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Immigrazione

Baby gang africana aggredisce 15enne italiana: «Riccione come l’Africa»

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Una ragazzina italiana di 15 anni che si trovava a Riccione per la notte bianca della città marittima, è stata aggredita e rapinata da un gruppo di ragazze straniere.

 

Nel video visibile online – rilanciato in versione offuscata dal leader della Lega Nord Matteo Salvini – è possibile sentire un gruppo di ragazzi urlare, battere le mani e divertirsi dinanzi allo «spettacolo», mentre si odono, tra frasi in arabo, insulti come «italiana del cazzo».

 


«Mi hanno pestata e derubata. Presa per i capelli e riempita di calci e pugni» ha dichiarato la 15enne italiana. «Erano ragazze molto giovani, sembrava si divertissero a picchiarmi. Nessuno dei presenti ha mosso un dito per difendersi. Qualcuno ha fatto un video, mentre un gruppo di ragazzini cantava “Riccione come Africa”».

 

Quest’ultima espressione è quella che dovrebbe inquietare di più.

 

Perché richiama una sorta di «ordine» che gira nei social dei ragazzi immigrati di seconda generazione. Lo abbiamo visto a Peschiera, ma vi erano riferimenti proprio a Riccione.

 

Si racconta di una clip che da tempo circola su TiktTok, il social dei giovinastri. Due ragazzini scendono la scalinata del Palazzo dei Congressi e, a un certo punto, dicono «pure quest’ estate Riccione sarà colonizzata».

 

L’intento di questa nuova violenta sottocultura giovanile eversiva – curiosamente panafricana, fino a quando non verranno tratti nella rete dell’estremismo islamico, dove cadranno come pesci tra qualche anno – è dichiaratamente quello di «liberare» le porzioni di territorio in cui si trovano (Peschiera, Riccione, i parchi acquatici) dal controllo dell’autorità italiana – è, più in generale, dalla Civiltà occidentale.

 

In breve, sono strumenti mobili di una de-sovranizzazione istantanea. Lo Stato sparisce, la legge pure. Il popolo italiano, pure, di conseguenza: nella legge del più forte, vince giocoforza la banda africana. È la Grande Sostituzione: oltre che etnica, è politica, legale.

 

I ragazzini immigrati devastatori lo sanno.

 

Nessuno di loro si vergogna di quanto fanno, nessuno di loro sembra aver alcuna contezza della legge, e se ce l’ha non le dà importanza. Ancora più tremendo: nessuno di loro pare avere paura delle Forze dell’Ordine. Lo abbiamo visto a Peschiera, con le cariche della celere (in schiacciante minoranza numerica rispetto alle migliaia di ragazzini immigrati che avevano «occupato» la cittadina sul Garda) che venivano salutate da scherzi e risate – qualcuno fuggiva, i più rimanevano lì a sghignazzare.

 

 

A Napoli abbiamo visto scene simili quando un centinaio di immigrati hanno aggredito e mandato in ospedale 5 vigli urbani che avevano multato una nigeriana che vendeva illegalmente una qualche forma di zuppa fuori dalla stazione. A quanto scrivono i giornali, i pochi arrestati sono ora tutti liberi.

 

«Al grido “Questa è Africa” hanno stretto d’assedio il lungolago del Garda, tra Peschiera e Castelnuovo. “Siamo venuti a riconquistare Peschiera. Questo è territorio nostro, l’Africa deve venire qui” mi hanno urlato in faccia» aveva dichiarato dopo la presa del Garda il sindaco di Castelnuovo.

 

In pratica, stanno conquistando, con blitz estemporanei e sempre più violenti, porzioni di territorio della Repubblica Italiana, immettendovi un’altra legge, la legge del più forte, la legge razzista del terzomondismo revanscista afro-islamico. Sappiamo come si chiamano queste zone quando la conquista è permamente: no-go zone. L’Europa, da Malmoe a Moleenbek (Bruxelles), ne è piena. I governi negano, ma i fatti della finale di Champions a Saint Denis lo spiegano meglio di un trattato di sociologia dell’immigrazione.

 

Come scritto da Renovatio 21 in precedenza, in presenza di una massa compatta e determinata ad annullare lo Stato, non siamo più in presenza di un problema di ordine pubblico, ma con più probabilità di una questione «militare» vera e propria.

