Animali
Come i ragni maschi imparano a sfuggire al cannibalismo sessuale
Un nuovo studio getta luce nelle tecniche che i ragni maschi adottano per fuggire dopo l’accoppiamento, quando la femmina potrebbe divorarli. Lo riporta la rivista scientifica Smithsonian Magazine.
Le femmine di varie specie di ragni possiedono infatti l’inquietante tendenza a mangiare i ragni maschi con cui si sono appena accoppiate. Il comportamento è chiamato in gergo «cannibalismo sessuale».
Tuttavia, parrebbe che gli esemplari maschi della specie Philoponella prominens abbiano sviluppato un metodo particolare per sfuggire al macabro destino di cannibalismo post-coitale riservato loro dalle femmine.
Un nuovo studio condotto dal dottor Shichang Zhang, un aracnologo dell’Università di Hubei, suggerisce che i ragni maschi di Philoponella prominens usano le loro due zampe anteriori per catapultarsi in salvo dopo l’accoppiamento con le femmine, evitando così le fauci ingrate delle femmine con cui hanno appena avuto un rapporto sessuale.
Nel corso del loro studio, i ricercatori hanno determinato che il blocco della capacità del ragno maschio di saltare via porta la femmina a divorarlo, dando così credito all’idea che il comportamento dei maschi ha lo scopo di aiutarli a sopravvivere e ad accoppiarsi di nuovo.
Allo stesso tempo, la rimozione di una o due delle altre zampe del ragno maschio non influirebbe sul suo comportamento di accoppiamento, con il ragno che procede a consumare la sua relazione con la femmina e scappare in salvo con successo.
Inoltre, lo studio ha scoperto che danneggiare le due zampe anteriori di un ragno maschio in modo che la creatura non sia in grado di eseguire il salto in salvo porterebbe il ragno ad astenersi dal corteggiare le femmine o dall’accoppiamento.
Secondo alcuni studi, le femmine di ragno divorando il partner avrebbero interiorizzato sostanza per produrre addirittura il 30% delle uova in più.
Il cannibalismo sessuale è comune, oltre che tra gli aracnidi, negli insetti, aracnidi e anfipodi. Ci sono anche prove di cannibalismo sessuale nei gasteropodi e nei copepodi.
Il cannibalismo sessuale è comune tra le specie con prominente dimorfismo delle dimensioni sessuali, cioè laddove ci siano grandi differenze fisiche tra maschi e femmine.
Le femmine delle specie cannibalistiche sono generalmente ostili e riluttanti ad accoppiarsi. I maschi in questi sistemi di accoppiamento sono generalmente monogami.
I casi di cannibalismo sessuale in natura sono molteplici. Le mantidi sono le più note. Un comportamento simile è stato notato anche nei polpi, dove le femmine dopo aver copulato strangolano il maschio.
Riguardo agli esseri umani, il lettore è libero di trarre le conclusioni che vuole, e fare le battute del caso.
Animali
Scoperto in India un serpente lungo quanto uno scuolabus. Probabilmente pure molto meno letale
Gli scienziati dell’Istituto indiano di tecnologia Roorkee, in India, hanno pubblicato un articolo sulla rivista Scientific Reports per discutere della loro scoperta del Vasuki Indicus, una nuova specie di serpente gigante, vissuto circa 47 milioni di anni fa nello Stato indiano del Gujarat.
I resti del gargantuesco serpentone sono stati trovati nella miniera di carbone di Panandhro, nella regione di Kutch. Il suo nome è stato scelto in riferimento al luogo del ritrovamento e alla leggendaria creatura simile a un serpente associata alla divinità induista Shiva.
I ricercatori hanno osservato 27 vertebre, per lo più in buono stato di conservazione e alcune delle quali ancora articolate, che sembrano essere state raccolte da un individuo adulto. I pezzi ossei hanno dimensioni comprese tra 37,5 e 62,7 millimetri in lunghezza e tra 62,4 e 111,4 millimetri in larghezza, indicando un corpo ampio e cilindrico.
