Droni
La Francia afferma che una sua nave da guerra è stata attaccata da droni yemeniti
L’esercito francese ha respinto con successo un attacco contro una delle sue fregate lanciamissili nel Mar Rosso. Lo ha dichiarato il ministro delle Forze armate del governo di Parigi. L’esercito ha notato che i tentativi di attacchi con droni sono stati lanciati da una regione dello Yemen controllata dagli Houthi.
Lunedì, parlando ai deputati del Senato francese, il ministro Sebastien Lecornu ha fornito un aggiornamento sul fallito attacco dello scorso fine settimana, affermando che tutti gli aerei ostili erano stati abbattuti con munizioni guidate.
«Due droni provenienti dallo Yemen hanno deliberatamente preso di mira… la nostra fregata multi-missione Languedoc, che stava effettuando un pattugliamento nel Mar Rosso», ha detto il ministro Lecornu. «Si trattava di missili Aster 15, lanciati per legittima difesa per distruggere i due droni. Ciò è stato fatto [con successo] e quindi ha protetto sia la barca che l’equipaggio».
Sebbene nessun funzionario abbia citato per nome il gruppo ribelle Houthi, l’esercito aveva precedentemente affermato che i droni erano stati lanciati dalla costa di al-Hodeida, nello Yemen, un’area controllata dalla fazione armata, formalmente conosciuta come Ansar Allah e che ha governato parti della nazione mediorientale dalla rivolta del 2014.
Gli Houthi hanno ripetutamente promesso di attaccare qualsiasi nave che il gruppo ritiene stia aiutando Israele nel corso dell’ultimo conflitto con i militanti palestinesi a Gaza. Hanno già attaccato, e in alcuni casi sequestrato, numerose navi commerciali e militari in transito nel Mar Rosso.
All’inizio di questo mese, l’esercito americano aveva dichiarato che una delle sue navi da guerra era stata attaccata nella regione, astenendosi allo stesso tempo dal nominare gli Houthi. Ciononostante, il gruppo ha successivamente rivendicato la responsabilità dell’incidente, impegnandosi a continuare tali operazioni «fino a quando non si fermerà l’aggressione israeliana contro i nostri fedeli fratelli nella Striscia di Gaza».
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Gli Houthi hanno pubblicato in precedenza impressionanti filmati che mostravano combattenti che sequestravano una nave mercantile nel Mar Rosso, con commando visti scendere sulla nave da un elicottero e tenere i membri dell’equipaggio sotto tiro. Il gruppo ha affermato che l’imbarcazione era collegata a Israele, anche se lo Stato Ebraico in seguito ha negato qualsiasi collegamento diretto con l’imbarcazione.
In una dichiarazione pubblicata sabato, il portavoce militare Houthi Yahya Sare’e ha ribadito che il gruppo «impedirà il passaggio di navi dirette verso l’entità sionista», riferendosi a Israele, e ha chiesto ulteriori aiuti per i palestinesi sotto i bombardamenti israeliani.
Il capo del Consiglio di sicurezza nazionale israeliano, Tzachi Hanegbi, ha accusato il gruppo ribelle yemenita di imporre un «assedio navale» e ha detto che il suo Paese prenderebbe provvedimenti nel caso in cui gli altri non lo facessero, aggiungendo che Israele ha esortato sia gli Stati Uniti che l’Unione Europea ad adottare contromisure, anche se non è chiaro cosa comportasse tale richiesta.
La Languedoc (chiamata anche D653) è una fregata di classe Aquitaine della Marina francese, sviluppata dal programma di fregate multiuso FREMM.
Per FREMM (in francese «Frégate Européenne Multi-Mission» in italiano «Fregata Europea Multi-Missione») si intende una classe franco-italiana di fregate multiuso progettate da Naval Group e Fincantieri. La «classe Aquitaine» in Francia era stata programmata per 17 unità, di cui 9 successivamente cancellate, mentre in Italia le FREMM sono note come «classe Bergamini» (10 unità previste). La nave Aquitaine è considerata la nave principale della classe, ed è stata commissionata nel novembre 2012 dalla Marina francese. L’Italia ha ordinato sei varianti per uso generale e quattro varianti antisommergibile. La Francia, invece, ha ordinato sei varianti antisommergibile e due per la difesa aerea.
