Gender
Transgender, ancora aggressioni e roghi di libri

L’attivista canadese Chris, meglio noto come Billboard Chris, gira il Nord America per mettere in guardia i genitori come lui dai pericolo dell’ideologia gender e dai problemi della «transizione» dei bambini da un sesso all’altro, per la quale, sostiene, i minori non possono dare il loro consenso.
A Vancouver, in Canada, Chris è stato aggredito da attivisti transessuali davanti alla polizia, che non ha mosso un dito per aiutarlo se non quando è stato preso per il collo.
Di tutta la scena ci sono filmati che stanno circolando molto in rete.
Another angle of the assault on me today. Police did nothing.
The investigating officer says I instigated, and she told me it was a mutual fight. pic.twitter.com/rCQZyntjSY
— Billboard Chris ???????????????? (@BillboardChris) April 1, 2023
The most violent group in the western world are transgender activists.
Here I am getting assaulted in the presence of dozens of police who do nothing. pic.twitter.com/luJgBGPyy6
— Billboard Chris ???????????????? (@BillboardChris) April 1, 2023
This was my first assault. I’d been there for seconds. It left me with a bloody nose.
My friend @pierre_barns was on his own with some hostile people, so I went to give him support and actually move us away from these insane people. pic.twitter.com/Bt9cO7poi0
— Billboard Chris ???????????????? (@BillboardChris) April 1, 2023
Il pronto intervento, chiamato da Chris, è arrivato ma la poliziotta non è uscita dalla macchina e, sorridendo, sembra dire che il taglio al naso sanguinante se lo sia fatto da solo.
After my first assault, which occurred within seconds of my arrival, I called 911 for police.
This officer arrived quickly but stayed in her car, so I walked over.
She told me maybe I cut my own nose!
More farcical policing ensued. pic.twitter.com/v6mORvgAjd
— Billboard Chris ???????????????? (@BillboardChris) April 1, 2023
La polizia, dice Chris, in seguito si sarebbe rifiutata di far qualcosa, anche in presenza di testimoni che si sono detti disponibili.
The female VPD officer said she wanted @DanDicksPFT’s information, as a witness, before she would move forward on the assault ‘allegation.’
He gave her the info, and then she refused to do anything. pic.twitter.com/wYWUQryd90
— Billboard Chris ???????????????? (@BillboardChris) April 1, 2023
Tutto questo avveniva durante il primo aprile dichiarato «giorno della visibilità transgender» e celebrato pure da Biden, a pochi giorni dalla strage di bambini e adulti alla scuola cristiana di Nashville perpetrata dalla transessuale Audrey Haley, che ha lasciato un testo-manifesto che per qualche ragione non è ancora stato reso noto dalle forze dell’ordine.
Come riportato da Renovatio 21, alcuni gruppi avevano programmato di trasformare il primo aprile in un «giorno della vendetta trans».
In queste ore sono stati presi d’assalto da attivisti transessualisti i Campidogli del Kentucky, del Tennessee (dove protestano per le armi, non per il testosterone sintetico e gli psicofarmaci SSRI che potrebbero aver reso violenta la transessuale della strage) e del Texas.
Il fenomeno dei gruppi transessuali armati, notano alcuni commentatori statunitensi, è in allarmante crescita.
Una nota di colore: continua la guerra dei transgender contro l’autrice della fortunata serie di letteratura per l’infanzia Harry Potter, J.K. Rowling.
Un transessualista, forse dimentico dell’ultimo gruppo sociale che procedeva in tali pratiche (o forse no…), ha caricato sui social un filmato di rogo dei libri di Harry Potter.
A fireside reflection on fanning the flames of hate.
????????#JKRowling #TransRights#LGBTQIA #lovewins
????️⚧️❤️????️????✌️
© Tess Hall 2023 – All Rights Reserved pic.twitter.com/IsZu2HwieV
— Tess Hall (@tesshall) March 26, 2023
Ha risposto la stessa Rowling, facendo notare come il tizio avesse apposto la dicitura «copyright» al post.
