Vaccini
Danno da vaccino, parla una mamma

Diego era un bambino perfettamente sano. I genitori aspettano i sei mesi e poi, dopo una visita generica del pediatra, lo sottopongono alla prima dose di vaccino. Da qui inizia un calvario che ancora non ha termine.
Il quotidiano L’Arena di Verona, il 29 settembre scorso ha portato alla luce questa drammatica storia.
Renovatio 21 ha raggiunto la signora Serena Spimpolo, mamma del piccolo Diego, per farsi raccontare nel dettaglio cos’è veramente successo. Ma soprattutto quali altre ingiustizie questa famiglia deve ancora subire a causa di un sistema sanitario e istituzionale completamente sottomesso alle logiche del guadagno famaceutico, dove i bambini sono considerati come pezzi di una catena di montaggio.
È il principio capovolto del primum non nocere. È la vita umana, indifesa ed innocente, sacrificata sugli altari della nuova religione della Vaccinazione Universale.
Noi non vogliamo smettere di dare voce ai genitori che vivono situazioni devastanti dove, ad essere colpita, è la cosa più preziosa che un genitore possa avere a questo mondo: i propri figli. La sovranità famigliare e la difesa della salute non possono essere violate per nessun motivo.
Signora Spimpolo, la vostra storia ha fatto il giro d’Italia anche grazie ad un articolo apparso su un giornale. In effetti è raro vedere che un giornale riporti fedelmente una vicenda che tratta in qualche modo di vaccini, non trova?
Raramente si possono trovare articoli che parlano male dei vaccini. La giornalista si è semplicemente messa nei nostri panni, e ha scritto e raccontato solo verità. Non posso che continuare a ringraziarla per averci dato questa possibilità.
«Diego è un bambino nato sano»
Vuole raccontarci da dove e come è partita la storia del vostro piccolo Diego?
Diego è un bambino nato sano. A sei mesi ci siamo recati dal pediatra il quale, dopo aver visitato il bambino, ci ha dato il via libera per la prima vaccinazione. Ci rechiamo al distretto dove a Diego viene somministrato Infanrix hexa e Prevenar 13. Tornando a casa, a Diego inizia a salire la febbre a 39° – 39,5° che persiste per tre giorni; poi per un giorno risulta sfebbrato ma il giorno dopo risale la febbre per altri quattro giorni, trattata solo con tachipirina. Dopo un giorno senza febbre appaiono puntini rossi in tutto il corpo: ci dissero che era stato vaccinato avendo in incubazione la sesta malattia, ma che si poteva tranquillamente proseguire con le vaccinazioni. Diego, da lì, ha cominciato e continuato a piangere praticamente sempre, con pianti inconsolabili.
Quindi, almeno inizialmente, voi non avevate dubbi sull’efficacia e sull’utilità dei vaccini giusto?
Noi abbiamo un altro figlio di sette anni completamente vaccinato, quindi sì, non avevamo mai avuto dubbi.
A seguito della prima reazione verificatasi dopo il vaccino vi siete rivolti a qualcuno?
Abbiamo sentito diversi pareri di medici ed esperti in tutta Italia.
E cosa vi hanno detto?
Tutti, parlando a voce ci hanno detto che il caso era complesso, e quindi di non vaccinarlo perché poteva esserci un’allergia. Nessuno però ha avuto il coraggio di mettercelo per iscritto. Anzi, ci hanno consigliato di continuare le vaccinazioni protette in ospedale.
«Tutti, parlando a voce ci hanno detto che il caso era complesso, e quindi di non vaccinarlo perché poteva esserci un’allergia. Nessuno però ha avuto il coraggio di mettercelo per iscritto. Anzi, ci hanno consigliato di continuare le vaccinazioni protette in ospedale»
Quindi avete continuato a vaccinarlo?
