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Uomo non ispanofono vince il campionato di scarabeo in lingua spagnuola

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Un neozelandese ha vinto il titolo mondiale di Scarabeo in lingua spagnuola il mese scorso, nonostante non parlasse in alcun modo la lingua di Cervantes. Lo riporta l’agenzia Associated Press.

 

La strategia del vincitore è stata davvero semplice: invece di imparare la lingua spagnuola vera e propria, il concorrente Nigel Richards ha trascorso un anno a memorizzare alla cieca l’elenco di parole di Scrabble (una versione dello Scarabeo) della diffusissima lingua neolatina, per poi essere incoronato campione nella città di Granada, in Ispagna.

 

Durante il torneo, il Richards ha perso appena una partita su 24. Al secondo posto si è classificato il campione in carica Benjamín Olaizola dell’Argentina, chiaramente ispanofono madrelingua, che ha vinto 18 delle sue partite. L’organizzatore del torneo Alejandro Terenzani ha dichiarato che non aveva mai visto qualcosa di simile a quanto fatto dal neozelandese nello Scarabello ispanofono.

 

«Era impossibile reagire negativamente, puoi solo rimanere stupito», ha detto Terenzani. «Certamente ci aspettavamo che avrebbe fatto bene, ma è forse vero che ha superato le nostre aspettative».

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L’impresa non è nulla di nuovo per il Richards; nel 2015, è diventato campione del mondo di Scrabble in lingua francese, nonostante non parlasse in alcun modo la lingua di Victor Hugo. Il 57enne Richards, un giocatore professionista di Scarabeo (lavoro che a quanto pare esiste), detiene anche cinque titoli mondiali in lingua inglese.

 

«Non credo che abbia mai letto un libro, a parte il dizionario», avrebbe detto sua madre dopo il suo ultimo trionfo. La donna ha pure dichiarato ad un giornale neozelandese nel 2010 che il Nigel non eccelleva in inglese a scuola, non frequentò mai l’università e adottò un approccio matematico al gioco piuttosto che linguistico.

 

«Non riesce a capire perché gli altri non riescano a fare la stessa cosa», ha detto una sua amica sentita da AP. «Può guardare un blocco di parole insieme e, una volta che entrano nel suo cervello come un’immagine, riesce a ricordarsene molto facilmente».

 

Riconosciuto nello Scrabble internazionale nel corso della sua carriera trentennale come il più grande giocatore di tutti i tempi, la vittoria di Richards in castigliano è stata notevole anche per i suoi standard, hanno affermato altri giocatori. Mentre compensava i diversi valori delle tessere nello Scrabble inglese e spagnuolo, Richards ha dovuto anche fare i conti con migliaia di parole aggiuntive di sette, otto e nove lettere nella lingua spagnuola, che richiedevano una strategia diversa.

 

Nel 2008 Richards è stato il primo giocatore in assoluto a detenere contemporaneamente i titoli mondiale, statunitense e britannico, nonostante abbia dovuto «dimenticare» 40.000 parole inglesi che non compaiono nell’elenco delle parole dello Scrabble americano per trionfare negli Stati Uniti.

 

Le sue vittorie sono leggendarie nella comunità dello Scarabeo e le sue partite vengono analizzate nei video di YouTube, guardati da decine di migliaia di persone. A Granada, nonostante l’approccio modesto e timido, ha posato generosamente con i fan che gli chiedevano selfie, ai quali tuttavia poteva parlare solo in lingua inglese.

 

Il Richards non ha mai concesso interviste a giornalisti. Pochissimo è noto delle sue motivazioni.

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Immagine di thebarrowboy via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic

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Ecco la gara di imitazione del verso del gabbiano. Aspettando il Ruttosound

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Drammatiche immagini arrivano dal Belgio, controverso Paese dove si è tenuta il «Gull Screeching Championship» competizione di imitazione del verso del gabbiano.   La stampa internazionale ci informa che quest’anno la gara è divenuta internazionale, con il coinvolgimento di partecipanti da ben 13 Paesi.   Si tratta della quinta edizione della gara, tenutasi la settimana passata al caffè De Verloren Gernoare, nel comune delle Fiandre Occidenali di De Panne.    

