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Vaccini

Danno da vaccino, una testimonianza

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Renovatio 21 pubblica questa testimonianza giunta alla dottoressa Gatti e al dottor Montanari.

Si tratta di una coppia di genitori toscani, il cui nome ometteremo. Si tratta, come sempre, di una storia straziante, che indica non solo la malvagità dello Stato vaccinatore, ma anche la incompetenza dei medici, che talvolta pare addirittura sfociare in una gratuita perfidia.

 

 

 

Siamo i genitori di uno splendido bambino, Lorenzo, che ad oggi nel 2019 ha 9 anni. Dopo le drammatiche sofferenze che abbiamo passato in tutti questi anni e le immense difficoltà che stiamo vivendo, abbiamo deciso , per coscienza, di rendere pubblica al mondo intero la nostra storia.

 

Quando è nato Lorenzo eravamo dei genitori felicissimi come tutti i papà e mamma di questa terra. Il nostro piccolo è nato a termine dopo parto cesareo per nostra scelta, nessuna sofferenza pre-natale, niente di niente. All’ospedale viene classificato con APGAR alla nascita di 10/10, il massimo.

 

Bello, allegro, sorridente, vivace… i suoi primi sorrisi, le sue primissime lallazioni, le sue prime pappine, insomma, una crescita regolare fino al giorno della vaccinazione esavalente. Il bambino, come testimoniano i fogli medici, fino a prima del vaccino dei sei mesi, aveva regolarmente  raggiunto tutte le tappe dello sviluppo.

 

Nessun tipo di febbre aveva mai colpito nostro figlio, a parte la febbre a 38 durata un giorno venuta subito dopo somministrazione del primo vaccino dei 3 mesi. Cosa drammatica invece quello che è successo dopo seconda vaccinazione. Ci rechiamo alla Asl di competenza e, da quel giorno, la nostra vita è cambiata per sempre!!!

Il bambino, come testimoniano i fogli medici, fino a prima del vaccino dei sei mesi, aveva regolarmente  raggiunto tutte le tappe dello sviluppo

 

Stiamo parlando della vaccinazione ESAVALENTE con INFRANRIX HEXA (6 dosi) e ANTIPNEUMOCOCCICA con PREVANAR (1 dose).

 

Chiedemmo espressamente di non fare tutti i vaccini ma solo quelli obbligatori, ma ci dissero che non era possibile perché la fiala dell’esavalente comprende tutte e sei sostanze e non si potevano dividere. Vennero somministrati tutti i vaccini in una unica seduta.

 

Il bambino, dopo poche ore dalla vaccinazione, ha presentato febbre altissima (40°). Il bambino era spossato e prendeva paracetamolo (tachipirina) come da indicazioni. La febbre scendeva di qualche grado per poi rialzarsi dopo poco. Al telefono lo studio pediatrico del dottore di base, facendoci sentire dei genitori apprensivi, ci disse che era una cosa assolutamente normale che venisse la febbre dopo il vaccino e di continuare con la tachipirina senza darci troppo ascolto. Il giorno successivo ancora febbre altissima.

 

Preoccupati della situazione chiamammo una pediatra del SSN. La Dottoressa visitò nel tardo pomeriggio nostro figlio. Bronchi, polmoni, gola: il bambino era tutto ok, non aveva niente di anomalo; solo febbre alta definita da lei: ”febbre da vaccinazione” e con tranquillità ci disse che era del tutto normale e i di continuare con la tachipirina. La febbre alta è durata purtroppo tanti giorni (4 giorni di seguito). Dal quinto giorno in poi tutto sembrava fosse passato e credevamo di aver superato il momento critico.

 

Lorenzo era mogio, non rideva più… non faceva più le lallazioni che faceva prima, non diceva più niente, evidenziava debolezza fisica e ipotonia muscolare. La sua testina non stava sorretta e cadeva all’indietro

Intanto però Lorenzo era mogio, non rideva più… non faceva più le lallazioni che faceva prima, non diceva più niente, evidenziava debolezza fisica e ipotonia muscolare. La sua testina non stava sorretta e cadeva all’indietro. Pensavamo ad un calo momentaneo vista la grande febbre passata ma invece non fu così…

 

Il bambino non si muoveva più come prima, alle sue pappe non riusciva a deglutire come aveva sempre fatto, ad otto mesi non gattonava e non stava neanche seduto! Più volte abbiamo segnalato al nostro pediatra questa drammatica situazione, facendoli sempre notare il cambiamento e la febbre alta che aveva avuto dopo la vaccinazione.