Dopo un mese ci siamo fidati e ci siamo recati per i richiami. Subito dopo il vaccino, Diego sviene in braccio al papà. Per i medici presenti si trattava di una reazione normale, tanto normale da non annotarla da nessuna parte. Siamo tornati a casa e abbiamo notato che Diego era strano, non gattonava più e ripartivano quei pianti inconsolabili. Dopo un giorno dal richiamo, la gamba di mio figlio inizia a gonfiarsi e a diventare di colore blu scuro, con una macchia rossa calda su tutta la coscia, come fosse l’inizio di una tumefazione con una grossa ciste annessa in sede di vaccino. Ci siamo siamo recati di corsa al pronto soccorso dove, dopo averlo visitato, hanno messo per iscritto che si trattava di una «reazione avversa al vaccino».
Cosa è successo dopo?
Dopo quell’ennesimo episodio abbiamo deciso di non proseguire più le vaccinazioni, e non le riprenderemo mai. Abbiamo prontamente fatto i test allergologici ed è risultato allergico a dei componenti presenti nei vaccini, in particolare alla neomicina e ai sali di alluminio. Nonostante questa evidenza, i medici ci hanno detto che Diego era comunque da considerarsi ancora vaccinabile ricoverato in ospedale, così da essere pronti per intervenire subito nel caso di altre reazioni avverse. Vi rendete conto?
«Abbiamo prontamente fatto i test allergologici ed è risultato allergico a dei componenti presenti nei vaccini, in particolare alla neomicina e ai sali di alluminio»
Diego ha avuto altre conseguenze?
Ha iniziato ad avere broncospasmi portati dall’allergia all’alluminio, e ancora oggi non può mangiare tantissime cose.
Quindi, così stando le cose, il bambino dovrebbe essere esentato dalle vaccinazioni e potrebbe frequentare regolarmente l’asilo.
Teoricamente, sì…
Perché teoricamente? Ci sta dicendo che nonostante tutte le reazioni avverse, nonostante la certificata allergia ai componenti presenti nei vaccini, vostro figlio potrebbe essere escluso da scuola se non lo vaccinate?
Sì, la legge parla chiaro, e senza esonero lui sarà o ulteriormente danneggiato (se continuiamo a vaccinarlo) o escluso (se non lo vacciniamo più). Ci hanno messo in queste condizioni perché nessuno ci ha firmato un esonero. O meglio: abbiamo tempo per effettuare le vaccinazioni fino a dicembre, dopodiché, se non sarà in regola, sarà fuori da scuola. Secondo i medici il bambino può essere vaccinato e poi ricoverato. Pensi che bella proposta!
Come vi muoverete?
La cosa sicura è che per adesso non effettueremo nessun altro vaccino. Stiamo valutando anche la via legale.
Diego come ha vissuto tutta questa situazione?
Diego è un bambino molto solare, sempre sorridente. Cerchiamo di fargli pesare il meno possibile la situazione. Pensi che, a soli due anni e mezzo, se gli offri la cioccolata ti risponde: «no no, non posso, poi non respiro…» . Forse fa più male a noi, che ci siamo fidati e ora viviamo con i sensi di colpa.
«Forse fa più male a noi, che ci siamo fidati e ora viviamo con i sensi di colpa»
Cosa vuol dire ai genitori che vivono situazioni analoghe alle vostre?
Voglio solo invitarli a prendere il coraggio di uscire allo scoperto, per raccontare tutto ciò che stanno subendo come abbiamo fatto noi.
Grazie, signora Spimpolo, per il suo coraggio e per la sua testimonianza. E in bocca al lupo per tutto!
Grazie a voi per avermi permesso di portare alla luce la nostra storia.
Cristiano Lugli
Autismo
Trump condivide un video sulla correlazione tra vaccini e autismo

Lunedì il presidente Donald Trump ha pubblicato un video sul suo account social in cui promuove la teoria secondo cui i vaccini causano l’autismo.
