Politica
Macron accolto da fischi e dito medio alle parate del 14 luglio
Vari video mostrano il presidente francese accolto da fischi e versi e dito medio collettivo alla parata del 14 luglio, festa nazionale francese.
Un filmato mostra Macron in piedi in un veicolo da parata circondato dalla polizia che saluta la folla, la quale non sembra mai troppo entusiasta delle apparizioni del presidente appena rieletto.
???????? WATCH: Macron whistled at & booed during Bastille Day’s military parade
Chants of “Macron resign!” also being shouted.
Global resentment of current corrupt leaders is spreading. People have had enough. pic.twitter.com/EOsCmnZJpJ
— New World Odour (@hugh_mankind) July 14, 2022
In rete circola anche la foto di membri della folla che salutano il presidente con il famoso segno digitale internazionale.
French citizens boo and whistle at #Macron during the Bastille Day parade in Paris-Parisians made their feelings known about the globalist poster child who is now struggling to get anything passed in the French Parliament under his newly castrated minority government. pic.twitter.com/IDSNBO151B
— Sue Ellen (@EstergrenSue) July 16, 2022
Non si tratta di un’eccezione negli incontri del presidente con le masse di cittadini. Come riportato da Renovatio 21, egli in pubblico è stato preso a pomodori, è stato schiaffeggiato e pure, incredibile, «tutoyato»: un ragazzino aveva osato dargli del tu, chiamandolo perfino «Manu».
Macron aveva provocato enormi manifestazioni di massa contro di lui quando a inizio anno insultò i francesi non vaccinati, usando parole volgare per dire che avrebbe fatto di tutto per rovinare loro la vita.
Nonostante sia stato rieletto presidente il mese scorso battendo Marine Le Pen, il Macron ha subito la batosta elettorale in Parlamento, con il suo partito Ensemble è ridotto a 245 seggi, ben al di sotto dei 289 necessari per formare una maggioranza.
Di recente c’è da rilevare anche la sconfitta di Macron in Parlamento riguardo alla legge per i passaporti vaccinali, che in Francia sarebbero quindi in teoria aboliti – questo a differenza che in Italia, dove il Green Pass è solo sospeso.
Come riportato da Renovatio 21, Macron ha di recente fatto dichiarazioni bizzarre e contraddittorie sulla Russia, con la quale la Francia ha frizioni più o meno segrete in corso nell’Africa francofona.
Il presidente ha dichiarato un mese fa che la Francia è entrata in «economia di guerra». Macron, che guida un Paese colpito non eccessivamente dal taglio di gas russo (a differenza di Italia e Germania) ha avviato quella che ha chiamato la «rinascita dell’industria nucleare francese».
Appena riletto, dopo nemmeno qualche giorno Macron aveva lancaito l’ID digitale francese, una sorta di credito sociale cinese preparato per l’oltralpe.
Immagine da Twitter
Politica
Il presidente romeno fischiato per il sostegno all’Ucraina
Il presidente rumeno Nicusor Dan è stato contestato per il suo sostegno all’Ucraina durante un evento commemorativo tenutosi venerdì.
Decine di manifestanti hanno espresso il loro dissenso quando Dan è giunto al Teatro Nazionale di Iasi per partecipare a una celebrazione storica, come riportato dall’emittente locale Digi24.
Un video mostra Dan scendere dall’auto e salutare i manifestanti, che gridavano «Vergogna!» e «Vai in Ucraina!».
🇷🇴 ROMANIAN PRESIDENT NICUSOR DAN BOOED!
People shouted “Shame,” “Traitor,” “Go to Ukraine.” pic.twitter.com/b0LuAALd91
— Lord Bebo (@MyLordBebo) October 24, 2025
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Secondo il quanto riportato, le proteste sono continuate anche dopo l’evento, al momento dell’uscita del presidente dal teatro.
Come riportato da Renovatio 21i, Dan, politico favorevole all’UE, è salito al potere quest’anno dopo una controversa ripetizione delle elezioni, in seguito all’annullamento della vittoria iniziale del candidato conservatore Calin Georgescu, critico esplicito della NATO e delle forniture di armi occidentali all’Ucraina. Georgescu è stato successivamente escluso dalla competizione elettorale e affronta accuse di aver pianificato un colpo di Stato, tanto da essere arrestato.
