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Bioetica

Residenze per anziani e Coronavirus, «situazione sempre più drammatica»

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Renovatio 21 ripropone questo interessante intervento del Dott. Marco Trabucchi, presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeroatria, scritto in esclusiva per www.uneba.org (Unione Nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale) a proposito della situazione interna alle case di riposo, RSA e CRA in cui risiedono gli anziani in questo momento di emergenza sanitaria.

 

 

La situazione delle residenze per anziani diventa sempre più drammatica. Notizie giungono da varie parti del nostro paese secondo le quali le difficoltà di ospiti e operatori diventano sempre più pesanti.


Schematizzo di seguito alcune delle problematiche che in questo momento ritengo più pressanti. In premessa, però, devo constatare che il futuro delle residenze per anziani non è nell’agenda delle autorità politiche né nazionali né regionali. Purtroppo, fino ad ora, nemmeno l’Istituto Superiore di Sanità è stato in grado di dedicare specifica attenzione a questo ambito della nostra organizzazione sociale.

 

La risposta più frequente a richieste, proteste, suggerimenti è stato il silenzio.

Il futuro delle residenze per anziani non è nell’agenda delle autorità politiche né nazionali né regionali

 

In molte zone restano solo i sindaci a tenere alta l’attenzione sulla cura dei loro concittadini più fragili; però, in un momento nel quale non si possono esprimere apertamente le forze sociali a causa dell’isolamento, il loro nobilissimo impegno sembra più una testimonianza piuttosto che un’efficace spinta per indurre chi di dovere a intervenire.

 

A) Fino ad ora le realtà locali hanno retto, tra mille difficoltà, alla pressione dei fatti. Ma fino a quando le amministrazioni delle residenze avranno la possibilità di tamponare, bloccare, stimolare, guidare in assenza di chiare indicazioni dall’alto e soprattutto senza che ricevano risposta alle loro angosciate richieste di aiuto?

 

In molte zone restano solo i sindaci a tenere alta l’attenzione sulla cura dei loro concittadini più fragili

B) Quando incomincerà ad arrivare il materiale necessario (DPI) per mettere in sicurezza il personale sia rispetto ai colleghi di lavoro sia rispetto agli ospiti? In alcuni casi si ha l’impressione che prevalga la logica del lazzaretto, dove tutti insieme si aspetta, dietro porte ermeticamente chiuse, la morte o un intervento della Provvidenza, senza nemmeno la speranza che qualcuno intervenga dall’esterno.

 

C) Come è possibile continuare a chiedere sacrifici al personale, sempre più impaurito e angosciato, senza garantire risposte alle loro esigenze? Le amministrazioni si sentono schiacciate tra l’impossibilità di dare risposte e le pressioni delle organizzazioni sindacali che correttamente si muovono in difesa dei lavoratori. A loro importa poco il silenzio a livello regionale o di ASL; si rivolgono a chi ha la responsabilità diretta della gestione, ma che non dispone di adeguati strumenti. Gli amministratori stanno dando in questo momento dimostrazione di equilibrio e tenacia encomiabili.

 

Quando incomincerà ad arrivare il materiale necessario (DPI) per mettere in sicurezza il personale sia rispetto ai colleghi di lavoro sia rispetto agli ospiti? In alcuni casi si ha l’impressione che prevalga la logica del lazzaretto

D) Assistiamo a fatti che mostrano la grande generosità del personale. In alcune realtà gli operatori hanno deciso di rinchiudersi nella struttura dove lavorano per “tenere il virus lontano dagli ospiti”; in altre sono stati approntati alloggi per evitare il rientro a casa degli operatori, alla fine del turno, per non contaminare i famigliari, in particolare gli anziani e i bambini piccoli. Queste notizie sono commoventi: prendendo queste decisioni gli operatori si sono messi in una condizione simile a quella degli anziani ospiti,che non possono più avere contatti con i loro parenti. Anche simbolicamente è un atto di enorme significato!

 

E) E’ necessario opporsi alle richieste di trasferimento di pazienti dagli ospedali nella fase post acuta. Si creerebbe una situazione pericolosissima, anche se formalmente si garantisce che i nuovi arrivi sarebbero indenni dal coronavirus. Infatti, le residenze per anziani, eccetto pochissime, non sono strutturare per creare zone protette né, ad esempio, per un’adeguata erogazione di ossigeno. Inoltre, il ritardo nell’esecuzione dei tamponi crea una finestra temporale che potrebbe permettere il contagio e quindi l’arrivo di pazienti non indenni.

 

Assistiamo a fatti che mostrano la grande generosità del personale

F) Siamo costretti ad assistere al blocco degli ingressi di malati dalle residenze agli ospedali; si è tanto discusso negativamente sul famoso documento Siaarti sulla scelta di chi trattare con precedenza .La scelta di bloccare i trasferimenti verso la possibilità di cure più intensive porta allo stesso risultato. Anzi, peggiore, perché il numero dei morti in conseguenza di queste decisioni sarà molto, troppo alto.

