Connettiti con Renovato 21

Politica

Vaccini e M5S, intervista a Stefano Montanari

Pubblicato

il

 

 

 

Recentemente il Movimento 5 Stelle sembra aver drasticamente cambiato diverse sue posizioni sostenute in passato rispetto al tema Salute e alla lotta ai poteri forti. In particolare, ha molto colpito l’uscita di Beppe Grillo che chiede ai farmacisti di ritirare dalle farmacie i farmaci omeopatici, perché da lui considerati inutili.

Parliamo di questi “cambiamenti” con il Dr. Stefano Montanari, che con il leader-comico pentastellato ha avuto molto a che fare.



Dottor Montanari, dalla campagna elettorale al governo attuale, dove il Movimento 5 Stelle ha un ruolo fondamentale, sembrano cambiate molte cose, soprattutto in tema di vaccini. Questo la sorprende?

Mi sorprenderebbe il contrario. L’Italia è sempre stata molto accogliente nei riguardi di partiti politici che, per statura politica, culturale e morale, non mi pare abbiano riscontro nei paesi che pretendono l’aggettivo di avanzato o civile. I grillini, presi singolarmente, non hanno la più pallida idea di che cosa stiano sostenendo ora, di che cosa sostenessero ieri e di che cosa sosterranno domani. Il grillismo, se esiste la parola, è la traduzione tragica di quello che era un tempo la filosofia e il personaggio di Quelo, l’asse di legno con qualche chiodo piantato sopra che era visto come una specie d’incarnazione divina e muta e che, trattandosi di scenette divertenti, era spacciato come la fonte di buffe idiozie. Allora il comico Corrado Guzzanti credeva di aver inventato la caricatura di un personaggio archetipico, grottesco sì ma non di fatto esistente. Ora Quelo esiste sul serio e gli adepti di quella bislacca religione si contano a milioni. Se uno per uno i grillini sono così, immagini che cosa può essere la somma di ognuno di loro.

I grillini, presi singolarmente, non hanno la più pallida idea di che cosa stiano sostenendo ora, di che cosa sostenessero ieri e di che cosa sosterranno domani

 

Di Maio ha definito “una scelta scellerata” quella dei genitori che non vaccinano i propri figli.

Vabbè: stiamo parlando di Di Maio. Il giovane è un perfetto incompetente e tutto ciò che dice quando si esprime al di fuori del suo sapere, un sapere che, ammetto, ignoro quale possa essere, è semplicemente l’opinione del classico frequentatore di bar. Senza entrare in particolari scientifici che, di certo, troverebbero Di Maio spiazzato, sarebbe buffo chiedergli, se mai fosse in grado di capire la domanda, che ne dice di quanto i suoi correligionari, lui fra loro, raccontassero anche solo pochi mesi fa.


Però non è tutto: il Ministro del Lavoro ci ha tenuto a precisare, dopo le polemiche sul Milleproroghe, che la scuola inizierà con l’applicazione della legge Lorenzin. Il ché cambierebbe poco, o anzi nulla. Sbaglio?

Cornuti e contenti, becchi e bastonati… Il trattamento riservato agli ingenui che hanno votato per le stelline sta in quelle coppie di aggettivi. Un tempo, a Napoli, si facevano voti a San Gennaro implorando che facesse un certo miracolo. Se, poi, la cosa sperata avveniva e, dunque, la grazia veniva concessa, del voto si ci dimenticava subito e si diceva: «San Genna’, t’aggio fregato!»




Il Ministro Sig.ra Giulia Grillo, invece, continua a ribadire l’importanza della copertura vaccinale, e dice che l’obbligo deve essere flessibile in base alle coperture di ogni territorio. Cosa ne pensa?

Non mi faccia rischiare una querela. Posso solo consigliare alla ministra di studiare un po’. Non le farebbe male anche se acculturarsi le porrebbe qualche problema.

Un’epidemia è la diffusione rapida di una malattia infettiva che, in una popolazione, colpisce in brevissimo tempo una quantità di soggetti in netto eccesso rispetto a quanto statisticamente ci si può attendere. Al di fuori di questo siamo alla presa per i fondelli

 


Il Ministero della Salute, nella bozza recentemente redatta, dice anche che ci potrà essere coercizione nel caso di epidemia. Ma chi decide la definizione di epidemia?