 

Per anni i leghisti hanno parlato di «invasione» – senza peraltro mai essere riusciti a fermarla, e con essa la filiera idrovora del danaro del contribuente che mantiene tutto.

 

I ragazzini immigrati invece parlano di «colonialismo»: nel senso che grazie a momenti come quello di Peschiera o di Riccione, è l’Africa a colonizzare l’Italia.

 

È esattamente così. E dietro c’è una volontà lucida, un disegno condiviso.

 

Ora rispondete a questa domanda: quanti di questi ragazzini africani distruttori e colonizzatori avranno la cittadinanza italiana con lo ius scholae?

 

 

 

Immagine di Bruno Maiolo via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-NC-SA 2.0)

 

 

 

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Immigrazione

8 migranti arrestati per violenza sessuale su una ragazza di 13 anni in una piscina di Colonia

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Otto cittadini stranieri sono stati arrestati per aver circondato e aggredito sessualmente una ragazza di 13 anni in una piscina di Colonia in Germania. La ragazza è riuscita a liberarsi e ad allertare immediatamente la polizia domenica.

 

Secondo la polizia ci sono otto sospettati di età compresa tra i 16 ei 26 anni che avrebbero circondato la ragazza in un bagno in piscina dove secondo il rapporto della polizia la avrebbero molestata.

 

Si dice che il principale sospettato, un iracheno di 16 anni, abbia infilato la mano nello slip del bikini della ragazza, che si è liberata dagli aggressori ed è andata ad avvisare un bagnino, il quale ha poi chiamato la polizia.

 

Arrivata ​​con sette autopattuglie, la polizei avrebbe individuato i sospettati all’uscita della piscina, secondo l’emittente tedesca ZDF. Gli indagati sono già stati rilasciati dopo essere stati identificati.

 

Tre degli altri sospettati hanno la cittadinanza turca e quattro quella siriana. L’indagine è ancora nelle fasi iniziali e non è chiaro fino a che punto sia arrivato l’abuso, ma il sedicenne iracheno è già stato accusato di violenza sessuale.

 

Il partito Alternativa per la Germania (AfD) ha rilasciato un comunicato sulla presunta violenza sessuale, scrivendo: «domenica in una piscina all’aperto ad Agrippabad a Colonia è avvenuto un crimine disgustoso e senza parole: una ragazza di 13 anni è stata molestata, circondata e poi sessualmente abusato da un gruppo di otto uomini stranieri (da 16 a 26)».

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Il partito ha anche fatto riferimento agli attacchi di violenza sessuale di massa osservati anche a Colonia nel 2016.

 

«E ancora, le reazioni dei partiti costituiti sono prevedibili: nient’altro che frasi insopportabili, pacificazioni, silenzio e banalizzazione – invece di deportare finalmente le persone e proteggere i nostri bambini e le nostre donne! Soprattutto nella città di Colonia gli abusi sessuali evocano ricordi terribili: a Capodanno del 2015 si sono verificati centinaia di attacchi sessuali da parte di migranti nella zona del Duomo di Colonia e della stazione centrale» scrive la nota di AfD.

 

«A quanto pare gli ideologi dell’immigrazione di massa a Colonia non hanno imparato nulla. L’incredibile portata della soppressione della realtà e la presa in giro delle vittime sono culminate nella dichiarazione del sindaco di Colonia ancora in carica, Henriette Reker, secondo cui le donne dovrebbero tenersi “a distanza di un braccio”. Ma questa indifesa ragazzina di 13 anni in piscina non aveva alcuna possibilità di raggiungere la distanza di un braccio».

 

Quello delle molestie in piscina da parte di immigrati pare essere un vero e proprio pattern criminale, un fenomeno che continua a ripetersi.

 

Come ricorda RMX News, quella di Colonia non è la prima violenza sessuale subita da una giovane adolescente quest’estate in una piscina. A giugno, sette donne sono state aggredite sessualmente da migranti in una piscina di Stoccarda, e una delle vittime aveva solo 12 anni.

 

Nel 2016, una città vicino a Colonia ha vietato a tutti gli uomini migranti di andare in una piscina pubblica a causa di ripetuti casi di molestie sessuali e di un procedimento penale.

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Il divieto è stato istituito per convincere i richiedenti asilo a «cambiare comportamento», secondo le autorità cittadine. Un rapporto della polizia trapelato nel 2016 ha mostrato anche un preoccupante aumento delle aggressioni sessuali dei migranti nelle piscine della città tedesca di Düsseldorf.

