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Politica

Killer giustizia in strada l’amministratore delegato di un’assicurazione sanitaria

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Un uomo armato non identificato ha assassinato Brian Thompson, CEO di UnitedHealthcare di una grande compagnia di assicurazione sanitaria in stile esecuzione nella città di Nuova York mercoledì mattina, sparando codardamente al cinquantenne alla schiena e alla gamba a bruciapelo.

 

Il movente del carnefice non è chiaro, ma la polizia ritiene che abbia premeditato e pianificato l’omicidio. Alcuni ritengono che si tratterebbe di una possibile vendetta per possibili casi in cui le coperture dei costi medici sono state escluse dalla società.

 

La principale «persona di interesse» secondo la polizia di Nuova York sarebbe arrivata a Manhattan alla fine del mese scorso dopo un lungo viaggio in autobus da Atlanta, e avrebbe soggiornato in un ostello prima dell’assassinio, secondo quanto riferito da fonti delle forze dell’ordine a vari organi di stampa.

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L’uomo sarebbe arrivato il 24 novembre, la domenica prima del Giorno del Ringraziamento, con un Greyhound, il tradizionale autobus a lunga percorrenza che attraversano gli USA. La corriera in questione sarebbe partita da Atlanta, città dello Stato della Georgia a quasi 1500 chilometri da Nuova York.

 

Si stanno accumulando molti altri dettagli, dalla straordinaria arma che i poliziotti pensano abbia usato al tipo di zaino costoso che sembra aver abbandonato a Central Park, ma non c’è ancora un nome da associare al volto sorridente ripreso dalla telecamera di sicurezza della reception dell’ostello ora diffuso dalla polizia neoeboracena, che afferma che poi l’uomo si sarebbe registrato in un ostello nell’Upper West Side, vicino a Central Park.

 

La rivelazione del suo volto, catturato da telecamere di sicurezza, sembra essere avvenuta durante un momento di debolezza civettuola mentre interagiva con una donna che lavorava alla reception dell’ostello, abbassando la maschera per sorriderle dall’altra parte della scrivania. Il sospettato ha lasciato l’ostello venerdì 29 novembre, solo per tornare tramite Uber e registrarsi di nuovo il giorno successivo.

 


Secondo quanto riportato utilizzato una patente di guida falsa del New Jersey per prenotare il suo soggiorno nell’ostello, dove ha condiviso la stanza con due apparenti sconosciuti.

 

L’uomo avrebbe usato una arma di tipo speciale, una B&T Station SIX-9, una calibro 9 con silenziatore speciale, dal costo di circa 2.100 dollari. Ci sarebbe stata una vendita in Connecticut di questo tipo di pistola rara.

 


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Gli investigatori hanno recuperato bossoli da 9 mm e proiettili veri durante la sparatoria, decorati con le parole «deny», «defend» e «depose» («nega», «difendi» e «deponi»), scritte con cura con un pennarello indelebile. Queste parole sono aperte all’interpretazione, ma molti sottolineano la loro somiglianza con il titolo del libro di Jay Feinman, Delay Deny Defend: Why Insurance Companies Don’t Pay Claims And What You Can Do About It («Ritarda, nega, difendi: perché le compagnie assicurative non pagano i sinistri e cosa puoi fare al riguardo»).

 

Considerato ciò, la polizia sta cercando persone che potrebbero avere motivo di indignarsi per una decisione di copertura individuale presa dal gigante dell’assicurazione sanitaria. Potrebbe trattarsi di un elenco piuttosto lungo di persone: dati recenti di Lending Tree mostrano che UnitedHealthcare ha alcuni dei più alti tassi di rifiuto di richiesta di risarcimento tra tutte le compagnie assicurative statunitensi, uno sconvolgente 32% rispetto al 17% di Blue Cross Blue Shield.

 

 

«Il movente di questo omicidio è attualmente sconosciuto, ma, in base alle prove che abbiamo finora, sembra che la vittima sia stata specificamente presa di mira. Ma a questo punto, non sappiamo perché», ha detto il capo detective della polizia di New York in una conferenza stampa. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso la sparatoria e l’inizio della fuga del colpevole, mostrandolo in agguato, mentre premeva il grilletto e poi fuggiva immediatamente dalla scena. Non si sa dove si trovi attualmente. La vittima era un marito e un padre. La sua vedova ha detto ieri agli intervistatori che aveva ricevuto “alcune minacce” nel periodo di tempo precedente al suo omicidio.