La FREMM è stata anche esportata in vari paesi. In particolare, la Marina degli Stati Uniti ha selezionato una variante FREMM per la sua nuova classe Constellation di 20 fregate, che sarà costruita da Fincantieri, a partire da un contratto da 795 milioni di dollari per la nave principale.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Droni
Il sistema antiterrorismo delle Olimpiadi di Parigi scambia i condizionatori per droni
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Droni
La Russia prepara le sue armi anti-drone
Il ministro della Difesa russo Sergej Shoigu ha incontrato gli alti funzionari militari per discutere la situazione del campo di battaglia nel conflitto ucraino, ponendo particolare enfasi sulla produzione di armi. Lo riporta il sito governativo russo Russia Today.
Mercoledì il ministero della Difesa russo ha dichiarato che Shoigu ha ascoltato i rapporti militari presso il quartier generale del Gruppo unito di forze in una località sconosciuta. Secondo quanto riferito, l’incontro si è concentrato in parte sulle tattiche ucraine.
Shoigu ha anche ispezionato le armi anti-drone modernizzate, con il video pubblicato dal ministero che lo mostra in piedi vicino a una mitragliatrice pesante a doppia canna dotata di mirino collimatore.
Secondo il ministero, Shoigu ha affermato che le forze russe «continuano a svolgere compiti in direzioni operative in conformità con il piano per l’operazione militare speciale», sottolineando la necessità di aumentare ulteriormente le consegne di attrezzature.
«Per sostenere il ritmo richiesto dell’offensiva… è necessario aumentare il volume e la qualità delle armi e dell’equipaggiamento militare fornite alle truppe», ha detto il ministro.
Vídeo de Sergei Shoigu com Gerasimov durante uma visita ao QG do Grupo Conjunto de Forças sendo mostrado munições Mavic FPV e metralhadoras PKT de três canos com um grande colimador óptico para combater drones. pic.twitter.com/QKaC1ASwJW
— Geopolítica BR (@Geopoliticabras) May 2, 2024
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Per raggiungere questo obiettivo, ha continuato Shoigu, l’esercito ha contratti statali con gli appaltatori della difesa che danno priorità alla riduzione il più possibile dei tempi di produzione.
Lo Shoigu ha osservato che in questo settore le forze armate talvolta devono affrontare questioni «urgenti», soprattutto quando si tratta della produzione delle armi più frequentemente utilizzate sui campi di battaglia.
Il ministro ha anche sottolineato la particolare necessità di aumentare l’efficienza delle strutture e delle unità di riparazione, ordinando loro di ridurre il tempo necessario per ripristinare i motori guasti e altre attrezzature, nonché per ricostituire le scorte di pezzi di ricambio.
La guerra ucraina è la prima vera guerra dei droni. Considerati i numerosi video circolanti in cui un minuscolo drone FPV dotato di carica esplosiva abbatte un carro armato, appare chiaro quale sarà il destino dei conflitti a venire: droni verranno impiegati sempre e dovunque.
Ogni sistema di difesa contro questa nuova forma della morte dal cielo aiuta a sperare che vi sia soluzione alla prospettiva più drammatica: quella dell’uso contro la popolazione civile, nello stile degli slaughterbots.
Come riportato da Renovatio 21, è notizia di pochi mesi fa il fatto che «per divertimento» due scienziati hanno trasformato un piccolo drone domestico da poche decine di euro in una macchina che «caccia e uccide le persone».
L’uso di droni sta prendendo nuove pieghe inquietanti anche nella guerra di Gaza, con segnalazioni da parte palestinesi di droni assassini israeliani che farebbero uscire le loro vittime in strada simulando il pianto di un bambino.
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Immagine screenshot da Twitter
Droni
Soldato russo sconfigge drone ucraino utilizzando un sacco di patate
Il drone esplode, e il soldato viene brevemente investito dalle fiamme mentre cerca di fuggire. In altre occasioni durante la guerra abbiamo visto immagini drammatiche di soldati, anche feriti, che parano o rilanciano bombe sganciate da droni.Russian soldier takes out a drone with a sack of potatoes. Amazing. pic.twitter.com/yjgCxwsku8
— Ian Miles Cheong (@stillgray) April 26, 2024
Negli aeroporti da anni si parla dell’uso di rapaci addestrati a colpire eventuali droni nell’area di decollo – un rischio terrorista che il sistema aviatorio internazionale corre ogni giorno. Tuttavia, forse basta un sacco di patate assestato con coraggio e precisione. Più patate, meno droni: questa è la via della pace.War in Ukraine 🇺🇦 Wounded Russian soldier manages somehow to kick away a grenade dropped by a Ukrainian drone #Ukraina #Russia #UkraineWar pic.twitter.com/sdSatAsPR4
— Skënderbeü_ (@AncientAlien01) March 3, 2024
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