 

L’anno scorso, tre ragazze di 12 anni sono state aggredite sessualmente nella piscina pubblica di Kaufbeuren, in Baviera, da un gruppo di sei adolescenti più grandi, descritti come aventi la pelle scura e che parlavano un tedesco stentato. La polizia sta ancora cercando i sospettati.

 

Il rapporto interno affermava: «possiamo confermare un aumento dei crimini sessuali in questi stabilimenti. In particolare sono motivo di grave preoccupazione gli stupri e gli abusi sessuali sui bambini negli stabilimenti balneari. Gli autori del reato sono, per la maggior parte, immigrati».

 

Nel 2017, due richiedenti asilo, tra cui un ex membro dell’ISIS siriano, sono stati arrestati per aver aggredito sessualmente due ragazze di 12 e 14 anni.

 

Come riportato da Renovatio 21, la città della Sassonia Plauen sarebbe stata ridotta ad una No-go zone, oramai dominata dalla criminalità immigrata. Quartieri della capitale Berlino erano stati messi a ferro e fuoco per il capodanno nella totale impotenza delle forze dell’ordine. Nel frattempo, a Duesseldorf è apparso il primo cartello stradale in lingua araba.

 

Per quanto riguarda l’Italia, va segnalata che il caso delle molestie alle ragazze italiane che tornavano da Gardaland imbattendosi in treno nei giovani dell’orda che aveva invaso Peschiera del Garda sono state archiviate. Le telecamere su quel regionale non funzionavano.

 

Nell’anarco-tirannide kalergista, anche le Ferrovie dello Stato possono divenire no-go zone.

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Immigrazione

«Quando c’era lei i barconi arrivavano in orario». La Lampedusa della Meloni e l’anarco-tirannia immigrazionista

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La rete pullula di continui nuovi video di barconi carichi di immigrati africani diretti a Lampedusa.   Pur considerando che la Tunisia potrebbe star usando l’arma di migrazione di massa come strumento per ottenere fondi dalla UE, come sia possibile che l’attuale governo italiano permetta una situazione di tale aberrazione e pericolosità rimane un mistero.   Una battuta, memore delle origini del principale partito al governo e della sua leader ora primo ministro Giorgia Meloni, comincia a circolare: «Quando c’era lei i barconi degli immigrati arrivavano in orario».   E i barconi sono tantissimi.      

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      Secondo alcuni, vi sarebbero già tensioni non solo con gli abitanti dell’isola, ma tra gli stessi immigrati, che si sarebbero già compattati su base etnico-tribale gli uni contro gli altri.     In rete emergono video che mostrano quelle che sembrano barricate erette dagli immigrati africani, e non comprendiamo per tenere lontano chi: le forze di polizia italiane? Altri immigrati? Particolari gruppi etnici?     L’idea mostruosa che un cittadino italiano può farsi è che lo Stato italiano ha perso il controllo di Lampedusa – e con un governo guidato da un partito sedicente nazionalista.

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L’isola è tecnicamente nelle mani degli africani: a una popolazione di 6.000 persone si sono aggiunti almeno 6000 o più immigrati. Quante forze dell’ordine possono essere presenti a Lampedusa?   Quale è numericamente, pure in presenza di agenti armati della Repubblica Italiana, il gruppo dominante dell’isola?     Nel frattempo è iniziato il grande smistamento degli africani in altre città italiane e forse in altri Paesi.     Immagini non verificate mostrerebbero disordini fra fazioni di immigrati trasferiti a Bologna. Non siamo in grado di verificare il filmato.     La volontà di Giorgia Meloni di non risolvere radicalmente il problema – proprio lei, che ha parlato per anni di blocco navale – è testimoniata dal fatto stesso di aver deciso di scendere sull’isola con Ursula Von der Leyen, il vertice della piramide europea immigrazionista, vaccinista, guerrafondaia, totalitaria, massimo esponente del potere di Bruxelles che, dopo aver violentato per due anni la libertà dei cittadini europei, ha causato la crisi economico-energetica attuale, devastando l’esistenza di milioni di persone.   Con evidenza, quei barconi devono sbarcare, e pure in orario – perché dietro un piano infame e immane li spinge, un piano per la mutazione della società italiana ed europea, di stravolgimento del concetto di Stato e cittadino.   Possiamo dire che Lampedusa è ora l’avanguardia dell’anarco-tirannide via piano Kalergi. Presto ciò arriverà nelle vostre città, nei vostri quartieri, nelle vostre vie.   E, credeteci, vedrete immagini molto, molto più cruente di queste.