 

Meno di mezz’ora prima di uccidere Thompson, il sospettato ha usato denaro contante per acquistare bevande e snack in uno Starbucks vicino al luogo dell’imboscata. La polizia pensa di aver ottenuto una bottiglia d’acqua e una carta di caramella che aveva lasciato al negozio, insieme a una tazza di caffè da cui potrebbe aver bevuto.

 

I poliziotti hanno anche trovato un cellulare nel vicolo che comprendeva parte del suo percorso di fuga, un percorso che, almeno finora, si è dimostrato piuttosto efficace.

 

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Il Giappone elegge una donna conservatrice come primo ministro

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Sanae Takaichi è diventata la prima donna Primo Ministro del Giappone, vincendo le elezioni parlamentari di Tokyo martedì. Esponente di lungo corso del Partito Liberal Democratico (LDP), nota come la «Lady di Ferro» del Giappone per la sua ammirazione verso l’ex primo ministro britannico Margaret Thatcher, Takaichi è riconosciuta per il suo conservatorismo sociale, il nazionalismo e il sostegno a un ruolo più ampio per le forze armate giapponesi.   A 64 anni, Takaichi ha sostenuto la revisione della clausola pacifista della costituzione postbellica del Giappone e il riconoscimento ufficiale delle Forze di autodifesa come esercito nazionale. Ha inoltre appoggiato un aumento della spesa per la difesa e una maggiore cooperazione militare con gli Stati Uniti.   Le sue posizioni sulla sicurezza nazionale richiamano le politiche dell’ex premier Shinzo Abe, di cui è considerata una protetta e con cui aveva stretti legami politici.   Frequente visitatrice del Santuario Yasukuni di Tokyo, che rende omaggio ai caduti giapponesi, inclusi criminali di guerra della Seconda Guerra Mondiale, Takaichi è stata spesso criticata dai Paesi vicini per quello che considerano revisionismo storico. Ha difeso le sue visite come atti di rispetto personale, sostenendo che i crimini di guerra dei soldati giapponesi siano stati esagerati.

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A livello interno, Takaichi si oppone al matrimonio tra persone dello stesso sesso, sostiene la successione imperiale esclusivamente maschile e ha criticato le proposte di cognomi separati per le coppie sposate.   La Takaicha ha inoltre appoggiato il rafforzamento dei confini e politiche migratorie più rigide, chiedendo misure contro i visti non concessi, il turismo eccessivo e l’acquisto di terreni da parte di stranieri, soprattutto vicino a risorse strategiche.   In politica estera, la Takaichi ha definito la crescente potenza militare della Cina una «seria preoccupazione», proponendo misure di deterrenza, tra cui un patto di sicurezza con Taiwan.   Si ritiene che Takaichi non intenda perseguire un significativo riavvicinamento con la Russia, avendo ripetutamente rivendicato la sovranità sulle isole Curili meridionali, annesse dall’Unione Sovietica nel 1945 come parte degli accordi postbellici.   Takaichi assume la carica in un momento critico per il Giappone, che affronta un tasso di natalità ai minimi storici, un rapido invecchiamento della popolazione, un’inflazione persistente e il malcontento pubblico per gli scandali politici che hanno eroso la fiducia nel PLD, il partito al governo.  

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Immagine di 内閣広報室|Cabinet Public Affairs Office via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International
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Elezioni in Bolivia, il Paese si sposta a destra

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Domenica si è svolto in Bolivia il ballottaggio per le elezioni presidenziali, che ha visto contrapporsi due candidati di destra: il senatore centrista Rodrigo Paz Pereira e l’ex presidente conservatore Jorge Quiroga.

 

I risultati preliminari indicano che Paz ha ottenuto il 54,6% dei voti, mentre Quiroga si è fermato al 45,4%. Sebbene sia prevista un’analisi manuale delle schede, è improbabile che il risultato definitivo differisca significativamente dal conteggio iniziale, basato sul 97% delle schede scrutinate.

 

Le elezioni segnano la fine del ventennale dominio del partito di sinistra Movimiento al Socialismo (MAS), che ha subito una pesante sconfitta nelle elezioni di fine agosto. Il presidente uscente Luis Arce – che ha recentemente accusato gli USA di controllare l’America latina sotto la maschera della «guerra alla droga» – non si è ricandidato, e il candidato del MAS, il ministro degli Interni Eduardo del Castillo, ha raccolto solo il 3,16% dei voti, superando di poco la soglia necessaria per mantenere lo status legale del partito.

