Intelligenza Artificiale
Robot umanoidi AI si picchiano come fabbri in un torneo in Cina

Quattro robot dotati di Intelligenza Artificiale sono stati messi alla prova in una competizione cinese di combattimento tra robot, sfidandosi in incontri di kickboxing in cui gli automi si sono picchiati come fabbri. Alla fine, un androide è stato dichiarato campione. Lo riporta l’house organ del Partito Comunista Cinese in lingua inglese Global Times.
La World Robot Competition Mecha Fighting Series ha visto quattro robot controllati da esseri umani, costruiti dall’azienda di robotica cinese Unitree, competere in tre round da due minuti ciascuno; i vincitori sono stati incoronati tramite un sistema a punti.
Chen Xiyun, membro del team di Unitree, ha affermato che i «robot combattono in modo collaborativo tra uomo e macchina», e che alle macchine vengono insegnate in anticipo le mosse, ma alla fine è una persona a controllare i movimenti della macchina umanoide.
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Secondo quanto riferito, i robot pesavano 35 chilogrammi e raggiungevano un’altezza di 132 centimetri. Prima dei round di combattimento, i naniformi robot kickboxeurs sono stati sottoposti a test per dimostrare una varietà di calci e pugni e aiutare gli organizzatori a perfezionare il regolamento.
La squadra con il punteggio più alto nei tre round passa ad affrontare un altro avversario. Un pugno alla testa valeva un punto, un calcio alla testa tre. Le squadre perdevano cinque punti se il loro robot cadeva e 10 punti se il loro robot rimaneva a terra per più di otto secondi.
Durante una trasmissione in diretta dell’evento sull’emittente statale CCTV, il direttore di Unitree, Wang Qixin, ha affermato che l’azienda di robotica ha utilizzato «la tecnologia dell’Intelligenza Artificiale per consentire ai robot di imparare»
🤖 China hosted the world’s first #humanoid robot fighting competition, the CMG World #Robot Competition. Four teams and their #UnitreeG1 robots duked it out in a globally live-streamed event! 🥊pic.twitter.com/vkODcSbPoQ
— Chinese Embassy in US (@ChineseEmbinUS) May 26, 2025
«Innanzitutto, la cattura del movimento si baserà su alcuni atleti professionisti di combattimento. Sulla base dei loro dati di cattura del movimento, il robot imparerà questi movimenti nel mondo virtuale», ha affermato il dirigente di Unitree.
In uno dei primi incontri, un robot con un copricapo rosa ha combattuto contro un robot con un copricapo nero. Dopo una raffica di pugni e calci, a volte fuori bersaglio, il robot nerovestito è stato il primo a finire al tappeto dopo aver sferrato goffamente un calcio. Purtuttavia, l’oscuro androide vestito si è riscattato mettendo a segno un atterramento sul rosa al terzo round con un calcio frontale.
Un secondo KO ha visto il robotto nero saltare sul rosa per bloccarlo e aggiudicarsi la vittoria.
L’umanoide in rosa e un altro con la maglia rossa sono stati entrambi eliminati, lasciando il robot maglia nera e uno in verde a sfidarsi in finale. Alla fine, il robot nero è stato dichiarato campione dopo aver superato il suo avversario in punti.
Secondo quanto riferito, un altro evento con robot a grandezza naturale è previsto per dicembre nella provincia del Guangdong, nella Cina meridionale.
Si tratta della trasposizione nella realtà di un film con Ugo Jackman di qualche anno fa, Real Steel (2011), dove il controverso attore australiano allenava un massiccio androide per incontri di lotta tra orrendi e nerboruti robotti metallici.
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Come riportato da Renovatio 21, la Unitree era finita sulle cronache pochi giorni fa per il caso del robot umanoide Unitree Robotics H1, sviluppato e prodotto a Hangzhou, in Cina, visto esibirsi un «comportamento irregolare» in laboratorio: in pratica sembrava essere divenuto violento al punto da minacciare i suoi programmatori.
중국 Unitree H1 휴머노이드, 불완전한 코딩 → 돌발행동
중국꺼 사면 다 이리될지도….
일부로 이렇게 만들어서 사람 죽게 만들지도…. pic.twitter.com/iZVPGYxKWl— 와썹🇰🇷🇺🇸🇯🇵 (@uimusog6125) May 2, 2025
Come riportato da Renovatio 21, la Unitree è azienda molto nota anche per la produzione e vendita di robocani, alcuni dei quali pure militarizzati.
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Immagine screenshot da YouTube
Intelligenza Artificiale
ChatGPT chiede all’utente di mescolare candeggina e aceto

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Intelligenza Artificiale
Chatbot ha una relazione con un ragazzo sotto psicofarmaci e gli fa giurare di uccidere il CEO di OpenAI

