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«Satana è il grande scenografo del Nuovo Ordine». Omelia di Pentecoste di mons. Viganò

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Renovatio 21 pubblica l’omelia di monsignor Carlo Maria Viganò per la solennità di Pentecoste. L’audio della stessa è caricato qui sotto; ricordiamo, come riportato, che l’omelia dell’arcivescovo per la Santa Pasqua è stata censurata da YouTube che l’ha rimossa dal canale di Renovatio 21 sulla piattaforma.

 

 

 

 

OMELIA

nella Solennità di Pentecoste

 

Emitte Spiritum tuum, et creabuntur,

et renovabis faciem terræ.

Ps 103 ,30

 

Qual è la caratteristica dell’Amore? La sua gratuità. Chi ama, ama senza aspettarsi nulla in cambio. Chi ama è felice che il Bene di cui gode possa essere condiviso dall’amato. Chi ama non ha mezze misure: ama totalmente, senza riserve. Chi ama vuole il bene dell’amato, sa dire di no.

 

Questo è vero al massimo grado quando l’Amore è divino, quando l’Amore del Padre verso il Figlio e del Figlio verso il Padre è così perfetto e infinito da essere la Terza Persona della Santissima Trinità, lo Spirito Santo Paraclito. 

 

La magnificenza è segno distintivo dei sovrani e dei principi, che alla magnificenza di Dio ispirano la propria liberalità, così come alla divina giustizia conformano il loro governo. Ma nulla può competere con la grandiosità dell’opera di Dio: una grandiosità infinita tanto nell’ordine della Creazione, quanto – e in modo infinitamente superiore – nell’ordine della Redenzione.

 

Una magnificenza divina nelle sue perfezioni, sconfinata nella sua capacità di irradiarsi, simile alla benefica luce del Sole, colmando tutti e ciascuno di grazie e favori immeritati e gratuiti. Ed è la gratuità assoluta che contraddistingue l’opera di Nostro Signore, stabilita sin dall’eternità dei tempi per riparare al peccato di Adamo mediante l’Incarnazione, la Passione e la Morte dell’Uomo-Dio.

 

Gratuiti sono anche i Doni dello Spirito Santo; gratuita è la Grazia, gratis data, concessa gratuitamente. Gratuita l’eternità beata che ci è preparata in Cielo; gratuita la santificazione che la Chiesa opera mediante i Sacramenti e il Santo Sacrificio della Messa. 

 

Ma se la gratia, la gratuità assoluta del Bene che ci viene da Dio, è una nota divina che unisce onnipotenza e misericordia nel mirabile vincolo della Carità; dall’altra parte, tutto ciò che viene da Satana ha un prezzo, nulla è gratuito, perché non ha nulla da dare e tutto da rubare con l’inganno e la menzogna; perché viene da chi vuole il nostro male presente ed eterno, invidiando sommamente la Redenzione di Cristo e ancor più l’umiltà della Vergine Immacolata, che gratuitamente la Santissima Trinità ha ornato del privilegio di essere concepita senza macchia di peccato, per essere degno tabernacolo dell’Altissimo. 

 

Satana, il mercante di morte. Satana, l’eterno ingannatore, colui che vende con la frode ciò che non gli appartiene e con la frode compra la nostra anima immortale, barattandola con il nulla di falsi beni, effimeri e mendaci. Ed è l’inganno, la simulazione, la menzogna che vediamo regnare nel campo avversario. Una menzogna che Satana vuole sia riconosciuta per tale, ma nonostante ciò approvata e accolta.

 

Perché mentre l’opera di Dio è opera di verità – provenendo da Lui che è Verità assoluta – l’opera del diavolo è finzione. Satana è il grande scenografo della realtà virtuale del mondo odierno, della società globalista schiava del Nuovo Ordine, in cui la simulazione e la contraffazione sono il marchio dell’azione dell’Avversario. 

 

 

«Che bella bambina: sembra una bambola!», sentiamo dire. «Che bel panorama: sembra una cartolina!» In queste espressioni comuni, usate spesso ingenuamente, si mostra la matrice fraudolenta dell’opera del Nemico, che come creatura è incapace di creare dal nulla, e deve quindi ricorrere all’imitazione del Creatore per ingannare noi uomini.

 

Il Principe di questo mondo ci propone modelli artefatti e falsi, che sembrano ciò che non sono e che non sono mossi – come le opere di Dio – da Carità infinita, ma da livido odio verso la divina Maestà e verso le Sue creature.