«Adoro che tu abbia aggiunto “tutti i diritti riservati”, nel caso in cui le persone provassero a presentarlo agli Oscar senza la tua approvazione».
I love that you added “all rights reserved”, just in case people try and submit to the Academy Awards without your approval. https://t.co/oQKs07CN9q
— J.K. Rowling (@jk_rowling) March 27, 2023
Arte
Nuova serie gay sui militari americani: il Pentagono contro Netflix

Il Pentagono ha accusato Netflix di produrre «spazzatura woke» per una sua nuova serie incentrata su un marine gay. La serie ha debuttato durante la campagna del presidente Donald Trump e del Segretario alla Guerra Pete Hegseth per eliminare la «cultura woke» dall’esercito.
Kingsley Wilson, portavoce del dipartimento della Guerra, ha dichiarato a Entertainment Weekly che il Pentagono non appoggia «l’agenda ideologica» di Netflix. L’esercito americano «non scenderà a compromessi sui nostri standard, a differenza di Netflix, la cui leadership produce e fornisce costantemente spazzatura woke al proprio pubblico e ai bambini», ha detto Kingsley, sottolineando che il Pentagono si concentra sul «ripristino dell’etica del guerriero».
«I nostri standard generali sono elitari, uniformi e neutrali rispetto al sesso, perché al peso di uno zaino o di un essere umano non importa se sei un uomo, una donna, gay o eterosessuale», ha aggiunto la portavoce.
Lo Hegseth ha introdotto nuovi requisiti fisici «di livello maschile» per affrontare situazioni di «vita o morte» in battaglia, affermando: «Gli standard devono essere uniformi, neutri rispetto al genere ed elevati. Altrimenti, non sono standard» criticando approcci alternativi che «fanno uccidere i nostri figli e le nostre figlie». A febbraio, il Segretario alla Guerra ha definito il motto «la diversità è la nostra forza» come il «più stupido» nella storia militare.
Il Pentagono lotta da anni con carenze di reclutamento, registrando nel 2023 un deficit di 15.000 unità, il peggiore dalla fine della leva obbligatoria nel 1973. I repubblicani attribuiscono il problema all’eccessiva enfasi sulla diversità a scapito della preparazione militare, come evidenziato da un rapporto del 2021 che criticava la Marina per aver priorizzato la «consapevolezza» rispetto alla vittoria in guerra.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Gender
La Commissione Europea svela la sua strategia LGBTQ

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Transizione di genere
La Commissione deplora il fatto che «alcuni Stati membri impongano ancora l’intervento medico come condizione per il riconoscimento giuridico del genere». Un «cambiamento di genere» nello stato civile dovrebbe essere concesso su semplice richiesta. La transizione non deve essere soggetta a limiti di età: «a Commissione faciliterà lo scambio di buone pratiche tra gli Stati membri per sostenere lo sviluppo di procedure legali per il riconoscimento del genere basate sull’autodeterminazione, senza criteri di età».Genitorialità
In nome della «parità di diritti tra gli Stati membri», la Commissione chiede il riconoscimento reciproco in materia di regimi patrimoniali tra coniugi, divorzio, successioni e filiazione. Le istituzioni europee utilizzano il principio della libera circolazione per garantire che le coppie dello stesso sesso sposate in un paese mantengano gli stessi diritti in un altro paese in cui tali matrimoni non sono riconosciuti. Per quanto riguarda la filiazione: «il diritto dell’UE impone già agli Stati membri di riconoscere la filiazione di un minore così come stabilita in un altro Stato membro». Tuttavia, è necessario sottolineare che stabilire la filiazione è una prerogativa dello Stato, come ricordato dall’iniziativa della Slovacchia di sancire il divieto di maternità surrogata nella propria Costituzione. La Commissione osserva che «i minori possono perdere i loro diritti di successione o di mantenimento in un altro Stato membro, o il diritto di avere uno dei genitori come loro rappresentante legale». Ritiene che ciò costituisca una limitazione alla libertà di circolazione, utilizzando questo meccanismo per invadere l’ambito della filiazione, che non è una sua prerogativa. Nel 2020, Ursula von der Leyen ha dichiarato: «se sei genitore in un Paese, sei genitore in tutti i Paesi». La strategia post-2025 della Commissione ribadisce questo impegno: «il rapporto di filiazione stabilito in uno Stato membro deve essere stabilito in qualsiasi altro Stato membro, a tutti gli effetti, al di là di quanto già garantito dalla legislazione europea in materia di libera circolazione».Aiuta Renovatio 21