Di epidemia ci sono varie definizioni: da quella corretta alle mille e una che fanno comodo a chi conta. Un’epidemia è la diffusione rapida di una malattia infettiva che, in una popolazione, colpisce in brevissimo tempo una quantità di soggetti in netto eccesso rispetto a quanto statisticamente ci si può attendere. Al di fuori di questo siamo alla presa per i fondelli, azione, a quanto pare, praticata con lena e con successo da chi conta.


Allora avremo da preoccuparci? La Grillo ha parlato, poco più di una settimana fa, di una confermata epidemia di morbillo avvenuta lo scorso anno.

Temo che la ministra non solo non conosca il significato della parola epidemia ma non sia stata informata di ciò che dice. In Italia non c’è né c’è stata in tempi recenti alcuna epidemia. Sarebbe divertente se l’onorevole dottoressa ci facesse vedere i dati e, magari, fosse disponibile a fare due chiacchiere, meglio se in pubblico e senza censure.


Accadono però altre cose curiose: come saprà, Davide Barillari, consigliere regionale dei 5 Stelle in Lazio, è stato firmatario di una proposta di legge che richiedeva l’isolamento da 4 a 6 settimane per i bambini appena vaccinati, come d’altronde consigliano alcuni bugiardini. 

Prima o poi qualcuno deciderà che l’accelerazione di gravità ha cambiato valore, che il principio di conservazione della massa non esiste, cosa, peraltro, sostenuta dai luminari che vivono e prosperano di corruzione, che il ciclo di Krebs è abolito… Barillari ha detto semplicemente una banalità ovvia e non c’è bisogno di una legge per qualcosa che fa parte della medicina elementare. Chiunque abbia anche solo una briciola di conoscenza nel settore sa che l’isolamento per i vaccinati è indispensabile per settimane. I produttori stessi dei farmaci sono chiari in proposito. Chiunque neghi quell’ovvietà si copre di ridicolo, cosa che, mi pare, non spaventa e non scoraggia certi personaggi. Resta il fatto che mandare a scuola un vaccinato a contatto con un bambino immunodepresso grida vendetta. Questo dal punto di vista medico. Di business non m’intendo abbastanza e così di psichiatria.

Chiunque abbia anche solo una briciola di conoscenza nel settore sa che l’isolamento per i vaccinati è indispensabile per settimane. I produttori stessi dei farmaci sono chiari in proposito

 

Nessuno, né Di Maio né la Grillo, ha proferito parola. Dopo pochi giorni però insorge Davide Casaleggio il quale, da privato cittadino quale dovrebbe essere, detta la linea:  «Il Movimento 5 Stelle prende totalmente le distanze dalle dichiarazioni del consigliere regionale del Lazio Davide Barillari. La linea sui vaccini è quella messa nero su bianco nel contratto di governo votato dagli iscritti e portata avanti dal ministro della Salute Giulia Grillo».

Io ho avuto la sventura di conoscere Casaleggio padre e quello mi è bastato. Quanto al ragazzo, nessuna obiezione: quella delle stelline è una ditta privata e non c’è niente d’insolito se ad occuparsene è un uomo d’affari. Ma, se lei dà un’occhiata alla Costituzione, si accorgerà che tutti i parlamentari sono privati cittadini. Se Casaleggio figlio ritiene di potersi esibire in campo sanitario, sono fatti suoi. Rendersi ridicoli non è reato e contro certe patologie non ci sono vaccini.

 

Dottor Montanari, ma allora chi comanda in questo partito politico? 

Le potrei rispondere Quelo. Pensi a qualcuno che si porta in casa un tale Guido Silvestri e si risponda da solo.

 

Qual è il vero volto della Casaleggio e Associati, secondo lei, e quale ruolo ricopre nelle politiche pentastellate?

Come le ho detto, il partito è un’impresa privata e come tale si comporta. Se, poi, deborda un po’ prendendosi gioco dei suoi clienti, beh, ricordi che siamo in Italia. Tempo fa io restai esterrefatto quando vennero allestite quelle caricature di elezioni primarie in cui si votava solo dopo aver superato la censura preliminare, i voti arrivavano ad un sito Internet e lo spoglio avveniva al di fuori di qualunque controllo. Una cosa del genere avrebbe chiarito immediatamente tante cose. Eppure, a sostenere quella ditta sono in diversi milioni. Hanno ragione loro: uno vale uno e il quoziente intellettivo non fa numero.