Il video, vecchio di decenni, mostra in parte David Geier, che il Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. ha incaricato questa primavera di indagare sui legami tra vaccini e autismo, insieme a suo padre, il dottor Mark Geier, un dottore la cui licenza medica è stata sospesa in seguito alle accuse di mettere in pericolo i bambini autistici. David Geier è stato accusato nel 2012 di aver esercitato la professione medica senza abilitazione insieme al padre nel Maryland. È stato nominato nel governo federale da Robert F. Kennedy Jr., il ministro della Salute, per lavorare a uno studio sulle cause dell’autismo, la cui pubblicazione è prevista per questo mese.
Il video si concentra sul timerosal, un conservante a base di mercurio che è stato eliminato da quasi tutti i vaccini infantili all’inizio degli anni 2000. Il filmato viene da un vecchio documentario sui vaccini, circolante su YouTube con il titolo A Shot in the Dark, che parlava estensivamente dell’uso del mercurio nei vaccini.
Il filmato, sgranato, probabilmente «rubati» da qualche altro utente che lo aveva editato dal film, reca le scritte sopra e sotto le immagini: «Sono TUTTI veleno. Ognuno di essi».
Oh. My. God.
President Trump calls out the VACCINE TERRORISTS…pic.twitter.com/dJLDTn9xbX
— Liz Churchill (@liz_churchill10) September 8, 2025
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Il post di Trump arriva pochi giorni dopo che Kennedy è stato messo sotto torchio dai senatori, tra cui diversi repubblicani, sulla sua posizione sui vaccini.
La notizia arriva anche prima di una riunione del Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione prevista per la fine del mese, durante la quale si prevede che il comitato voterà per aggiornare le raccomandazioni sui vaccini contro il COVID-19, nonché su altre vaccinazioni.
Kennedy ha promesso di pubblicare un rapporto sulle cause dell’autismo entro la fine del mese, dichiarando a Trump, durante una riunione del gabinetto di agosto, che i suoi sforzi erano sulla buona strada.
Come noto, poco ore prima Trump aveva ricevuto alla Casa Bianca, assieme ad altri CEO di grandi aziende tecnologiche, Bill Gates, che, con a fianco un’occhiuta Melania, ha ribadito pubblicamente il suo impegno per i vaccini. Nel 2016 alcuni avevano speculato che Barron Trump, l’ultimogenito del presidente nato da Melania, fosse vittima di un danno da vaccino.
Poor Melania, they made her sit right next to disgusting Bill Gates as he talks about vaccines and gene editing…
Melania did not look pleased.. pic.twitter.com/J87raKn242
— Ray Bogan (@RayyBogan) September 5, 2025
Melania Trump is being accused of being rude and disrespectful to Bill Gates
People are upset by the look she gave him pic.twitter.com/5FCndtH5a6
— Terrence K. Williams (@w_terrence) September 5, 2025
L’apertura all’idea che i vaccini causino l’autismo era stata vista in Trump persino nei dibattiti delle primarie repubblicane 2015.
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Come riportato da Renovatio 21, in settimana è emerso che sarebbe pronto un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. che indica che l’uso dei vaccini e del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti.
In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.
Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Vaccini
La Florida verso l’eliminazione di tutti gli obblighi vaccinali pediatrici

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Autismo
La sanità di Kennedy alza il tiro: autismo collegato al vaccino MPR e all’uso di paracetamolo durante la gravidanza

Un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. indica che l’uso del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti, secondo quanto riportato dai media.
Fonti vicine alla questione hanno affermato al Wall Street Journal che bassi livelli di folato e l’uso del farmaco a base di paracetamolo saranno menzionati nel prossimo rapporto sull’autismo dell’HHS tra i potenziali fattori causali dell’autismo.
Kennedy, segretario dell’HHS (la Sanità pubblica USA), ha dichiarato la scorsa settimana alla trasmissione TV Fox and Friends che la sua agenzia stava per rivelare le cause dell’autismo e formulare di conseguenza raccomandazioni normative governative. Le sue osservazioni suggeriscono che l’uso del Tylenol da parte delle madri e la carenza di folati saranno tra i molteplici fattori citati nel rapporto dell’HHS.