 

Il pediatra di famiglia, che nelle visite precedenti al secondo vaccino decantava tanto la bellezza, la reattività e i progressi del bambino, ci continuava a dire che era soltanto un problema passeggero, che con il passare dei giorni nostro figlio tornava ad essere in forma come era prima. Ci diceva che eravamo un papà ed una mamma troppo ansiosi (… primo figlio). Eravamo insomma ansiosi e basta, una “rottura di scatole” , e che ci stavamo preoccupando per niente.

 

Purtroppo così non è stato. Lorenzo era assente, era diventato come un “SACCO DI PATATE ”: dove lo mettevi stava, e successivamente al vaccino sono subentrate crisi epilettiche di assenza con revulsione degli occhi. Il bambino si bloccava con lo sguardo perso nel vuoto. Guardava noi ed il mondo che lo circondava stranito, cosa che non aveva mai fatto prima.

 

Nessun medico, in primis il pediatra di famiglia, che dovrebbe essere il punto di riferimento di ogni genitore, ci ha mai detto di compilare una REAZIONE AVVERSA per la febbre alta che il bambino ha vissuto dopo la somministrazione del vaccino. Anzi, ad ogni nostra domanda ed ad ogni nostro dubbio, il dottore di famiglia ha sempre sostenuto ed insistito affinchè le vaccinazioni proseguissero per la copertura del bambino dicendoci e facendoci credere che era molto dannoso interrompere i richiami delle vaccinazioni già in corso.

Successivamente al vaccino sono subentrate crisi epilettiche di assenza con revulsione degli occhi

 

Il pediatra finalmente, al compimento di un anno del bambino, si rese conto del ritardo e della gravità della situazione e sopratutto della trascuratezza del problema. Subito ci preparò una richiesta urgente per visita neuropsichiatria infantile presso la nostra ASL. È da qui che il suo comportamento verso di noi è cambiato.

 

Di punto in bianco, se prima ci aveva detto che il bambino era sano e non aveva niente ma soltanto una reazione passeggera alla febbre, da ora in poi ha completamente cambiato versione alle cose alludendo a inesistenti possibili malattie genetiche con le quali il bambino, a detta sua, c’era nato facendoci crollare il mondo addosso.

 

Per svariati mesi, (fino alla risposta NEGATIVA di tutti gli esami genetici), ci hanno fatto credere cose assurde. Mandati da un ospedale all’altro a giro per l’Italia, ipotizzate svariate sindromi rare anche gravissime, che potevano portare alla morte del bambino… Non dormivamo più la notte: il mondo ci è crollato addosso. Abbiamo passato mesi in condizioni psicologiche devastanti credendo di poter perdere nostro figlio per sempre. Ci hanno sconsigliato di fare altri bambini!!!

Il dottore di famiglia ha sempre sostenuto ed insistito affinchè le vaccinazioni proseguissero per la copertura del bambino dicendoci e facendoci credere che era molto dannoso interrompere i richiami delle vaccinazioni già in corso

 

Da qui la nostra vita è cambiata radicalmente. Abbiamo iniziato un iter assurdo. Il pediatra, ma anche altri medici ci guardavano negli occhi e non sapendo cosa dirci, ci volevano convincere a tutti i costi che il bambino era nato con problemi , quando invece non è assolutamente così. Quando raccontavamo la nostra storia e veniva fuori la febbre elevata dopo vaccinazione, nessuno ha mai preso in esame volutamente questa cosa forse per non esporsi alle complicanze di “gestire” la cosa.

 

Noi, naturalmente, abbiamo sempre continuato ad informarli, uno dopo l’altro, sopratutto il nostro pediatra, della grande febbre che il vaccino aveva scatenato nel bambino e l’evidente regressione che avevamo notato subito dopo con subito comparsa di crisi epilettiche. “Coincidenze!”, ripetevano tutti.

