Cina
Con sempre meno nascite Pechino stoppa le adozioni internazionali
Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Cominciate nel 1992 nel pieno della «politica del figlio unico», in oltre trent’anni hanno visto più di 160mila bambini e soprattutto bambine accolte da famiglie di tutto il mondo. La portavoce del ministero degli Esteri: «Adeguamento in linea con le tendenze internazionali». L’anno scorso solo 9 milioni di nuovi nati in tutta la Cina, nonostante oggi – al contrario di ieri – le autorità chiedano di avere più figli.
La Cina non invierà più bambini all’estero per l’adozione internazionale. Lo ha annunciato il governo, annullando così una serie di accordi iniziati nel 1992 – quando ancora Pechino era nel pieno della sua politica del figlio unico – e che hanno visto in più di trent’anni oltre 160mila bambini cinesi essere adottati da famiglie di tutto il mondo, la metà dei quali negli Stati Uniti secondo i dati di China’s Children International.
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Rispondendo a una domanda su una notifica in questo senso ricevuta dal dipartimento di Stato degli Stati Uniti, la portavoce ministero degli Esteri di Pechino Mao Ning ha dichiarato che il governo cinese ha «adeguato» la sua politica sulle adozioni per essere «in linea» con le tendenze internazionali.
La funzionaria ha spiegato che – a parte alcuni casi legati a parentele fino al terzo grado con persone che vivono fuori dal Paese – «la Cina non invierà più bambini all’estero per l’adozione». «Esprimiamo il nostro apprezzamento ai governi e alle famiglie straniere che desiderano adottare bambini cinesi per le loro buone intenzioni e per l’amore e la gentilezza che hanno dimostrato», ha aggiunto.
Il cambiamento delle regole arriva mentre i politici cinesi lottano per incoraggiare le giovani coppie a sposarsi e ad avere figli, per la crisi demografica sempre più evidente.
La Cina ha uno dei tassi di natalità più bassi a livello globale e sta cercando di incentivare le giovani donne ad avere figli, finora però con scarsi risultati. Le nuove nascite nella Repubblica popolare nell 2023 sono scese del 5,7% a 9,02 milioni e il tasso di natalità ha raggiunto il minimo storico di 6,39 nascite per 1.000 persone, in calo rispetto al tasso di 6,77 nascite del 2022.
A livello generale la popolazione è diminuita di 2,08 milioni, o dello 0,15%, a 1,409 miliardi nel 2023. Un dato molto superiore al calo della popolazione di 850.000 unità nel 2022, che era stato il primo dal 1961, durante la Grande carestia dell’era di Mao Zedong.
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Dal 1979 al 2015 la Cina ha attuato una rigorosa politica del figlio unico dal 1979 al 2015 per ridurre la sua popolazione. Quando le famiglie sono state limitate ad avere un solo figlio, molte avevano scelto di tenere i figli maschi e di dare le femmine in adozione.
Le «tendenze internazionali» a cui la portavoce del ministero degli Esteri di Pechino ha fatto riferimento si riferiscono alla decisone adottata a maggio dai Paesi Bassi di vietare ai propri cittadini di adottare bambini da Paesi stranieri.
Anche in Danimarca, i cittadini non potranno più adottare bambini dall’estero dopo che l’unica agenzia locale che se ne occupava ha dichiarato di voler interrompere le proprie attività.
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Cina
Taiwan annuncia che riconoscerà i matrimoni omosessuali che coinvolgono cittadini della Cina comunista
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Cina
Affondato a Wuhan nuovo sottomarino nucleare cinese
Il più recente sottomarino nucleare cinese è affondato mentre era in banchina diversi mesi fa, hanno affermato giovedì i media statunitensi, citando fonti. Pechino avrebbe evitato di rendere pubblico l’incidente nel mezzo di un importante sforzo per espandere la sua marina.
Funzionari statunitensi senza nome hanno detto al Wall Street Journal e alla CNN che l’incidente è avvenuto in un cantiere navale vicino a Wuhan a fine maggio o inizio giugno. Secondo Reuters, le immagini satellitari di giugno sembrano mostrare gru nella struttura nel distretto di Wuchang dove il sottomarino sarebbe stato attraccato, indicando una potenziale operazione di recupero.
La CNN ha descritto la nave come un sottomarino d’attacco, il primo della nuova classe Zhou, che ha una poppa distintiva a forma di X che ne aumenta la manovrabilità. Il WSJ ha affermato che il sottomarino stava completando il suo equipaggiamento prima di lasciare il porto quando è affondato.
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Un alto funzionario della difesa ha detto alla CNN che non era chiaro se il sottomarino avesse combustibile nucleare a bordo quando è affondato o se fosse stato svuotato dopo l’incidente. Non ci sono indicazioni su cosa abbia causato l’affondamento, o se le autorità cinesi abbiano testato l’acqua per la contaminazione.
Funzionari statunitensi intervistati dal WSJ hanno suggerito che Pechino stava cercando di nascondere la controversia perché non ha mai segnalato l’incidente.
«Non sorprende che la Marina dell’Esercito Popolare di Liberazione abbia cercato di nascondere il fatto che il loro nuovo sottomarino d’attacco a propulsione nucleare, il primo della sua classe, è affondato sul molo», ha affermato la fonte del giornale. Ciò solleva interrogativi non solo sugli standard di addestramento della Cina, ma anche sulla sua responsabilità e supervisione dell’industria della difesa, ha affermato la fonte.
Un portavoce dell’ambasciata cinese negli Stati Uniti non ha né confermato né smentito l’incidente. «Non siamo a conoscenza della situazione da lei menzionata e al momento non abbiamo informazioni da fornire», ha affermato.
Secondo un rapporto del Pentagono del 2021, la Cina ha la marina più grande del mondo in termini di numeri, con un totale di circa 355 navi e sottomarini.
Nel 2022, gli Stati Uniti hanno stimato che Pechino avesse sei sottomarini con missili balistici a propulsione nucleare, sei sottomarini d’attacco a propulsione nucleare e 48 sottomarini d’attacco a propulsione diesel.
Pechino ha in programma di espandere drasticamente la sua marina in mezzo alle tensioni con gli Stati Uniti su Taiwan e una serie di potenze regionali nel Mar Cinese Meridionale.
Come riportato da Renovatio 21, la Cina negli ultimi anni ha risposto ai collaudi dei nuovi sottomarini di Taiwan con il varo di una terza portaerei e con test di missili ipersonici. Pechino ha altresì svelato un nuovo tipo di nave-madre catamarano porta droni.
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Come riportato da Renovatio 21, il capo della Marina statunitense nel 2022 ha dichiarato che Pechino potrebbe attaccare Taipei nel 2027 o addirittura entro il 2024.
Navi da guerra USA sono ciclicamente inviate attraverso lo stretto di Formosa. Pechino ha risposto con pattugliamenti navali congiunti con Mosca ai bordi dell’Alaska.
La Cina è sospettata di aver condotto l’anno passato un attacco cibernetico contro la base militare americana di Guam. L’isola USA pareva essere oggetto di invasione da parte delle truppe cinesi in un video promozionale dell’Esercito di Liberazione del Popolo del 2020.
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Immagine screenshot da YouTube
Cina
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