Geopolitica
Putin: il pericolo più grande per l’UE sono gli USA
L’Europa ha bisogno di mantenere buoni rapporti con Mosca se vuole conservare il suo status di uno dei centri dello sviluppo mondiale, ha suggerito venerdì il presidente russo Vladimir Putin durante un incontro con i massimi diplomatici del Paese. Lo riporta il sito governativo russo RT.
Putin ha sottolineato che la Russia è pronta a collaborare con l’Europa e ha insistito sul fatto che Mosca non ha cattive intenzioni, sottolineando che tutte le recenti dichiarazioni rilasciate da funzionari occidentali su un presunto attacco russo sono «sciocchezze».
Il presidente ha sottolineato che la più grande «minaccia» per l’Europa oggi non è rappresentata dalla Russia ma dalla dipendenza sempre più critica dell’Europa dagli Stati Uniti in «sfera militare, politica, tecnologica, ideologica e dell’informazione».
«L’Europa viene sempre più spinta ai margini dello sviluppo economico globale e viene immersa nel caos della migrazione e di altri problemi urgenti», ha detto Putin, aggiungendo che anche i cittadini europei vengono privati della soggettività internazionale e dell’identità culturale.
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Putin ha anche osservato che oggi molti leader politici europei e rappresentanti della burocrazia europea sembrano avere più paura di perdere il favore di Washington che di perdere la fiducia del proprio popolo. Questo fatto è diventato evidente anche dopo i risultati delle ultime elezioni parlamentari dell’Unione europea, ha affermato il presidente russo.
Nel frattempo, gli Stati Uniti stanno semplicemente «sfruttando» i leader europei costringendoli ad acquistare il gas naturale liquefatto americano, che è quasi «tre-quattro volte più costoso del gas negli Stati Uniti», e spingendoli ad aumentare gli aiuti militari all’Ucraina, anche minacciando sanzioni contro coloro che non si conformano, ha detto Putin.
Il presidente russo ha anche sottolineato che l’Europa viene ingannata e spreca denaro e risorse per espandere la produzione di proiettili di artiglieria, suggerendo che tali munizioni saranno completamente inutili una volta terminato il conflitto tra Mosca e Kiev e non serviranno a garantire la sicurezza militare dell’Europa. Gli Stati Uniti, d’altro canto, continuano a investire nelle tecnologie militari di domani, che determineranno il potenziale politico-militare dei paesi, ha osservato Putin.
Il presidente russo ha sottolineato quindi che la semplice idea che il futuro dell’Europa risiede nelle relazioni amichevoli con la Russia è stata ben compresa in passato da politici di «scala veramente paneuropea e globale», come il francese Charles de Gaulle e il tedesco Helmut Kohl, che Putin ha descritto come «patrioti dei loro Paesi» e «persone che pensavano secondo categorie storiche» in contrapposizione alle «comparse» di oggi che possono solo seguire la volontà di qualcun altro.
Tuttavia, Putin ha espresso la speranza che l’eredità dei saggi leader del passato venga alla fine abbracciata ancora una volta da una nuova generazione di politici europei.
Durante il discorso, il presidente della Federazione Russa ha fatto anche rivelazioni sulla guerra di Ucraina.
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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
Geopolitica
Orban: il piano dell’UE per rubare i beni russi costituisce una «dichiarazione di guerra»
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Geopolitica
Trump annuncia attacchi terrestri in Venezuela «presto»
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che gli USA potrebbero avviare «molto presto» operazioni terrestri contro presunte reti di narcotraffico collegate al Venezuela, dopo aver quasi completamente interrotto i flussi di stupefacenti via mare. Caracas ha respinto con forza ogni accusa di legami con i cartelli della droga.
Parlando venerdì con i giornalisti alla Casa Bianca, Trump ha annunciato che il traffico di droga marittimo legato al Venezuela è calato del 92%, sostenendo che le forze americane stanno «eliminando la droga a livelli mai visti prima». «Abbiamo bloccato il 96% degli stupefacenti che arrivavano via mare», ha precisato, per poi aggiungere: «Presto le operazioni inizieranno anche sulla terraferma».
Il presidente statunitense non ha tuttavia fornito indicazioni su eventuali obiettivi o sull’estensione di tali azioni.
Da settembre le forze USA hanno intensificato sensibilmente la presenza militare nei Caraibi e nel Pacifico orientale, conducendo oltre 20 interventi contro imbarcazioni sospette di traffico di droga e causando la morte di decine di persone. Trump ha affermato che queste operazioni hanno salvato decine di migliaia di vite americane, impedendo l’ingresso di narcotici nel Paese.
Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha sempre rigettato le accuse di Trump su presunti rapporti tra Caracas e i narcocartelli, sostenendo che Washington utilizzi la campagna antidroga come pretesto per destabilizzare e rovesciare il suo governo.
Come riportato da Renovatio 21, Maduro, che avrebbe offerto ampie concessioni economiche agli USA per restare al potere, sarebbe stato oggetto di un tentativo di rapimento tramite il suo pilota personale.
Il Venezuela ha stigmatizzato il rinforzo militare come violazione della sovranità e tentativo di golpe. Il governo venezuelano starebbe cercando appoggio da Russia, Cina e Iran. Mosca ha di recente riaffermato la sua alleanza con Caracas, esprimendo pieno sostegno alla leadership del Paese nella difesa della propria integrità. Mosca ha accusato il mese scorso Washington di preparare il golpe in Venezuela.
Questa settimana le autorità statunitensi hanno sequestrato anche la petroliera Skipper al largo delle coste venezuelane, una nave cargo che secondo gli USA trasportava petrolio dal Venezuela e dall’Iran. Le autorità di Caracas hanno condannato l’operazione definendola «furto manifesto» e «pirateria navale criminale».
Come riportato da Renovatio 21, nel frattempo, la Russia – da tempo alleata stretta del Venezuela – ha rinnovato pubblicamente il suo sostegno a Maduro. Secondo il Cremlino, il presidente Vladimir Putin «ha espresso solidarietà al popolo venezuelano e ha ribadito il proprio appoggio alla ferma determinazione del governo Maduro nel difendere la sovranità nazionale e gli interessi del Paese dalle ingerenze esterne». I due leader hanno inoltre confermato l’impegno a dare piena attuazione al trattato di partenariato strategico siglato a maggio.
Trump nelle scorse settimane ha ammesso di aver autorizzato le operazioni CIA in Venezuela. Di piani CIA per uccidere il presidente venezuelano il ministro degli Interni del Paese aveva parlato lo scorso anno.
Come riportato da Renovatio 21, Maduro aveva denunciato l’anno scorso la presenza di mercenari americani e ucraini in Venezuela. «Gli UA finanziano Sodoma e Gomorra» aveva detto.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Geopolitica
La Slovacchia «non sosterrà nulla» che contribuisca a prolungare il conflitto in Ucraina
Today I held an almost hour-long phone conversation with the President of the European Council, A. Costa. I fully respect him, but while he spoke about money for the war in Ukraine, I kept repeating the senseless daily killing of hundreds to thousands of Russians and Ukrainians.… pic.twitter.com/0f9JiitWjG
— Robert Fico 🇸🇰 (@RobertFicoSVK) December 12, 2025
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