 

Nessuno ci ha consigliato di sospendere le vaccinazioni, anche e sopratutto dopo l’insorgenza di crisi epilettiche. Nessuno ci ha mai dato ascolto. Nessuno ci ha mai presi sul serio. Il nostro bambino è stato sottoposto ad una serie di analisi ed esami infiniti: esami genetici DNA e molti, molti altri. Per avere le risposte degli esami genetici abbiamo dovuto aspettare 12 mesi!

 

In questi dodici mesi il bambino doveva essere sottoposto al terzo richiamo Esavalente e successivamente al MPR. Il nostro pediatra ci disse che se fermavamo le vaccinazioni facevamo un danno molto grande e ci consigliò fortemente di farle. Abbiamo fatto TUTTE le vaccinazioni previste e direi imposte dal SSN. Dopo aver fatto tutto il protocollo vaccinale arrivarono le risposte di tutti gli esami fatti: TUTTO NEGATIVO! nessun problema di DNA, nessun tipo di sindrome genetica, niente di niente!

Ci hanno fatto credere cose assurde. Mandati da un ospedale all’altro a giro per l’Italia, ipotizzate svariate sindromi rare anche gravissime, che potevano portare alla morte del bambino… Non dormivamo più la notte

 

Nel viso del bambino non c’è nessun tratto dismorfogenetico da poter far pensare ad una sindrome come qualcuno voleva farci credere, è un bambino bellissimo.

 

Contro tutto e tutti abbiamo iniziato a leggere libri, studiare, navigare in rete e prendere contatti con altri genitori nelle nostre stesse situazioni, viaggiare e far visitare il bambino da medici specialisti ed immunologi che, confermandoci la reazione dopo vaccinazione, ci hanno consigliato alcune terapie e strade per il miglioramento di nostro figlio che fortunatamente in parte è avvenuto!

 

Svariati esami hanno messo in risalto come il bambino è inquinato da metalli pesanti tanto da creare seri problemi al suo sistema immunitario. La nostra vita ormai è annientata, nessuna persona può minimamente capire il dolore, la fatica e il nostro stato d’animo sennò chi purtroppo ha vissuto esperienze simili di disabilità. Al momento il quadro complessivo di nostro figlio è molto complicato.

 

Per le crisi epilettiche sorte dopo vaccinazione è stato prescritto il Depakin (anticonvulsivo) che è stato poi sospeso perché riscontrati gravi disturbi all’assunzione del farmaco. Il bambino ormai, dopo la grande febbre, risulta avere REAZIONI ALLERGICHE importanti ai medicinali. Per questo motivo siamo passati a cure con metodi alternativi (OMEOPATIA…). Abbiamo più volte segnalato ai medici come ad esempio il Depakin , fin da subito, interagiva in modo anomalo su nostro figlio.

 

L’assunzione giornaliera portava nel bambino, oltre che inappetenza , forte sonnolenza e tremori, una diminuzione della temperatura corporea fino ad ipotermia e casi di bradicardia. Anche lo Zarontin, prescritto e imposto successivamente al posto del Depakin per le crisi , alterava di gran lunga lo stato emotivo del bambino rendendolo aggressivo , oltre che a insorgenza di reazioni cutanee.

 

Se i medici ci avessero dato subito un po’ più di ascolto ci saremmo fermati in tempo con le successive vaccinazioni ed il danno sarebbe stato sicuramente più contenuto.

Lorenzo è un bambino dolce, sensibile, bello, affetto da un’importante ritardo psicomotorio con assenza della parola (riesce ad emettere solo vocalizzi, urli e a stento le parole mammamama, babbaba, ta-ta ta, “TI” per il Si, “O” per il NO ) e compromissione dell’uso funzionale delle mani e del movimento in generale. Lorenzo sta seguendo cure specifiche per detossificare l’organismo dal danno subito dopo vaccinazione e un cambiamento alimentare accompagnato da integratori che stanno aiutando a colmare le sue carenze e cercare di ripristinare la severa intossicazione.

 

La situazione generale, dopo tutti i nostri sforzi e cure, per fortuna ha portato ai dei grossi miglioramenti e si spera che migliori ancora, consolidando sempre più come il “danno” neurologico del bambino sia stato creato dall’encefalopatia post vaccinica e non da altre malattie.

