Economia
Il Belgio donerà all’Ucraina 666 milioni di dollari provenienti dai fondi russi
Il Belgio diventerà il primo Paese UE a utilizzare i soldi della Russia per fornire assistenza all’Ucraina. Bruxelles prevede di spendere gli interessi guadagnati sui beni russi congelati in aiuti militari a Kiev per un valore di 666 milioni di dollari, ha riferito martedì l’agenzia di stampa Belga, citando l’ufficio del ministro della Difesa belga.
Lunedì il ministro della Difesa Ludivine Dedonder ha avuto una telefonata con il suo omologo ucraino, Rustem Umerov. «Il Belgio fornirà quest’anno 611 milioni di euro in aiuti militari e ha un impegno a lungo termine per sostenere la modernizzazione delle nostre forze di difesa», ha detto Umerov su Twitter dopo la conversazione.
La Dedonder ha ripubblicato il messaggio dell’Umerov.
Had a productive phone call with the Minister of Defence of Belgium, Ludivine Dedonder @DedonderLudivin.
Discussed the recent developments on the front lines and the prospects of defence cooperation between our countries.
Grateful for Belgium’s participation in the air force… pic.twitter.com/eVDwEM5lff
— Rustem Umerov (@rustem_umerov) January 22, 2024
Il sito russo RT nota che 611 milioni di euro corrispondono a 666 milioni di dollari. Conoscendo la natura del potere in Belgio, Renovatio 21 aggiunge che la cifra potrebbe non essere del tutto casuale.
L’ufficio del ministro belga ha poi confermato martedì a Belga l’avvenuta telefonata, aggiungendo che il denaro per gli aiuti promessi proverrà dagli interessi generati dai beni russi congelati depositati in Belgio. Il ministero della Difesa non ha rilasciato alcuna dichiarazione separata sulla questione.
Un totale di 300 miliardi di dollari di riserve valutarie russe sono state congelate dai paesi del G7, dall’UE e dall’Australia dall’inizio del conflitto tra Mosca e Kiev nel febbraio 2022. La maggior parte di queste riserve, pari, 232 miliardi di dollari sarebbero detenute nell’UE, con 208 miliardi di dollari localizzati in Belgio.
Secondo Belga, la stragrande maggioranza delle riserve russe congelate è detenuta dalla società finanziaria Euroclear con sede in Belgio, che continua a realizzare «profitti record».
Gli Stati Uniti e i loro alleati in Europa e altrove sono stati finora riluttanti a prendere in considerazione la confisca dei beni russi congelati, nonostante avrebbero altrimenti schiaffeggiato la Russia con sanzioni senza precedenti sulla sua campagna militare in corso.
L’agenzia di stampa russa RIA Novosti ha riferito questa settimana che l’Occidente potrebbe perdere quasi la stessa somma di denaro che sequestrerebbe alla Russia se procedesse con il suo piano di confisca.
Aiuta Renovatio 21
Negli ultimi mesi, secondo i media, le richieste di confisca dei beni si sono fatte più forti. A dicembre, il Financial Times ha riferito che Washington aveva proposto che gruppi di lavoro del G7 esplorassero le modalità per confiscare i 300 miliardi di dollari di beni russi congelati il 24 febbraio 2024. Bloomberg ha anche riferito che l’idea aveva ricevuto il sostegno della Casa Bianca.
Martedì, Reuters ha riferito che gli Stati membri dell’UE finora non sono riusciti a raggiungere un accordo su questa mossa rischiosa, e tale possibilità rimane «improbabile».
Il mese scorso Bruxelles ha invece proposto di sequestrare gli interessi generati dai fondi russi congelati, lasciando intatto il capitale.
La scelta di trattenere i depositi della Banca Centrale Russa presso altri Paesi rappresenta il primo atto di vera guerra economica della storia, perché ciò non accadeva nemmeno durante gli stermini della Seconda Guerra Mondiale.