 

Pensa possano esserci interessi con le lobby farmaceutiche? 

Se lei mi chiede un’opinione, le dico che sì: le lobby farmaceutiche sono pesantemente intrecciate con il partito di Grillo. Se lei mi chiede se ne ho una prova, le rispondo di no. Insomma, mi astengo. Chiunque rifletta sul loro comportamento e si faccia la sua opinione.

Se lei mi chiede un’opinione, le dico che sì: le lobby farmaceutiche sono pesantemente intrecciate con il partito di Grillo.

 

Ha letto l’ultima agghiacciante uscita di un suo vecchio conoscente, Beppe Grillo, a proposito dei farmaci omeopatici che secondo Grillo andrebbero ritirati dalle farmacie?

Ricordi sempre che stiamo parlando di un tale Giuseppe Piero Grillo la cui cultura scientifica è molto prossima allo zero assoluto. Se ha detto bestialità del genere, ripensi alla domanda che mi ha fatto sulle lobby farmaceutiche. Va da sé che anche lo scemo del villaggio ha diritto di espressione ed è giusto che Grillo, che sarà sì ignorantissimo di scienza ma che ha un’intelligenza che tutti gli invidiano, si esprima.

 

Come spiega questa uscita? 

Evidentemente qualcuno gli ha detto che cosa doveva sottoscrivere, atteggiamento non nuovo al personaggio. Chi si ricorda del giochetto del microscopio portato via sa di che cosa parlo.

 

Per saperne di più di Grillo e dei suoi rapporti intercorsi con lui bisogna leggere “Il Grillo Mannaro”. Riusciremo mai a vederlo in formato libro?

Certo che no. Comunque quel libro è ormai datato e ha solo un valore storico, se quell’aggettivo è applicabile a qualcosa di accaduto pochi anni fa. Oggi non sarei in grado di aggiornarlo perché da molto tempo non m’interesso di personaggi al di sotto di un certo livello.

 

Un’ultima domanda, legata ad un fatto di strettissima attualità. La vicenda del Ponte Morandi pone grandi interrogativi sulle politiche e sulle priorità delle precedenti legislazioni. Pensa che vi siano delle responsabilità gravi su quanto accaduto?

Non ci sono dubbi: le responsabilità ci sono e sono quelle dei criminali del salottino buono. In Italia le opere pubbliche nascono quasi di regola precedute da gare d’appalto allestite ad hoc per favorire l’amico. I materiali usati sono troppo spesso scadenti per ridurre le spese e intascare di più e pensi, al proposito, ai viadotti che sono crollati negli ultimi pochissimi anni. Ma basta andare per strada e contare i buchi. Da un po’ i cementi contengono percentuali molto significative di ceneri da rifiuti, il che, oltre a renderli tossici, ne abbassa la qualità e le proprietà meccaniche. Poi non si fa manutenzione o, se la si fa, può avvenire che il compito sia affidato ad un amico un po’ frettoloso. In aggiunta, le responsabilità sono rimpallate senza che mai si arrivi alla radice e accade che non di rado a pagare sia qualche pesce piccolo, cosicché chi ha incassato può farla franca in attesa del prossimo lavoro da eseguire. Quando arriva il guaio, poi, si risolve tutto con qualche piagnisteo televisivo, qualche intervista ai parenti delle vittime e, magari, il lutto al braccio dei calciatori quanto non il rimandare due partite: si voleva di più? Le confesso che io trovo tutto questo nauseante: a me delle partite rimandate o delle interminabili riproposizioni delle stesse immagini di macerie o del giornalista che strilla non importa un fico secco. Io vorrei che le opere pubbliche fossero fatte e mantenute come si deve ma, evidentemente, qui si andrebbero a toccare interessi troppo grossi: molto meglio una lacrimuccia in TV.