 

Riesce a comunicare con noi con la mimica facciale e con segni che gli abbiamo insegnato con il metodo ABA per chiedere le cose. Ha iniziato a gattonare a 18 mesi e a muovere i primi passi a circa 2 anni e mezzo (uso di tutori e plantari per piedi valgopronati) ed è traballante, insicuro e presenta tremori diffusi agli arti superiori ed inferiori. La camminata appare goffa incerta e atassica.

 

Sono presenti stereotipie come lo sfarfallio delle mani nei momenti in cui il bambino è particolarmente emozionato e felice, tapparsi le orecchie nei momenti di difficoltà e l’emissione continua di urla e stereotipie vocali.

 

LORENZO è un bambino sensibilissimo solare e molto affettuoso. Se i medici ci avessero dato subito un po’ più di ascolto ci saremmo fermati in tempo con le successive vaccinazioni ed il danno sarebbe stato sicuramente più contenuto. Abbiamo scritto questa testimonianza per aiutare altri genitori a non mollare per nessun motivo mettendo a disposizione le nostre esperienze, per tutte le persone che ci hanno conosciuto “prima” e ci hanno visto morire dentro e cambiare senza rendersi conto di cosa realmente ci stesse accadendo

 

Babbo e Mamma .

 

 

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Autismo

Trump condivide un video sulla correlazione tra vaccini e autismo

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Lunedì il presidente Donald Trump ha pubblicato un video sul suo account social in cui promuove la teoria secondo cui i vaccini causano l’autismo.

 

Il video, vecchio di decenni, mostra in parte David Geier, che il Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. ha incaricato questa primavera di indagare sui legami tra vaccini e autismo, insieme a suo padre, il dottor Mark Geier, un dottore la cui licenza medica è stata sospesa in seguito alle accuse di mettere in pericolo i bambini autistici. David Geier è stato accusato nel 2012 di aver esercitato la professione medica senza abilitazione insieme al padre nel Maryland. È stato nominato nel governo federale da Robert F. Kennedy Jr., il ministro della Salute, per lavorare a uno studio sulle cause dell’autismo, la cui pubblicazione è prevista per questo mese.

 

Il video si concentra sul timerosal, un conservante a base di mercurio che è stato eliminato da quasi tutti i vaccini infantili all’inizio degli anni 2000. Il filmato viene da un vecchio documentario sui vaccini, circolante su YouTube con il titolo A Shot in the Dark, che parlava estensivamente dell’uso del mercurio nei vaccini.

 

Il filmato, sgranato, probabilmente «rubati» da qualche altro utente che lo aveva editato dal film, reca le scritte sopra e sotto le immagini: «Sono TUTTI veleno. Ognuno di essi».

 


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Il post di Trump arriva pochi giorni dopo che Kennedy è stato messo sotto torchio dai senatori, tra cui diversi repubblicani, sulla sua posizione sui vaccini.

 

La notizia arriva anche prima di una riunione del Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione prevista per la fine del mese, durante la quale si prevede che il comitato voterà per aggiornare le raccomandazioni sui vaccini contro il COVID-19, nonché su altre vaccinazioni.

 

Kennedy ha promesso di pubblicare un rapporto sulle cause dell’autismo entro la fine del mese, dichiarando a Trump, durante una riunione del gabinetto di agosto, che i suoi sforzi erano sulla buona strada.

 

Come noto, poco ore prima Trump aveva ricevuto alla Casa Bianca, assieme ad altri CEO di grandi aziende tecnologiche, Bill Gates, che, con a fianco un’occhiuta Melania, ha ribadito pubblicamente il suo impegno per i vaccini. Nel 2016 alcuni avevano speculato che Barron Trump, l’ultimogenito del presidente nato da Melania, fosse vittima di un danno da vaccino.

 

 

L’apertura all’idea che i vaccini causino l’autismo era stata vista in Trump persino nei dibattiti delle primarie repubblicane 2015.

 

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Come riportato da Renovatio 21, in settimana è emerso che sarebbe pronto un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. che indica che l’uso dei vaccini e del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti.

 

In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.