Sulla base di queste misurazioni, gli scienziati hanno ipotizzato che l’esemplare di Vasuki Indicus di cui facevano parte potesse raggiungere una lunghezza compresa tra 10,9 e 15,2 metri.
«Il team, guidato da Debajit Datta e Sunil Bajpai, ha scoperto i resti fossili della specie, che poteva raggiungere una lunghezza stimata tra gli 11 e i 15 metri, praticamente quanto uno scuolabus» scrive La Stampa.
Tuttavia non è dato sapere quanto letale per l’uomo potrebbe essere stato il rettilone. Sappiamo invece perfettamente quando posso ferire, di questi tempi, il suo termine di paragone, lo scuolabus.
«Autista dello scuolabus ha un malore e muore a Chiavari: aveva appena concluso il giro con i bambini»: Il Messaggero di due settimane fa.
«Incidente a Cittadella: autista di scuolabus ha un malore e va a sbattere contro una corriera». Il Resto del Carlino, 25 gennaio 2023.
La Spezia, maggio 2022: «Malore improvviso per l’autista dello scuolabus, mezzo fa un volo di venti metri». Lo riporta La Città della Spezia.
«Padova, autista di scuolabus muore alla guida». Automoto, ottobre 2023.
Corridonia, provincia di Macerata: «Malore fatale in strada, arrivano i soccorsi e uno scuolabus resta bloccato sui binari mentre arriva il treno». Il Resto del Carlino, il mese scorso.
Ottobre 2023: «Autista di scuolabus ha un malore alla guida: Jessica muore a 15 anni schiacciata dal mezzo». Lo riporta il Corriere Adriatico.
Stati Uniti, aprile 2023: «L’autista dello scuolabus ha un malore: studente di 13 anni prende il controllo del mezzo».
Roma, dicembre 2022: «Scuolabus fuori strada a Roma, paura per 41 bambini: Malore dell’autista». Lo riporta IlSussidiario.net.
Renovatio 21 ha riportato tanti altri casi.
«I ricercatori ipotizzano inoltre che il predatore preistorico cacciasse in modo lento, come le anaconde» scrivono gli scienziati scopritori del serpentazzo indico.
Abbiamo imparato invece che il suo termine di paragone, lo scuolabus, miete vittime all’improvviso.
«Malori improvvisi» del conducente, che rischiano di tirare giù con loro le vite di diecine di bimbi trasportati.
E quindi: cosa è più pericoloso? Il boa preistorico di 15 metri o mandare il proprio figlio a scuola?
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49 sadiche orche assassine stanno scioccando i biologi marini
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«Cicala-geddon»: in arrivo trilioni di cicale zombie ipersessuali e forse «trans» infettate da funghi-malattie veneree
Trilioni di cicale emergeranno in ben 16 Stati degli Stati Uniti questa primavera in un evento che un esperto ha soprannominato «cicala-geddon», cioè l’armageddon delle cicale. Lo riportano vari media statunitensi.
Quest’anno non solo sono previste più cicale del solito, ma alcune di loro saranno «cicale zombi» infettate da un fungo a trasmissione sessuale che le rende ipersessuali – e, secondo quanto dicono gli esperti, forse perfino «trans».
Le cicale sono note per i loro cicli vitali straordinari e altamente sincronizzati. A differenza delle cicale annuali, le cicale periodiche – di cui esistono solo 10 specie – trascorrono la maggior parte della loro vita in forma larvale, sepolte sotto il terreno e nutrendosi del fluido delle radici delle piante.
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Tuttavia quest’anno la loro comparsa sarà uno evento altamente drammatico poiché si prevede che due gruppi di cicale compariranno simultaneamente dalla terra per la prima volta in diverse centinaia di anni. Le covate sono conosciute dagli scienziati come Brood XIX e Brood XII. La loro apparizione congiunta è rara poiché questo evento concomitante non si è verificato dal 1803 e non si verificherà più per altri 221 anni.
