera sovranità non si ottiene con una legge appariscente, ma con un lavoro concreto sul campo», ha sostenuto il partito.
Tuttavia, è stata la reazione di Vance a risultare la più veemente, definendo il voto una «stupida trovata politica» e un «insulto», aggiungendo che, pur essendo una mossa «solo simbolica», è stata «strana», specialmente perché avvenuta durante la sua presenza in Israele.
Come riportato da Renovatio 21, Trump ha minacciato di togliere tutti i fondi ad Israele in caso di annessione da parte dello Stato Giudaico della West Bank, che gli israeliani chiamano «Giudea e Samaria».
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Geopolitica
Trump minaccia di togliere i fondi a Israele se annette la Cisgiordania
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