 

Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr

 

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Vaccini

La Florida verso l’eliminazione di tutti gli obblighi vaccinali pediatrici

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La Florida intende diventare il primo stato a eliminare l’obbligo vaccinale, da tempo un pilastro della politica sanitaria pubblica volta a proteggere gli scolari e gli adulti dalle malattie infettive.   Il surgeon general dello Stato (cioè, il responsabile della Sanità pubblica), il dottor Joseph Ladapo, che ha annunciato la decisione mercoledì, ha definito le attuali disposizioni nelle scuole e altrove come intrusioni «immorali» nei diritti delle persone, che ostacolano la capacità dei genitori di prendere decisioni sulla salute dei propri figli.   «Le persone hanno il diritto di prendere le proprie decisioni, decisioni informate», ha dichiarato Ladapo, dottore con laurea harvardiana che si è spesso scontrato con l’establishment medico , in una conferenza stampa a Valrico. «Non hanno il diritto di dirvi cosa mettere nel vostro corpo».   La mossa della Florida, che rappresenta un netto distacco da decenni di politiche pubbliche vaccinali si presenta come una grande adesione al programma dell’amministrazione Trump, guidato dal Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr., che intende operare una revisione sul tema saniario dei vaccini.

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In Florida, gli obblighi vaccinali per gli asili nido e le scuole pubbliche includono vaccini contro morbillo, varicella, epatite B, difterite-tetano-pertosse acellulare, poliomielite e altre malattie, secondo il sito web del Dipartimento della Salute dello Stato.   Il dottor Ladapo non ha fornito una tempistica per le modifiche, ma ha affermato che il dipartimento può abrogare le proprie regole per alcuni obblighi vaccinali, mentre altri richiederebbero l’intervento della legislatura della Florida. Non ha specificato alcun vaccino in particolare, ma ha ripetuto più volte che l’iniziativa avrebbe posto fine a «tutti. Fino all’ultimo».   Le sigle dell’establishment, che per decenni hanno convissuto con gli schemi e i danari di Big Pharma, hanno reagito immediatamente.   L’American Medical Association ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che il piano della Florida di porre fine all’obbligo vaccinale «metterebbe a repentaglio decenni di progressi nella sanità pubblica».   Sotto la guida del governatore repubblicano Ron DeSantis, la Florida si è opposta all’imposizione dei vaccini COVID agli studenti durante la pandemia, richiedendo «passaporti» per i luoghi affollati, chiudendo le scuole e obbligando i lavoratori a vaccinarsi per mantenere il posto di lavoro.   «Non credo che ci sia un altro stato che abbia fatto tanto quanto la Florida. Vogliamo rimanere all’avanguardia», ha detto il governatore floridiano. Mercoledì DeSantis ha anche annunciato la creazione di una commissione statale chiamata «Make America Healthy Again» (MAHA), modellata su iniziative simili istituite da Kennedy a livello federale.   La commissione esaminerà aspetti come l’autorizzazione del consenso informato in materia medica, la promozione di alimenti sicuri e nutrienti, il rafforzamento dei diritti dei genitori nelle decisioni mediche riguardanti i propri figli e l’eliminazione di «un’ortodossia medica non supportata dai dati», ha affermato DeSantis. La commissione sarà presieduta dal vicegovernatore Jay Collins e dalla first lady della Florida Casey DeSantis.   Il lavoro della commissione contribuirà a definire un ampio «pacchetto per la libertà medica» da presentare nella prossima sessione legislativa, che affronterà gli obblighi vaccinali previsti dalla legge statale e renderà permanenti le recenti decisioni statali sul COVID che allentano le restrizioni, ha affermato DeSantis.   La Florida divenne durante la pandemia un faro di civiltà allentando le misure di lockdown e, con De Santis e Ladapo, opponendosi all’obbligo di vaccinazione mRNA, della cui pericolosità informarono il pubblico, chiedendo la sospensione. De Santis tre anni fa, dopo aver rotto con l’ente epidemico federale CDC, aveva annunciato che avrebbe ritenuto responsabili i produttori di vaccini mRNA per le loro affermazioni.

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Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic   
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Autismo

La sanità di Kennedy alza il tiro: autismo collegato al vaccino MPR e all’uso di paracetamolo durante la gravidanza

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Un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. indica che l’uso del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti, secondo quanto riportato dai media.