Brood XIX è il più grande di tutti i gruppi di cicale periodiche ed emergono dopo essere rimasti dormienti per 13 anni sottoterra, mentre Brood XII è un gruppo più piccolo che appare ogni 17 anni. Si prevede che trilioni di cicale spunteranno dalla terra in ben 16 stati.
Le cicale emergeranno nella Carolina del Nord centrale, nel Tennessee orientale, nell’Arkansas settentrionale, nel Missouri meridionale, nell’Illinois meridionale e nel Kentucky occidentale. Le cicale appariranno quindi in tutto il Missouri centrale e settentrionale e nell’Illinois, nell’Indiana nordoccidentale, nel Wisconsin meridionale e nell’Iowa orientale.
Sebbene gli insetti siano innocui, il suono collettivo dei persistenti canti di accoppiamento dei maschi creerà un rumore straordinario e difficile da ignorare. È sempre bene ricordare che i suoni degli insetti, come il frinire dei grilli o il canto delle cicale d’estate, sono in realtà solo volgari richiami sessuali: milioni di invertebrati che urlano «voglio accoppiarmi!» (diciamo così).
Secondo John Cooley, un entomologo dell’Università del Connecticut, la cacofonia dei richiami delle cicale per l’accoppiamento creerà un mix forte e inquietante di rumore sfrigolante, suoni di ronzii e ronzii che «possono spingere fino a 120 decibel se ci si trova proprio dentro lo spazio di questo coro».
«È un po’ come avvicinarsi troppo al motore di un aereo», aggiunge oscuramente lo scienziato.
Si prevede che lo sciame della cicala inizi alla fine di aprile e durerà fino a sei settimane. Nella maggior parte dei casi le cicale vivranno solo circa un mese prima di morire vicino a dove sono emerse per la prima volta, ha detto Floyd W. Shockley, entomologo e direttore delle collezioni presso lo Smithsonian Museum of Natural History. Shockley aggiunge che i cadaveri delle cicale si accumuleranno a tal punto che dovranno essere rimossi.
«Nelle aree urbane, ci saranno numeri sufficienti da rendere necessaria la rimozione dei loro corpi», ha detto Shockley. «Tuttavia invece di gettare la spazzatura o fare pulizia con gli spazzini, le persone dovrebbero considerarli fondamentalmente fertilizzanti gratuiti per le piante dei loro giardini e delle aree naturali».
Le cicale vive sono ritenute benefiche per l’ambiente; fungono come giardinieri naturali degli alberi e i buchi che lasciano quando emergono aiutano ad aerare il terreno e consentono all’acqua piovana di penetrare nel sottosuolo.
«La foresta è dove vivono», ha spiegato Cooley. «Fanno parte della foresta. Non cercate di ucciderle. Non provare a spruzzare insetticidi o cose del genere. Finirà male perché ce ne sono più di quanti potreste uccidere con l’insetticida. Finireste per uccidere tutto».
Tuttavia vi è un ulteriore aspetto del «cicala-geddon» che sta rapendo l’attenzione dei giornali: alcuni di questi insetti verranno infettati da un fungo trasmesso sessualmente che li rende, appunti, «ipersessuali». L’agente patogeno fungino si chiama Massospora cicadina e provoca l’apertura della parte posteriore dell’addome delle cicale adulte. Un tappo bianco gessoso erutta e si impadronisce dei loro corpi, facendo cadere i loro genitali.
«La cicala continua a partecipare alle normali attività, come farebbe se fosse sana», ha detto Matthew Kasson, professore associato di Micologia e Patologia Forestale alla West Virginia University. «Come se cercasse di accoppiarsi, vola in giro, cammina sulle piante. Eppure, un terzo del suo corpo è stato sostituito da funghi. È davvero bizzarro».