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«I gabbiani sono il suono del mare» dice il sito webbo dell’organizzazione. «Quando sei al mare, senti sempre il verso dei gabbiani. Sono acrobati nell’aria, e ti regalano momenti indimenticabili. Il verso di un gabbiano ti riporta alla mente bei ricordi».   «Il verso dei gabbiani è scienza» continua coraggiosamente il sito. «Se si vuole imitare correttamente il verso dei gabbiani, è necessaria l’osservazione scientifica. Se ci si prende il tempo di osservarli attentamente, si inizierà a prendersene cura».   L’evento dichiara di voler «connettere persone e gabbiani». «In tutto il mondo potrebbero esserci attriti tra gabbiani ed esseri umani: gabbiani che vivono sui tetti, che rovistano nella spazzatura in cerca di cibo o che addirittura defecano sulle auto. Gli esseri umani dovrebbero essere abbastanza intelligenti da evitare i conflitti. I gabbiani sono decisamente opportunisti».​  

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Il campionato europeo di urlo di gabbiano è organizzato dal comico Claude Willaert, con il supporto del Flanders Marine Institute (VLIZ), dell’Istituto per la ricerca sulla natura e le foreste (INBO), del Wildlife Rescue Centre di Ostenda (VOC Oostende) e del gruppo di lavoro sulla natura De Kerkuil. La giuria, siamo informati, L«è composta da 5 membri, tutti veri amanti dei gabbiani. Valutano sia il verso (75%) che la recitazione (25%)».   La partecipazione prevedeva tre categorie: individuale, giovanile (16 anni) o in colonia (cioè gruppo).   Nella categoria adulti, si è classificata prima la danese Anna Brynald, con un punteggio di 88/100. Nella categoria degli juniores, la vetta del podio ha visto il britannico Cooper Wallace, che ha brillantemente difeso il titolo vinto nel 2014.  

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C’è anche da segnalare una vittoria per l’Italia, con il primo posto nella categoria «colonia» vinto dai «Gabbiani Partigiani» (88/100). Si tratta di un grande orgoglio nazionale, che riflette pure il pensiero di tanti sulla storia dei partigiani italiani.     Il lettore di Renovatio 21 capisce da sé che siamo palesemente nei dipressi dell’hobbyhorsing, i terribili tornei di equitazione senza cavallo, dove i partecipanti (in larga parte, per qualche ragione, donne) si esibiscono cavalcando palo tipo scopa e fingendo di trottare, galoppare e saltare come gli agonisti con gli equini veri.     Come ha notato da Renovatio 21, l’hobbyhorsing sta a poca distanza dall’air guitar, che ha pure le sue gare internazionali: sono quei tizi che fingono di suonare la chitarra elettrica, un’altra bella trovata che ha trovato pure il suo evento principale in Finlandia.  

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A questo punto ci chiediamo come la stampa internazionale abbia ignorato finora i tanti anni di edizioni di Ruttosound, manifestazione nel reggiano che istituzionalizza un classico della civiltà umana, la gara di rutti.   I migliori rutti, distribuiti nelle specialità rutto di Potenza (si misura la potenza con il fonometro digitale); rutto in lungo (si misura la lunghezza senza interruzioni dell’emissione del suono con il cronometro); rutto parlato; rutto free style.         Negli anni si sono distinti al Ruttosound – dove si sono auditi rutti da 136,6 decibel – personaggi interessanti, come il mascherato Rutt Mysterio, o il campione meneghino Ruttovibe.   La prossima edizione del Ruttosound è prevista per il 18 giugno alla festa della birra di Reggiolo.

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Scienziati analizzano gli spazzolini da denti e rimangono scioccati dalle centinaia di virus trovati

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Alcuni scienziati hanno individuato più di seicento virus diversi dopo aver tamponato gli spazzolini da denti e i soffioni della doccia delle persone, ma fortunatamente la stragrande maggioranza di essi è più utile che dannosa.

 

La microbiologa della Northwestern University Erica Hartmann, autrice principale di un nuovo studio pubblicato su Frontiers in Microbiomes, ha dichiarato a Gizmodo di essere rimasta allo stesso tempo scioccata e affascinata quando ha scoperto che questi oggetti di uso quotidiano pullulavano di virus mangia-batteri, noti come batteriofagi.

 

«Ci sono così tante cose del mondo che ci circonda che non comprendiamo, comprese le cose che possono sembrare familiari», ha spiegato. «Abbiamo iniziato a guardare cose come spazzolini da denti e soffioni della doccia perché sono importanti fonti di microbi a cui siamo esposti, ma non sappiamo quali microbi trasportano o quali fattori li influenzano».