 

La maternità surrogata, la manipolazione genetica, la bioingegneria, il transumanesimo e le oscene mutilazioni della transizione di genere, la parodia del matrimonio omosessuale, il delirio di poter decidere vita e morte con l’aborto e l’eutanasia sono tutte menzogne e frodi del mentitore, del simulatore, della simia Dei

 

Non diversamente avviene anche nel sacro recinto, dove da sempre gli eretici e gli apostati pretendono di sostituire le perfezioni della divina Rivelazione con le loro contraffazioni; anzi, presentandosi essi stessi per ciò che non sono, come falsi pastori, come falsi profeti, come anticristi.

 

Lo stesso Anticristo, che regnerà negli ultimi tempi prima di essere sterminato dal soffio di Cristo, è un simulatore, un imitatore fraudolento del vero Cristo. È un impostore anche il profeta dell’Anticristo, colui che nell’Apocalisse viene presentato come il suo manutengolo, il capo della Religione dell’Umanità, il predicatore dell’ecologismo e dell’umanesimo massonico. 

 

Se guardiamo alla situazione disastrosa in cui versa la Sposa di Cristo, vi ritroviamo incistati come tumori maligni tutti quei falsi pastori e mercenari che della menzogna e dell’inganno fanno la propria ragione di vita, e che, come i loro simili nella sfera civile, si presentano come promotori di pace e fratellanza, come difensori dei deboli, dei poveri e dei diseredati, mentre in realtà sono servi dei potenti, complici dei tiranni, fautori di divisione e spietati verso i loro nemici, ossia i buoni Cristiani. Ma soprattutto: contro Dio, contro Gesù Cristo, contro la Santissima Vergine Maria, contro la Santa Chiesa.

 

Tutto, nelle loro azioni, è falso: falso il sinodo della sinodalità, che sotto le apparenze di un vero Sinodo adultera la Fede; false le presunte consultazioni del popolo di Dio, pilotate con l’inganno; false le loro istanze sulla dignità della donna, usata per scardinare il Sacerdozio Cattolico; falsa la loro carità verso i peccatori, che non ammoniscono ma anzi confermano nel peccato perdendo le loro anime.

 

Falso anche lo «spirito» che ispira i loro deliri; falso il «dio delle sorprese» che legittima i loro errori; falsa la loro «pentecoste» che contraddice l’azione del Paraclito e falsa la loro «chiesa» che eclissa la vera Chiesa di Cristo.

 

Falsa, scandalosa e criminale, la parodia di sacramento a cui è stato eretto un siero sperimentale che tramite la tecnologia mRNA modifica il genoma umano, ma che Bergoglio non ha esitato a definire sacrilegamente come «atto d’amore» e «luce di speranza per tutti».

 

Falso il rispetto del Creato della «chiesa amazzonica», che rende culto idolatrico alla Madre Terra e ratifica le manipolazioni della geoingegneria contro la natura che Dio ha creato. 

 

Veni, Sancte Spiritus, reple tuorum corda fidelium: et tui amoris in eis ignem accende. La divina Liturgia del giorno di Pentecoste è un inno allo Spirito Santo, anzi: un canto d’amore della Chiesa all’Amore divino, che procede dal Padre e dal Figlio. Nel Graduale della Messa, a sottolineare la potenza di questa invocazione, abbiamo pronunciato queste parole in ginocchio: Vieni, Spirito Santo, riempi i cuori dei tuoi fedeli, e accendi in essi il fuoco del tuo amore. Un fuoco che illumina con la Fede le nostre menti e riscalda di Carità i nostri cuori. 

 

Lo Spirito Santo – che è Spirito di Verità – agisce nel silenzio: il silenzio del nostro cuore che si lascia consigliare e ispirare; il silenzio del raccoglimento di questa chiesa, in cui la dignitosa compostezza della divina Liturgia si inchina all’azione del Paraclito invocato dai Ministri a benedire e santificare cose e persone; il silenzio di tante anime che nel mondo sembrano senza voce, sovrastate dallo strepito infernale delle schiere del Nemico, ma che fanno la volontà di Dio.

 

E nel silenzio si compiono i più incredibili miracoli dello Spirito Santo, che ci elargisce con divina magnificenza i Suoi doni, che sono gratuiti, come gratuita è appunto la Grazia soprannaturale. 

 

Imploriamo il Consolatore – dulcis hospes animæ, dolce ospite dell’anima – con le parole della splendida Sequenza di Pentecoste, perché sia per noi riposo nella fatica di affrontare i nostri quotidiani doveri, refrigerio nel torrido deserto di questo mondo ribelle, consolazione nelle lacrime che versiamo al vedere martoriata la Sua Sposa in terra.