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Crisi migratoria, la Francia invia militari al confine italiano

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Secondo quanto riferito dalla stazione radio Europe 1, la Francia sta dispiegando truppe al confine con l’Italia in risposta al recente aumento degli arrivi di migranti con la crisi in corso.

 

Secondo i giornali italiani, anche un elicottero francese starebbe pattugliando la zona di frontiera, mentre nella zona sarebbe stata avvistata un’unità speciale antiterrorismo della polizia.

 

In un servizio di martedì, Europe 1 ha affermato che le truppe del reggimento d’élite degli Chasseurs Alpisn saranno schierate per pattugliare le montagne della Val Roia. Inoltre, 60 riservisti della polizia saranno chiamati a rafforzare le forze di sicurezza già presenti nella zona, ha riferito il media senza rivelare le sue fonti.

 

La stazione radiofonica sostiene che il dipartimento delle Alpi Marittime ha presentato una richiesta per creare una struttura di detenzione aggiuntiva che possa accogliere temporaneamente fino a 100 migranti detenuti. Inoltre, si dice che la Direzione generale francese per la sicurezza interna abbia inviato il proprio personale per condurre interviste con individui sorpresi a tentare di attraversare illegalmente la frontiera. Europe 1 ha suggerito che questa misura è intesa principalmente a impedire l’ingresso di potenziali terroristi in Francia.

 

In un’intervista con Europe 1 lo stesso giorno, il ministro dell’Interno francese Gerald Darmanin ha affermato che Parigi vuole «aiutare l’Italia a proteggere i suoi confini», aggiungendo che il 60% dei migranti che arrivano nel paese non hanno diritto all’asilo. «Dobbiamo proteggere le frontiere esterne dell’UE», ha affermato il funzionario, chiedendo la rapida deportazione dei migranti le cui richieste sono state respinte.

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Diverse testate italiani hanno riferito martedì che un elicottero francese, «che apparentemente appartiene alla dogana transalpina», era stato visto pattugliare la zona lungo il confine. Inoltre, secondo i media, lì sarebbero state avvistate anche unità antiterrorismo.

 

La settimana scorsa, il quotidiano tedesco Die Welt, citando rappresentanti del ministero dell’Interno tedesco, ha affermato che Berlino aveva temporaneamente sospeso l’ammissione dei migranti che arrivano attraverso l’Italia. Secondo l’articolo, i funzionari hanno attribuito la decisione, entrata presumibilmente in vigore alla fine di agosto, all’ «elevata pressione dei migranti» e al rifiuto di Roma di onorare l’accordo di ridistribuzione dei migranti a livello europeo.

 

Il Ministero dell’Interno italiano ha reso noto il mese scorso che l’incredibile cifra di 89.158 immigrati clandestini hanno attraversato con successo il Mar Mediterraneo dall’inizio di quest’anno, segnando un aumento significativo del 115% rispetto allo stesso periodo del 2022.

 

Ad aprile, Roma ha dichiarato lo stato di emergenza in risposta a questo crescente afflusso di nuovi arrivi.

 

Come riportato da Renovatio 21, una situazione speculare sta verificandosi negli USA, con il sindaco democrat di Nuova York a dichiarare la città oramai satura dagli immigrati arrivati attraverso il confine meridionale, lasciato incredibilmente aperto dall’amministrazione Biden.

 

È rilevante notare che gli immigrati entrati in territorio americano attraverso il confino con il Messico non sono messicani, né mesoamericani o sudamericani, ma in gran parte africani, cinesi, pakistani.

 

Qualcuno sta spingendo l’acceleratore sulla sostituzione etnica occidentale. Gli stessi hanno anche deciso che l’Italia deve crollare sotto lo tsunami di maschi neri in età militare che gli stanno scagliando contro, e poi instaurare un regime di anarco-tirannia permanente.

 

Di fatto, con la l’ondata aumenterà di uno o due ordini di grandezza, l’ondata potrebbe aumentare di uno o due ordini di grandezza.

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