 

 

Cristiano Lugli

Continua a leggere

Politica

Elezioni USA 2020, un elettore per corrispondenza su cinque ha ammesso la presenza di frode elettorale: sondaggio

Pubblicato

il

Da

Un quinto degli elettori che hanno votato per corrispondenza durante le elezioni presidenziali del 2020 ha ammesso di aver commesso almeno un tipo di frode elettorale, secondo i risultati di un recente sondaggio condotto da Rasmussen Reports e The Heartland Institute.

 

Tucker Carlson ha fatto uscire nelle ultime ore una sconvolgente intervista con Just in Haskins, direttore del Centro di ricerca sul socialismo presso l’Heartland Institute, in cui quest’ultimo ha spiegato come un sondaggio condotto insieme a Rasmussen Reports ha rivelato una diffusa attività elettorale illegale tra gli elettori per corrispondenza durante le elezioni del 2020.

 

Il sondaggio è stato pubblicato per la prima volta nel dicembre 2023.

 

Sostieni Renovatio 21

Agli intervistati che hanno indicato di aver votato per posta alle elezioni del 2020 sono state poste una serie di domande che indagavano su attività illegali e fraudolente, sebbene le domande non etichettassero esplicitamente queste attività come «frode».

 

«Ad esempio, abbiamo chiesto alle persone: “Hai votato in uno Stato in cui non risiedi più legalmente? Se non risiedi permanentemente in uno stato, non puoi votare lì. Il 17% delle persone, quasi una su cinque, ha detto di sì», ha detto Haskins a Carlson.

 

Ha inoltre condiviso che il 21% degli elettori per corrispondenza ha ammesso di aver compilato una scheda elettorale per conto di qualcun altro, un’altra attività illegale, e il 17% ha ammesso di aver falsificato una firma per conto di qualcun altro, «con o senza il suo permesso».

 

«Quindi, tutto sommato, almeno una scheda elettorale su cinque ha coinvolto qualche tipo di attività fraudolenta», ha detto Haskins.

 

Di tutti gli elettori intervistati – sia quelli che hanno votato per posta che quelli che hanno votato di persona – il 10% ha affermato che «un amico, un familiare, un collega o un altro conoscente» ha ammesso di aver votato per posta in uno stato diverso da quello in cui sono registrati come stato di residenza permanente.

 

«I risultati di questo sondaggio sono a dir poco sorprendenti», ha osservato Haskins dopo i risultati del sondaggio. «Negli ultimi tre anni, agli americani è stato ripetutamente detto che le elezioni del 2020 sarebbero state le più sicure della storia. Ma se i risultati di questo sondaggio riflettono la realtà, è vero esattamente il contrario. Questa conclusione non si basa su teorie del complotto o su prove sospette, ma piuttosto sulle risposte fornite direttamente dagli elettori stessi».

 

«Una repubblica democratica non può sopravvivere se le leggi elettorali consentono agli elettori di commettere facilmente frodi, e questo è esattamente ciò che è accaduto durante le elezioni del 2020», ha continuato. «Sebbene siano stati compiuti alcuni progressi in più di una dozzina di stati dalla conclusione delle elezioni del 2020, è necessario molto più lavoro nella maggior parte delle regioni degli Stati Uniti. Se le leggi elettorali americane non miglioreranno presto, elettori e politici continueranno a mettere in dubbio la veridicità e l’equità di tutte le future elezioni».

 

Il Carlson ha sottolineato che le affermazioni secondo cui i risultati delle elezioni presidenziali del 2020 sarebbero basati su voti fraudolenti sono ora considerate un «reato penale» negli Stati Uniti, almeno nella misura in cui «quel crimine sembra costituire la base di una delle accuse pendenti di Trump». L’accusa in questione afferma che Trump ha utilizzato «false accuse di frode elettorale per ostacolare la funzione del governo federale mediante la quale tali risultati vengono raccolti, conteggiati e certificati».

 

Sono emerse numerose prove di frodi nelle elezioni generali del 2020, ma ciò è stato ampiamente ignorato dai media mainstream.

Aiuta Renovatio 21

Ad esempio, nel 2022, un articolo sottoposto a revisione paritaria dell’esperto economista ed ex ricercatore senior del Dipartimento di Giustizia (DOJ), John Lott, ha compilato prove statistiche di frode elettorale nelle elezioni del 2020, in particolare, di circa «255.000 voti in eccesso, forse fino a 368.000, per Joe Biden in sei Stati indecisi dove Donald Trump ha presentato accuse di frode».