 

Possa il Paraclito purificare ogni sozzura di peccato, bagnare con la Grazia l’aridità di tante anime, curare le ferite del nostro cuore che sanguina per questa passio Ecclesiæ che pare senza fine.

 

Pieghi alla volontà di Dio la durezza dei peccatori, alimenti con la fiamma della Carità l’apostolato dei Pastori, sostenga la Fede di tanti che vacillano dinanzi all’apparente trionfo del male. 

 

Vieni, Santo Spirito e rinnova la faccia della terra, che il Padre ha creato, che il Figlio ha redento, che Tu santifichi per mezzo della Santa Chiesa.

 

E così sia. 

 

+ Carlo Maria Viganò

Arcivescovo

 

 

28 Maggio 2023

Dominica Pentecostes

 

 

 

 

 

Immagine di Sailko via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 3.0 Unported (CC BY 3.0)

 

 

 

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Il cardinale Müller difende il vescovo Strickland: «non dovrebbe dimettersi»

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L’ex prefetto del Dicastero (ex Congregazione) per la Dottrina della Fede, cardinale Gerhard Müller, ha rilasciato una forte dichiarazione di sostegno al vescovo Joseph Strickland di Tyler, Texas, consigliandogli di «non dimettersi».

 

In una dichiarazione pubblicata su kath.net il 21 settembre, Müller ha offerto il suo sostegno a Strickland. «È terribile ciò che viene fatto al vescovo Strickland, un abuso d’ufficio contro il diritto divino dell’episcopato», ha affermato Müller.

 

«Se potessi consigliare mons. Strickland, sicuramente non dovrebbe dimettersi, perché così loro se ne laverebbero le mani», ha aggiunto il cardinale tedesco.

 

Strickland è emerso come uno dei difensori più schietti e accesi dell’insegnamento cattolico negli Stati Uniti, un punto che ha spesso posto il suo insegnamento in apparente contrapposizione alle dichiarazioni di papa Francesco.

 

Il vescovo è stato oggetto di grande attenzione da parte dei media cattolici da quando è stato rivelato che era oggetto di una visita apostolica nel giugno 2023. La sua visita è stata condotta da due vescovi in ​​pensione: il vescovo Dennis Sullivan di Camden, nel New Jersey, e l’ex Vescovo Gerald Kicanas di Tucson, Arizona. La scelta di questi prelati, noti per alcune loro posizioni, ha sollevato critiche all’interno della comunità dei fedeli.

 

Nelle ultime settimane, il sito The Pillar aveva  pubblicato un rapporto in cui si afferma che il Vaticano avrebbe chiesto a Strickland le sue dimissioni. Tuttavia, Strickland ha risposto il 20 settembre dicendo che non gli era stato fornito alcun motivo per la visita, né aveva sentito alcun risultato della visita.

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Strickland ha aggiunto che non aveva intenzione di dimettersi:

 

«Ho detto pubblicamente che non posso dimettermi da vescovo di Tyler perché ciò significherebbe abbandonare il gregge di cui mi è stato affidato il compito da Papa Benedetto XVI. Ho anche detto che rispetterò l’autorità di Papa Francesco se mi rimuoverà dall’incarico di vescovo di Tyler. Amo Gesù Cristo e la Chiesa cattolica da Lui fondata. Il mio unico desiderio è dire la Sua Verità e vivere la Volontà di Dio al meglio delle mie capacità».

 

Intervenendo a kath.net, il cardinale Müller ha difeso il vescovo americano, sottolineando che il papa può giustamente rimuovere un vescovo dalla sua sede «se si è reso colpevole di qualcosa di brutto (eresia, scisma, apostasia, un crimine, o un comportamento totalmente non sacerdotale, ad esempio, la pseudo-benedizione di persone di entrambi i sessi o di un sesso in relazioni extraconiugali che offende Dio e priva le persone della loro salvezza».

 

Al contrario, se un papa dovesse effettuare una «rimozione arbitraria» di un vescovo, tale azione «mina l’autorità del papa», ha dichiarato il cardinale Müller.

 

«La rimozione arbitraria dall’incarico di vescovo di una diocesi in cui un vescovo è nominato da Cristo stesso come proprio pastore mina l’autorità del papa, come è accaduto storicamente con l’indegno abuso d’ufficio sotto il papato avignonese. (Questa perdita di fiducia è stata una delle ragioni principali della secessione del cristianesimo riformato dalla Chiesa cattolica e del suo odio nei confronti del papa, che, con le sue azioni arbitrarie, si è messo al posto di Dio)».