Maternità surrogata
La Francia ha già autorizzato il matrimonio e l’adozione per le coppie dello stesso sesso; tuttavia, la maternità surrogata rimane vietata per il momento. Se la proposta della Commissione europea verrà adottata, i cittadini francesi non avranno difficoltà a stabilire la filiazione tramite maternità surrogata. Il 13 ottobre 2025, la Commissione per i diritti della donna e l’uguaglianza di genere ha votato la bozza della sua relazione sulla Strategia per la parità di genere 2025, che definirà la strategia della Commissione europea in materia. In questa occasione, la Commissione ha adottato un emendamento che «condanna la pratica della maternità surrogata». Ma un altro emendamento, anch’esso adottato, ha sostenuto l’attuazione di un «Certificato europeo di genitorialità». Questo imporrebbe agli Stati membri di riconoscere la filiazione dei bambini nati tramite maternità surrogata in un altro Stato. A novembre, la posizione definitiva sarà votata in sessione plenaria. Da che parte penderà la bilancia? Articolo previamente apparso su FSSPX.NewsIscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Gender
Vescovo austriaco nominato da Bergoglio assume omosessuale «sposato» come segretario personale

Un vescovo austriaco ha nominato un uomo dichiaratamente omosessuale e civilmente «sposato» come suo segretario personale. Lo riporta Novus Ordo Watch.
Il vescovo Johannes Freitag, vescovo ausiliare della diocesi di Graz-Steckau, avrebbe assunto D. K.-W. come suo segretario particolare. Monsignor Freitag è stato nominato vescovo ausiliare di Graz-Steckau il 31 gennaio 2025 da Bergoglio.
Una foto sul profilo Instagram del partner dell’uomo li mostra mentre celebrano il loro quarto anniversario di «matrimonio». Una foto sul sito web della Salinenmusik Altaussee documenta la cerimonia, avvenuta il 21 luglio 2018.
Prima di diventare segretario di monsignro Freitag, K.W. avrebbe lavorato come segretario generale della comunità ebraica di Graz, come indica una versione archiviata del sito web. Non è chiaro se aderisca o meno ai principi dell’ebraismo, della fede cattolica o di un altro credo.
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Il sito web della diocesi indica K.-W. come segretario e maestro di cerimonie di Freitag, riporta LifeSite.
L’uomo possiederebbe anche competenze sartoriali professionali e le avrebbe dimostrate disegnando i costumi per un evento LGBT Pride austriaco chiamato Tuntenball, come sarebbe rivelato un articolo della rivista arcobaleno Panthera del febbraio 2016
La diocesi di Graz-Steckau è guidata dal vescovo Wilhelm Krautwaschl che, nel dicembre 2023, ha accolto con favore il documento vaticano sulle «benedizioni» per le persone dello stesso sesso, Fiducia Supplicans.
«Chiunque chieda una benedizione dimostra di aver bisogno della presenza salvifica di Dio, e questa benedizione non deve essere negata», ha affermato Krautwaschl.
Il presule austriaco ha sostenuto che l’ultimo documento vaticano è una continuazione del metodo di «cura pastorale» praticato da papa Francesco fin dalla sua lettera post-sinodale Amoris Laetitia, che sembrava dare autorità alla Comunione per i divorziati «risposati».
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Immagine degli interni barocchi del Duomo di Graz
Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
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