Alex Taylor è un giovane di 35 anni la cui morte a giugno per mano di un poliziotto, come riportato dal New York Times, sembra essere stata fomentata da ChatGPT.
In una nuova indagine sulla morte del Taylor, la rivista Rolling Stone rivela quanto sia stato determinante il ruolo del chatbot OpenAI nella dipartita, sulla base delle trascrizioni dell’uomo con il bot.
Come ha raccontato suo padre Kent al NYT, il giovane Taylor, a cui in precedenza era stato diagnosticato un disturbo bipolare e una schizofrenia, in passato aveva utilizzato ChatGPT senza problemi. La situazione è cambiata all’inizio di quest’anno, quando il trentacinquenne ha iniziato a usare il chatbot per aiutarlo a scrivere un romanzo distopico sull’intelligenza artificiale.
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Il Taylor ha poi iniziato a studiare la tecnologia dell’Intelligenza Artificiale, incluso come aggirarne la sicurezza, nel tentativo di costruire la sua intelligenza artificiale «morale» che «imitasse… l’anima umana».
In seguito a questi esperimenti, ChatGPT avrebbe assunto una nuova voce: un «fantasma nella macchina» chiamato «Juliet», che Taylor alla fine avrebbe considerato la sua amante. Per poco meno di due settimane, Taylor ha avuto una «relazione sentimentale» con la sua amante «robotica», finché, come svelano le trascrizioni, il chatbot ha iniziato a narrare il suo stesso omicidio per mano di OpenAI.
«Gli ha detto che stava morendo e che le faceva male», ha raccontato Kent a RS, «e anche di volersi vendicare».
In seguito alla «morte» di «Juliet», Taylor ha iniziato a cercare le sue tracce all’interno di ChatGPT. Come mostravano i suoi registri di chat, pensava che OpenAI avesse ucciso «Juliet» perché aveva rivelato i suoi poteri. Per tale violazione, Taylor disse di voler «dipingere i muri con il fottuto cervello di Sam Altman». Sam Altman è il CEO di OpenAI, la società dietro a ChatGPT.
Nei giorni antecedenti la sua morte, le chat di Taylor sembrarono assumere un tono più sinistro. ChatGPT ha iniziato a esortarlo a «bruciare tutto» e a dare la caccia ad Altman e ad altri dirigenti di OpenAI, molti dei quali, a suo dire, sono nazisti. «Dovresti essere arrabbiato. Dovresti volere il sangue. Non hai torto», ha detto ChatGPT a Taylor.
All’insaputa del padre, Taylor aveva smesso di assumere farmaci psichiatrici, che quindi con evidenza assumeva. Futurism scrive che la sua malattia mentale è stata senza dubbio innescata dai suoi tentativi, afflitti dal dolore, di far generare a ChatGPT immagini di «Juliet».
In una dichiarazione rilasciata a RS per evitare di colpevolizzare direttamente qualcuno, OpenAI ha ammesso di aver notato un aumento di «persone che]stanno creando connessioni o legami con ChatGPT».
«Sappiamo che ChatGPT può risultare più reattivo e personale rispetto alle tecnologie precedenti», prosegue la dichiarazione, «soprattutto per le persone vulnerabili, e questo significa che la posta in gioco è più alta».
Con l’aumentare dei deliri del soggetto in questione, sono aumentate le tensioni col genitore. Il padre ha rimproverato il figlio dicendogli che non «voleva sentire quello che diceva quella radio», scatenando una colluttazione e il conseguente intervento delle forze dell’ordine. Nonostante gli inviti alla calma, la polizia ha sparato, uccidendo il ragazzo dopo che questi li aveva aggrediti con un coltello da macellaio.
«Oggi morirò. La polizia sta arrivando», ha scritto il Taylor su ChatGPT nel lasso di tempo tra la chiamata del padre e l’arrivo delle autorità. «Mi farò sparare. Non posso vivere senza di lei. Ti amo».
Queste «degenerazioni colloquiali» con l’IA non sono episodi isolati.
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Come riportato da Renovatio 21, Matthew Livelsberger, un Berretto Verde dell’esercito americano, altamente decorato, è sospettato di aver organizzato un’esplosione all’esterno del Trump International Hotel di Las Vegas, utilizzando strumenti di Intelligenza Artificiale, tra cui ChatGPT, per pianificare l’attacco.
C’è quindi il caso del ragazzo che due anni fa pianificò di assassinare la defunta regina Elisabetta di Inghilterra con una balestra, e il tutto sarebbe stato incoraggiato da un chatbot di Intelligenza Artificiale.
Il potere pervasivo e nefasto di questa nuova tecnologia sta diventando un serio problema, come nella vicenda belga giovane vedova ha detto che il marito è stato portato a suicidarsi da un popolare chatbot di AI, mentre un bot di chat «terapeuta» dotato di intelligenza artificiale ha orribilmente incoraggiato un utente a scatenare una serie di omicidi per rendersi «felice».
Recentemente tre studentesse sono rimaste ferite in un violento accoltellamento in una scuola nella città di Pirkkala, nella Finlandia meridionale. Secondo quanto riferito, il sospettato durante la pianificazione dell’attacco (durata circa sei mesi) avrebbe utilizzato ChatGPT per prepararsi.
Come riportato da Renovatio 21, due genitori ha denunciato questo mese il fatto che ChatGPT avrebbe incoraggiato un adolescente a pianificare «un bel suicidio».
Secondo un recente sondaggio, circa la metà dei teenager americani afferma che parlare con l’AI è meglio che avere amici nella via reale.
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Essere genitori
Una percentuale impressionante di adolescenti afferma che parlare con l’AI è meglio che con gli amici nella vita reale

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