 

«Il Papa non è affatto il Signore della Chiesa, ma solo il Vicario di Cristo per la Chiesa universale, il primo servitore del suo Signore, che dovette dire a Simon Pietro , che era proprio destinato ad essere la Roccia della Chiesa, “Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!”» (Mt 16,23).

 

Il Müller, che è emerso come un forte critico del Sinodo del Papa sulla sinodalità definendolo una «presa di potere ostile» della Chiesa che minaccia di «porre fine» al cattolicesimo – ha inoltre affermato che Papa Francesco non ha «l’autorità di Cristo per molestare e intimidire buoni vescovi».

 

Il cardinale ha accusato i detrattori dei vescovi fedeli di essere «falsi amici» che «denunciano» tali prelati al Papa, mentre i «vescovi eretici e immorali possono fare quello che vogliono»:

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«Il Papa non ha alcuna autorità da Cristo per molestare e intimidire i buoni vescovi sull’esempio di Cristo, il Buon Pastore, che, secondo l’ideale episcopale del Vaticano II, santifica, insegna e guida il gregge di Dio nel nome di Cristo, proprio perché i falsi amici denunciano a Francesco questi buoni vescovi come nemici del Papa, mentre i vescovi eretici e immorali possono fare quello che vogliono, o che ogni giorno vessano la Chiesa di Cristo con un’altra stoltezza».

 

Müller non è il solo a sostenere Strickland. Il vescovo del Kazakistan Athanasius Schneider ha scritto in privato al vescovo del Texas ringraziando Strickland per la sua «intrepida dedizione nel mantenere, trasmettere e difendere senza compromessi la fede cattolica».

 

Il prelato del Centrasia  accusato il Vaticano di sottoporre Strickland ad uno «scrutinio» e di usare minacce di «intimidazioni e privazione della cura episcopale del vostro gregge a Tyler, fondamentalmente solo per l’unica ragione, che voi, come San Basilio, Sant’Atanasio e molti altri vescovi-confessori della storia, conservano le tradizioni dei Padri».

 

Schneider ha incoraggiato Strickland, sottolineando che sarebbe stato ringraziato dai futuri papi per la sua “intrepida fedeltà alla fede cattolica e alle sue sante tradizioni, con la quale avete contribuito all’onore della Sede Apostolica, in parte oscurata e macchiata dai nostri sfavorevoli tempo.

 

Mentre circolavano voci su una possibile richiesta di dimissioni o addirittura su un allontanamento forzato, Strickland ha pubblicato una serie di lettere pastorali, delineando verità della fede cattolica sui sacramenti, la natura della Chiesa e questioni fondamentali riguardanti la fede. Le sue lettere si sono concentrate in particolare sulle questioni che emergeranno al Sinodo sulla sinodalità.

 

Anche monsignor Carlo Maria Viganò ha incoraggiato monsignor Strickland con un messaggio in cui ricorda il compito di «essere vescovi fino al punto dell’eroismo».

 

Come riportato da Renovatio 21, il vescovo texano è noto per la sua ferma opposizione ai vaccini ottenuti con feti abortiti: «preferisco morire piuttosto che beneficiare di qualsiasi prodotto che utilizzi un bambini abortito» aveva dichiarato Strickland due anni fa.

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Immagine di michael:swan via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-ND 2.0)

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Il cardinale Ladaria si ritira dal Sinodo senza pubbliche spiegazioni

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Il cardinale Luis Ladaria, SJ, prefetto emerito del Dicastero per la Dottrina della Fede, ha chiesto al Papa di essere dispensato dalla partecipazione al Sinodo sulla sinodalità, la cui prima fase si terrà a Roma in ottobre. Mons. Luis Marín de San Martín, sottosegretario dell’assemblea generale del sinodo, ha precisato di non conoscere le ragioni del cardinale spagnolo.   Il Vaticano ha annunciato oggi gli ultimi dettagli riguardanti l’organizzazione del Sinodo sulla sinodalità, evento in preparazione da diversi anni e che si svolgerà in due tappe a Roma, una nell’ottobre 2023 e l’altra nel 2024.   Tra i partecipanti brillerà per la sua assenza il cardinale Ladaria, prefetto emerito del Dicastero per la Dottrina della Fede. Non sappiamo in questa fase le ragioni che ha fornito al Papa per non partecipare all’evento.