Come riportato da Renovatio 21, a guidare questo sforzo vi fu la Von der Leyen, che chiamò subito l’allora premier Mario Draghi, che, forte della sua esperienza al vertice della BCE, chiamò il ministro del Tesoro USA Janet Yellen.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da YouTube
Economia
La Spagna è uno dei principali importatori di gas russo
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Economia
Le Filippine approvano una nuova criptovaluta per agevolare le rimesse dall’estero
Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
La Banca Centrale delle Filippine ha dato l’approvazione per il lancio di PHPC, una stablecoin agganciata al peso filippino in modo da ridurne la volatilità. La piattaforma Coins.ph punta a raggiungere tra i 20 e i 30mila utenti nel primo mese. Sono circa 10 milioni i lavoratori all’estero che con la nuova moneta digitale sperano di abbattere i costi di transazione.
Le Filippine hanno approvato l’emissione di un nuovo tipo di criptovaluta, una stablecoin (letteralmente: «moneta stabile») chiamata PHPC che sarà ancorata al peso filippino. Una risorsa che potrebbe abbattere i costi di transazione nell’invio delle rimesse da parte dei filippini che vivono all’estero.
A differenza delle criptovalute «tradizionali», infatti, il valore delle stablecoin è legato a quello di un asset di riserva stabile. In questo modo la volatilità è ridotta, o meglio, è più prevedibile e misurabile. (…)
Dopo aver ricevuto il via libera dalla Bangko Sentral ng Pilipinas – la Banca centrale – la principale piattaforma di blockchain del sud-est asiatico, Coins.ph, ha annunciato di essere pronta a emettere la criptovaluta PHPC entro l’inizio di giugno per provare a raggiungere, nel primo mese, dai 20 ai 30mila utenti.
Uno degli utilizzi principali per cui è stata pensata la nuova moneta digitale è l’invio di rimesse da parte dei filippini che vivono all’estero, pari a circa 10 milioni in tutto il mondo. Rispetto agli altri canali, come le banche o i cosiddetti «pera padala», enti finanziari locali, l’invio di rimesse tramite criptovalute è più economico e disponibile 24 ore su 24.
La diaspora filippina ha finora utilizzato le stablecoin agganciate al dollaro statunitense, dovendo quindi pagare una serie di tariffe per la conversione in pesos. Con la PHPC questi costi di transazione verrebbero eliminati: «il parente che riceve il denaro non dovrà più convertire i dollari in pesos», ha commentato Wei Zhou, amministratore delegato di Coins.ph, spiegando che da circa un anno il progetto era in discussione con la Banca centrale delle Filippine.
Zhou ha aggiunto che la nuova stablecoin delle Filippine verrà resa disponibile anche in altri exchange di criptovalute (le piattaforme online per il trading), in modo che diventi accessibili anche su altri mercati e permetta l’invio di rimesse da tutto il mondo.
«Si può immaginare che se la PHPC è quotata sui nostri exchange di criptovalute partner, ad esempio in Australia, o a Singapore, o negli Stati Uniti, allora i nostri familiari e possono acquistare la PHPC e inviarla direttamente ai portafogli di Coins.ph», ha commentato Zhou.
Invitiamo i lettori di Renovatio 21 a sostenere con una donazione AsiaNews e le sue campagne.
Renovatio 21 offre questo articolo per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di jopetsy via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Alimentazione
La sinistra tedesca vuole un tetto massimo per il prezzo del kebab
Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Salute2 settimane fa
I malori della 18ª settimana 2024
-
Spirito2 settimane fa
Stati Uniti, un disegno di legge dichiara antisemita il Nuovo Testamento
-
Reazioni avverse2 settimane fa
Psicosi dopo il vaccino COVID: le rivelazioni di una revisione sistematica degli studi
-
Cancro1 settimana fa
Finestra di Overton mRNA e turbocancro: il pubblico è pronto per la verità sui vaccini COVID?
-
Comunicati1 settimana fa
L’idra dalle cinquecento teste. Elogio dei refusi di Renovatio 21
-
Geopolitica2 settimane fa
Macron dice che con l’Ucraina sconfitta i missili russi minacceranno la Francia. Crosetto parla di «spiralizzazione del conflitto»
-
Salute6 giorni fa
I malori della 19ª settimana 2024
-
Animali1 settimana fa
Gorilla vaccinato muore improvvisamente per attacco cardiaco