 

La notte delle elezioni sono stati segnalati gruppi di voti che sono stati conteggiati in modo sospetto e schiacciante per Biden, invertendo un precedente vantaggio di Trump in stati come Pennsylvania e Wisconsin. E prima delle elezioni, Project Veritas aveva pubblicato un video che mostra gli elettori corrotti e persuasi a votare per i democratici, anche modificando i loro voti nella scheda elettorale.

 

Come riportato da Renovatio 21, truccare qualsiasi elezione, negli USA, non è un lavoro difficile, come ha attestato la testimonianza di un frodatore elettorale al New York Post. L’operativo della politica, in forza ai Democratici, aveva detto che la frode è più la regola che l’eccezione. «Questa è una cosa reale. E ci sarà una cazzo di guerra in arrivo il 3 novembre su questa roba» aveva dichiarato in riferimento alle elezioni in arrivo nel 2020.

 

Gli Stati Uniti – Paese occidentale che guida la trasformazione della società verso un incubo di sorveglianza tecnocratica – sono altresì teatro della demenziale – ma provvidenziale, per i frodatori elettorali – mancanza di obbligo di esibire qualsiasi documento quando si va a votare.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia

Continua a leggere

Politica

Mai così tanti deputati cattolici a Seoul: 80 su 300 nel nuovo Parlamento

Pubblicato

il

Da

Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.   Il numero maggiore nel Partito Democratico uscito vincitore dal voto del 10 aprile. Nel Paese i cattolici sono l’11,3% della popolazione. I vescovi avevano esortato i laici a non trascurare le proprie responsabilità rispetto alla cura del bene comune. Un tema emerso anche nelle commemorazioni del decennale della strage del traghetto Sewol rimasta senza colpevoli.   La nuova Assemblea nazionale di Seoul – che si insedierà il prossimo 30 maggio – avrà ben 80 cattolici su un totale di 300 deputati. È il risultato del voto del 10 aprile che ha segnato l’affermazione del Partito Democratico, con la sconfitta del Partito del Potere Popolare del presidente Yoon Suk-yeol.   Si tratta della quota più alta di deputati cattolici mai registrata nel parlamento di Seoul, più del doppio rispetto all’11,3% che secondo i dati diffusi dall’ufficio statistico della Chiesa coreana è la percentuale dei cattolici oggi tra i 52,62 milioni di abitanti.   Va peraltro ricordato che la Corea del Sud ha già avuto nella sua storia anche due presidenti cattolici: Kim Dae-jung tra il 1998 e il 2003 e Moon Jae-in tra il 2017 e il 2022. Tra i cattolici che siederanno nel nuovo parlamento 16 sono stati eletti tra i conservatori del Partito del Potere Popolare, 53 nel Partito Democratico e 11 nel Nuovo Partito Riformista.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

Prima del voto la Conferenza Episcopale Cattolica della Corea aveva inviato a tutti partiti un questionario di 43 domande chiedendo loro di esprimersi sulle principali questioni dell’agenda politica del Paese. Diffondendo le risposte ricevute lo scorso 28 marzo i vescovi avevano ricordato che «la Chiesa cattolica ha sempre insegnato che i laici non dovrebbero mai rifiutarsi di partecipare alla politica, ma sono chiamati a promuovere in maniera organizzata e nelle istituzioni il bene comune in tenti settori: economico, sociale, legislativo, amministrativo, culturale e altro».   Un’occasione per ricordare che cosa questo significhi è stata anche la recente commemorazione delle vittime del disastro del traghetto Sewol che nel 2014 costò la vita ad oltre 300 persone. In questa occasione i vescovi sudcoreani hanno esortato il governo a porre la vita e la sicurezza dei cittadini coreani come «priorità assoluta», al fine di evitare tragedie come il disastro del traghetto Sewol del 2014, che ha ucciso oltre trecento persone.   «Questo ricordo non può e non deve finire finché non sarà attuata una riforma fondamentale» che affronti davvero le cause della tragedia, hanno dichiarato in una dichiarazione congiunta pubblicata durante una Messa commemorativa tenutasi nella cattedrale di Sanjeong-dong dell’arcidiocesi di Gwangju il 15 aprile.   Come ha ricordato infatti lo stesso governatore della provincia di Gyeonggi Kim Dong-yeon in un’altra commemorazione tenuta allo Hwarang Public Garden di Ansan, nessun funzionario di alto livello sia stato ritenuto responsabile del fallimento della risposta al disastro: «gli alti funzionari hanno preferito insabbiare la verità. Purtroppo la nostra realtà non è cambiata rispetto a 10 anni fa».   Alla commemorazione di Ansan del 16 aprile hanno partecipato anche alti funzionari del PPP al governo e del DP all’opposizione, tra cui il leader del partito al governo Yun Jae-ok e il leader dell’opposizione Hong Ihk-pyo, oltre a leader e funzionari dei partiti minori di opposizione in Corea del Sud.   Invitiamo i lettori di Renovatio 21 a sostenere con una donazione AsiaNews e le sue campagne. Renovatio 21 offre questo articolo per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
  Immagine di Dmthoth via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
Continua a leggere