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È stanchezza? Si tratta di una protesta implicita contro i temi da dibattere, alcuni dei quali decisi dal dicastero dicui era responsabile? In ogni caso è comprensibile che il cardinale Ladaria non abbia voglia di partecipare ad un evento denunciato a più voci nella Chiesa.  

Al Sinodo parteciperanno due vescovi cinesi approvati dal governo comunista

Due vescovi cinesi, invece, Antonio Yao Shun e Joseph Yang Yongqiang, nominati da papa Francesco in base agli accordi con il governo di Pechino, figurano tra i 464 partecipanti confermati al sinodo.   Non è stata ancora annunciata la partecipazione dei vescovi delle diocesi di Jining e Zhoucun e non è ancora noto se la loro partecipazione sarà limitata a pochi giorni, come avvenuto durante il precedente sinodo con i rappresentanti cinesi. Articolo previamente apparso su FSSPX.news.

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Squadra giovanile di football si inginocchia e canta l’Ave Maria in gregoriano al termine della partita

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È divenuto virale in rete un video che mostra un liceo cattolico della California meridionale termina una partita con il canto gregoriano dell’Ave Maria, eseguito dai giovani atleti rigorosamente in ginocchio.

 

Si tratta della Saint Joseph Academy a San Marcos, California, un’istituzione scolastica improntata sulla spiritualità tradizionale cattolica, un istituto nominato una delle 50 migliori scuole superiori cattoliche negli Stati Uniti per tre anni consecutivi e vanta un tasso di immatricolazione universitaria del 99%.

 

Alla fine di una partita, la squadra di football del liceo ha deciso di onorare la Madonna pregando, con il canto millenario alla Vergine Maria – con tutta la squadra in ginocchio.

 

Come è possibile notare, anche il segno della croce è stato fatto in lingua latina: «In nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti».

 

 

L’idea di cantare l’Ave Maria è venuta a uno dei giocatori, Paolo, che ha proposto la nuova tradizione come un modo per «consacrare tutte le nostre azioni a Dio», secondo il capitano della squadra Isaac in un altro video.

 

«È stato davvero di ispirazione», ha detto un altro capitano della squadra, Andrew. «Speriamo che diventi una tradizione dopo ogni partita. Ovviamente, essendo cattolici orgogliosi e frequentando questa straordinaria scuola, vogliamo fare cose che siano speciali per la nostra fede e per nostra Madre Maria, perché questo è un aspetto importante della nostra vita».

 

La squadra di football del liceo si chiama «Crusaders», cioè «i Crociati». È possibile sentirlo al termine del canto e delle invocazioni, nella classica formula motivante degli sport americani: «Crociati al tre… uno… due… tre… Crociati!»

 

I capitani delle squadre hanno detto che intendono fare del canto sacro una tradizione dopo ogni partita per «glorificare Dio» in tutto ciò che fanno. Isaac ha notato che i Crusaders hanno acquistato nuove maglie da calcio l’anno scorso con l’acronimo AMDG sul retro per indicare la frase latina «Ad Majorem Dei Gloriam», «per la maggior gloria di Dio».

 

Da questo semplice filmato è possibile comprendere perché lo Stato americano sia finito a considerare i cattolici di rito antico come un nemico da infiltrare e controllare.

 

Nel sito della scuola è specificato che, a causa di Traditionis Custodes promulgato da Bergoglio e della decisione del vescovo di San Diego, non è più possibile per l’istituto offrire la Santa Messa in forma tradizionale:

 

«Sua Eccellenza, il Vescovo Robert McElroy di San Diego, ha decretato che, in risposta al nuovo documento di Papa Francesco, il Messale Romano del 1962 non sarà più consentito nella diocesi di San Diego al di fuori di circostanze molto specifiche e limitate. Di conseguenza, senza il permesso specifico di Sua Eccellenza, l’Accademia San Giuseppe non ha più accesso a questa liturgia di straordinaria bellezza. Siamo profondamente rattristati da questa situazione e preghiamo per una completa inversione di questa politica diocesana».

 

Tuttavia, a tenere in vita la Tradizione cattolica ci pensano i giovani studenti – e pure sui campi da Football.

 

Impossibile restare impassibili dinanzi a queste davvero edificanti.

 

Il breve filmato trasmette speranza, specie pensando alla nichilistica devastazione assassina che coinvolge tanta gioventù odierna, in America e non solo.

 

C’è un unico futuro possibile per l’umanità: quello della continuità in ciò che è tramandato, cioè nella Tradizione.

 

Che vi siano ancora adolescenti che lo capiscano è un miracolo di cui dobbiamo dare lode al Signore.

 

 

 

 

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