Georgescu, che ha sempre avuto il favore di migliaia e migliaia di manifestanti pronti a scendere in piazza, ha definito la UE «una dittatura». Di contro, Bruxelles ha rifiutato di commentare l’esclusione del candidato dalle elezioni rumene. A inizio anno Georgescu aveva chiesto aiuto al presidente americano Donaldo Trump.
Georgescu aveva definito Zelens’kyj come un «semi-dittatore», accusando quindi la NATO di voler utilizzare la Romania come «porta della guerra».
Il CEO di Telegram Pavel Durov aveva parlato di pressioni su di lui da parte della Francia per influenzare le elezioni presidenziali in Romania.
Il Dan ha ribadito il suo impegno a sostenere l’Ucraina. La Romania ha già destinato 487 milioni di euro a Kiev, principalmente in aiuti militari, dall’intensificarsi del conflitto nel 2022, secondo i dati del Kiel Institute tedesco.
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Immagine di © European Union, 1998 – 2025 via Wikimedia riprodotta secondo indicazioni.
Politica
I detenuti minacciano Sarkozy e giurano vendetta vera per Gheddafi
A viral video shows a prisoner confronting Nicolas Sarkozy, saying, “We’ll avenge Gaddafi. Give back the billions.” The former French president, jailed for conspiracy, is accused of taking Libyan money before leading NATO’s 2011 war that killed Gaddafi. pic.twitter.com/KlAISnFVSX
— comra (@comrawire) October 22, 2025
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Politica
Il Giappone elegge una donna conservatrice come primo ministro
Sanae Takaichi è diventata la prima donna Primo Ministro del Giappone, vincendo le elezioni parlamentari di Tokyo martedì. Esponente di lungo corso del Partito Liberal Democratico (LDP), nota come la «Lady di Ferro» del Giappone per la sua ammirazione verso l’ex primo ministro britannico Margaret Thatcher, Takaichi è riconosciuta per il suo conservatorismo sociale, il nazionalismo e il sostegno a un ruolo più ampio per le forze armate giapponesi.
A 64 anni, Takaichi ha sostenuto la revisione della clausola pacifista della costituzione postbellica del Giappone e il riconoscimento ufficiale delle Forze di autodifesa come esercito nazionale. Ha inoltre appoggiato un aumento della spesa per la difesa e una maggiore cooperazione militare con gli Stati Uniti.
Le sue posizioni sulla sicurezza nazionale richiamano le politiche dell’ex premier Shinzo Abe, di cui è considerata una protetta e con cui aveva stretti legami politici.
Frequente visitatrice del Santuario Yasukuni di Tokyo, che rende omaggio ai caduti giapponesi, inclusi criminali di guerra della Seconda Guerra Mondiale, Takaichi è stata spesso criticata dai Paesi vicini per quello che considerano revisionismo storico. Ha difeso le sue visite come atti di rispetto personale, sostenendo che i crimini di guerra dei soldati giapponesi siano stati esagerati.
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A livello interno, Takaichi si oppone al matrimonio tra persone dello stesso sesso, sostiene la successione imperiale esclusivamente maschile e ha criticato le proposte di cognomi separati per le coppie sposate.
La Takaicha ha inoltre appoggiato il rafforzamento dei confini e politiche migratorie più rigide, chiedendo misure contro i visti non concessi, il turismo eccessivo e l’acquisto di terreni da parte di stranieri, soprattutto vicino a risorse strategiche.
In politica estera, la Takaichi ha definito la crescente potenza militare della Cina una «seria preoccupazione», proponendo misure di deterrenza, tra cui un patto di sicurezza con Taiwan.
Si ritiene che Takaichi non intenda perseguire un significativo riavvicinamento con la Russia, avendo ripetutamente rivendicato la sovranità sulle isole Curili meridionali, annesse dall’Unione Sovietica nel 1945 come parte degli accordi postbellici.
Takaichi assume la carica in un momento critico per il Giappone, che affronta un tasso di natalità ai minimi storici, un rapido invecchiamento della popolazione, un’inflazione persistente e il malcontento pubblico per gli scandali politici che hanno eroso la fiducia nel PLD, il partito al governo.
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Immagine di 内閣広報室|Cabinet Public Affairs Office via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International
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