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Nel primo turno, la destra ha dominato: Paz ha ottenuto il 32,1% dei voti e Quiroga il 26,8%. Il magnate di centro-destra Samuel Doria Medina, a lungo favorito nei sondaggi, si è classificato terzo con il 19,9% e ha subito appoggiato Paz per il ballottaggio.

 

Entrambi i candidati hanno basato la loro campagna sullo smantellamento dell’eredità del MAS, differendo però nei metodi. Paz ha promesso riforme graduali, mentre Quiroga ha sostenuto cambiamenti rapidi, proponendo severe misure di austerità per affrontare la crisi.

 

Il MAS non si è mai ripreso dai disordini del 2019, quando l’ex presidente Evo Morales fu deposto da un colpo di Stato subito dopo aver ottenuto un controverso quarto mandato. In precedenza, Morales aveva perso di misura un referendum per modificare la norma costituzionale che limita a due i mandati presidenziali e vicepresidenziali. Più di recente, Morales ha accusato tentativi di assassinarlo ed è entrato in sciopero della fame, mentre i suoi sostenitori hanno dato vita ad una ribellione. Il Morales, recentemente accusato anche di stupro (accuse che lui definisce «politiche»), in una lunga intervista aveva detto che dietro il suo rovesciamento nel 2019 vi erano «la politica dell’impero, la cultura della morte» degli angloamericani.

 

Il colpo di Stato portò al potere la politica di destra Jeanine Áñez, seconda vicepresidente del Senato. Tuttavia, il MAS riconquistò terreno nelle elezioni anticipate dell’ottobre 2020, mentre Áñez fu incarcerata per i crimini commessi durante la repressione delle proteste seguite al golpe.

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Il passaggio storico è stato definito da alcuni come la prima «guerra del litio», essendo il Paese ricco, come gli altri Stati limitrofi, della sostanza che rende possibile la tecnologia di computer, telefonini ed auto elettriche.

 

Come riportato da Renovatio 21, un tentato colpo di Stato vi fu anche l’anno scorso quando la polizia militare e veicoli blindati hanno circondato il palazzo del governo nella capitale La Paz.

 

Sotto il presidente Arce la Bolivia si era avvicinata ai BRICS e aveva iniziato a commerciare in yuan allontanandosi dal dollaro.

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Politica

Sarkozy sarà messo in cella di isolamento

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L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy, riconosciuto colpevole di associazione a delinquere per ottenere fondi illeciti per la sua campagna elettorale del 2007, sconterà la pena in isolamento, secondo quanto riportato dall’AFP.   Il 25 settembre, un tribunale parigino ha condannato Sarkozy, 70 anni, a cinque anni di carcere per un complotto del 2005 volto a ottenere finanziamenti segreti dal leader libico Muammar Gheddafi. Il tribunale ha stabilito che, in cambio dei fondi, Sarkozy si sarebbe impegnato a migliorare la reputazione internazionale della Libia. Il giudice, sottolineando la «gravità eccezionale» del crimine, ha disposto l’incarcerazione immediata, anche in caso di appello.   Presidente della Francia dal 2007 al 2012, Sarkozy è il primo ex capo di Stato di un Paese membro dell’UE a essere incarcerato. La sua detenzione inizierà martedì.   Domenica, l’AFP ha riferito fonti del carcere parigino di La Santé, secondo cui Sarkozy sarà probabilmente confinato in una cella di nove metri quadrati nell’ala di isolamento, per limitare i contatti con altri detenuti.

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Sarkozy ha definito il verdetto un’«ingiustizia», ribadendo la propria innocenza. I suoi legali hanno presentato ricorso e intendono richiedere la conversione della pena in arresti domiciliari una volta iniziata la detenzione.   L’inchiesta è partita nel 2013, dopo le dichiarazioni del 2011 di Saif al-Islam, figlio di Gheddafi, secondo cui il padre avrebbe versato circa 50 milioni di euro (54,3 milioni di dollari) per la campagna di Sarkozy.   Sarkozy ha avuto un ruolo chiave nell’intervento NATO che ha portato alla caduta e all’uccisione di Gheddafi nell’ottobre 2011 da parte di gruppi armati antigovernativi.   In precedenza, l’ex presidente era stato condannato in due casi separati per corruzione, traffico di influenze e finanziamento illecito di campagne elettorali, scontando in entrambi i casi gli arresti domiciliari.   Sarkozy è stato privato pure della Legion d’Onore, la più alta onorificenza statale di Francia. Nelle accuse era finita, ad un certo punto, anche la moglie Carla Bruni.  

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  Immagine di UMP via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-ND 2.0
 
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