 

Fonti vicine alla questione hanno affermato al Wall Street Journal che bassi livelli di folato e l’uso del farmaco a base di paracetamolo saranno menzionati nel prossimo rapporto sull’autismo dell’HHS tra i potenziali fattori causali dell’autismo.

 

Kennedy, segretario dell’HHS (la Sanità pubblica USA), ha dichiarato la scorsa settimana alla trasmissione TV Fox and Friends che la sua agenzia stava per rivelare le cause dell’autismo e formulare di conseguenza raccomandazioni normative governative. Le sue osservazioni suggeriscono che l’uso del Tylenol da parte delle madri e la carenza di folati saranno tra i molteplici fattori citati nel rapporto dell’HHS.

 

«Non esiste una causa unica, ce ne sono molte, molte: c’è un insieme di cause», ha affermato Kennedy. «Stiamo ora raccogliendo prove sufficienti per richiedere un intervento normativo su alcune di queste, o raccomandazioni».

 

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RFK jr. ha sottolineato l’impennata documentata dei tassi di autismo, passati da meno di uno su 10.000 nel 1970 a un caso ogni 31 americani, secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Anche se l’autismo è sovradiagnosticato, una parte significativa di questi bambini presenta gravi disabilità, il che indica un reale e notevole aumento del disturbo.

 

«La maggior parte dei casi ora è grave», ha affermato Kennedy ad aprile, discutendo i risultati di un sondaggio sull’autismo condotto dal CDC e spiegando che «il 25% dei bambini a cui viene diagnosticato l’autismo non è verbale, non ha familiarità con il bagno» e presenta altri comportamenti disfunzionali tipici dell’autismo grave, come il sbattere le mani.

 

Durante un’audizione al Senato tenutasi giovedì, Kennedy ha anche sottolineato il legame tra il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (MMR) e l’autismo.

 

«Nel 2002, il CDC ha condotto uno studio interno sui bambini della contea di Fulton, in Georgia, e ha esaminato i bambini che avevano ricevuto il vaccino MPR in tempo, confrontandoli con quelli che lo avevano ricevuto più tardi. I dati di quello studio hanno mostrato che i ragazzi di colore che avevano ricevuto il vaccino in tempo avevano una probabilità del 260% maggiore di ricevere una diagnosi di autismo rispetto ai bambini che avevano aspettato», ha spiegato Kennedy.

 

«Il capo scienziato, il dottor William Thompson, scienziato senior per la sicurezza dei vaccini presso il CDC, ha ricevuto l’ordine dal suo capo, Frank DeStefano, che è a capo della divisione per la sicurezza delle vaccinazioni, di entrare in una stanza con altri quattro coautori per distruggere quei dati», ha affermato Kennedy.

 

Questa storia è stata divulgata dal Thompson, divenuto «gola profonda» del CDC e uno dei coautori che hanno intenzionalmente omesso i dati dello studio del 2004 che mostravano il collegamento tra vaccino MPR e autismo nei bambini neri.

 

Sebbene una definizione di autismo in continua evoluzione e ampliamento possa contribuire ad aumentare le diagnosi, Kennedy ritiene che le «tossine ambientali» abbiano contribuito a una vera e propria epidemia di autismo.

 

«Esamineremo i vaccini, ma esamineremo tutto. Tutto è in gioco: il nostro sistema alimentare, la nostra acqua, la nostra aria, i diversi modi di essere genitori, tutti i tipi di cambiamenti che potrebbero aver scatenato questa epidemia», aveva precedentemente dichiarato il capo dell’HHS a Fox News.

 

«È un’epidemia», ha insistito Kennedy. «Le epidemie non sono causate dai geni. I geni possono fornire vulnerabilità, ma è necessaria una tossina ambientale».

 

«Sappiamo che è una tossina ambientale a causare questo cataclisma», ha detto Kennedy, «e la identificheremo».

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In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.

 

Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.

 

A novembre dell’anno scorso, dopo la vittoria elettorale di Trump e l’annuncio della nomina di Kennedy alla Sanità USA, le azioni dei produttori di vaccini erano crollate.

 

Renovatio 21 ancora nel 2019 pubblicava la serie di articoli di Kennedy su vaccini, autismo e altre malattie croniche.

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr

 

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