 

G) Non è secondaria, infine, la gestione dei bilanci delle strutture,che spesso non hanno elasticità, in particolare quelle che non hanno voluto negli anni peggiorare la qualità dei servizi in risposta al congelamento dei finanziamenti. Infatti, il blocco degli ingressi di nuovi ospiti ha lasciato liberi molti posti letto: chi sarà in grado di bilanciare queste perdite? Sarà previsto, tra i vari provvedimenti del governo, anche il supporto di questo settore? L’attenzione espressa al problema delle badanti fa ben sperare; siamo in attesa.

 

 

Dottor Marco Trabucchi 

 

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Bioetica

Controverso centro di Bioetica di Oxford che si occupa di AI chiude i battenti

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Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.

 

Una centrale elettrica di Oxford che genera controverse idee bioetiche ha chiuso i battenti. Il Future of Humanity Institute, diretto dal filosofo svedese Nick Bostrom , è stato inaugurato nel 2005 ed è stato chiuso all’inizio di questo mese.

 

Un messaggio di commiato sul sito web della FHI afferma che l’istituto ha dato un prezioso contributo allo studio del futuro, «Aargomenti che un tempo faticavano a sopravvivere a un’esistenza precaria ai margini di un singolo dipartimento di filosofia sono ora perseguiti da importanti laboratori di Intelligenza Artificiale, agenzie governative, organizzazioni no-profit e centri di ricerca accademica specializzati (e molti altri in fase di creazione)».

 

Al di fuori del mondo accademico, il professor Bostrom è meglio conosciuto per il suo libro del 2014, Superintelligence: Paths, Dangers and Strategies. Le stelle più importanti della Silicon Valley lo adoravano. «Consiglio vivamente questo libro», ha detto Bill Gates. «Vale la pena leggerlo», ha detto Elon Musk, che non solo ha contribuito con un trafiletto; ha anche donato oltre 1 milione di dollari alla FHI.

 

Alla FHI sono emerse una serie di idee e movimenti selvaggi e importanti. Secondo il sito web:

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«La FHI è stata coinvolta nella germinazione di un’ampia gamma di idee tra cui il rischio esistenziale, l’effective altruism, l’orientamento a lungo termine, l’allineamento dell’Intelligenza artificiale, la governance dell’Intelligenza Artificiale, il rischio catastrofico globale, il grande futuro, i rischi dell’informazione, la maledizione dell’unilateralismo e l’incertezza morale. Ha inoltre svolto un lavoro significativo sull’antropizzazione, sull’etica del miglioramento umano, sulla modellazione del rischio sistemico, sui mercati di previsione e previsione, sulla ricerca di intelligenza extraterrestre e sugli attributi e le implicazioni strategiche delle principali tecnologie future».

 

Bostrom è un transumanista che è stato un convinto sostenitore del miglioramento umano per creare «un essere umano potenziato in modo ottimale». Ma più recentemente è stato conosciuto come un pioniere dell’etica dell’Intelligenza Artificiale.

 

Che cosa è andato storto?

 

Il crollo dell’exchange di criptovalute FTX e la condanna per frode del suo CEO Sam Bankman-Fried potrebbero aver avuto qualcosa a che fare con questo. Bankman-Fried era un sostenitore di una filosofia promossa da FHI, l’effective altruism. Questa è la convinzione utilitaristica secondo cui le persone dovrebbero concentrarsi sulla massimizzazione della quantità di bene globale che possono fare. Bankman-Fried fece una montagna di danaro e lo regalò, ma erano soldi di altre persone.

 

Come filosofia, l’altruismo efficace si è rivelato molto fragile. Probabilmente non era il benvenuto al dipartimento di filosofia di Oxford, di cui la FHI faceva parte.

 

Inoltre, all’inizio dell’anno scorso qualcuno ha riesumato un’e-mail degli anni ’90 in cui Bostrom faceva un commento scandalosamente razzista. Si è scusato, ma la notizia ha fatto scandalo. Alla fine dell’anno scorso, Oxford annunciò che i contratti del restante personale della FHI non sarebbero stati rinnovati.