«Non esiste una causa unica, ce ne sono molte, molte: c’è un insieme di cause», ha affermato Kennedy. «Stiamo ora raccogliendo prove sufficienti per richiedere un intervento normativo su alcune di queste, o raccomandazioni».
🚨 JUST IN: Robert F. Kennedy Jr. says the Trump administration is about to reveal the true causes of AUTISM and take REGULATORY ACTION on them. FINALLY.
“This is a crisis, there is not a single cause, there are many, aggregation of causes. We are now developing sufficient… pic.twitter.com/C5EOgjCEey
— Eric Daugherty (@EricLDaugh) August 28, 2025
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RFK jr. ha sottolineato l’impennata documentata dei tassi di autismo, passati da meno di uno su 10.000 nel 1970 a un caso ogni 31 americani, secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Anche se l’autismo è sovradiagnosticato, una parte significativa di questi bambini presenta gravi disabilità, il che indica un reale e notevole aumento del disturbo.
«La maggior parte dei casi ora è grave», ha affermato Kennedy ad aprile, discutendo i risultati di un sondaggio sull’autismo condotto dal CDC e spiegando che «il 25% dei bambini a cui viene diagnosticato l’autismo non è verbale, non ha familiarità con il bagno» e presenta altri comportamenti disfunzionali tipici dell’autismo grave, come il sbattere le mani.
Durante un’audizione al Senato tenutasi giovedì, Kennedy ha anche sottolineato il legame tra il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (MMR) e l’autismo.
«Nel 2002, il CDC ha condotto uno studio interno sui bambini della contea di Fulton, in Georgia, e ha esaminato i bambini che avevano ricevuto il vaccino MPR in tempo, confrontandoli con quelli che lo avevano ricevuto più tardi. I dati di quello studio hanno mostrato che i ragazzi di colore che avevano ricevuto il vaccino in tempo avevano una probabilità del 260% maggiore di ricevere una diagnosi di autismo rispetto ai bambini che avevano aspettato», ha spiegato Kennedy.
«Il capo scienziato, il dottor William Thompson, scienziato senior per la sicurezza dei vaccini presso il CDC, ha ricevuto l’ordine dal suo capo, Frank DeStefano, che è a capo della divisione per la sicurezza delle vaccinazioni, di entrare in una stanza con altri quattro coautori per distruggere quei dati», ha affermato Kennedy.
Questa storia è stata divulgata dal Thompson, divenuto «gola profonda» del CDC e uno dei coautori che hanno intenzionalmente omesso i dati dello studio del 2004 che mostravano il collegamento tra vaccino MPR e autismo nei bambini neri.
Sebbene una definizione di autismo in continua evoluzione e ampliamento possa contribuire ad aumentare le diagnosi, Kennedy ritiene che le «tossine ambientali» abbiano contribuito a una vera e propria epidemia di autismo.
«Esamineremo i vaccini, ma esamineremo tutto. Tutto è in gioco: il nostro sistema alimentare, la nostra acqua, la nostra aria, i diversi modi di essere genitori, tutti i tipi di cambiamenti che potrebbero aver scatenato questa epidemia», aveva precedentemente dichiarato il capo dell’HHS a Fox News.
«È un’epidemia», ha insistito Kennedy. «Le epidemie non sono causate dai geni. I geni possono fornire vulnerabilità, ma è necessaria una tossina ambientale».
«Sappiamo che è una tossina ambientale a causare questo cataclisma», ha detto Kennedy, «e la identificheremo».
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In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.
Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.
A novembre dell’anno scorso, dopo la vittoria elettorale di Trump e l’annuncio della nomina di Kennedy alla Sanità USA, le azioni dei produttori di vaccini erano crollate.
Renovatio 21 ancora nel 2019 pubblicava la serie di articoli di Kennedy su vaccini, autismo e altre malattie croniche.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
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