Militaria
Barzellette ucro-NATO: la Danimarca ha inviato all’Ucraina più carri armati rotti che funzionanti
Sturmtruppen, lèvati. Barzellette militari NATO-ucraine in pieno svolgimento sul teatro della guerra contro la Russia. E con nessuno che ride, e con nessuno che si vergogni.
Nell’ambito della folle corsa all’invio di attrezzature militari in Ucraina, è stato riferito che 12 dei 20 carri armati offerti dalla Danimarca non sarebbero funzionanti.
Secondo il ministro della Difesa danese Troels Lund Poulsen, dieci carri armati sono arrivati in Ucraina, ma avrebbero bisogno di riparazioni prima di essere operativi. Gli altri 10 restano in Polonia, di cui 2 con «gravi difetti».
Gran parte di ciò è dovuto al fatto che i carri armati Leopard 1A5 promessi a Kiev erano stati dismessi negli anni ’90, ma data la disperata necessità di «indebolire la Russia» e l’incapacità delle economie postindustriali europee di mobilitarsi efficacemente, la Danimarca ha offerto vecchi carrarmati che richiedevano lavori di ristrutturazione prima di essere utilizzabili.
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Secondo Forbes, le loro scorte erano così scarse che la Danimarca ha grottescamente preso in prestito 6 carri armati dai musei che erano in condizioni migliori di quelli in deposito, e quindi questi 6 sono stati usati per l’addestramento mentre il resto era in fase di ristrutturazione.
I danesi, a torto pensati come il popolo meno importante del continente (i «canadesi dell’Europa», diceva sarcasticamente un vecchio episodio del cartone satirico South Park) non solo soli in questo teatro dell’assurdo mancato. La stessa medesima cosa sarebbe accaduta anche alle consegne previste dalla Germania a luglio, quando l’Ucraina aveva rifiutato 10 carri armati Leopard 1A5 a causa di difetti.
Secondo Newsweek, Kiev ha detto al ministero della Difesa tedesco che era inutile consegnare i carri armati così come erano, poiché l’Ucraina non aveva tecnici in grado di ripararli, né pezzi di ricambio.
Apparentemente questo è stato un problema ripetuto con l’impegno iniziale dell’Europa di 100 carri armati l’anno scorso.
Meno divertente è lo scenario raccontato dall’agenzia russa TASS qualche giorno fa, che ha riferito di segnalazioni di carristi dell’esercito tedesco – non mercenari, ma soldati regolari – che sarebbero stati trovati all’interno di tank distrutti dalle forze russe.
Immagine di 270862 via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NoDerivs 2.0 Generic
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Gli ucraini con l’HIV presteranno servizio nell’esercito
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Militaria
Esplosioni in un’azienda di armi tedesca
Un incendio ha avvolto uno stabilimento a Berlino appartenente al produttore tedesco di armi Diehl, hanno riferito i vigili del fuoco locali. L’azienda produce il sistema di difesa aerea IRIS-T, diverse unità delle quali il governo tedesco ha fornito all’Ucraina dalla fine del 2022. Lo riporta RT.
Venerdì, in un post su X, i vigili del fuoco di Berlino hanno riferito che «sta bruciando un edificio industriale in cui sono immagazzinati anche prodotti chimici» e che 190 persone erano state dispiegate sul posto. «I test sulla qualità dell’aria vengono condotti continuamente» nella zona, aggiunge il messaggio.
Dall’inizio dell’incendio, che dura da più di cinque ore, sono state osservate diverse grandi detonazioni all’interno della struttura. Un rappresentante dei vigili del fuoco ha dichiarato alla stampa che i soccorsi non sono ancora riusciti a riportare la situazione sotto controllo e che l’operazione dovrebbe durare fino a tarda notte.
Brand in Berlin. Angeblich ist das Unternehmen Diehl betroffen, das unter anderem sich an der Produktion von Rüstung beteiligt. Russische Medien haben den Brand bereits aufgegriffen. Video: Feuerwehrkreise. Mehr Info unter https://t.co/HShYV4r2TB pic.twitter.com/iPZAfsEbiu
— Tomasz Kurianowicz (@tomasz_kurian) May 3, 2024
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Il Berliner Zeitung ha riferito che l’impianto industriale aveva, tra gli altri materiali, una scorta di acido solforico e cianuro di rame. Secondo il giornale, citando i funzionari dei servizi di emergenza, livelli elevati di inquinamento sono stati rilevati finora solo nelle immediate vicinanze dell’edificio in fiamme.
In un post successivo su X, i vigili del fuoco hanno consigliato ai residenti di chiudere porte e finestre e di spegnere l’aria condizionata.
Anche il Berliner Zeitung ha citato un portavoce dei vigili del fuoco, secondo cui l’incendio ha interessato un’area di circa 2.000 metri quadrati. A causa delle sostanze chimiche pericolose all’interno dell’impianto, i vigili del fuoco non possono entrare nei locali e stanno spegnendo le fiamme dall’esterno.
Le autorità non hanno ad ora fornito dettagli sulle cause dell’incendio.
Il sito web di Diehl afferma che la società ha testato il primo prototipo del sistema di difesa aerea IRIS-T nel 1996, seguito dall’esercito tedesco e dagli eserciti di diverse altre nazioni.
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Immagine screenshot da Twitter
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La Russia prepara le sue armi anti-drone
Vídeo de Sergei Shoigu com Gerasimov durante uma visita ao QG do Grupo Conjunto de Forças sendo mostrado munições Mavic FPV e metralhadoras PKT de três canos com um grande colimador óptico para combater drones. pic.twitter.com/QKaC1ASwJW
— Geopolítica BR (@Geopoliticabras) May 2, 2024
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