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Bioetica

Medico argentino incarcerato per essersi rifiutato di praticare un aborto

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Il medico argentino Leandro Rodriguez ha trascorso un anno e due mesi in prigione, pena inflittagli per essersi rifiutato di praticare un aborto. È nuovamente autorizzato a esercitare la professione di medico, sebbene gli fosse stata anche interdetta per due anni e quattro mesi, periodo terminato il 30 gennaio.   Il dottor Rodriguez è stato intervistato da EWTN News e ha spiegato le origini della sua condanna: «Nel 2017 ho lavorato presso l’ospedale pubblico nella città di Cipolletti, in Patagonia; ho ricevuto una paziente in cattive condizioni generali a causa di una gravidanza avanzata; era in corso un processo di parto prematuro, che ho deciso di interrompere, e migliorare lo stato di salute della paziente».   «Questa decisione è stata interpretata dai tribunali, o dal potere giudiziario della provincia di Río Negro, come un ostacolo al desiderio della paziente di interrompere la gravidanza, e per questo sono stato condannato nel 2019, e questa sentenza è appena stata scontata», ha spiegato.   Il medico ha descritto questa esperienza come «molto significativa». Secondo lui si tratta di «una sorta di esempio di ciò che può accadere se non ci si sottomette alle decisioni arbitrarie dei poteri in carica».   Spiega inoltre che questo lo ha portato ad «una situazione di maggiore impegno per la cura della vita, la tutela della vita del nascituro, la tutela della donna». A questo proposito ha evidenziato la situazione della paziente che in questo caso è stata considerata dal sistema giudiziario come la persona lesa.

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Poiché era stata vittima di stupro, la sua storia è stata ampiamente pubblicizzata dalla stampa locale, dove è stata presentata come la principale vittima di questa situazione. Tuttavia, una volta terminato il processo ed emessa la sentenza, questa donna è stata dimenticata e nessuno si è preoccupata del suo benessere. Ed è stata costretta a cercare aiuto da sola per sopravvivere.   Tali eventi dimostrano chiaramente «che gli argomenti avanzati all’epoca, secondo i quali si trattava di proteggere le donne, erano assolutamente falsi».   «L’unica cosa che hanno cercato di fare – prosegue il medico – è distruggere la vita di un bambino che tra poco avrà 7 anni, che è felice, che ha una famiglia adottiva che si prende cura di lui e che gli offre la possibilità di futuro che ognuno di noi merita, e non hanno potuto lottare contro questo», dice.   E prosegue: «Il bambino è vivo, la donna che è stata vittima di tutto questo sta bene, gode di buona salute, quindi sotto questo aspetto sono felice perché ha trionfato la vita, ha trionfato la verità, al di là delle ingiustizie subite».   Per quanto riguarda il suo futuro e la sua carriera, il dottor Rodriguez conferma che continuerà a lavorare nel settore privato, perché «è difficile per me tornare negli ospedali pubblici». Ha riaffermato la sua posizione pro-vita, assicurando che se si fosse trovato in una situazione come quella che ha portato al processo, avrebbe agito di nuovo allo stesso modo.   «Quando sono stato condannato, e anche prima che lo fossi, la gente si aspettava da me una sorta di pentimento o un altro messaggio», ricorda. «Ma il messaggio è lo stesso, e con sempre più convinzione: la vita va difesa, non è in discussione», dice ai medici: «È il momento di affermare le nostre convinzioni, le nostre convinzioni morali, non è una cosa negoziabile».   (…)   Articolo previamente apparso su FSSPX.news.

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Bioetica

Azienda americana pubblicizza kit per il furto di sperma

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Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.

 

Un’azienda del Texas che commercializza il suo «kit per l’inseminazione domestica» sui social media incoraggia le donne a utilizzare lo sperma del preservativo usato dal partner per rimanere incinta senza il suo permesso.

 

Secondo un articolo del New York Post, la società MakeAMom avrebbe pubblicizzato il suo kit da 250 dollari per il «furto dello sperma» come un modo per aggirare le leggi negli Stati Uniti che rendono illegale fare buchi nei preservativi all’insaputa di entrambi i partecipanti.

 

Uno dei suoi annunci su X sottolinea che mentre fare dei buchi nei preservativi all’insaputa di entrambi i partner sessuali è illegale nella maggior parte degli Stati, «rubare il preservativo a sua insaputa» «non è illegale in nessuno stato».

 

La pubblicità del prodotto su X rasenta l’oscenità.

 

«Una donna ruba silenziosamente un preservativo dalla spazzatura per eseguire l’inseminazione domestica mentre il suo partner dorme nell’altra stanza. Cosa ne pensi di questo? È legale? Dovrà ancora il mantenimento dei figli?» dice un post su X. Un altro dice: «Devo dirgli che è suo figlio?» e «Non hai bisogno del suo permesso per rimanere incinta».

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Gli annunci sono stati ripresi dalla giornalista investigativa Samantha Cole, della cooperativa giornalistica di notizie tecnologiche 404Media. Ha scoperto che le credenziali di MakeAMom erano altamente sospette. Interrogato sulla sua etica, l’apparente CEO dell’azienda ha risposto: 

 

«Sembra che ci sia stato un grave malinteso riguardo ai nostri contenuti di marketing e all’etica della nostra azienda. Ci assumiamo la piena responsabilità per questo e stiamo attualmente rivedendo le nostre strategie pubblicitarie per garantire che riflettano il nostro impegno verso pratiche etiche».

 

«La nostra intenzione è sempre stata quella di dare potere alle persone nel loro viaggio verso la genitorialità, ma non a scapito del consenso e dell’integrità morale».

 

La FDA ha approvato un paio di altri kit per l’inseminazione domestica, ma non quello di MakeAMom. 

 

Michael Cook

 

Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

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