 

 

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L’ultimo studio è un aggiornamento del progetto del 2021 del team della Northwestern University, denominato «Operation Pottymouth», che prevedeva l’indagine sulle fonti dei batteri presenti sugli spazzolini da denti.

 

Sebbene ci fosse un’incredibile diversità tra gli oltre seicento campioni di virus avvistati, un tipo che uccide i micobatteri patogeni era leggermente più comune di qualsiasi altro, ha detto la Harmann. Dato che i micobatteri possono causare gravi infezioni come la lebbra e la tubercolosi, è una buona cosa che fossero presenti anche virus che li uccidono.

 

«Gli spazzolini da denti e i soffioni della doccia ospitano fagi diversi da qualsiasi cosa avessimo mai visto prima», ha detto la microbiologa. «Non solo abbiamo trovato fagi diversi sugli spazzolini da denti e sui soffioni della doccia, ma ne abbiamo trovati diversi su ogni spazzolino da denti e su ogni soffione della doccia».

 

Negli ultimi anni i fagi sono stati studiati e utilizzati come trattamenti per le infezioni batteriche, in particolare quelle che sono mutate per resistere agli antibiotici. Mentre la Hartmann insiste sul fatto che queste scoperte sono accattivanti di per sé, sapere che potrebbero essere utilizzate in trattamenti medici le rende molto più utili.

 

«Potrebbe essere che il prossimo grande antibiotico sarà basato su qualcosa che cresce sul nostro spazzolino da denti», ha concluso la scienziata.

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Come riportato da Renovatio21, il mondo rischia di tornare all’era precedente alla scoperta della penicillina con l’aumento di patogeni resistenti agli antibiotici. «Gli antibiotici sono stati la più grande conquista della medicina di sempre», ha affermato la professoressa Yvonne Mast, microbiologa e ricercatrice presso il Leibniz Institute di Braunschweig. «Il fatto che stia emergendo sempre più resistenza e che manchino nuovi antibiotici è una minaccia importante».

 

Come riportato da Renovatio 21, anche l’ONU ci mette in guardia da questo potenziale pericolo: i batteri resistenti agli antibiotici uccideranno tanto quanto il cancro entro il 2050.

 

A questo punto qualcuno potrebbe affermare l’utilità dei batteriofagi che sedimentano nei nostri spazzolini da denti, perché non sia mai che ci possano essere d’aiuto nella scoperta di nuovi antibiotici.

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Panificio tedesco vende conigli pasquali nazi Panzer

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Una pasticceria tedesca ha rispolverato stampi dell’era nazista per produrre coniglietti pasquali di zucchero con forme a tema militare. Lo riporta la stampa germanica.   Gli «Zuckerhasen» (coniglietti di zucchero), un tempo molto popolari, sono un dolce tradizionale tedesco che risale al XVIII secolo.   Per questo periodo pasquale, il Café Lieb di Tubinga, nel land del Baden-Württemberg, ha deciso di presentare versioni a lungo dimenticate durante una vendita di due giorni, secondo quanto riportato dai media questa settimana. Gli stampi raffigurano coniglietti che manovrano mezzi militari come carri armati e cannoni, forme considerate inappropriate fin dalla Seconda Guerra Mondiale.

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Il proprietario Hermann Leimgruber ha respinto le preoccupazioni sulla natura controversa della vendita di simboli pasquali a tema militare. «Mio Dio, fa parte della nostra storia. A quei tempi, i bambini ricevevano un coniglietto in un carro armato per Pasqua» ha detto all’emittente regionale SWR.   Il maestro pasticcere Ulrich Buob ha osservato che le generazioni più anziane ricordano di aver ricevuto questi dolcetti da bambini e ora li acquistano come souvenir.     Vari osservatori trovano tali dolciumi inquietanti, sostenendo che i conigli panzerri banalizzino il militarismo e la tragica eredità del nazismo. Un articolo pubblicato mercoledì dal Berliner Zeitung ha condannato quelli che ha definito «Panzerhasen» (coniglietti corazzati), definendoli indicativi dell’attuale clima politico in Germania e nell’Unione Europea in generale.   «Ora si discute apertamente anche della reintroduzione della coscrizione obbligatoria, considerata per decenni una reliquia della Guerra Fredda» in Germania, ha affermato. Ha aggiunto che i dissidenti vengono etichettati come «pacifisti lumpen» o simpatizzanti del presidente russo Vladimir Putin, affermando che questo è «proprio il problema».

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