Politica

I servizi segreti USA si preparano a proteggere Trump in prigione

Pubblicato

il

Da

I servizi segreti americani, che hanno il compito di proteggere i presidenti attuali ed ex presidenti degli Stati Uniti, stanno valutando come procedere se Donald Trump finisse dietro le sbarre, hanno riferito fonti al New York Times.

 

Martedì scorso il giudice Juan Merchan ha rinviato la decisione se ritenere Trump in oltraggio alla corte per presunte violazioni dell’ordinanza di silenzio durante il suo processo. Le udienze riguardano l’accusa di falsificazione di documenti aziendali per nascondere il rimborso di un pagamento in denaro nascosto alla pornoattrice Stormy Daniels prima delle elezioni presidenziali del 2016.

 

Non è immediatamente chiaro quando Merchan annuncerà una sentenza. Il NYT ha sottolineato in un articolo di martedì che il giudice probabilmente emetterà un avvertimento o imporrà una multa prima di fare il «passo estremo» di incarcerare il presunto candidato repubblicano alla presidenza per un mese in una cella di detenzione nel tribunale.

 

I pubblici ministeri, che sostengono che Trump abbia attaccato testimoni e altre persone associate al suo caso almeno dieci volte sui social media questo mese in violazione di un ordine di silenzio, stanno attualmente chiedendo una multa per il 77enne.

 

Tuttavia, la settimana scorsa funzionari dei servizi segreti e di altre forze dell’ordine hanno tenuto un incontro, incentrato su come spostare e proteggere Trump se il giudice alla fine gli ordinasse di essere rinchiuso nella cella di detenzione del tribunale, hanno detto al giornale due persone a conoscenza della questione.

Sostieni Renovatio 21

La questione di come incarcerare in sicurezza l’ex presidente se la giuria lo ritiene colpevole e viene mandato in una vera prigione «deve ancora essere affrontata direttamente», secondo dozzine di funzionari di vari livelli, che hanno parlato con il NYT. Il documento sottolinea che, se ciò dovesse accadere, diventerà una «sfida scoraggiante» e un «incubo logistico» per tutte le agenzie coinvolte.

 

Trump, che è il primo presidente in carica o ex presidente degli Stati Uniti ad essere processato, potrebbe rischiare fino a 136 anni di carcere a seguito di quattro procedimenti penali contro di lui.

 

Secondo i funzionari, se l’ex capo di Stato fosse effettivamente imprigionato, dovrebbe essere tenuto separato dagli altri detenuti, e tutto il suo cibo e altri oggetti personali sarebbero sottoposti a controlli. Per raggiungere questo obiettivo, un gruppo di agenti dovrebbe lavorare 24 ore su 24, 7 giorni su 7, entrando e uscendo dalla struttura, hanno affermato. Le armi da fuoco sono severamente vietate nelle carceri statunitensi, ma questi agenti «sarebbero comunque armati», secondo le fonti.

 

Un portavoce dei servizi segreti ha confermato al NYT che l’agenzia sorveglia gli ex presidenti, ma ha rifiutato di discutere eventuali «operazioni di protezione» specifiche.

 

Immagine di pubblico dominio CCo via Flickr

 

Continua a leggere

Più popolari