Insomma, una vera e propria cicala zombi, che oltre ad andarsene in giro come nulla fosse pure vuole continuare a fare all’amore.
Il professor Kasson dice che il fungo agisce come un tipo di anfetamina e dà agli insetti la loro resistenza. «Ma c’è anche qualcos’altro di insolito in questo. C’è questo comportamento ipersessualizzato. Quindi, i maschi, ad esempio, continueranno a provare ad accoppiarsi con le femmine, senza successo, perché, ancora una volta, la loro parte posteriore è un fungo. Ma fingeranno anche di essere femmine per convincere i maschi a venire a loro. loro. E questo raddoppia il numero di cicale con cui un individuo infetto entra in contatto».
Di solito, le cicale maschi emettono un forte ronzio per attirare le cicale femmine e la femmina batte le ali per segnalare che vuole accoppiarsi. Ma il fungo fa sì che i maschi muovano le ali come le femmine per attirare i maschi e, a loro volta, infettarli, racconta il Kasson. «In questo modo, il fungo è sessualmente trasmissibile. Quindi si diffonde come una malattia sessualmente trasmissibile».
Quindi, un attimo, ricapitoliamo: cicale zombie ipersessuali trans?
Ma che, davvero?
Sebbene i ricercatori credano che il fungo venga trasmesso sessualmente, non sono sicuri della sua origine. Ma sospettano che quando le cicale muoiono, le spore penetrano nel terreno e infettano le cicale non ancora schiuse. Per ora poco meno del 5% delle cicale sono infette dal fungo.
Si sospetta che il fungo Massospora cicadina rimanga dormiente per anni e poi inizi a diventare un «burattinaio» quando le cicale raggiungono l’età adulta, ha detto l’entomologo. «Poiché questo è un ciclo di vita così bizzarro per un insetto, il fungo ha dovuto cambiare la sua strategia. Quindi, sostanzialmente mantiene l’ospite in vita abbastanza a lungo da massimizzare la dispersione».
«Sappiamo che molti animali stanno divorando queste cicale mentre emergono: serpenti e uccelli. È possibile che abbiano un effetto sugli animali che le mangiano? Sì, è possibile». Tuttavia è stato detto che i ricercatori non hanno ancora osservato alcun impatto su altri animali selvatici.
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Come riportato da Renovatio 21, la zomberìa animale è realtà – e non solo per gli animali. Ad esempio, i lupi diventano pronti a prendere il posto di leader di un branco quando vengono infettati dal parassita Toxoplasma gondii. Lo rivela una ricerca su questo incredibile organismo in grado di alterare la psiche e il corpo, anche dell’uomo. Negli scorsi anni è emerso uno studio per cui il T. gondii potrebbe anche cambiare l’aspetto fisico degli esseri umani – addirittura migliorandolo.
Il T. Gondii non è l’unico parassita in grado di comandare le azioni di organismi complessi. Vi sono parassiti spingono le formiche a esporsi sui rami degli alberi alti, per essere mangiate meglio dagli uccelli.
Altre ricerche suggeriscono fenomeni ben più inquietanti. Uno studio del 2012 su 45 mila nuove madri aveva evidenziato che le donne infette dal T. Gondii possono avere maggiori probabilità di farsi del male o tentare il suicidio.
È facile, a questo punto pensare che uno scenario simil-apocalisse zombie, simile quello visto nel videogiuoco e nella serie TV Last of Us, è possibile. Specie se lasciamo libero il campo agli esperimenti Gain of Function. O se introduciamo in modo massivo nella nostra dieta insetti che possono ancora contenere parassiti simili, pronti ad evolversi per sfruttare e ferire il genere umano.
Come riportato da Renovatio 21, l’anno scorso vari focolai di rare epidemie fungine hanno colpito un centinaio di persone negli USA.
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